Non levo mai il cappello. Ho sempre paura di perdere qualcosa, gli oggetti, i ricordi. Vinicio Capossela Siamo ciò che ricordiamo Xulio L. Valcarcel Siamo ciò che siamo in virtù di ciò che abbiamo imparato e che ricordiamo. Eric Kandel Siamo quello che ricordiamo. La memoria e la base biologica dell’individualità. 3 ottobre 2010 – Teatro Sociale, Città Alta. Con Eric Kandel, premio Nobel per la Medicina nel 2000, ed Edoardo Boncinelli, Comitato Scientifico BergamoScienza. http://www.youtube.com/watch?v=saBBAbBJbfM http://www.lexar.it/index.php http://www.nital.it/operazione-nikon-D4-lexar/ L’intento è quello di sottolineare l’importanza della MEMORIA, facendo leva sulle più profonde della memoria “ ” e trasponendo l’emozione stessa su un piano materiale, quello delle memorie “ ”. Se va a buon fine il soggetto trovandosi di fronte a prodotti di marchi diversi, tra cui un prodotto , dovrebbe associare il marchio alle sensazioni provate durante la visione del filmato, ed essere indirizzato all’ acquisto. come scriveva Eduardo Galeano: “RICORDARE: Dal latino re-cordis, ripassare dalle parti del cuore”… Il BISOGNO concreto è quello di “MEMORIZZARE” DATI IMPORTANTI: DOCUMENTI, FOTO, VIDEO… indispensabile al giorno d’oggi. Dirigendo l’attenzione oltre il dato materiale L’ ATTO DEL “CONSERVARE” è costantemente presente nell’esistenza, in quanto consente la sopravvivenza dell’identità individuale e collettiva oltre a esserne uno dei principali – creatori- . •BISOGNO DI APPARTENZA •BISOGNO DI SICUREZZA COMPRARE IL PRODOTTO http://www.microsoft.com/downloads/itit/details.aspx?FamilyID=d6ba5972-328e-4df7-8f9d-068fc0f80cfc • MULTISENSORIALITÀ • LINGUAGGIO SIMBOLICO – SCORRERE DEL TEMPO connesso ai concetti di ricordo/memoria/perdita: • • • • MUSICA: scandisce il tempo come i rintocchi di un campanile/grande orologio TRAM PASSI OROLOGIO- BICI, duplice interpretazione: – voler fermare il tempo facendo cadere l’oggetto che lo “segna” – PASSAGGIO BICI accanto all’orologio: lo scorrere inesorabile di fronte al quale l’uomo è inerme – FOGLI: ricordi, dati e documenti importanti. Il protagonista si abbandona ai suoi ricordi, oltre il fattore tempo (abbandonato sulla strada) LEXAR custodisce quel che hai di più prezioso – SGUARDO RIVOLTO AL FIUME, VERSO SX: il “ricordato” flashback la prima immagine è un occhio, poi blocco dei ricordi rumore e suono assordante di blackout PERDITA MEMORIA FOGLI BIANCHI PERDITA DI SÉ: vuoto, agitazione, ansia. – MICRO SD ritrovata “in testa”, PEN DRIVE in tasca: cessa l’agitazione ritrovamento della “memoria”. when memory matters. Il filmato potrebbe terminare qua, ma ho voluto inserire “il vecchio”, per aggiungere una nota un po’ enigmatica. Affonda lo sguardo nel fiume, indugia, e torna ad osservare, chissà forse è lui che si è realmente perso nei suoi ricordi, il gabbiano potrebbe simboleggiare il ricordo che vola via verso un tram che …. “ il passato non è morto, in realtà non è neanche passato “. Faulkner Un altro tram un’ altra fermata a cui scendere sostare aspettare o da cui scappare. Le rotaie fremono e lo scorrere delle porte invade lo sguardo. È solo un’ altra strada da percorrere passo dopo passo. Ma adesso è diverso. Hai deciso di lasciarti andare lasciandolo andare quel tempo che ti fa fuggire da te. Ti abbandoni al passato per ripristinare te, te stesso il ricordo è la tua identità la memoria il tuo respiro. La paura della perdita ti invade, asfissia. Perso nel vuoto NON ESISTI Solo fogli bianchi.