Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Canto iniziale: Ti seguirò (198)
Ti seguirò, ti seguirò, o Signore
e nella tua strada camminerò.
1. Ti seguirò nella via dell'amore
e donerò al mondo la vita.
2. Ti seguirò nella via del dolore
e la tua croce ci salverà.
3. Ti seguirò nella via della gioia
e la tua luce ci guiderà.
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Momento iniziale
C. Nel nome del Padre...
C. L’amore di Dio Padre che si manifesta nella croce di
Cristo e ci riempie di gioia e pace per la potenza dello
Spirito Santo, sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito
C. Fratelli e sorelle, invochiamo lo Spirito santo affinché
possiamo comprendere e sperimentare la misteriosa
potenza della croce, che rivelandoci l’immenso amore
del Padre, è divenuta albero della vita e principio della
creazione nuova.
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Canto allo Spirito: Vieni Spirito d’amore
Vieni, vieni Spirito d'amore ad insegnar le cose di
Dio. Vieni, vieni Spirito di pace
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi.
1. Noi ti invochiamo Spirito di Cristo: vieni Tu dentro di
noi; cambia i nostri occhi, fa' che noi vediamo la bontà
di Dio per noi.
Preghiamo
Padre di misericordia, che nella croce del tuo Figlio hai
posto la sorgente e la causa di ogni grazia e benedizione,
assisti con amore questo popolo e fa’ che seguendo
fedelmente Cristo nel mistero della passione, raggiunga la
gioia eterna del tuo Regno. Te lo chiediamo per Cristo
Tuo Figlio e nostro Signore. Amen
1° momento: ASCOLTO della Sapienza della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
1° momento:
In ASCOLTO della SAPIENZA della CROCE
(si introduce l’immagine di Cristo)
- Dalle Lettere di S.Paolo Apostolo
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che
vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la
vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha
dato se stesso per me. (Gal 2,20)
Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno
crocifisso la loro carne con le sue passioni
e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello
Spirito, camminiamo anche secondo lo
Spirito. Non cerchiamo la vanagloria,
provocandoci e invidiandoci gli uni gli
altri. (Gal 5,24-26)
1° momento: ASCOLTO della Sapienza della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Cristo mi ha mandato a predicare il vangelo; non però
con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la
croce di Cristo. La parola della croce infatti è stoltezza
per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si
salvano, per noi, è potenza di Dio.... E mentre i Giudei
chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi
predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei,
stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati,
sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio
e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più
sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più
forte degli uomini. (1Cor 1,17s)
Sono lieto delle sofferenze che sopporto per
voi e completo nella mia carne quello che
manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo
corpo che è la Chiesa. (Col 1,24).
Parola di Dio
1° momento: ASCOLTO della Sapienza della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
- Responsorio corale
Venite, adoriamo Cristo, il Figlio di Dio:
con il suo sangue ci ha redenti.
Era come un agnello condotto a macello;
maltrattato non aprì bocca,
fu percosso a morte per la salvezza del suo popolo.
Ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato tra gli empi.
Per dare salvezza al suo popolo
E a tutte le nazioni sulla terra
Cristo Gesù, Egli era come Dio, ma non
conservò gelosamente il suo essere uguale a Dio.
Rinunziò a tutto: diventò come un servo,
fu uomo tra gli uomini e visse conosciuto come uno di
loro.
1° momento: ASCOLTO della Sapienza della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Abbassò se stesso, fu obbediente fino alla morte,
alla morte di croce.
Perciò Dio lo ha innalzato sopra tutte le cose
e gli ha dato il nome più grande.
In onore di Gesù, in cielo, in terra e sotto terra,
ognuno pieghi le ginocchia.
E per la gloria di Dio Padre, ogni lingua
proclami: Gesù Cristo è il Signore.
-
Canto al Vangelo: Lode a te o Cristo
(mentre si canta si appende sulla croce nera la scritta:
“Rinunciare a se stesso
portare la propria croce
per seguire Gesù Cristo”
1° momento: ASCOLTO della Sapienza della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
- Dal Vangelo secondo Matteo (16, 21-25)
In quel tempo Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi
discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire
molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli
scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma
Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare
dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da
me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se
qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà
salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà
la propria vita per causa mia, la troverà.»
Parola del Signore
2° momento: MONTFORT, amico della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
2° momento: MONTFORT, amico della CROCE
(si introduce l’immagine del Montfort)
Anche Luigi Maria Grignion di Montfort ha
riservato al mistero della croce un posto considerevole nella sua vita, nella sua azione pastorale e
nella sua spiritualità. Per lui, come per l’Apostolo
Paolo, la sapienza della croce è l’incorporazione a
Cristo Crocifisso e il vertice della crescita nella vita
cristiana, l’età perfetta del cristiano. La
configurazione alla morte di Cristo è necessaria per
far morire in noi il vecchio Adamo.
«Amico della croce», insegna il santo di Montfort, è il nome di Gesù
Cristo, ma è anche, senza dubbio, il nome del cristiano.
Sulla strada di Cristo crocifisso, Luigi Maria ricorda il ruolo di Maria: «...
sono convinto che la persona che voglia [...] portare ogni giorno la propria croce, non
riuscirà mai a portare grandi croci, o almeno non le porterà lietamente e nemmeno fino
alla fine senza una tenera devozione alla Vergine santa, la dolce mitigatrice delle
croci» (VD 154)
2° momento: MONTFORT, amico della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Canto: Profeta della croce (158 – 1° strofa)
Profeta della croce, anima infuocata, vieni e
accresci in noi il coraggio dell'annuncio, nel
nome di Maria, speranza della Chiesa.
Se il grano muore porta molto frutto.
Chi segue me, non vive nella notte.
(mentre si canta si appende sulla croce nera la scritta:
“Se voi arrossite della croce di Gesù Cristo
egli arrossirà di voi davanti al Padre suo”)
2° momento: MONTFORT, amico della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
-1-
La vita conduce il Montfort ad essere «amico della croce», attraverso
vari passaggi. Da giovane prete durante il suo soggiorno a Nantes, Montfort
soffre per l’inattività, lui che ardeva dal desiderio di predicare il Vangelo! E’
diventato sacerdote per questo, si è posto a servizio della Chiesa per questo e si
ritrova quasi senza sapere che cosa fare, in contrasto con gli altri missionari che
vivono con lui e che, in qualche modo, si sono adagiati in un certo stile di vita.
In seguito, per cinque anni, egli procede a tentoni, quasi a fatica per
capire dove sta andando. Questo lo si vede in particolare in un
episodio duro e doloroso: nel 1703, quando è solo tre anni che è
prete, si trova a vivere solo in un misero ripostiglio, sotto una scala in
via Pot de fer, a Parigi: egli è più che mai – scrive nella Lettera 16 –
«impoverito, crocifisso e umiliato». Sperimenta la croce che penetra
in profondità la sua vita. E’ un’esperienza che ci indica una delle
croci che segnano profondamente la nostra vita: la croce del rifiuto,
dell’umiliazione.
Canto: Profeta della croce (158 – 2° strofa)
Profeta della croce, anima infuocata, vieni e accresci in noi il
coraggio dell'annuncio, nel nome di Maria, speranza della Chiesa.
Sarò innalzato e tutti a me verranno e sgorgherà un fiume di Sapienza.
2° momento: MONTFORT, amico della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
-2-
Il Montfort portava sempre su di sé un crocifisso e un’immagine della
santissima Vergine in rilievo; sono stati la sua unica risorsa per quanto
intraprendeva. Durante l’ora estrema della sua morte stringeva nella mano
destra il crocifisso e con esso benediceva i suoi visitatori.
Tra gli episodi legati al Crocifisso, ricordiamo la sua
predicazione a Montfort, suo paese natale. Egli, invece di
usare parole, mostra la croce, meglio contempla la croce e,
sceso dal pulpito, la presenta a ciascuno per il bacio. Tutti ne
sono commossi.
Altre volte utilizza la croce per combattere le cattive parole, le
oscenità. Nel 1703, al superiore della comunità dello Spirito
Santo che gli chiede un segno della sua amicizia, regala un
piccolo crocifisso, dicendo: «Ecco quanto ho di più prezioso
al mondo, glielo dono». Quel piccolo crocifisso era tutto
logoro per il frequente uso che il Montfort ne aveva fatto per
baciarlo.
Canto: Profeta della croce (158 – 3° strofa)
Profeta della croce, anima infuocata, vieni e accresci in noi il
coraggio dell'annuncio, nel nome di Maria, speranza della Chiesa.
Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea.
2° momento: MONTFORT, amico della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
-
3-
A Pontchâteau, alla fine della missione ha fatto costruire un
grandioso calvario. Il 13 settembre del 1710, quando tutto è pronto
per la benedizione, il Montfort riceve la comunicazione del vescovo
che non è possibile procedere all’inaugurazione, anzi il calvario deve
essere distrutto.
-Qui emerge lo stile di Luigi Maria, il suo modo di
portare la croce: dice il commentatore che il latore
del messaggio «non lo vide né turbato né inasprito;
soffrire e tacere era l’unica risoluzione che prendeva
in questa sorta di occasioni». Va dal vescovo e
apprende dalla sua viva voce che il calvario sarà
distrutto. Ai visitatori che lo incontrano, sa dire:
«Non ho né dolore, né dispiacere, sono contento».
Contento e pieno di gioia nella sua sofferenza
apostolica, invita i suoi amici a ringraziare Dio per
questo, a recitare il Te Deum.
2° momento: MONTFORT, amico della Croce
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Responsorio penitenziale:
Signore pietà (cantato)
Dio nostro, noi conosciamo il male:
quando siamo tentati di indurire il nostro cuore e la
comunicazione diventa impossibile metti in noi i
sentimenti di Gesù nostro fratello.
Signore pietà (cantato)
Dio nostro, noi facciamo esperienza della sofferenza:
quando siamo oppressi dal dolore e la speranza appare
illusione inviaci il tuo Spirito che consola e dà senso.
Signore pietà (cantato)
Dio nostro, noi siamo coinvolti in lotte e conflitti:
quando l’inimicizia e la rivalità ci abitano e la collera fa
degli altri l’inferno rivelaci la tua paternità e il nostro
essere fratelli.
Signore pietà (cantato)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
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Regola n. 1: Non procurarsi croci di proposito e per
colpa propria, poiché già la vita comporta ogni giorno
le sue pene. (LAC 42) - È una prima sana regola: non
cercare la sofferenza per la sofferenza. Il dolore resta
comunque un male... perciò non dobbiamo creare
situazioni dolorose di proposito, pensando che possano essere una buona cosa in se stesse. Tanto meno si
può pensare di agire in modo colpevole per creare
situazioni di sofferenza a se stessi o ad altri.
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 2: Tener presente il bene del prossimo
“Se state compiendo una cosa di per sé indifferente, ma di cui il
prossimo si scandalizza anche senza giusto motivo, lasciatela
stare per un motivo di carità” (LAC 43).
Montfort invita a controllare anche gli effetti prodotti
dal nostro agire, poiché a volte è possibile evitare
difficoltà a noi stessi e agli altri. Solo nel caso in cui il
nostro modo di agire risulti necessario, dobbiamo
essere disposti ad accettare le opposizioni e le
incomprensioni, fonte di sofferenza per noi.
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE

Regola n. 3: Non pretendere di essere come i
grandi santi - (LAC 44) Perfino nella situazione di
sofferenza noi troviamo il modo di coltivare il nostro
orgoglio, la vanagloria, l’esibizione. Se gli altri ci
criticano, o ci umiliano e ci disprezzano, noi pensiamo
subito che questo è accaduto anche ai grandi santi.... È
una tentazione bella e buona, che accarezza il tuo
orgoglio.
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 4: Chiedere a Dio la sapienza della croce
“dovete chiedere la sapienza della croce... A tale sapienza si
giunge solo attraverso molte fatiche, profonde umiliazioni e
fervorose preghiere.” (LAC 45)
Preghiera corale insieme /1
(mentre si prega si appende sulla croce nera la scritta:
Amore della croce, desiderio delle croci)
Donaci, Signore Gesù,
di sostare in silenzio davanti a te!
Donaci, in questi giorni di quaresima,
di non essere frettolosi,
di non avere occhi superficiali o distratti.
Se saremo capaci di sostare di fronte a te,
coglieremo il fiume di tenerezza, di compassione
e di amore, che, dalla croce, riversi sul mondo.
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Preghiera corale insieme /2
(mentre si prega si appende sulla croce nera la scritta:
Amore della croce, desiderio delle croci)
Donaci di partecipare alla tua immensa passione,
che spacca i nostri egoismi, le nostre chiusure,
le nostre freddezze,
che lenisce le nostre ansie e le nostre angosce,
che lava la nostra vanagloria,
che purifica la nostra cupidigia,
che trasforma le nostre piccole paure in speranze,
le nostre tenebre in luce.
Donaci di contemplare questa immensa passione
di amore e di dolore che ci fa esclamare con le labbra,
con il cuore e con la vita:
«Gesù, tu sei davvero il Figlio di Dio,
tu sei davvero la rivelazione dell’amore».
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 5-6: Umiliarsi nei propri errori - Dio
umilia per purificarci: “Se per ignoranza o anche per colpa vi
succedesse di commettere uno sbaglio che procura una croce,
umiliatevi, senza cedere volontariamente all'inquietudine.... Spesso
Dio permette che i suoi più grandi servi cadano in qualcuna delle
colpe più umilianti, sia per abbassarli di fronte a se stessi e gli altri,
sia per distogliere il loro sguardo e il loro pensiero da un
ripiegamento vanitoso sulle grazie che egli loro concede e sul bene che
fanno, «perché nessun uomo - dice lo Spirito Santo - possa gloriarsi
davanti a Dio»”. (LAC 46-47). Dio permette l’umiliazione,
la tentazione e la caduta perché l’uomo non si
inorgoglisca e perché sia purificato.
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
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Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 7: Non fare l’eroe o la vittima nelle tue
croci (LAC 48). Non credere che le tue croci siano le
uniche al mondo, né le più grandi, o che tu sia l’unico
che soffre. La nostra superbia, o la suscettibilità, o la
permalosità, ci portano spesso a lamentarci delle
nostre sofferenze, presentandole più grandi di quello
che sono
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
(mentre si canta si appende la scritta:
Amore divino, umiltà, sottomissione, pazienza,
obbedienza intera pronta gioiosa cieca
perseverante)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 8: Trarre profitto dalle sofferenze piccole e
nascoste più che dalle grandi e appariscenti. “Dio
non considera tanto la sofferenza in se stessa quanto il modo con
il quale viene accettata. Soffrire molto ma soffrire male è soffrire
da dannati; soffrire molto e con coraggio, ma per una cattiva
causa, è soffrire da martire del demonio; soffrire molto o poco ma
soffrire per Iddio, è soffrire da santi” (LAC 49).
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 9: Amare la croce (LAC 50-5 3) –
Qui Montfort vuole spiegare bene che cosa intende
per “amare la croce”. La tua vita è ugualmente bella,
preziosa, utile, degna di essere vissuta, anche quando
ne sperimenti i limiti e la precarietà. Perciò anche la
croce, cioè una situazione di sofferenza, non va
“odiata” e rifiutata, ma accettata e “amata”, cioè
riconosciuta come parte dite e della tua condizione.
È un amore senza il piacere dei sensi, ma di pura
ragione, o meglio di pura fede; un amore che convive
con l’amarezza e la fatica del soffrire. Abbiamo
l’esempio di tante persone che dimostrano la
possibilità e la verità di questi atteggiamenti interiori
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Preghiera corale insieme
(mentre si prega si appende sulla croce nera la scritta:
Viva Gesù... Viva la sua Croce)
Nella croce di Cristo
Dio ha distrutto la sapienza dei sapienti
ed ha squalificato per sempre
l’intelligenza degli intelligenti.
Dio ha ridotto a pazzia la sapienza di questo mondo.
Dio ha deciso di salvare il mondo
mediante la croce di Gesù
e questo annuncio sembra una pazzia.
Noi annunciamo Cristo crocifisso:
per alcuni è offensivo, per altri è assurdo.
Per quelli che sono chiamati da Dio
la croce è sapienza e potenza di Dio.
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 10: Soffrire qualsiasi croce, senza
eccezioni e senza scelta – “Cari Amici della Croce,
decidetevi a portare ogni sorta di croci, senza fare eccezioni e
scelte: povertà, ingiustizie, perdite, malattie, umiliazioni,
contraddizioni, calunnie, aridità, abbandoni, pene interiori ed
esterne... ripetendo sempre: «Il mio cuore è preparato, o Dio, il
mio cuore è preparato». Siate disposti dunque ad essere
abbandonati dagli uomini e dagli angeli e quasi da Dio stesso;
ad essere perseguitati, invidiati, traditi e calunniati, screditati e
abbandonati da tutti; a soffrir la fame, la sete, la mendicità, la
nudità, l'esilio, la prigione, il patibolo e ogni sorta di supplizi,
per quanto non l'abbiate meritato per le colpe delle quali vi si
accusa.” (LAC 54).
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
(mentre si canta si appende la scritta:
disprezzi, dolori, oltraggi, affronti, obbrobri,
persecuzioni, umiliazioni, calunnie, malattie,
ingiurie)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 11: Quattro motivi per ben soffrire. Per
sentirvi aiutati a soffrire nel modo giusto, abituatevi a
meditare su queste quattro considerazioni:
1)combattere sotto lo sguardo di Dio; 2)vedere la
mano di Dio che colpisce e nel contempo sostiene con
forza e dolcezza; 3)il pensiero e lo sguardo verso Gesù
crocifisso; 4)la prospettiva della gloria eterna e quella
di evitare il castigo. (LAC 55-58).
Preghiera corale (a due cori): /1
Signore, fa’ digiunare il mio cuore: che io sappia
rinunciare a tutto quello che mi allontana dal tuo
amore e sappia unirmi a te più esclusivamente e più
sinceramente.
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Preghiera corale (a due cori): /2
Signore, Signore, fa’ digiunare il mio orgoglio, le mie pretese, le
mie rivendicazioni; rendendomi più umile e più pronto a servirti.
Signore, fa’ digiunare le mie passioni, la mia fame di
piacere, la mia sete di ricchezza, il possesso avido e
l’azione violenta: che il mio unico desiderio sia di piacerti
in tutto.
Signore, fa’ digiunare il mio io, troppo centrato su se stesso,
egoista, indurito, che vuol sempre cercare il suo vantaggio:
che io sappia dimenticarmi, nascondermi donarmi.
Signore fa digiunare la mia lingua, spesso troppo agitata e
velenosa, troppo rapida nelle sue repliche, severa nei
giudizi, offensiva e sprezzante: fa che io esprima solo
stima e bontà.
.
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 12: Non lamentarsi mai di quello che ci fa
soffrire, persone o cose.
“Non lamentatevi mai deliberatamente e non mormorate delle
creature di cui il Signore si serve per affliggervi”. (LAC 59).
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 13: Ricevere la croce con riconoscenza.
Ricevere una croce con umiltà e perfino gratitudine.
Siamo qui alla più alta mistica. Tu vivi talmente in Dio,
che perfino la sofferenza (contraria alla natura umana)
la sai vivere in Dio, essa pure espressione dell’amore di
Dio che tutto ti pervade. Fino a desiderare la croce, a
chiederla nella preghiera, a ringraziare per averla
avuta... Non è la sofferenza direttamente che tu hai
desiderato, ma il Dio che tutto pervade, anche la
sofferenza. (LAC 60).
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Regola n. 14: Caricarsi di croci volontarie. Solo qui
Montfort consiglia la scelta di qualche croce volontaria. E
ancora ne circoscrive i limiti: che ci sia il consenso del
direttore spirituale, e che siano tratte dalla vita ordinaria di
ogni giorno: “Faccio qualche esempio. A casa avete un mobile inutile
e al quale siete particolarmente attaccati? Datelo ai poveri, dicendo a voi
stessi: «Perché devo tenere cose superflue, quando Gesù è tanto povero?».
Fate i difficili davanti a un cibo, a un atto di virtù, a una cosa
maleodorante? Gustate, compite, odorate: vincete! Amate troppo
teneramente e con eccessiva premura una persona, una cosa? State
lontani, astenetevi, allontanatevi da ciò che vi attrae. Avvertite una forte
voglia naturale di vedere, agire, apparire, o andare in qualche luogo?
Fermatevi, tacete, nascondetevi, distogliete lo sguardo. Avete una
istintiva avversione per un oggetto o per una data persona? Frequentateli
spesso. Vincetevi! Se siete davvero Amici della Croce, l'amore sempre
industrioso vi farà trovare mille piccole croci, di cui vi arricchirete piano
piano senza timore di cadere nella vanità che si insinua spesso nella
pazienza con la quale si portano le croci più appariscenti”. (LAC 61-62).
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
invito di
Cristo
alcune croci
della vita
Atteggiamenti
per vivere
le croci
3° momento: 14 regole alla scuola del MONTFORT
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Vuoi essere anche tu
AMICO della CROCE ?
ritornello
cantato: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (4 v.)
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Conclusione : Preghiera corale con il Cantico 19
del Montfort: il TRIONFO della CROCE(a due cori)
Mistero ben profondo la croce è a noi, quaggiù.
Solo chi ha molta luce può discoprirne il senso;
solo a un eletto spirito di penetrarlo è dato.
La croce è necessaria e sempre ci accompagna.
O ascendere il calvario o sempre andar perduti!
Come un regal cammino - cammino della vita la via della croce fa giungere alla patria.
Con simmetria scolpita, ciascuna pietra
è posta a costruir la nuova Gerusalemme santa.
Con la sua croce il Cristo l'inferno ha incatenato,
ha rovesciato l'empio, ha conquistato il mondo.
Or dona come un'arma ai suoi fedeli servi la croce,
e questa incanta, disarma braccio e cuore.
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Conclusione : Preghiera corale (a due cori) /2
La croce è dono immenso, regale,
che racchiude in tutta verità la grazia e la sapienza e la divinità.
In mille parti è sparsa la croce sulla terra.
Risorgerà, e al cielo sarà elevata.
Allora, sopra una nube splendida e piena d'attrazione,
il giudice sarà dei morti e dei viventi. La croce benedice.
Perdono e remissione a noi concede Iddio per mezzo della croce.
Su tutto vuole impresso un tal sigillo,
e nulla di questo segno privo appare bello a Lui.
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Conclusione : Preghiera corale (a due cori) /3
Per noi la croce è scudo sicuro di difesa.
E' l'unica speranza, la nostra perfezione.
E' un adorabil segno la croce:
un odoroso incenso preziosissimo che sale a Dio gradito.
Va la Sapienza eterna sempre cercando ancora cuori
fedeli e degni di tanto dono, e saggi che sian disposti e
forti ad abbracciar la croce, sin alla morte, sempre, con
cuore generoso.
Vita, piacere e onore, croce, tu sei per me.
Unica amica e sola felicità mi sei.
Come un sigillo imprimiti su cuore, braccio, fronte e volto.
Della croce non mi vergognerò.
Per mia ricchezza scelgo la tua ricca povertà;
per mio caro affetto la tua dolce austerità.
Veglia con la CROCE della SAPIENZA
Chiamati a diventare AMICI della CROCE
Conclusione : Preghiera conclusiva
A Te, Signore, che poni le tue mani su di noi, mani forate
dai chiodi, ma braccia spalancate in un gesto di enorme
universale accoglienza, a Te, Signore, affidiamo la nostra
preghiera. Guidaci sui difficili sentieri della vita, e fa
rinascere sul calvario delle nostre esperienze umane
i segni della speranza e della risurrezione. Amen
Benedizione
Canto finale: Uomo della croce
Nella memoria di questa Passione, noi ti chiediamo
perdono, Signore, per ogni volta che abbiamo lasciato il
tuo fratello soffrire da solo.
Noi ti preghiamo, Uomo della croce
Figlio e fratello, noi speriamo in te.
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