MEMORIA della SHOAH 2014
in Italia 27 GENNAIO 2014
in Israele Yom ha Shoà il 28 del mese di Nissan 5774
“Invia una cartolina”
al Memoriale Yad
Vashem Yerushalaim
Mittente : NOME ______________
I.C. _______________________
Scuola_______________________
Classe_________Città__________
Stato________
DESTINATARIO - Il Memoriale è un complesso costituito da una
serie di edifici che hanno lo scopo di raccogliere la memoria dei
sei milioni di Ebrei d'Europa sterminati durante il regime nazista
di Hitler. I termini Yad Washem significano “un monumento e un
nome” ed esprimono il simbolo dell'unicità di ciascuna persona
uccisa nell'indifferenza e nell'anonimato dei campi di sterminio
nazisti.
La maggior parte del museo - circa 4.200 mq - è sotterranea. Si
trova sulla collina del monte Herzl orientata verso Gerusalemme.
All’interno del Memoriale dei bambini, sono chiamati per nome
tutti i bambini uccisi nei campi di sterminio. Fu costituito nel
1953 dal governo israeliano per ricordare le vittime della Shoah.
“Nei giorni 26 – 28 ottobre 2008 sono stata invitata a
partecipare al Convegno Internazionale “ La
legislazione razziale del 1938 e l’educazione ebraica in
Italia” che si è svolto presso lo Yad Vashem di
Gerusalemme. Qui ho incontrato la signora Yael Orvieto,
responsabile per la parte educativa che attiene alla
Memoria della Shoah. Aveva ricevuto le cartoline degli
studenti della Scuola Media di Paese e mi ha incaricato
di portare loro il suo ringraziamento, scusandosi se una
risposta scritta non era ancora arrivata. Sono tornata a
Yad Vashem il 28 aprile del 2014 - Yom ha Shoah in
Israele - per consegnare direttamente le cartoline degli
I.C. di Treviso su iniziativa promossa questa volta
dall’Ufficio scolastico del Comune”.
Tratto da “Diario di viaggio” Maria Letizia
Treviso - Calendario civico 2014
All’interno delle iniziative relative al
Calendario civico, Giorno della Memoria
l’ Ufficio Scolastico del Comune di
Treviso in collaborazione con
l’Associazione A Light for Hope – Una
Luce di Speranza – Onlus, ha scelto
come destinatario il Memoriale Yad
Vashem a Gerusalemme, allo scopo di
rendere presenti le persone, il luogo e
questo aspetto della Memoria.
Motivazione
Il percorso di ricerca didattica proposto ha utilizzato alcuni
materiali predisposti allo scopo di poter osservare la
modificazione dei linguaggi iconico e verbale in
situazione di interazione tra alunni delle scuole Primarie
interessate e l’ interlocutore a distanza presentato
dall’insegnante
Percorso
A tale scopo sono stati distribuiti agli insegnanti alcuni
materiali di lavoro predisposti per le classi partecipanti.
Le cartoline ricevute sono state successivamente scelte in
base ai criteri di autenticità e di efficacia comunicativa.
Sono state consegnate al destinatario.
Modalità di lavoro
Obiettivo formativo
L'alunno, ricorda insieme alla sua classe la data del 27 Gennaio 1945
"Giorno della Memoria delle vittime della Shoah", allo scopo di
conoscere questo fatto del passato per trovare il coraggio di
interrogare se stesso oggi sui gesti necessari per ricostruire
un’amicizia negata.
Obiettivo educativo didattico
L’alunno ascolta il racconto dell’insegnante, osserva la cartolina, pone
domande, annota sul quaderno i suoi appunti, descrive l’immagine.
L’alunno legge personalmente e comprende il testo del racconto
stabilisce le relazioni di significato tra il racconto e l’immagine
proposta.
Legge la poesia presente nel retro della cartolina e organizza il suo
lavoro in classe per spedire al destinatario la cartolina insieme ai
suoi sentimenti.
27 gennaio 2014
“INVIA UNA CARTOLINA A GERUSALEMME
Mittente : NOME ______________
I.C. _______________________
Scuola_______________________
Classe_________Città__________
Stato________
Con quali sentimenti vuoi
inviare questa cartolina?
_________________________
_________________________
Invia a « A Light for Hope - Luce
di Speranza » - Onlus - Via A.G.
Longhin 7 31100 Treviso
Destinatario: Memoriale Yad Vashem – Yerushalaim - “Io darò
loro, nella mia Casa, e dentro delle mie mura, un luogo e un nome”.
Dati di partecipazione
IC 2 - Serena
Primaria De Amicis
Classi
Insegnanti
Tot
44
5A /5B
Rutelli Camilla
Primaria Anna Frank
5A /5B
Bulian G. – Anna Lamon – Baldo F.
Primaria don Milani
5A /5B
Budini Camilla
26
38
Primaria Manzoni
5A /5B
Alba Rossella – Lupato Tiziana
34
Primaria S.G. Bosco
5A /5B
Di Biasio – M. Mulato - Marangon
29
Primaria Ciardi
4A /5A
Travan Anna
32
Primaria Fanna
4A /5A
Bazan Anna Maria e M. Zorzo
49
Primaria Masaccio
5A /5B
Cardin Patrizia
40
Primaria Prati
5A
Ghezzo Morena
22
Primaria Volta
5A
Lorenzi Paola
13
Totale
20
40
327
IC 3- Felissent
IC 4 - Stefanini
Le cartoline sono state consegnate a Yad Vashem in
occasione di Yom ha Shoà
il 28 del mese di Nissan 5774 – 28 Aprile 2014
Riflettere sulla Shoa è un modo per avvertire il nostro dolore
attraverso il dolore di altri. Per conoscere la paura e la
fragilità, la sopraffazione e l’impotenza, il coraggio e
l’attenzione, la fiducia, la tenerezza e la disperazione .
Non si è trattato solo di conoscere una parte della storia, ma
di entrare in una parte della nostra storia.
Il percorso di Ricerca didattica proposto attraverso la
mediazione degli insegnanti ha potuto verificare
l’autenticità e l’efficacia comunicativa dei testi; osservare
l’utilizzazione del linguaggio iconico e verbale in situazione
di interazione; valutare l’accompagnamento degli
insegnanti ed essere incoraggiati per la qualità delle
risposte e degli esiti della comunicazione.
Racconto per la lettura di immagine
Tra il 1938 e il 1945 ci furono tempi bui in Europa.
Marco e Caterina, studiano insieme e provano un po’ di
timore nell’ affrontare argomenti così difficili da
spiegare. Per questo Marco, ripensando a ciò che ha
detto l’insegnante, disegna una piccola luce accesa.
Marco dice: “Questa è la speranza, che ci fa compagnia
ascoltando i fatti tristi e dolorosi di questa storia”.
Caterina invece osserva pensierosa le diverse immagini
che Marco sta disegnando.
Ed ecco vede apparire una colomba. Caterina riconosce
l’immagine della pace, ma nel corpo della colomba,
Marco sta disegnando una prima lacrima e la lacrima, a
poco a poco, si scompone in altre lacrime che
trattengono immagini sempre più precise.
Caterina vede la seconda lacrima. E’ il fatto più doloroso
che ha colpito Marco: Le leggi razziali del 1938 decisero
la persecuzione dei cittadini italiani di cultura ebraica. E
nessuno si oppose.
La conseguenza fu l’ annientamento degli Ebrei in Europa.
E Marco disegna la terza lacrima dove compare la parola
ebraica Shoah che significa sterminio.
Marco disegna ancora altre due lacrime e Caterina
riconosce i fili spinati della prigionia, immagina i campi
di sterminio come fabbriche di morte e si domanda:
“Perché?”.
Poi, nell’ultima lacrima vede alcune rondini. Marco le dice:
“Ecco, queste sono il desiderio di libertà che rimase
soffocato in quegli anni”.
Caterina aggiunge: “Ed é il segnale che alcune persone
riuscirono a fuggire al pericolo e a sopravvivere perché
anche noi potessimo sapere e imparare a reagire”.
Caterina non riesce a staccare gli occhi dal disegno,
ripercorre nel suo pensiero questa storia di dolore e
vuole collegare le lacrime tra loro. “Così saranno più
forti” – dice a Marco – e lui aggiunge un tratto sottile e
trasforma le lacrime in fiori di luce.
“Così non riusciremo a dimenticarle” – dice, con decisione,
Marco.
Poi colorano insieme il disegno e sono d’accordo: “Potremo
inviarlo, insieme ai nostri sentimenti, alle famiglie di
tutti coloro che ancora ne patiscono?. Forse si, ma
dovremo trovare chi ci aiuta a volere con perseveranza
un futuro diverso”.
Guida all’osservazione dell’immagine
Il titolo: La data del 27 Gennaio ricorda il giorno della liberazione del
campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia, nel 1945. (Il luogo è
chiamato oggi Oswiecim)
Il disegno: Nel disegno una colomba ad ali aperte trattiene 6 lacrime.
La prima lacrima rappresenta il sentimento di dolore, di tenerezza, di
vicinanza e di condivisione.
La seconda lacrima rappresenta le leggi razziali del 1938 che hanno
avuto lo scopo di perseguitare il popolo ebraico in Europa,
attraverso la persecuzione per la loro fede e cultura, la privazione
del diritto all’identità del proprio nome, l’esclusione dalle
professioni, l’espulsione dalla scuola, la confisca dei beni,….
La terza lacrima riporta la parola Shoah,
termine che in lingua ebraica significa
sterminio e si riferisce allo sterminio, in
Europa tra il 1941 e il 1945, di 6 milioni di
cittadini di cultura ebraica: uomini, donne
e bambini.
La quarta lacrima rappresenta i fili spinati
dei campi di concentramento.
La quinta lacrima rappresenta le fabbriche
di morte dei campi di sterminio.
La sesta lacrima mostra alcune rondini che
rappresentano il desiderio di libertà.
Guida all’ analisi del testo - LA POESIA
La luce che fa ?
La luce tace, brilla,
pensa la pace.
Il suo calore racconta il dolore.
Il suo colore riscalda il cuore
di tanti bambini, lontani e vicini,
di tante bambine piccine, piccine.
E il bimbo che fa?
disegna e colora nel tempo che ha
tratteggia la pace e ricorda che sa
reagire al dolore per fare
qualcosa che sappia di buono
e resti un bel dono.
Disegna e colora accendendo la vita
ora sopra e ora sotto la trama sottile
che riporta il ricordo
e lascia apparire due fili spinati
nel cielo d’Europa.
Il bimbo ha sentito il dolore
venire dalle linee sottili,
posarsi su mani inesperte,
abitare il suo cuore
che cerca conforto insieme
ai bambini lontani e vicini
e alle bambine piccine, piccine.
Con quali sentimenti? : A voi, alle
vostre famiglie, ai vostri nonni…
“La luce pensa la pace. Il suo calore racconta il dolore”. I miei
sentimenti sono di tristezza, di solitudine, di paura, dispiacere,
rammarico.
“Il suo colore riscalda il cuore di tanti bambini, lontani e vicini”.
I miei sentimenti sono di desiderio di amicizia, di pace, libertà,
gioia,stima, affetto.
“Il bimbo che fa? tratteggia la pace e ricorda, per reagire al
dolore per fare qualcosa che sappia di buono e resti un bel
dono”. I miei sentimenti sono di impegno, di studio, di altruismo,
simpatia, coraggio.
“Disegna la trama sottile che riporta il ricordo e lascia apparire
due fili spinati nel cielo d’Europa”. I miei sentimenti sono di
smarrimento, angoscia, delusione, non rassegnazione.
documentazione Maria Letizia Chiavellati, Treviso maggio 2014
Le 327 cartoline sono state consegnate
Sopravvivrà all’ignoranza sempre
in agguato, solo un sentiero che
avrà bisogno sempre di essere
ripercorso.
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