IL COLLOQUIO CLINICO
IL COLLOQUIO
E’ l’incontro tra medico e paziente,
in condizioni precostituite ed in genere
contrattate, con due scopi fondamentali
1) Raccogliere informazioni sul paziente stesso
2) Stabilire le basi iniziali del rapporto
ALLEANZA TERAPEUTICA
LA COMPLESSITA’
DEL COLLOQUIO
…collaborazione
totale …
…assenza di
collaborazione …
(negazione)
LA COMPLESSITA’
DEL COLLOQUIO
BISOGNO
INDIVIDUAZIONE
IL COLLOQUIO
COLLOQUIO
STRUTTURATO
COLLOQUIO
LIBERO
COLLOQUIO NON DIRETTIVO O LIBERO
• Lasciar parlare il paziente liberamente,
mettendolo a proprio agio e senza incalzarlo
continuamente con domande e/o interromperlo
• Importante soprattutto nelle fasi iniziali del
colloquio
• Richiede più tempo, ma fornisce maggiori
informazioni
COLLOQUIO STRUTTURATO O DIRETTIVO
• Il paziente risponde a precise domande poste
dall’operatore
• Importante nelle situazioni di urgenza e nella
ricerca scientifica (intervista strutturata)
• Richiede meno tempo, ma fornisce solo le
informazioni in qualche modo oggetto
dell’indagine
I PIANI COMUNICATIVI
DEL COLLOQUIO
1) Piano comunicativo-informativo
2) Piano comunicativo non verbale
3) Piano dinamico-relazionale
LE FASI DEL COLLOQUIO
1) Fase della familiarizzazione e determinazione
del problema
2) Fase dell’osservazione e delle impressioni
preliminari
3) Fase dell’anamnesi e della raccolta dei dati
4) Fase della diagnosi
5) Fase della prognosi e del contratto terapeutico
TECNICHE DI SOSTEGNO
DEL COLLOQUIO
1) RIFLESSIONE
2) FACILITAZIONE
3) RINFORZO POSITIVO
4) RASSICURAZIONE VERA
5) SILENZIO
6) INTERPRETAZIONE
7) TRANSIZIONE
8) AUTORIVELAZIONE
9) RICONOSCIMENTO DELLE EMOZIONI
TECNICHE OSTRUTTIVE
DEL COLLOQUIO
1) DOMANDE ECCESSIVAMENTE DIRETTE
2) DOMANDE IN SERIE
3) CAMBIAMENTI PREVENTIVI DI ARGOMENTO
4) CONSIGLIO PREMATURO
5) FALSA RASSICURAZIONE
6) DOMANDE CRITICHE
7) INTRAPPOLARE IL PAZIENTE CON LE SUE
STESSE PAROLE
8) MESSAGGI NON VERBALI DI DISIMPEGNO O DI
DISAPPROVAZIONE
STILE DEL MEDICO
CON ALTO INDICE DI
IDENTIFICAZIONE
NELLA FASE INZIALE DEL
COLLOQUIO
• Non mostra fretta
• Offre possibilità di contatto oculare con il
paziente
• E’ capace di chiarire i disturbi lamentati dal
paziente
• Evita di dare informazioni all’inizio del
colloquio
• Evita frettolose intepretazioni
ABILITA’ GENERALE NEL
CONDURRE IL COLLOQUIO
• E’ in grado di cogliere i “segnali” e gli
accenni” verbali
• E’ in grado di cogliere i “segnali” e gli
“accenni” non verbali
• Ha un attegiamento rilassato
• Guarda di più il paziente mentre lo ascolta
• Non guarda i suoi appunti mentre parla
ABILITA’ GENERALE NEL
CONDURRE IL COLLOQUIO
• Mentre ascolta emette “segnali” che
incoraggiano il paziente a parlare
• Interrompe di meno il paziente e gli dà
più occasioni di esprimersi
• Sa gestire le interruzioni del colloquio
(ad es. le telefonate)
• Sa gestire il paziente logorroico
ABILITA’ GENERALE NEL
CONDURRE IL COLLOQUIO
• Fa meno domande “chiuse” (cioè quelle
alle quali si può solo rispondere «sì o no»)
• Fa commenti che abbiano per il pz.
funzione di supporto
• Si informa su problematiche di tipo
psicologico e psichiatrico (per es. “come
va il sonno?”)
• Fa domande di tipo sociale e relative alla
situazione familiare
INFORMAZIONI, CONSIGLI
E SUGGERIMENTI
• Dà informazioni esplicative
• Dà informazioni e suggerimenti
terapeutici (dieta, stile di vita, ecc.)
in modo chiaro e “negoziale”
• Si assicura che le informazioni siano
state comprese dal paziente
PRESCRIZIONE
DI FARMACI
• Dice il nome del farmaco prescritto
• Spiega perché lo prescrive (cenni chiari sul
meccanismo di azione)
• Menziona e spiega chiaramente i possibili
effetti collaterali
RICOVERO
ANSIA
• per la propria salute
• per riduzione del sostegno familiare
• per riduzione della propria
indipendenza
• per mancanza di intimità
• per difficoltà a capire quello che sta
succedendo
•
•
PREPARAZIONE
DEL PAZIENTE
•
•
dare informazioni realistiche
dare la rassicurazione che il paziente
potrà contare sugli altri
incoraggiare il paziente a prepararsi
ad affrontare le future difficoltà
dare al paziente la possibilità di
verificare la corretta comprensione
delle informazioni ricevute
Morfina (mg al dì)
sperimentale
controllo
40
35
30
25
20
15
10
5
0
0
1
2
3
4
5
giorni dall'intervento
TRATTAMENTO ANALGESICO POST-OPERATORIO (GRUPPO DI CONTROLLO)
E DOPO PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO (GRUPPO SPERIMENTALE)
(da Egbert L. et al., (1964), New England Journal of Medicine 270: 825-827)
4
Punteggio d'ansia
3,5
3
sperimentali
controllo
2,5
2
1,5
1
0,5
0
Linea di base
Dopo
colloquio
Prima della
radiografia
Durante la
radiografia
PUNTEGGI MEDI IN PAZIENTI CHE DOVEVANO SOTTOPORSI AD UN
CLISTERE OPACO
I soggetti del gruppo sperimentale avevano ricevuto una spiegazione
esauriente della procedura, a differenza di quella data ai soggetti di
controllo.
(da Wilson-Barnett J. (1978), Jurnal of Advanced Nursing 3: 37-40)
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Colloquio clinico