Joseph Di Nunzio – Classe II B Ecco a voi una terra di tesori E piena di colori Tra il blu , bianco e rosso Ci si diverte a più non posso. Ma sei vuoi andare al mare Su coste sabbiose devi stare E se la Francia ti esalta molto Vai al Louvre e sarai più colto. È la Francia Dai monti bianchi e grigi Tu puoi andare a Parigi Senza mal di pancia. Se la torre Eiffel vuoi vedere Stai attento a non cadere E se in Francia vuoi venire Te lo assicuro, ti puoi divertire. Se vuoi, qualche dì Puoi andare al Canal du Midì E se hai fame e sei saggio Puoi assaggiare un po’ di formaggio. La zuppa di cipolle o “Soupe à l’oignon” è una ricetta tipica francese, nata come un piatto povero. La zuppa di cipolle si è evoluta fino a diventare un piatto di alta cucina. Nonostante la cipolla abbia un gusto forte, la preparazione di questa zuppa le conferisce un sapore semplice e molto delicato. Il giorno 10 agosto io e la mia famiglia, per motivi culturali, abbiamo deciso di fare un viaggio in Francia. Così alle 9.00 del mattino, dopo aver preparato i bagagli, abbiamo preso l’aereo per Parigi. Durante il volo c’è stata un po’ di turbolenza e dopo due ore di volo siamo arrivati a destinazione. È stato anche difficile trovare l’hotel dato che non si trovava nel centro della città: perciò abbiamo dovuto percorrere lunghi tratti a piedi con il risultato di arrivare in albergo molto stanchi. Dopo un pisolino ristoratore abbiamo deciso di visitare l’opera più famosa di Parigi, cioè la Torre Eiffel. È l’attrazione più grande che abbia mai visto. Ho cercato di immaginare come il costruttore abbia potuto concepire una struttura così grande con tutti i suoi ingranaggi. Salirci sopra è stato fantastico e mi dava la sensazione di essere sul tetto del mondo. Sono rimasto anche stupito dalla vista di Parigi dall’alto. Fattasi sera, siamo scesi dalla torre e siamo andati a cenare in un ristorante nelle sue vicinanze. Abbiamo così potuto ammirare gli spettacoli di luci che venivano fatti all’interno della torre. La torre sembrava un astro che si era posato sulla terra. Il secondo giorno, dopo la colazione, abbiamo fatto un giro sulla Senna con il traghetto. Durante la navigazione una guida turistica ci dava delle spiegazioni riguardo i monumenti e le attrazioni di Parigi che vedevamo dal traghetto. Come ultima cosa abbiamo visitato il museo del Louvre. Ha l’aspetto di un immenso castello nel quale sono custoditi opere di enorme valore come dipinti, sculture e decorazioni del 1500. Il giorno successivo abbiamo preso il volo di ritorno e siamo tornati a casa soddisfatti. Le origini della storia della Francia si possono far risalire all'epoca in cui i Franchi imposero il proprio dominio sulla Gallia romana (5° secolo). Fu tuttavia soltanto con la dissoluzione dell'Impero carolingio nel 9° secolo e poi con l'ascesa al potere dei Capetingi alla fine del 10° che iniziò a prendere forma il primo nucleo dello Stato francese. Alle origini della storia francese: i Celti, i Romani, i Franchi Abitato sin dalla preistoria, il territorio che corrisponde all'odierna Francia fu conquistato dai Celti nel corso del 1° millennio a.C. e poi dai Romani a partire dal 2°-1° secolo a.C. Integrato come provincia nell'Impero con il nome di Gallia, fu sottoposto a un intenso sforzo di romanizzazione che diede vita a una prospera civiltà gallo-romana. Tra il 3° e il 5° secolo d.C., tuttavia, la penetrazione sempre più massiccia di popolazioni barbariche e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476) mutarono radicalmente questi equilibri. E tra i diversi popoli stanziatisi nella regione ‒ in particolare i Visigoti, i Burgundi e i Franchi ‒ furono questi ultimi a prevalere e a ricostituire l'unità della Gallia. È da allora, per molti aspetti, che si può fare iniziare la storia della Francia. I Merovingi Fu Clodoveo, re dei Franchi dal 481 al 511 e capostipite della dinastia dei Merovingi, il principale artefice di questa svolta. Egli riuscì infatti a sconfiggere Alamanni e Visigoti, estendendo in modo significativo i confini del regno, e favorì inoltre la conversione del suo popolo al cristianesimo cattolico, ottenendo così il sostegno della Chiesa e ponendo le premesse di una più stretta integrazione tra i Franchi e le popolazioni assoggettate. Tra i successori essi emersero, nel 7°-8° secolo, Pipino di Héristal, Carlo Martello e Pipino il Breve. Carolingi e Capetingi La figura più significativa di questa nuova dinastia fu quella di Carlomagno, che divenne re nel 771 e quindi, con la consacrazione del papa, imperatore nell'800. Egli esercitò un ruolo decisivo nello sviluppo della potenza dei Franchi, ampliandone i confini verso est, consolidando i rapporti tra la corona e il papato e procedendo a una profonda riorganizzazione del potere regio e poi imperiale. I Borbone: trionfo e crisi dell'assolutismo Con Enrico IV (1589-1610) ebbe inizio la dinastia dei Borbone, che rimasero al potere ‒ con la parentesi degli anni della Rivoluzione francese ‒ sino al 1830. L'ascesa al potere dei Borbone coincise con l'inizio di una fase di grande rafforzamento della monarchia che, attraverso l'opera dello stesso Enrico IV, di Luigi XIII (1610-43) e poi soprattutto di Luigi XIV (1643-1715) ‒ oltre che di statisti come Richelieu e Mazzarino ‒ assunse i tratti della monarchia assoluta. L'età della Rivoluzione francese e di Napoleone Fu la Rivoluzione francese, iniziata nel 1789, a porre fine all'assolutismo e ai privilegi della nobiltà, in una parola all'antico regime. Con essa iniziò una nuova fase della storia non solo francese, ma anche europea e mondiale. La Rivoluzione portò alla creazione di una monarchia di tipo costituzionale, quindi nel 1792 alla repubblica, sfociata poi nella dittatura giacobina del Terrore, e infine all'instaurazione di un regime repubblicano moderato che, attraverso l'opera di Napoleone Bonaparte, nel 1804 assunse le vesti dell'Impero. La Francia repubblicana Dal 1870 ai nostri giorni la Francia è rimasta uno Stato repubblicano, ma ha sperimentato profondi mutamenti nella sua forma di governo. Alla Terza Repubblica sono infatti subentrate, rispettivamente nel 1945 e nel 1958, una Quarta e una Quinta Repubblica assai diversamente strutturate sul piano politico e istituzionale. Nel corso di questa lunga storia, il paese ha dovuto affrontare, sin dall'epoca dell'affaire Dreyfus alla fine del 19° secolo, periodi di forte tensione interna, ma è riuscito a mantenere una sostanziale stabilità delle istituzioni democratiche. Nel secondo dopoguerra ha dovuto accettare la dissoluzione del suo impero coloniale in Indocina e, con una drammatica e violenta resistenza, in Algeria. Schierata nel campo occidentale all'epoca del bipolarismo e della guerra fredda, ha cercato tuttavia di mantenere un proprio ruolo nelle relazioni internazionali, contestando in alcuni casi la leadership americana e promuovendo, soprattutto con il generale de Gaulle ‒ una delle figure più significative della storia francese del Novecento ‒, il progetto di una nuova Europa. Integrata nell'Unione europea, la Francia ha respinto, con un referendum tenutosi nel 2005, il testo del trattato costituzionale europeo. Gastronomia: Un piatto tipico della Francia è la zuppa di cipolle, gli ingredienti sono: cipolle, fette di pane integrale e spezie , e oltre a questo esistono molte pietanze che caratterizzano le varie zone della Francia. Tra queste, troviamo le lumache (escargot) che si possono trovare cucinate in differenti modi, famosi sono i dolci e le creme sia dolci che salate. Tra queste ultime troviamo il soufflè. Festa del 1 Maggio: Il 1° maggio è la festa del lavoro, e questo lo sanno tutti perché è un giorno FESTIVO, ma in Francia, oltre ad essere un giorno festivo è anche la FESTA DEL MUGHETTO. Il 1° maggio infatti le strade si riempiono di persone che vendono dei mazzetti di mughetto. La baguette: Ogni anno a Parigi si svolge il Grand Prix della baguette parigina. Il vincitore diventa per un anno il fornitore ufficiale di pane dell’Eliseo. Per vincere il concorso, i concorrenti devono presentare una baguette lunga 55-65 cm, pesante 250-300 grammi, e salata al punto giusto. Festival de St-Denis: Festival di musica classica e del mondo nella chiesa gotica di St-Denis Basilica. Carnevale: In inverno, la più rinomata manifestazione di Nizza e di tutta la Costa Azzurra è senza dubbio le Carnaval (il Carnevale), che si svolge ogni anno a febbraio e dura fino ai primi di marzo. Per meglio comprendere l'importanza e l'attaccamento dei francesi a questa festa occorre fare un passo indietro e risalire alle origini dell'usanza: la tradizione religiosa cattolica della Quaresima prevede un digiuno di quaranta giorni e i 'nizzardi', fin dal Medioevo, prima di digiunare erano soliti nutrirsi con una cucina particolarmente grassa e abbondante. Per dare libero sfogo all'allegria, venne lasciato ampio spazio ad ogni sorta di esuberanza e cioè lasciarsi andare completamente all'euforia e al divertimento senza però mostrarsi direttamente, dissimulando la propria identità. Il divertimento principale consisteva nel prendersi gioco di tutto e di tutti fino al Martedì Grasso, celati dietro maschere e riparati da travestimenti.