LUMSA Teologia dogmatica anno accademico 2015-2016 prof. Antonio Sabetta [email protected] www.sabetta.it Programma del corso • I Parte. Che cos’è la teologia • • • • 1. Teologia dal punto di vista etimologico 2. La vicenda semantica della parola teologia 3. La teologia cristianamente intesa 4. La teologia come intellectus fidei: Sant’Agostino (“credo ut intelligam, intelligo ut credam”) e Sant’Anselmo (“fides quaerens intellectum”) Programma del corso • 5. La fede principio soggettivo della conoscenza teologica • 6. Ecclesialità della fede e della teologia, carattere soprannaturale della fede • 7. La rivelazione principio oggettivo della conoscenza • teologica 7.1 Il “luogo” della Rivelazione e la sua trasmissione: rapporto tra Sacra Scrittura e Tradizione • 8. Una piccola nota sul significato di “dogma” II Parte: Cristologia • • • • • • • Introduzione 1. La cristologia: una definizione essenziale 2. La “ricerca storica su Gesù” (Leben-Jesu-Forschung) 2.1 La prima fase (Old Quest) 2.2 La seconda fase (New Quest) 2.3 La terza ricerca sul Gesù storico (Third Quest) 3. Il problema di Gesù: cosa storicamente si può affermare di lui? • 3.1 Testimonianze extra-bibliche di Gesù • 3.2 Criteri di storicità • 3.3 Cronologia e tratti essenziali della figura di Gesù II Parte: Cristologia • 4. Gesù profeta escatologico • 5. Gesù annunciatore del regno di Dio: i segni del regno • 6. L’identità di Gesù attraverso i “titoli cristologici” • 7. La morte in croce di Gesù: evento e significato • 8. La risurrezione di Gesù e l’esperienza pasquale dei discepoli II Parte: Cristologia • 10. Lo sviluppo della riflessione dogmatica sul Cristo • 11. La tematizzazione della divinità di Gesù fino al Concilio di Nicea (325) • 12. La cristologia del Logos-sarx e la cristologia del Logos-anthropos • 13. Il Concilio di Efeso (431) e la lettera di Leone Magno a Flaviano • 14. La formula di Calcedonia (451) principio e fondamento della cristologia Parte monografica • Male e sofferenza. Salvezza del dolore, salvezza mediante il dolore • • • 1. La domanda sul dolore come domanda su Dio 2. Interpretazioni del male e loro plausibilità dal punto di vista biblicocristiano 3. Una risposta alla sfida del male in prospettiva cristiana a partire dal mistero pasquale • Fede e ragione senza confusione e senza separazione • 1 Le diffidenze verso il sapere della ragione • 2 La ragione accolta e compiuta dalla fede • 3 Il difficile rapporto moderno tra fede e ragione • 4 Per una ragione “postmodernamente” moderna Testi per la preparazione dell’esame (che sarà orale) Per i frequentanti: A. Sabetta,Teologia e cristologia, Lateran University Press, Roma 2012 I non frequentanti (chi ha frequentato meno di 15 ore) integrano il testo citato con A. Sabetta, La cristologia filosofica nell’orizzonte della modernità, Studium, Roma 2014, 23-43; 119-145 e le pagine dedicate a Nietzsche 263276. Per iniziare “Poiché il dottore della verità cattolica deve istruire non solo gli iniziati, ma anche i principianti (incipientes), l‘intento che ci proponiamo in quest’opera è di esporre quanto riguarda la religione cristiana nel modo più adatto alla formazione dei principianti. Abbiamo infatti notato che i novizi in questa disciplina trovano un grande ostacolo negli scritti dei vari autori: in parte per la molteplicità di questioni, articoli e argomenti inutili; in parte anche perché le cose che essi devono imparare non vengono insegnate secondo l’ordine della materia, ma piuttosto come richiede il commento di dati libri o l’occasione delle dispute; e finalmente anche perché quel ripetere sempre le medesime cose produce negli animi degli uditori fastidio e confusione. Cercando quindi di evitare questi e altri simili inconvenienti tenteremo, confidando nell‘aiuto di Dio, di esporre la dottrina sacra con la maggiore brevità e chiarezza consentita da tale materia” (Tommaso D’Aquino, Summa theologiae, prologo) Che cos’è la teologia • La parola “teologia” richiama un parlarediscorrere-riflettere-speculare (logos) su Dio (theos) • In questo parlare su/di Dio, il genitivo (“di Dio”) può essere inteso in senso sia oggettivo che soggettivo. Significato della parola “teologia” • Genitivo oggettivo: discorso che ha come oggetto Dio e indica tutto ciò che l’uomo con la ragione e le capacità del suo pensiero può e riesce a dire su “Dio” : Teologia Filosofica • Genitivo soggettivo: non più il parlare dell’uomo su Dio ma il parlare di Dio (= rivelazione) da cui prende origine il parlare dell’uomo su Dio: Teologia cristianamente intesa La “teologia filosofica” • La domanda filosofica per eccellenza: “perché c’è l’essere piuttosto che il nulla?” ha spinto l’uomo ad andare oltre il fisico, meta-ta-physica, a cercare il fondamento, l’origine della realtà, identificando tale fondamento con Dio • “Colui rispetto al quale non si può pensare nulla di più grande” (Anselmo d’Aosta) • La non evidenza dell’esistenza di Dio e l’elaborazione della “prove” dell’esistenza di Dio: Agostino, Anselmo, Tommaso, Cartesio, Kant, Hegel • La singolarità della modernità: la nascita dell’ateismo Teologia cristianamente intesa • La riflessione che procede dalla rivelazione (pro-cedit ex revelatione non pre-cede la rivelazione) • La rivelazione è: l’autocomunicazione di Dio nella storia e in maniera definitiva nell’evento della persona di Gesù Cristo. Alcuni interrogativi importanti: • l’effettività storica di questa rivelazione: possiamo essere sicuri che Dio ha parlato? • Che cosa vuol dire “rivelazione”? • dove e quale sia il “luogo”, lo strumento e la forma della rivelazione • si tratta di un evento del passato o sta continuando ad accadere • nel caso in cui la si debba considerare conclusa, quale sia l’istituzione, la persona depositaria che la trasmette in modo autentico • come sia possibile comporre la pluralità di religioni e di chiese con l’unica rivelazione di Dio • l’epoca moderna per la prima volta in Occidente ha messo in dubbio non l’esistenza di questa o quella verità di fede, ma il fatto stesso della rivelazione • Ha revocato valore storico ai testi fondamentali che sono i Vangeli e la storicità di colui di cui essi parlano, cioè l’uomo Gesù di Nazaret, la sua vita (parole ed eventi) e soprattutto l’evento senza analoghi della sua risurrezione • Il tentativo della teologia moderna di difendere il fatto della rivelazione a partire dalla mediazione oggettiva ed esterna dei fatti a prescindere dal contenuto della rivelazione La vicenda semantica della parola “teologia” • Non presenza nel NT della parola “teologia”: reticenza ad usarla • La triplice accezione di “teologia” nella tradizione greco romana – Platone: la teologia mitica (cf La Repubblica) – Aristotele: la teologia come “scienza prima” che studia l’essere in quanto essere” (metafisica) – Stoici: la teologia civile: parlare agli dèi nel culto all’’interno dello spazio religioso e civile della città