Genesi 22
Pagina dalle molteplici riletture
LETTURA NELLA LITURGIA
•Dom. II Q Anno B: vv. 1-2.3-8.9a.9b.10-13.14.15-18
•Veglia Pasquale: vv. 1-18 (forma lunga 1-19)
•Sett. XIII anno dispari: vv. 1-19
•Liturgia delle Ore: III sett. merc. : vv. 1-19
COSA IL LETTORE SA GIÀ
PER SAPERE CHE È UNA «PROVA»
• I lettori di Israele sanno che il loro Dio, come nelle
tradizioni religiose ambientali, può «richiedere» i
primogeniti:
Es 22,29: 28Non ritarderai l'offerta di ciò che riempie il tuo
granaio e di ciò che stilla dal tuo frantoio. Il primogenito dei
tuoi figli lo darai a me.
29Così farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette
giorni resterà con sua madre, l'ottavo giorno lo darai a me.
COSA IL LETTORE SA GIÀ
PER SAPERE CHE È UNA «PROVA»
• Ma sa anche che il suo Dio ha provveduto al riscatto dei figli
primogeniti, dedicandoli al servizio e non al sacrificio:
Es 13 11Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo,
come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te l'avrà data in possesso, 12tu
riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni
primo parto del tuo bestiame, se di sesso maschile, lo consacrerai al
Signore. 13Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di
bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca.
Riscatterai ogni primogenito dell'uomo tra i tuoi
discendenti. 14Quando tuo figlio un domani ti chiederà: «Che significa
ciò?», tu gli risponderai: …
Per questo io sacrifico al Signore ogni primo parto di sesso maschile e
riscatto ogni primogenito dei miei discendenti».
CHE COSA IL LETTORE SA GIÀ DI ABRAMO
La relazione di Abramo con Dio è una relazione «in progress»,
con alti e bassi:
• Gen 12,1-9: Abramo ha avuto fiducia in Dio, proseguendo il suo viaggio verso la terra
promessa, per essere in «benedizione». e scendendo in Egitto quando vi trova la carestia.
• Gen 12,10-20; 20,1-18: Ma in Egitto, preso da sfiducia, provoca una «maledizione» verso
l’Egitto, facendo passare per sua sorella la sua moglie Sara.
Così pure avviene con Abimelec, re di Gerar, co il quale si comporta con poco «timor di Dio».
• Gen 13-15: Abramo ha avuto con Dio diversi incontri e dialoghi intimi e profondi, ma con
momenti di dubbio:
- 13,4: costruisce un altare e invoca il nome del Signore
- 13,14-18: dopo aver lasciato a Lot la parte migliore della terra, riceve una nuova
promessa della terra e della discendenza, e costruisce un altro altare al Signore;
- 14,1-24: dopo aver liberato Lot, caduto prigioniero nella guerra dei re locali contro
Sodoma, riceve la benedizione del Dio Altissimo da parte di Melchisedec, ma senza
prendere nessuna ricompensa da parte del re di Sodoma.
- 15,1-20: in un dialogo intimo e fiducioso con Dio, Abramo riceve di nuovo la promessa
della discendenza e della terra.
CHE COSA IL LETTORE SA GIÀ DI ABRAMO
- Gen 16-19,15: Pur essendosi arrangiato ad aver il figlio Ismaele da Agar, in modo
indipendente dalla promessa, riceve di nuovo la duplice promessa, ma ora con il
comando della circoncisione e l’assicurazione della prossima nascita di Isacco. Il
cui nome ricorderà tuttavia il dubbio sia di Sara (18,12-15) sia di Abramo stesso.
Nonostante il dubbio, Abramo è messo a parte del destino di Sodoma e Gomorra,
e, contrattando con Dio, intercede per la salvezza di Lot, dando così origine ai
Moabiti e agli Ammoniti.
17,17-20: 17Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento
anni può nascere un figlio? E Sara all'età di novant'anni potrà partorire?». 18Abramo disse
a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». 19E Dio disse: «No, Sara, tua
moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come
alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. 20Anche
riguardo a Ismaele io ti ho esaudito…
18, 12-15: 12Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il
piacere, mentre il mio signore è vecchio!».13Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha
riso dicendo: «Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia»? 14C'è forse qualche cosa
d'impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un
figlio». 15Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma egli disse: «Sì, hai
proprio riso».
CHE COSA IL LETTORE SA GIÀ DI ABRAMO
Contesto immediato di Gen 20-21
Gen 20: Si ripete la storia della sfiducia di Abram, che si comporta con «poco timor di Dio»
verso Abimélec, ma infine Abramo intercede presso Dio in favore di Abimélec.
Gen 21,1-8: Nasce Isacco, e il riso, da ricordo del dubbio, passa a essere segno della promessa
realizzata.
Gen 21,8-21: Il riso per Isacco è, tuttavia, turbato dal dolore che Abramo prova per dover
scacciare Ismaele con Agar. Isacco, quindi, resta il suo «unico figlio».
21,11-13: 11La cosa sembrò un gran male agli occhi di Abramo a motivo di suo figlio. 12Ma
Dio disse ad Abramo: «Non sembri male ai tuoi occhi questo, riguardo al fanciullo e alla
tua schiava: ascolta la voce di Sara in tutto quello che ti dice, perché attraverso Isacco da
te prenderà nome una stirpe. 13Ma io farò diventare una nazione anche il figlio della
schiava, perché è tua discendenza».
NB. Si noti l’aspetto «nazionale» o «internazionale» con cui termina il rapporto di Abramo con
Lot nel c. 19, per i Moabiti e gli Ammoniti, e il rapporto di Abramo con Ismaele in 21,13 e
21,18-21, come anche il rapporto di pace stabilito con Abimélec a Bersabea, dove Abramo
risiede come «forestiero», ma dove «invoca il nome del Signore, Dio dell’eternità», senza che
si parli della costruzione di un altare.
BILANCIO: COME IL LETTORE ARRIVA A LEGGERE
da Gen 11,27-12,1 a Gen 22
Gen 11,27-12,1
senza un passato
Gen 12,2-3 e Gen 21-22
senza Ismaele e senza Isacco
senza un futuro
E Abramo non dice (piú) niente
a Dio?
L’aspetto di una prima lettura, diacronica, il superamento dei sacrifici umani,
appare del tutto superato,
ed è in primo piano una seconda lettura, sincronica,
dove prevale l’aspetto nazionale del futuro del popolo,
che si intreccerà con gli aspetti «personali» dei diversi protagonisti.
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