I.C. “A. MORO” DALMINE
Scuola Primaria «D. ALIGHIERI» Classi 4e
Ti parlo di una storia! 2013/2014
Obiettivi:
•
•
•
•
•
•
•
•
Scegliere un libro e leggerne la storia.
Comprendere il significato della storia con schede guida.
Raccontare oralmente la storia in modo chiaro e coerente.
Dividere in sequenze la storia rispettando la cronologia.
Rappresentare con disegni le sequenze della storia.
Individuare gli stati d’animo dei personaggi.
Utilizzare lo scanner per digitalizzare i disegni.
Creare una presentazione in Power Point inserendo immagini,
testi, sfondi, animazioni.
• Creare una cartella di lavoro nel desktop del computer .
• Salvare i file inserendoli nella cartella di appartenenza.
• Collaborare con i compagni del gruppo per creare un lavoro
comune.
Dov’è Pennablù?
Siamo in un
villaggio indiano.
Una mattina il
capo tribù Aquila
Arrabbiata,
litigava con la
moglie, Nuvola
Tempestosa,
perché non
trovava il figlio.
Quattro chiacchiere con le piante
Pennablù, mentre i genitori
litigavano, era sgattaiolato nel
bosco perché lì era felice; lui
sapeva parlare con la natura e
voleva rimanere tranquillo con
i suoi amici. Infatti appena
entrato nella foresta sentì un
abete rosso che si stava
lamentando perché poco
prima era stato ammaccato da
un orso; il piccolo indiano si
commosse e lo rincuorò con
un forte abbraccio.
Il ragazzino poi, felice, riprese
la sua strada. S’imbatté in un
acero bianco che aveva un
forte mal di testa allora gli
diede un buon consiglio e
l’albero stette meglio.
Successivamente sentì ridere
disperatamente una quercia
perché una talpa le faceva un
gran solletico , allora
Pennablù chiese con cortesia
alla talpa di andare altrove ,
così fece e l’albero si calmò.
Felice Pennablù continuò il
cammino chiacchierando con
altre piante ma
allontanandosi dal suo
villaggio sempre di più.
La casacca gialla
Pennablù entrò,
senza accorgersene,
nella terra delle
Piumegialle quando
un urlo terribile lo fece
accucciare a terra; fu
così che incontrò una
ragazza di nome
Lunapiena .
Macchie gialle
La piccola indiana gli
mostrò il suo disegno
rupestre ma gli
macchiò senza volerlo
la casacca con vernice
gialla; Pennablù si
lamentò e lei allora gli
diede la sua casacca
gialla. Contento
Pennablù continuò la
passeggiata.
Penna rossa
Ma ad un certo punto
Pennablù venne
attaccato da un orso
spazientito che con una
zampata gli sfiorò il
capo e gli prese la sua
penna .
Fortunatamente, arrivò
Centroperfetto,
indianino dei
Chiomarossa , che lo
salvò dal prepotente
Lattemiele .
Il dono
Centroperfetto , per
farsi ricordare regalò
al piccolo indiano la
propria penna rossa
togliendosela dalla sua
fascia. In cambio
Pennablù gli diede in
regalo i suoi mocassini
blu in quanto lo vide a
piedi nudi .
I mocassini verdi
Il piccolo indiano entrò
nel territorio dei
Verdemuschio e incontrò
due bambini. Gli regalò
due “gufi della salute “ e
uno dei due fratelli gli
donò in cambio i suoi
mocassini verdi affinchè
potesse camminare
senza sentire dolore.
Felici si salutarono e
ripresero tutti il proprio
cammino.
Il consiglio dei capi
Pennablù ritornò verso
casa, arrivò al suo
villaggio con indosso
mocassini verdi, una
casacca gialla e una
penna rossa in testa.
Giunto alla tenda di suo
padre, capo tribù, si fece
coraggio e lo affrontò
ma…
… da ogni lato giunsero gli
atri capi tribù. Ci fu un
momento di caos: strilli
e insulti ma alla fine
Aquila Arrabbiata
propose di far pace e
vivere così tutti felici
perché insieme si stava
meglio .
Scarica

La tribu_ dei variopinti 4B D. ALIGHIERI