IC «L. PIRANDELLO» PESARO PROGETTO D’ISTITUTO: - I teatri della scienza PROGETTO DI PLESSO: -Il degrado ambientale: LE MUFFE Classi prime secondaria “F. Barocci” di Mombaroccio secondaria “L. Pirandello “ di Pesaro A.S. 2011/2012 Per prima cosa ci siamo chiesti: « Che cosa è una macchia?» Secondo me una macchia è una cosa che contamina tutto ciò su cui cade o ne entra in contatto. Le macchie possono avere qualsiasi forma, colore, odore… Gloria M. La macchia può essere inodore ma può anche emanare una puzza sgradevole. La macchia è una sporgenza visibile all’occhio che può essere di forme varie. Alessandro O. Poi abbiamo osservato del cibo con strane macchie e abbiamo provato a disegnarle Un’arancia all’inizio della nostra osservazione… … e dopo qualche giorno Macro: come si vede all’esterno Micro: come pensiamo che sia all’interno Macro Micro Per l’osservazione abbiamo usato anche la lente di ingrandimento e il microscopio stereoscopico La macchia ha tanti piccoli crateri ricoperti di lava che sta eruttando e lascia una nuvola grigia. Michele G. La macchia ha tanti piccoli crateri di colore nero che fungono da «vulcani della macchia», ha una membrana di strano colore che sembra un rivestimento protettivo. Michele M. Le macchie osservate ci hanno fatto pensare ad un paesaggio geografico… Secondo me un’arancia in decomposizione, avente una grande varietà di colori , potrebbe assomigliare a questo paesaggio geografico: Il sole che tramonta in mezzo al mare infinito, l’oceano, con il resto della superficie terrestre che è composta da enormi spaccature, masse rocciose, i continenti. Gloria M. L’arancia allo microscopio stereoscopico: «Vasta terra al tramonto piena di rocce» «Campo di grano con macigni di qua e di là» Gilberto V. Disegno macro Al microscopio stereoscopico Disegno micro Altre macchie e altri paesaggi geografici: mandarino e crosta di formaggio… Per me il mandarino ammuffito è come un paesaggio geografico. Ogni macchia di muffa è come uno stato e le macchie più vicine formano un continente. Ogni continente è diverso dall’altro: un continente è di un colore, un altro continente è di un altro colore; nel mandarino che avevamo noi c’era una macchia bianca e un’ altra sotto molto strana di colore verde. Con questo io definisco il perché della varietà di colore, di odore e di molte altre cose delle macchie. Tommaso D.P. Il formaggio osservato sembra che abbia dei laghetti in mezzo a una vallata rossa con qualche collinetta. Tommaso O. un limone intero… MACRO: il limone è marcito (maturato troppo), è diventato di colore marroncino nocciola. L’odore è sgradevole. Letizia M. MICRO: la macchia si è espansa anche all’interno del limone. (La maturazione è avvenuta anche all’interno). Letizia M. un limone tagliato… Macro Micro Dall’osservazione della fetta di limone, dopo circa 10 giorni dall’inizio della metamorfosi, si possono distinguere 2 parti: -1a PARTE. Nella fascia Nord-Ovest, completamente ricoperta da uno strato di muffa nera, si distinguono 4 rilievi dello stesso colore con altezza variabile, di cui i 2 maggiori posti uno a Ovest e l’altro nella parte centrale. Qui, lungo il confine, c’è una zona che assomiglia ad una ragnatela: microscopici fili bianchi sono così vicini da formare una fitta «rete». -2a PARTE. Nella parte meridionale lungo il confine la superficie presenta un «crepaccio»: una conca di forma vagamente ellittica di colore grigio chiaro. Risalendo verso Nord, nella parte interna, si trova un’altra zona nera a forma di aculeo. Il resto della superficie della parte orientale è occupato da uno strato di muffa grigio scuro. Valentina M. un pezzo di pane… macro micro (come credo io) macro (come è in realtà, lente di ingrandimento) Allo stereomicroscopio ho visto il pane ingrandito tanto che si vedevano i buchi della lievitazione. C’erano alcune macchie nere e in certi punti il colore del pane diventava di un beige più scuro o chiaro. Diego G. stereomicroscopio = 3D macro micro Abbiamo visto allo stereomicroscopio un pezzo di pane con una macchia di muffa. Erano tanti massi color sabbia uno accatastato all’altro, al centro c’era come una caverna, una grotta ma non buia, una grotta di giorno, allegra. Ma se guardavi più ad est potevi notare massi bagnati di una tonalità di colore più scuro del resto. In alcune rocce c’erano dei granchi nero scuro. Diego G. …e per finire una zucca - Perché tenuta molto tempo in un posto chiuso - Perché si è ammaccata con una caduta IL PROCESSO CONTINUA…. (qualche giorno dopo) Campione di muffa preso dalla zucca che pian piano sta appassendo. La muffa si è estesa perché è rimasta al chiuso e la zucca sta diventando piano piano sempre più molle e la muffa è diventata più scura. Alessandro O. Dalle nostre osservazioni sono nate delle storie di fantasia… LA STORIA DELLA MACCHIA Un tempo a Profumoland vivevano tante persone profumate ma profumavano così tanto che si lavavano 3-4 volte al giorno. Un giorno un popolo con degli abitanti bassi, lerci, puzzolenti e pieni di macchie, li assediò e ora i Profumi (abitanti di Profumoland) erano in prigionia delle Puzze (abitanti di Puzzoland). Dovendo lavorare per loro diventarono molto puzzolenti. Litigavano sempre: «W la puzza!», «No, W il profumo!» e via dicendo… Un giorno il dio Deox scese in terra per portare pace e ci riuscì, non solo, da quel giorno vennero creati Sole e Deox e tutti gli abitanti, ormai ossessionati dalla pulizia, bandirono la parola «macchia». Diego G. STORIA DI UNA MACCHIA Marco, Luca e Giovanni, tre inseparabili amici, appassionati di scienza, un giorno escono da scuola : «Vi è piaciuta la lezione di Scienze?» chiede Giovanni. «Si! Erano interessanti quelle macchie che la prof. ci ha fatto osservare» risponde Marco. Continuarono la strada e un ragazzo, passando, spinge Luca che cade e proprio davanti a lui vede una macchia: « Wow! Ragazzi guardate un po’ cosa ho trovato!» e con un balzo si tira su in piedi. Marco incuriosito si avvicina insieme a Giovanni e con aria da scienziati Iniziano a fare supposizioni: «Secondo me sono le budella di un innocuo rettile, come ad esempio una lucertola» dice Luca. «Ma no, è una macchia blu come il sangue dei nobili, ricordate il capitolo di Storia del mese scorso?» ribatte Giovanni. «Ma che ingenui è sicuramente un po’ di sciroppo» dice Marco. Tutti insieme ci hanno riflettuto sopra e Luca dice: «Proviamo ad esaminarla con il microscopio!» E tutti insieme: «Al laboratorio!» Allora Giovanni la mette in un vetrino e poi corrono a casa di Luca dove esaminano la macchia e vedono che è inchiostro, allora sorpreso Giovanni dice: «Ci ero già arrivato prima di voi». Così i tre delusi buttano via il vetrino. Mattia B.