Formazione e Innovazione per l’Occupazione
FIxO Scuola & Università
"La cassetta degli attrezzi":
- Il Curriculum Vitae
- La lettera di presentazione
- Il Videocurriculum
- Il colloquio di selezione
Emidio Santanché –
coordinatore (CPI/DSA)
IL CURRICULUM VITAE
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DEFINIZIONE: Corso delle vicende biografiche, di studio e lavorative di
una persona; carriera, percorso professionale.
COS’È?
- E’ la tua presentazione
Ovvero
- È la prima immagine che un’azienda ha di te
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IL CURRICULUM VITAE
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LE SEZIONI:
1. Informazioni personali
2. Esperienze Professionali
3. Istruzione.
4. Competenze personali:
a. Linguistiche
b. Comunicative
c. Organizzative e Gestionali
d. Professionali
e. Informatiche
f. Altre (tecniche, artistiche…)
g. Patente di guida
5. Ulteriori Informazioni
6. Privacy
7. Allegati
CV Template.doc
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IL CURRICULUM VITAE
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DA DOVE SCARICARLO:
http://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculumvitae/templates-instructions
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GLI ERRORI DA EVITARE
NEL CURRICULUM VITAE
Ecco alcuni degli errori più comuni per inesperienza o per eccesso di zelo:
›› allegare subito al curriculum fotocopie di certificati (diploma, attestati di
frequenza a corsi ecc.) e documenti;
›› scrivere a mano, se non esplicitamente richiesto;
›› indicare raccomandazioni;
›› scrivere in lingua straniera, se non richiesto esplicitamente;
›› fare errori di ortografia o di impaginazione;
›› allegare fotografie, se non richiesto;
›› scrivere un curriculum più lungo di un paio di pagine;
›› inserire dettagli inutili come il codice fiscale, il numero della carta
d’identità, il modello dell’automobile, il proprio peso e la propria altezza;
›› mentire su voti scolastici, sulla conoscenza delle lingue e del PC e su
esperienze lavorative precedenti;
›› inviare il curriculum fotocopiato;
›› omettere l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (d.lgs. 196/03).
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NEL REDIGERE IL CV, E’ BENE
RICORDARE CHE:
Un selezionatore esperto impiega dai 10 ai 60 secondi ad inquadrare un CV:
- Gli errori corrispondono ad eliminazione quasi certa;
- Il CV deve essere graficamente di facile lettura, in caso di dubbio
utilizzare l’Europass; caratteri consigliati sono Verdana, Arial, Tahoma,
Courier e Times New Roman, meglio se a 12 pt.
- Essere sintetici e non scrivere bugie smascherabili in sede di colloquio;
- Impegnarsi a redigere le competenze trasversali con cura;
- Utilizzare parole che indicano proattività;
- Il CV deve essere personalizzato sull’impresa ed usare parole chiave della
stessa;
- Va stampato e firmato in originale (no fotocopie!)
- Portarne con sé una copia in caso di chiamata, rileggendo con cura la
personalizzazione che abbiamo fatto.
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LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
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A COSA SERVE?
- A invogliare il selezionatore a leggere il tuo CV
Ovvero
- A dare all’azienda una risposta a queste domande:
Perché devo scegliere proprio te?
Perché la mia azienda ha bisogno di te?
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LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
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COSA DEVE CONTENERE?
Per rispondere ai due quesiti precedenti, la lettera deve:
- essere chiara, precisa e diretta, scritta in prima persona
- indicare che cosa si vuol fare, il motivo per cui si è deciso di
inviare il curriculum, mettendo in evidenza le aspirazioni personali
e professionali, le competenze, le attitudini e i punti di forza
- indicare gli elementi che ci contraddistinguono (lingue
straniere, il percorso di studi in linea con la posizione lavorativa
proposta, eventuali esperienze in posizioni analoghe anche brevi)
- Indicare la disponibilità ad accettare contratti di stage o a
spostarsi di sede o a viaggiare
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LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
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COME DEVE ESSERE?
La forma della lettera deve essere semplice, cortese e sintetica, 1520 righe sono più che sufficienti; inutile, se non dannoso, è cercare
di essere spiritosi e originali a tutti i costi.
Vanno invece curate con estrema attenzione l’ortografia, la
grammatica, l’impaginazione o la veste grafica.
Come il Curriculum, deve essere assolutamente priva di errori, e va
firmata in originale.
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LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
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NOTE IMPORTANTI
È molto importante personalizzare la lettera e indirizzarla, se
possibile, a una persona precisa, al responsabile del personale o al
responsabile della selezione.
È utile quindi informarsi prima, magari con una telefonata in
azienda o consultando il suo sito web, su chi occupa tali posizioni.
Anche la fase conclusiva della lettera ha la sua importanza: non si
deve essere né pretenziosi né servili, ma chiedere gentilmente e
formalmente una risposta.
NOTA BENE: Dato che le lettere è meglio personalizzarle, è fondamentale
conservarne una copia, in modo da presentarsi al colloquio senza
rischiare di cadere in contraddizione con quanto si è scritto.
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CASI PARTICOLARI DI
LETTERE DI PRESENTAZIONE
Lettera in risposta a un annuncio
- Leggere con la massima attenzione l’annuncio per comprendere e
valutare tutte le informazioni contenute nel testo dell’offerta.
- Estrapolare le informazioni «nascoste» (es. che tipo di organizzazione è,
che “stile” predilige per il suo candidato, che valori professionali
promuove); a tal fine esaminare attentamente il sito aziendale.
- Rispondere rapidamente, una settimana al massimo dalla data di uscita,
prediligendo il fax o la posta elettronica, citando nella lettera i
riferimenti della posizione offerta.
E' importante tenere un’agenda, dove riportare gli annunci a cui si risponde,
per evitare, in caso di convocazione, di non ricordarsi a quale annuncio
faccia riferimento la telefonata.
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CASI PARTICOLARI DI
LETTERE DI PRESENTAZIONE
Lettera di autocandidatura
La lettera di candidatura spontanea deve necessariamente contenere:


la motivazione del candidato: le ragioni che ci hanno indotto a inviare il
CV a quell’azienda. Le spiegazioni possono essere diverse: abbiamo
impostato il nostro percorso di studi puntando su quel settore,
conosciamo l’attività e i progetti aziendali e siamo stimolati a impegnarci
in quella direzione. Occorre, quindi, prepararsi e cercare le
informazioni. Internet a questo proposito è molto utile, in quanto quasi
tutte le aziende hanno un sito in cui vengono presentati mission,
mercato di riferimento, tipo di organizzazione;
i vostri punti di forza: evidenziamo gli elementi che ci
contraddistinguono. Per esempio un’esperienza formativa/lavorativa
qualificante. Un suggerimento è quello di evidenziare il valore che diamo
alla collaborazione, perché siamo qualificati per quel lavoro e su quali
competenze e disponibilità potrà contare l’azienda.
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IL VIDEOCURRICULUM
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Il video curriculum è l’evoluzione visuale del documento classico,
uno strumento che permette al selezionatore di farsi un’idea
immediata sul candidato, sulle sue capacità soprattutto
comunicative e sulle sue attitudini.
Proprio per questo è uno strumento efficace, di alto impatto,
che però può essere sia positivo che negativo.
Un buon video curriculum può essere un modo originale per
presentarsi.
Deve però comunicare:
“Chi sono”,
“Cosa sono capace di fare”,
“Come vedo il mio futuro”
in brevissimo tempo (3 minuti circa)
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IL VIDEOCURRICULUM
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Per quale motivo è utile?
Perché oltre alle tue esperienze professionali, mette in risalto le tue
doti comunicative, e puoi evidenziare le tue soft-skills, come
-
passione
creatività
capacità di problem solving
determinazione
buona volontà
consapevolezza di sé stessi,
capacità relazionali
disponibilità a lavorare in team
e così via, superando alcuni ostacoli tipici che fermano un CV.
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IL VIDEOCURRICULUM
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Come si realizza un videocurriculum?
Attrezzatura:
Una videocamera digitale (uno smartphone o una webcam di buona
qualità potrebbero andare bene, ma attenti all’audio!) e una
connessione internet per caricare la presentazione su siti come
YouTube o Dailymotion.
Creatività e conoscenza dei programmi di editing video (tipo Movie
Maker, Lightworks o Avidemux) sono gli ingredienti che possono
rendere una presentazione ancora più efficace e originale.
Con questi software è possibile salvare il prodotto finale con diversi
livelli di definizione, utili per poterlo caricare su siti differenti o per
poterlo scaricare anche su device meno potenti.
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IL VIDEOCURRICULUM
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Preparazione:
- Prepara il canovaccio del discorso e provalo diverse volte, finché
non ti senti sicuro di te
- Prova la registrazione e osservati per correggere eventuali errori
nella comunicazione, anche con l’aiuto di altri
- vestiti in modo appropriato
- assicurati di avere tutti i materiali e gli oggetti prescelti da
mostrare e memorizza quando mostrarli
- ripassa brevemente i diversi passaggi del video cv, bloccando ad
ogni passaggio; in fase di montaggio sarà possibile inserire tagli
ad hoc
- Scegli un luogo silenzioso, tranquillo o comunque privo di
elementi di distrazione visiva dietro di te
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IL VIDEOCURRICULUM
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Di cosa parlare?
Tre sezioni:
- Chi sono: Istruzione e formazione
titolo più alto ed esperienze professionali principale. Questa sezione
deve essere concepita e realizzata come uno “spot di marketing” ,
perché più elevate sono le competenze e il livello di istruzione
conseguito, più difficile è dimostrane il possesso. - Cosa so fare: Le mie esperienze
- informare sulle precedenti Esperienze;
dimostrazione pratica delle capacità e abilità.
- In e/o nel futuro:
Personalità, sarà incentrata sugli obiettivi generali che si pone
l’utente, sulle sue ambizioni e sulla sua disponibilità a viaggiare e
lavorare all’estero, fornendo informazioni sul tipo di lavoro che
sarebbe in grado a svolgere.
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IL VIDEOCURRICULUM
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Alcuni consigli per realizzare un buon videocurriculum.
1. guarda sempre in camera, immagina di parlare con una persona
2. non abbassare lo sguardo
3. Inizia il discorso presentandoti
4. parla a velocità normale e scandisci chiaramente le parole,
5. mantenere un tono di voce normale, né alto né basso (38%)
6. parla in modo pacato, amichevole, convincente
7. dai al discorso un tono né troppo colloquiale né troppo formale
(meglio iniziare con “buongiorno” anziché con “ciao”)
8. fai attenzione al linguaggio del corpo: è il più importante (55%)
9. mantenere una postura né rigida né troppo rilassata
10. gesticola, ma non troppo
11. soffermati sulle tue capacità professionali e sul perché saresti
un “buon acquisto”
12. ringrazia chi visualizza il filmato come saluto finale.
TRASMETTI PASSIONE!!
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IL VIDEOCURRICULUM
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Cose da non fare
In generale, non strafare e non trasformare il video curriculum in
un trailer. Mostrati solare e aperto senza eccedere con umorismo o
scenette fuori luogo.
Fai attenzione agli aspetti di te che, messi in video, potrebbero
rappresentare un boomerang, soprattutto quelli legati al pregiudizio
(orientamento politico, religioso, sessuale etc.). Il video cv non è
sempre ben accetto!
Infine, non mescolare la tua vita privata con quella professionale
nel video.
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IL VIDEOCURRICULUM
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Punti di attenzione
-
Luminosità ambiente
Colori degli abiti
Controluce o ombra sul viso e corpo
Audio di bassa qualità
Non siate noiosi!
Cambiare tonalità di voce
rumori esterni
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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Il Colloquio di Selezione è per il candidato una grossa opportunità.
Avete già suscitato l’interesse dell’azienda, ora vi vogliono
conoscere in modo più approfondito.
Il colloquio non è un interrogatorio, una raffica di domande a senso
unico, ma è un momento in da ambo le parti ci si possono
scambiare informazioni.
Il selezionatore, quindi, non è un ostacolo, ma è solo una persona
incaricata di valutare se siamo idonei a ricoprire un certo incarico o
a svolgere una certa mansione, ma deve essere anche fonte di
informazioni sull’azienda nella quale potremmo lavorare.
Il colloquio si svolge in tre fasi: apertura, conduzione e chiusura.
Ma prima…..
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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Come presentarsi ad un colloquio di lavoro
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Arrivate ben riposati. Fissate l’ora della sveglia con sufficiente anticipo.
Curate la vostra igiene personale.
Vestitevi in modo consono.
Portate una copia del curriculum e assicuratevi di avere con voi tutti i
documenti necessari.
Preparate tutto per tempo, almeno il giorno prima.
Accertatevi del nome della persona con cui parlerete, e/o memorizzatene
nome e cognome al momento della presentazione.
Pianificate il percorso per arrivare da casa al luogo del colloquio.
Evitate di farvi accompagnare al colloquio da mamma e papà.
Arrivate all’appuntamento con almeno 5-10 minuti di anticipo.
Preparatevi con entusiasmo e presentatevi con un bel sorriso.
Prima del colloquio spegnete il telefonino.
Se siete agitati rilassatevi, calmate il respiro prima di entrare.
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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APERTURA
E’ il momento fondamentale del colloquio, quello della prima
impressione, che quindi influenzerà l’andamento delle fasi
successive.
IN QUESTA FASE SONO FONDAMENTALI :
- Il saluto
- La stretta di mano
- L’espressione del volto
- La postura
- La voce
- Le prime parole
Il selezionatore, in generale, cercherà di mettervi a vostro agio con
domande di convenienza, per spostare la conversazione su toni più
informali.
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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CONDUZIONE
Dopo i “formalismi”, il selezionatore presenterà sé stesso e
l’azienda per la quale lavora, spiegando superficialmente la
posizione professionale oggetto della selezione.
Durante questa fase verranno analizzati:
›› il curriculum scolastico (motivazioni, risultati, materie preferite
ecc.);
›› la storia personale (famiglia, amici, interessi extrascolastici,
letture ecc.);
›› le potenzialità della persona, la motivazione al lavoro e la
propensione a svolgere un lavoro piuttosto che un altro (carattere,
determinazione, atteggiamenti ecc.);
›› l’adeguatezza del candidato alla posizione vacante.
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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CHIUSURA
È il momento in cui occorre stare più attenti al calo di tensione, che può
indurci in alcuni errori.
Prima di congedarci, possiamo porre alcune domande per chiarire i nostri
dubbi.
Non è necessario chiedere qualcosa, ma è meglio approfondire i punti che ci
sono oscuri, centrando i quesiti soprattutto sulla funzione che si andrà a
svolgere, sull’affiancamento o formazione aggiuntiva, o sulle
aspettative dell’impresa sul lavoratore, senza fare domande troppo banali.
Sono pertinenti le domande del tipo: “Entro quanto tempo pensate di dare un
feedback al candidato selezionato?”.
Sono invece da evitare domande del tipo: “A quanto ammonta la
retribuzione?” oppure “A che ora si finisce di lavorare?”.
Terminate le nostre domande saremo finalmente congedati: il selezionatore ci
accompagnerà e ci saluterà. È questo il momento in cui dobbiamo
ringraziarlo per il tempo che ci ha dedicato e per la possibilità che ci ha
offerto.
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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Che domande PERSONALI ti faranno?
Ogni selezionatore ha il suo stile, ma presentiamo a seguire alcune
domande personali che possono capitare con una certa frequenza:
-
mi parli di Lei
quali sono i suoi obiettivi professionali?
quali sono i suoi maggiori difetti?
quali sono le sue migliori qualità?
come si vede da qui a 10 anni?
quali sono i suoi migliori successi?
quali sono stati i suoi maggiori fallimenti?
gli altri, come la descrivono?
mi descriva il suo lavoro ideale
quali sono le occasioni in cui litiga con le persone, e perché?
mi descriva il processo col quale prende una decisione importante
quali sono i suoi programmi tv, libri o musica preferita?
quali sono i suoi hobby? Cosa fa nel tempo libero?
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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Che domande PROFESSIONALI ti faranno?
Ed ecco un tipico set di domande su studio ed esperienze professionali:
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riassuma brevemente il suo curriculum vitae e le sue esperienze
lavorative
in base a cosa ha scelto il suo percorso di studi?
come mai è stato bocciato? Come mai ha preso un voto tanto basso?
come mai non ha terminato gli studi?
quali sono le materie di studio che preferisce?
se dovesse ricominciare oggi, quale corso di studi sceglierebbe?
perché sta cercando un lavoro?
perché ha accettato il suo ultimo lavoro?
cosa pensa del suo attuale o ultimo datore di lavoro? E dei suoi colleghi?
che cosa le piaceva di più e cosa di meno nel suo impiego precedente?
mi parli del Suo peggiore e del Suo migliore datore di lavoro?
come mai è stato licenziato dal suo precedente datore di lavoro?
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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Che domande SULLE ASPETTATIVE ti faranno?
Ed ecco un tipico set di domande sulla posizione che l’azienda offre (e
qui ve la dovete giocare con astuzia!):
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come mai si è candidato per questo lavoro?
cosa conosce della nostra azienda?
perché crede di essere adatto a questo lavoro?
in che cosa pensa di essere migliore rispetto ad altri candidati?
quanto bene pensa di poter svolgere il lavoro nelle condizioni in cui si
trova attualmente?
pensa di aver bisogno di ulteriore formazione o esperienza in questo
campo?
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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Ed ecco le domande che potete fare voi…
Ed ecco un tipico set di domande utili da porre all’azienda:
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Quali sono i principali obiettivi e le principali responsabilità della posizione
che offrite?
In che modo le in che tempi a vostra azienda si aspetta che questi
obiettivi vengano raggiunti?
Quali sono gli ostacoli più comuni che si incontrano per raggiungere questi
obiettivi?
Quali sono le risorse messe a disposizione dall’azienda (affiancamento,
formazione specifica) per il raggiungimento degli obiettivi?
Com’è strutturato l’ufficio in cui dovrei essere inserito?
Sono previsti percorsi di crescita?
Quando terminerà il processo di selezione? E nel caso in cui la selezione
avesse esito favorevole, che tempi e modalità di inserimento prevedete?
Occhio a chiedere quant’è lo stipendio!! Partite dal livello di
inquadramento e contratto collettivo
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
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…e quelle che NON DOVETE fare !!
Ed ecco un tipico set di domande da esclusione immediata, da NON
PORRE:
- A quanto ammonta la retribuzione (o peggio: quanto si guadagna?)?
- A che ora si finisce di lavorare, la sera?
- Quanti giorni di ferie ci sono all’anno?
… e in generale domande sui diritti, benefit e simili
E last but not least…
- Com’è andato il colloquio? Ho qualche possibilità?
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IL COLLOQUIO DI GRUPPO
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Il colloquio di gruppo (chiamato anche “assessment”) è una metodologia
di selezione diffusa in molte società.
Si tratta di una prova utile nel momento in cui devono essere selezionati
candidati con buone capacità di relazione, di organizzazione e di mediazione
(ad esempio gli addetti alla vendita).
Gli obiettivi dei colloqui di gruppo sono, infatti, i seguenti:
 valutare il comportamento dei singoli all’interno del gruppo, le loro
capacità di relazione, di coordinamento, di mediazione;
 analizzare il comportamento non verbale dei singoli, il loro modo di porsi
“fisicamente” nei confronti degli altri partecipanti (distacco, vicinanza,
attacco ecc.);
 valutare la leadership, cioè la capacità di influenza e persuasione nei
confronti degli altri.
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IL COLLOQUIO DI GRUPPO
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Non è previsto un momento di presentazione iniziale dei partecipanti; subito
dopo una rapida descrizione delle regole a cui attenersi e dei tempi entro cui
bisogna concludere il lavoro, si dà inizio alla prova.
Il tema affidato può essere l’analisi di una situazione problematica e la
definizione di una possibile soluzione, o anche una situazione paradossale e
inverosimile.
Chi osserva i candidati non è affatto interessato a quello che viene detto, ma
valuta i comportamenti, e cioè:
›› chi parla e come parla;
›› chi ascolta;
›› chi organizza e cerca di definire delle procedure per raggiungere il risultato;
›› chi cerca di ascoltare tutti e di far intervenire tutti mediando tra le opinioni
opposte;
›› chi è leader, influenza e convince gli altri e chi non lo è, cioè colui che non
riesce a imporsi, urla ma non è ascoltato o, ancora, anche chi si mette in
disparte.
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IL COLLOQUIO DI GRUPPO
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È importante, in queste situazioni, seguire un processo logico e
cioè:
• esaminare il problema;
• approfondire i singoli punti;
• definire possibili soluzioni.
MA È NECESSARIO:
• Tenere sotto controllo i tempi
• Osservare e ascoltare
• Tenere sotto controllo gli obiettivi
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IL COLLOQUIO DI GRUPPO
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Tenere sotto controllo i tempi
Spesso viene sottovalutato il fattore tempo e si continua a discutere oltre i
termini assegnati e definiti dai selezionatori. Occorre invece concordare una
decisione, anche se non sembra essere la migliore, entro lo scadere del
tempo.
Ci dovrebbe sempre essere, quindi, all’interno di un gruppo, qualcuno che tiene
d’occhio l’orologio e che sollecita i compagni nei momenti in cui sembra che la
discussione non porti a nessuna conclusione ma a inutili perdite di tempo.
Senza essere assillanti e con moderazione, è quindi il caso, periodicamente, di
richiamare l’attenzione dei compagni sulla scarsità del tempo a disposizione.
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IL COLLOQUIO DI GRUPPO
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Osservare e ascoltare
Non occorre parlare ad ogni costo, dire sempre la propria opinione o, ancora
peggio, dire qualcosa in cui non si crede solo perché si ritiene di “dover dire
qualcosa”. Il silenzio non esprime infatti soltanto timidezza o introversione, a
volte è manifestazione di riflessione, ascolto e capacità di ragionamento.
Se non vi siete fatti un’opinione precisa sull’argomento di discussione, lasciate
che siano gli altri ad avanzare delle ipotesi e ragionate sulle loro idee,
intervenendo per razionalizzarle, commentarle e approfondirle solo in un
secondo momento.
Ricordate che anche la capacità di riformulare le idee altrui, di mediare
tra posizioni diverse e di trarre da esse delle conclusioni logiche è una
dote molto ricercata e apprezzata.
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IL COLLOQUIO DI GRUPPO
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Tenere sotto controllo gli obiettivi
Non perdete mai di vista l’obiettivo.
Anche se per valutare i candidati il selezionatore non bada a ciò che viene
detto e alla conclusione a cui si giunge, è molto importante non perdere di
vista l’obiettivo.
Fate quindi attenzione a non divagare e a evitare di entrare in discussioni non
pertinenti al compito che vi è stato affidato.
Non prendetevela!
Nel momento in cui avete formulato un’ipotesi su come raggiungere l’obiettivo,
è giusto comunicarla al resto del gruppo e sottoporla alla valutazione dei
partecipanti.
Il gruppo, d’altra parte, potrebbe non condividerla e porsi in contrasto con voi.
La cosa migliore da fare, in questo caso, è sostenere l’idea e argomentarla,
senza però arrivare allo scontro aperto con nessun partecipante.
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ESERCITAZIONE
DUE SQUADRE DA 6 RAGAZZI
DUE GRUPPI DI OSSERVATORI
10 MINUTI PER LA SOLUZIONE DEL SEGUENTE PROBLEMA:
-PROGETTARE UNA COSTRUZIONE CHE PREVEDA L’IMPIEGO DI
N.100 MATTONCINI DI LEGO DI CUI 50 DA 8 (RETTANGOLARI) E 50 DA 4
(QUADRATI)
PUNTEGGI ASSEGNATI AL PROGETTO:
- 1 PUNTO PER OGNI MATTONCINO UTILIZZATO
- 25 PUNTI PER LA MIGLIORE SOLUZIONE ESTETICA
- 25% DEI PUNTI REALIZZATI NELLE DUE MODALITÀ PRECEDENTI COME
PREMIO PER LA MAGGIORE ALTEZZA RAGGIUNTA.
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…E PER FINIRE….
IN BOCCA
AL LUPO!
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Presentazione cassetta degli attrezzi con vcv