«Voi siete collaboratori dello Spirito Santo che ci sussurra le parole di Gesù! Siatelo anche per i vostri figli! Siate missionari dei vostri figli. Essi impareranno dalle vostre labbra e dalla vostra vita che seguire il Signore dona entusiasmo, voglia di spendersi per altri, dona speranza sempre, anche di fronte alle difficoltà e al dolore, perché non si è mai soli, ma sempre con il Signore e con i fratelli» «CHIESA DOMESTICA» E «COMUNITÀ ECCLESIALE PARROCCHIALE» SONO SOGGETTI DI QUELLA AZIONE EDUCATIVA E PASTORALE CHE ESPRIME IL VOLTO MATERNO DELLA CHIESA CHE GENERA E EDUCA I SUOI FIGLI ALL’INCONTRO PERSONALE CON GESÙ. PER FARLO DEVONO ACCOMPAGNARLI PERCORRENDO INSIEME LA STESSA STRADA! QUALE STRADA? «Nell’orizzonte della comunità cristiana, la famiglia resta la prima e indispensabile comunità educante. Per i genitori, l’educazione è un dovere essenziale, perché connesso alla trasmissione della vita … «… originale e primario rispetto al compito educativo di altri soggetti; insostituibile e inalienabile, nel senso che non può essere delegato né surrogato … La Chiesa, pertanto, si impegna a sostenere i genitori nel loro ruolo di educatori» (EVBV 36) SI TRATTA DI UN CAMMINO DI FEDE … DI CHI HA FATTO L’INCONTRO CON GESÙ … DI CHI HA FATTO ESPERIENZA DEL SUO AMORE … DI CHI È CHIAMATO-INVIATO … VOCAZIONEMISSIONE IMPEGNATIVA … RESPONSABILITÀ PER TUTTI NOI BATTEZZATI! DI CHI È DIVENTATO ADULTO NELLA FEDE! FORTE CONSAPEVOLEZZA E PRESA DI POSIZIONE … UN VIGOROSO SEGNO DI SPERANZA! UN CONVERGERE COME CHIESA DIOCESANA PER RIFLETTERE, DISCERNERE E PROPORRE IN VISTA DI UN CAMMINO (LA STRADA) COMUNE CONDIVISO, CORRESPONSABILE. SIAMO TUTTI CHIAMATI A DIVENTARE MISSIONARI DELLE NUOVE GENERAZIONI … E PER RAGGIUNGERE QUANTO DESIDERATO È NECESSARIO METTERE IN DIALOGO FAMIGLIA E COMUNITÀ PARROCCHIALE … Qualche decennio fa, se ci fosse stato proposto un tema diverso, con altre attenzioni e accentuazioni, non ci avremmo fatto caso. Del tipo: «La famiglia affida alla parrocchia la preparazione alla Prima Comunione dei propri figli. Dopo i primi anni di educazione alla fede in famiglia si portavano i piccoli alla «lezione del catechismo». Tutti facevano così! Ma cosa è cambiato? Perché dovremmo ancora una volta dedicarci alla questione dell’IC dei bambini e dei ragazzi? E come coinvolgere le famiglie? Come mai l’enfasi sull’accompagnamento e non più sulla preparazione al Sacramento? Cosa fare per mettere in dialogo e creare una alleanza educativa tra famiglia e parrocchia? I genitori sono preparati e adatti per accompagnare i loro figli nella fede? Partendo dalla consapevolezza che molto è cambiato negli ultimi decenni, il cambiamento ancora in atto ci spinge a confrontarci e a fare delle scelte come comunità di fede, lo dobbiamo fare ricordando sempre che non siamo SOLI … Se rimaniamo nel Signore e con i fratelli, possiamo agire nello Spirito e non reagire nella paura. Quando iniziamo una revisione, una valutazione, in vista di un cambiamento non cominciamo tutto da capo … come Chiesa abbiamo una storia locale e facciamo parte di una storia più grande in cui altre Diocesi e la Conferenza Episcopale offrono quei punti di riferimento che ci aiutano a camminare nel segno della sinodalità e della corresponsabilità … A volte perdiamo parecchio tempo e ancora peggio disponibilità e energie – che diventano scarse in qualche ambito e in qualche contesto – proprio perché non approfittiamo per raccogliere quanto già presente nell’orizzonte dell’esperienza ecclesiale. Inoltre, la presunzione di saper far meglio e senza gli altri ci intrappola e immobilizza. C’è chi dice: “chi fa da sé … • Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia • Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia (Nota pastorale 2004) • Rigenerati per una speranza viva – Testimoni del grande sì di Dio all’uomo (Nota dopo Verona - 2006) • Educare alla vita buona del Vangelo 2010 – 2020) • Incontriamo Gesù – Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia (2014) «L’iniziazione cristiana mette in luce la forza formatrice dei sacramenti per la vita cristiana, realizza l’unità e l’integrazione fra annuncio, celebrazione e carità, favorisce alleanze educative. Occorre confrontare le esperienze di iniziazione cristiana di bambini e di adulti nelle Chiese locali, … «al fine di promuovere la responsabilità primaria della comunità cristiana, le forme del primo annuncio, gli itinerari di preparazione al battesimo e la conseguente mistagogia per i fanciulli, i ragazzi e i giovani, il coinvolgimento della famiglia, la centralità del giorno del Signore e dell’Eucaristia, l’attenzione alle persone disabili, la catechesi degli adulti quale impegno di formazione permanente» (EVBV 54) Quest’azione di un «saggio e realistico discernimento pastorale» è opera che coinvolge tutta la Diocesi. Essa abbandona il comodo criterio del “si è fatto sempre così” (EG 33), affinché «le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione» (EG 27). «In Italia è stato imponente lo sforzo di adeguamento conciliare e di rinnovamento pedagogico della catechesi per l’iniziazione cristiana delle nuove generazioni … diocesi e parrocchie hanno riqualificato la catechesi agendo sui soggetti con una formazione più adeguata dei catechisti, il coinvolgimento non episodico dei genitori, la valorizzazione delle alleanze educative, e sui tempi: l’alternanza tra incontri con i genitori, momenti di gruppo dei ragazzi, domeniche comunitarie...» (IG 53) La scomparsa dei riti di passaggio e la fatica di diventare grandi: la crisi di iniziare-educare • La questione intergenerazionale (l’appiattimento) , la “scomparsa” degli adulti (il giovanilismo), le carenze delle comunità (cultura individualista) • Troppe possibilità, senso di abbandono e solitudine, difficoltà di sognare con i piedi per terra • “ … troppi punti interrogativi che punti di riferimento” !!! Una pastorale introversa, “ordinariamente” (molto) impegnata … in stato di attesa: poca conoscenza reciproca, sporadici contatti e scarso scambio di esperienze con le altre agenzie educative • Dare per scontata la fede dei figli senza conoscere la loro reale situazione di vita • Guardare la realtà circondante come se la conoscessimo e la possedessimo • “Da noi non ci sono …” La delega (quasi) incondizionata alla preparazione ai sacramenti, in particolare all’Eucaristia … • Un cammino spesso direzionato all’UNICA e STRAORDINARIA Prima Comunione … E poi? • La sfida di andare oltre i punti di arrivo senza nuovi punti di partenza • “Ora o mai più …” • … e l’itinerario di crescita nella fede Proposta – libertà / Testimonianza – gratuità / Gradualità – essenzialità • L’arte dell’accompagnamento (cf. EG 24, 169-173) … per «presenza vicina di Gesù ed il suo sguardo personale» … Condizione: la memoria di una comunità eucaristica domenicale accogliente • Alleanze educative (EVBV): conoscenza reciproca … dialogo educativo con la finalità di far crescere e maturare • Oltre “l’appiattimento generazionale” • Coinvolgimento reale dei genitori … porsi in modo nuovo e ridare l’attenzione necessaria • Dinamiche e atmosfere della famiglia di oggi • Molti genitori cattolici non ritengono di dover trasmettere la fede ai figli … “delegano” • Occuparsi della famiglia di oggi e di domani • prendersi cura - accompagnare con la famiglia Comunità eucaristica domenicale, organismi di partecipazione, operatori • Dal Primo Annuncio alla mistagogia: dall’essenzialità all’esperienza … attraverso la narrazione Una proposta graduale che tiene conto di tutte le dimensioni della persona • Da una pastorale di conservazione ad una pastorale generativa … uscire … mettersi accanto “pastori” e “pescatori” • Accogliere genitori e figli … creare “un’aria di casa” … volto materno della Chiesa (cf. IG 47-48) • Accompagnare i genitori perché riscoprono di essere i primi educatori alla fede dei figli • Annunciare la fede ai genitori • Curare le relazioni tra genitori – catechisti • Comunità – Domenica – Carità … abilitare a vivere da cristiani. Obiettivo generale “accogliere e accompagnare le famiglie nell’educazione alla fede e della fede dei loro figli, perché diventino cristiani”. Consiglio Presbiterale Parrocchie CPD Catechisti Giovani Direttori Uffici di Curia Esperti Sacerdoti 1. L’assemblea eucaristica domenicale. 2. Il percorso di catechesi dei bambini e dei ragazzi. «per noi è importante “iniziare” non alla “prima comunione”, ma alla progressiva partecipazione alla celebrazione eucaristica domenicale, al senso del dono e del tempo festivo, dell’ascolto e del canto, della preghiera comune e della confessione del peccato, della condivisione e del silenzio» Primo inserimento dei bambini con le loro famiglie nella comunità parrocchiale con la partecipazione alla Riconciliazione e all’Eucaristia. Laboratorio della fede: fare i cristiani. Le famiglie I genitori I bambini I sacerdoti I catechisti Gli animatori dell’Oratorio La comunità parrocchiale 1. Accoglienza dei bambini e delle famiglie 2. L’incontro personale con Gesù 3. Progressivo inserimento nella comunità 4. Formazione dei catechisti e degli animatori 5. Sinodalità e Corresponsabilità 1° tempo: 8 anni 2° tempo: 9 – 10 anni 3° tempo: 11 – 12 anni • Qualsiasi opera di evangelizzazione ha bisogno di «adulti nella fede» … solo loro possono «iniziare alla fede» • I più giovani domandano adulti capaci di educarli, di farli crescere, di accompagnarli nel cammino di maturazione… DOVE SONO? • È necessario prendersi cura degli adulti per accompagnare le nuove generazioni • Per iniziare i fanciulli alla fede è necessario comunità adulte che insieme alla famiglia portino avanti la maternità feconda della Chiesa, cioè, «annunciare Cristo» • È «l’adulto che ci manca» … un adulto capace di «dare ragione della propria fede», capace di accompagnare altri adulti nel cammino di fede, capace di educare e fiero di farlo! «Perché tu, sei prezioso ai miei occhi» (Is 43,4). I figli, i bambini e i ragazzi delle nostre comunità, hanno bisogno di uno sguardo comune che li sappia guardare con speranza e fiducia anche nelle loro fragilità e li aiuti a sentirsi amati: è lo sguardo di Dio. L’impegno di famiglie e comunità di accompagnarli verso l’Eucaristia sia l’espressione di questo sguardo.