Analisi Comparata delle
Elezioni Europee 2014
Paolo Segatti
Università degli Studi di Milano
Ringrazio gli studenti del dottorato NASP -WEST per gli stimoli ricevuti
e il dr. Stefano Cammatarri per l’aiuto nella raccolta dei dati
Elezioni Europee sono ancora elezioni di
secondo ordine?
• Elezioni di Secondo Ordine (SOE) sono elezioni in cui:
• La partecipazione elettorale è minore delle elezioni parlamentari di primo
ordine (FOE)
• Gli elettori non votano alle SOE perché sono disinteressati ai temi europei,
non per protestare contro l’Europa
• I partiti al governo perdono voti . Vengono puniti perché governare logora.
• Infatti L’entità della perdita dei voti del principale partito al governo dipende dalla
distanza dalle ultime FOE.
• L’Europa sembra contare poco, e l’economia ?
• Vanno bene i piccoli partiti o i partiti di protesta , tra questi i partiti
euroscettici e populisti….
I dati..
• L’analisi comparata si basa su dati aggregati (i risultati elettorali)…
• Quella sull’Italia su dati individuali Panel Itanes-Unimi
resi disponibili grazie ad un finanziamento PRIN 2010-20122 e a un
finanziamento Cariplo 2013
Variazione tra la partecipazione elettorale alle
precedenti FOE e quella alle Europee 2014 in tutti
i paesi europei
Sull’asse orizzontale troviamo la
percentuale di votanti alle ultime
elezioni politiche dei paesi EU. Sull’asse
verticale la percentuale di votanti alle
Europee del 2014. Se non ci fosse stato
un calo di partecipazione tutti paesi si
troverebbero sulla bisettrice. Solo il
Belgio e il Lussemburgo si trovano in
questa posizione. In tutti gli altri paesi
si è invece verificato un calo.
Tre fattori che spiegano la differenza di partecipazione tra
le politiche precedenti e le Europee del 2014 in tutti i paesi
Il voto obbligatorio ha un effetto positivo
sul differenziale di partecipazione tra le
due elezioni. Nei paesi in cui c’è il voto
obbligatorio la differenza della
partecipazione tra le due elezioni è in
media maggiore di 17/18 punti rispetto ai
paesi in cui non c’è voto obbligatorio.
Viceversa nei paesi orientali il
differenziale di partecipazione tra le due
elezioni è minore di circa 7 punti rispetto
a quello dei paesi occidentali.
Gli orientamenti favorevoli all’Europa
contano. Sembrano avere un effetto
piccolo, ma attenzione alla slide
successiva
Note. I punti indicano le dimensioni degli effetti dei tre
fattori. I baffi il loro livello di significatività statistica
Effetti dell’opinione sull’Europa sul delta di
partecipazione SOE-FOE
Paesi occidentali
Paesi orientali
I due grafici mostrano che l’effetto degli orientamenti pro Europa non è piccolo. In entrambi i gruppi di paesi, più alta à la percentuale di
favorevoli all’EU più piccolo è il differenziale negativo di partecipazione elettorale tra le due elezioni. L’opinione sull’Europa conta, ma cmq si
vota meno alle elezioni europee
I partiti al governo perdono voti…
Il confronto è tra i voti presi dai
partiti al governo nelle elezioni
politiche (asse orizzontale) e i voti
che hanno preso alle elezioni
europee (asse verticale). Gran
parte di partiti al governo
perdono voti. I paesi che
governano si trovano infatti sotto
l’asse della bisettrice. Perché
accade questo?
Ma nota anche le eccezioni
(Italia, Ungheria, Lussemburgo,
Cipro, Finlandia).
C’è un fattore comune in grado di
spiegare le perdite e i successi?
Perché vengono puniti?
Conta la distanza delle
Europee dalle precedenti
elezioni politiche ?
Il caso Italiano…….
Sull’asse orizzontale c’è la distanza in mesi dalle
precedenti elezioni politiche. Su quella verticale
la differenza tra i voti presi alle Europee e le
precedenti politiche.
Più vicine sono le elezioni europee alle elezioni
politiche meno i partiti al governo perdono voti
(effetto luna di miele)
Il massimo di perdite si raggiunge tra 25 e 35
mesi dalle politiche precedenti. In pratica a
metà del ciclo tra Politiche e Europee.
Ci sono alcune eccezioni. L'Italia è una di queste
L’insediamento del governo Renzi precede di
circa tre mesi il voto alle Europee. Si può parlare
di effetto luna di miele per un cambio di
governo?
Forse si , se il cambio di governo viene percepito
come un «taglio netto» con il passato e una
«speranza» di nuovo inizio
• Un modello
Perché vengono puniti i partiti al governo?
Conta l’economia?
Molti paesi eccentrici:
Es. Grecia e Polonia: perdono quasi nella
stessa misura, ma l’andamento cumulato
del Pil è molto diverso
Spagna e Italia hanno avuto una
decrescita del Pil quasi simile , ma il
partito al governo in un caso perde molto
e nell’altro guadagna.
Vanno bene i piccoli partiti, ma questa volta i
partiti euroscettici hanno avuto successo
Va però tenuto conto delle prestazioni dei partiti euroscettici alle
precedenti FOE. In alcuni paesi avevano avuto già molti voti, e alle
Europee ne hanno persi alcuni. In altri hanno guadagnato
Conta l’economia?
Relazione debole..Non si può dire
che l’andamento dell’economia è
un fattore che ha premiato
ovunque i partiti euroscettici.
Soprattutto la crescita maggiore
dell’euroscetticismo si registra in
paesi nei quali l’andamento
cumulato del GDP è stato meno
negativo o positivo.
Vedi Gran Bretagna, Danimarca
Francia, Olanda e Polonia.
Evidentemente ci sono fattori
nazionali che forse spiegano meglio
il successo dei partiti euroscettici.
In quali paesi i partiti euroscettici di sinistra e di destra
vanno meglio o peggio rispetto alle precedenti
politiche?
Sinistra(?)
Destra(?)
Insomma le elezioni Europee 2014 sono state
ancora elezioni di secondo ordine (SOE)?
• Quanto alla partecipazione: sì, in parte...
• Hanno contato ancora fattori che nulla hanno a che fare con l’Europa.
• Ma l’opinione sull’Europa pare avere stavolta pesato. Nei paesi con opinioni
favorevoli all’Europa il differenziale di partecipazione con le politiche è stato minore,
anche se è rimasto sempre negativo.
• Quanto alle perdite dei partiti al governo: Sì, ma..
• Ancora una volta hanno perso più voti i partiti al governo di paesi nei quali le elezioni
europee sono collocate a metà del ciclo elettorale FOE-SOE.
• L’eccezione è stata forse l’Italia. Qui si è delineata una frattura tra una sinistra
europea e una destra chiaramente anti-europea
• I partiti al governo non sembrano essere stati puniti in tutti i paesi a causa
dell’economia.
• I partiti euroscettici sono andati bene, ma per ragioni nazionali. Vanno
bene soprattutto nei paesi in cui l’economia va meglio o meno peggio.
E l’Italia?
L’andamento nel tempo
Cala sia la partecipazione alle politiche che
alle europee, e da tempo.
Ma la differenza tra tasso di partecipazione
alle politiche e alle Europee è aumentata tra
il 1994 e il 1999. Cause probabili: crisi dei
partiti e governi più visibili e quindi più
punibili…
Gli elettori che si astengono e alle SOE
tornano a votare alle FOE. Sono aumentati gli
elettori intermittenti.
Le determinanti individuali
(fonte dati: Panel Unimi-finaziamento Cariplo)
La figura mostra che tra coloro che
hanno votato nel 2013 , ma non
nel 2014 il disinteresse per
l’Europa è stato un fattore
determinante, mentre nulla ha
contato il giudizio negativo sull’
Euro.
Effetto «Renzi», ma..
• Le dimensioni
• I flussi
• Le caratteristiche di chi ha votato PD nel 2014 e altri partii nel 2013
• Ipotesi:
• Il successo del PD guidato da Renzi è dovuto ad elettori che già nel
2013 , prima delle elezioni politiche, erano disponibili a votare Pd.
• Un esempio di ciclo elettorale: le prestazioni elettorali di un partito
alle elezioni SOE dipendono dal comportamento di fasce di elettori
che fanno parte della sua cerchia elettorale alle precedenti elezioni
SOE.
I risultati di
tre elezioni
% sugli elettori
Partito
Democratico (Pd)
Movimento Cinque
Stelle
(M5s)
Forza Italia (Fi) +
La Destra (In 2013:
Pdl)
Lega Nord - Die
Freiheitlichen Basta €uro
Nuovo Centro
Destra - Udc
(In 2013: Udc)
L’Altra Europa con
Tsipras
(In 2013: Sinistra e
Libertà - Sel)
Fratelli d’Italia –
Alleanza Nazionale
(An)
Scelta Europea
(In 2013: Scelta
Civica & Fermare il
Declino)
Italia dei Valori
(In 2013:
Rivoluzione Civile)
Südtiroler
Volkspartei (Svp)
Centro
Democratico
Verdi Europei –
Verdi Italia
Others
Voters Turnout
Electors
(Italy & Abroad)
EP 2014
(electors %)
EP 2009
(electors %)
NE 2013
(electors %)
EP 2014NE 2013 %
diff.
EP 2014
seats
EP 2014EP 2009
seats
diff.
22.11
15.89
17.73
4.39
31
(S&D)
+10
11.46
n.a
17.24
-5.78
17
(EFDD)
n.a
9.11
21.45
15.27
-6.16
13 (PPE)
-16
3.33
6.21
2.85
0.48
5 (NI)
-4
2.37
3.96
1.52
0.85
3 (PPE)
-2
2.18
1.90
2.20
-0.03
3(GUE/
NGL)
+3
1.99
n.a
1.32
0.66
0
n.a
0.39
n.a
6.74
-6.35
0
n.a
0.36
4.87
1.55
-1.19
0
-7
0.27
0.29
0.29
-0.02
1

n.a
n.a
0.33
n.a
n.a
n.a
0.49
n.a
n.a
n.a
0
n.a
0.10
57.22
(28,991,258)
6.26
65.05
(32,749,004)
2.19
72.17
(36,374,915)
n.a
0
n.a
50,662,460
50,342,153
50,399,841
Il Pd guadagna oltre il
4% sul totale degli
elettori. Un successo
simile lo ebbe Forza
Italia nel 1994, quando
si voto a poco più di
due mesi dalle
precedenti politiche
Una stima dei flussi tra le politiche 2013 e Europee
2014. Dati ricavati da interviste personali ripetute nel tempo
For every 100 voters in 2013
Sel(1)
Vote in 2014
Pd (1)
Scelta
Civica
Pdl/Fi
(2)
Lega Nord (2)
Movimento
Cinque Stelle
In government
Tsipras
38
5
3
0
0
2
Pd
36
74
55
8
3
13
Scelta Europea
1
0
1
0
3
0
Pdl/Fi
0
0
1
50
8
1
Lega Nord
Movimento
Cinque Stelle
0
1
3
6
66
4
6
5
6
5
3
56
Others
Absteined/NA
3
2
17
12
7
4
17
12
14
19
12
20
N in the sample
115
447
140
324
76
509
% size in 2013
National election
2.2
17.7
6.7
15.3
2.9
17.2
I flussi maggiori di voti vengono da Sel, M5S, Scelta civica e in parte dal Pdl, ma il Pd di Renzi ha saputo conservare il 74 % dei voti del Pd di
Bersani. Potremmo dire che grossomodo per tre quarti dei votanti il Pd di Renzi coincide il Pd di Bersani.
Una stima delle determinanti individuali (rilevate prima
dell’Europee) del voto al PD nel 2014 tra tre tipi di
elettori :costanti PD, nuovi Pd nel 2014,Persi nel 2014)
Loyal Pd voters
New Pd voters
Former Pd voters
b
s.e. Sig
B
s.e. sig
B
Gender: women
Age (centered)
0.56
0.25
0.18 ***
0.06 ***
0.52
0.00
0.16 ***
0.05
0.51
0.11
0.22 **
0.07
s.e. sig
Education (Ref. Low)
Middle
High
-0.16
-0.15
0.33
0.34
0.19
0.22
0.29
0.30
-0.36
-0.18
0.34
0.35
Religion - weekly attendance
-0.13
0.23
-0.18
0.20
0.33
0.26
Zone (Ref. North East)
North West
Red zone
Centre
South
0.26
0.28
-0.30
-0.23
0.29
0.27
0.29
0.25
-0.02
0.10
-0.46
0.12
0.26
0.24
0.27
0.20
-0.11
-0.20
-0.39
0.06
0.36
0.34
0.34
0.27
Economy - retrospective (2013)
Economy - prospective (2013)
0.35
-0.01
0.11 ***
0.13
0.24
-0.02
0.10 **
0.11
0.24
-0.28
0.13 *
0.14 *
Attitudes on Europe (2013)
0.59
0.16 ***
0.30
0.12 **
0.50
0.17 ***
Anti-politics
-0.09
0.03 ***
-0.01
0.03
0.06
0.04
Evaluation leader – Renzi (2013)
Index of Pd competence
0.83
0.69
0.21 ***
0.04 ***
0.81
0.61
0.19 ***
0.03 ***
0.74
0.26
0.24 ***
0.05 ***
Left-right scale (2013)
Centre
Right
Not placed
-1.07
-3.70
-2.23
0.24 ***
0.42 ***
0.35 ***
0.34
-0.52
-0.31
0.22
0.21 **
0.24
-1.48
-2.88
-1.61
0.33 ***
0.39 ***
0.31 ***
Constant
-2.69
0.46 ***
-3.70
0.42 ***
-2.75
0.48 ***
Il profilo dei nuovi elettori PD
rispetto a chi votato altri partiti
è quello di un elettore donna,
che già nel 2013 dava un giudizio
meno negativo sull’economia,
era più filo Europeo, più di
centro, e più positivo su Renzi .
Di nuovo è che ritiene il PD un
partito che nel 2014 era più
competente nell’affrontare la
crisi.
L’ipotesi è che alle elezioni
Europee il Pd abbia preso in gran
parte i voti degli elettori che già
nel 2013 gravitano nella sua
area.
Secondo capitolo di una storia
iniziata nel 2013? O inizio di uan
nuova storia?
L’evoluzione delle posizioni di tre tipi di elettori
sulla scala sinistra-destra e della loro percezione
della posizione del Pd (ciclo 2013-2014)
Gli elettori che hanno votato M5S nel 2013 e
poi Pd nel 2014, come quelli di Scelta civica,
giudicano il Pd guidato da Renzi più vicino alle
loro posizioni centriste. Una percezione che gli
elettori fedeli del Pd confermano . Ma nel loro
caso si nota anche un leggero spostamento
verso il centro.
Inoltre altri dati mostrano che gli elettori che
provenivano dal M5S (e in parte da Scelta
Civica) già prima delle elezioni del 2013 erano
in dubbio se votare il Pd e il partito che poi
hanno votato.
Dati ricavati da interviste personali ripetute
nel tempo
Grazie per l’attenzione
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Analisi Comparata delle Elezioni Europee 2014