Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Una lunga storia da 0 a 22 anni Credo che la matematica sia stata, e sia tutt’ora, parte integrante, se non fondamentale della mia esistenza. Posso dire questo perché mi accorgo che ogni avvenimento è legato ad un particolare anno, giorno e ad una precisa ora, ovvero a dei numeri! A partire, ad esempio, dalla mia nascita, avvenuta nel 1988, alle 9 e 17 del 21 dicembre, ovvero il 21 12, un simpatico numero palindromo, al mio primo giorno di scuola, il 15 settembre 1994, e così via… La matematica pervade, dunque, la mia vita da ben 22 anni, in un rapporto che è stato di scoperta e progressivo approfondimento, grazie a validi maestri, che tutt’ora stimo moltissimo. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Da 0 a 3 anni Sono sempre stata una bambina abbastanza perspicace… Infatti non mi ci è voluto molto per scoprire di avere delle simpatiche “cosine” che si muovevano e fuoriuscivano da mani e piedi: le mie dita. Rispettivamente dieci e dieci, che all’inizio succhiavo e basta, ma che poi si sono rivelate utili per fare i miei primi conti. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Ad esempio sono state fondamentali per il computo dei 3 gradini che dal giardino introducevano in casa della nonna. Oppure per la divisione delle caramelle con mio fratello i miei cugini, seguendo la regola “una a me e una a te”. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel La scuola dell’infanzia Dell’asilo, a dir la verità, ho solo vaghi ricordi. Posso affermare per certo, però, che il mio rapporto con la matematica è andato approfondendosi. Infatti, sfoglio miriadi di disegni – accuratamente conservati in tutti questi anni da mia madre – prodotti durante le lunghe e fredde mattinate invernali in classe con suor Fausta, che metteva sempre delle piacevoli canzoni in sottofondo. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel In alcuni di essi, tra i fiori, i bambini e le casette, compaiono anche le prime vere e proprie forme geometriche astratte. Inoltre, soprattutto in quelli dell’ultimo anno, noto distintamente anche la trascrizione dei primi numeri. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel La scuola primaria La scuola elementare è stata per me fondamentale, infatti è in questi anni che ho cominciato ad entrare in confidenza con la matematica vera e propria. Con la maestra Maria Teresa abbiamo anzitutto imparato a scrivere i numeri, e poi a fare le prime operazioni: con l’ausilio dei regoli, contando il numero di quadretti compivamo le somme e le sottrazioni più semplici. In seguito siamo passati alla scoperta delle somme e sottrazioni più complicate, addirittura spingendoci fino alle migliaia! Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Ricordo perfettamente l’analogia usata dalla maestra per chiarificare il concetto a noi bambini: noi stessi. In altre parole, un giorno ci ha fatto portare a scuola tantissimi stuzzicadenti, elastici, piatti di plastica e una scatola da scarpe. Ad ogni stuzzicadente corrispondeva un bambino, ecco l’UNITA’. = →1 10 = ← Dieci stuzzicadenti-bambini diventati amici si legavano con un elastico e facevano un girotondo, ecco la DECINA. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Dieci girotondi si riunivano su un piattogiostra, ed ecco le CENTINAIA. = → 100 = 1000 ← Dieci giostre si univano e formavano una scatola-razzo, ed ecco le MIGLIAIA proiettate nel cielo infinito! Grazie a questo metodo di imparare facendo, l’apprendimento è risultato fin da subito semplice e divertente, come un gioco; è nata così la mia passione per la matematica. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Negli anni successivi con la maestra Maria Teresa abbiamo imparato cose sempre nuove: le tabelline, le divisioni e le moltiplicazioni a più cifre e con i decimali, la geometria piana e solida. Ricordo che, grazie anche alla naturale inclinazione per la matematica, le difficoltà non mi hanno mai fermata, anzi le novità scoperte mi ci facevano appassionare sempre di più. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel La scuola media Della scuola media ho un ricordo veramente nitido e caro della professoressa Croci, grazie a lei la mia passione per la matematica, ma anche per la fisica e la scienza della natura e dell’uomo è maturata fino alla scelta di frequentare il liceo scientifico. Ricordo la gioia che provavo portando a termine delle espressioni algebriche o le prime semplici equazioni. Ricordo anche l’entusiasmo e la facilità con cui svolgevo i compiti assegnati e, invece, la fatica e il disgusto della mia migliore amica; segno che per questa materia sono abbastanza portata! Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Gli anni del liceo Ho frequentato il liceo scientifico dell’Istituto Sacro Cuore, a Milano, qui ho avuto la grandissima fortuna di avere per quattro dei cinque anni un insegnante assolutamente competente, il professor Bartesaghi, a mio parere anche un vero genio della matematica e della fisica, che tracciava rette e circonferenze perfette alla lavagna, oppure ci mostrava applicazioni on-line parecchio stravaganti, ma che chiarificavano sempre i concetti spiegati. Nonostante non sia mai stato particolarmente espansivo nei rapporti personali, egli ha accresciuto il mio amore per i numeri e le funzioni, soprattutto laddove ha mostrato la loro attinenza alla realtà quotidiana. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel E’ vero, in certi momenti ho fatto tantissima fatica a rimanere al passo con le spiegazioni e ho anche pensato che non sarei mai riuscita, ma devo ammettere che ne è proprio valsa la pena: ho vividi ricordi di quando tutti i sacrifici venivano ricompensati da scoperte eccezionali e impensabili. Potrei fare innumerevoli esempi, mi limiterò ai più significativi. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Il primo riguarda lo studio fatto delle onde meccaniche trasversali e longitudinali e della luce con i suoi vari fenomeni di diffrazione, rifrazione e riflessione. La goniometria mi è risultata sempre molto intuitiva e perciò anche piacevole e quasi divertente. Ma l’argomento che più mi ha appassionato, perché è sempre stato per me una sfida, un invito alla scoperta di qualcosa che si cela sottoforma di simboli, è stato lo studio di funzione. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Le onde Ed ecco alcuni bizzarri studi di funzione!!! Il dodecaedro Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Ho imparato moltissimo in questi anni (al punto che tutto quello che è scritto sullo sfondo di questo mio lavoro non solo io lo so leggere, ma anche interpretare e se mi impegno un pochino persino risolvere), il programma infatti è arrivato fino agli integrali. Inoltre ho scoperto in me un’inclinazione naturale e una passione impensate, al punto che negli ultimi cinque mesi prima dell’esame di maturità passavo tutti i pomeriggi a scuola a spiegare ai miei compagni che cosa il professore aveva spiegato in classe: per loro erano simboli incomprensibili e noiosi, per me quasi poesia! Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Da qui è nata la mia passione per l’insegnamento. Ho sempre vissuto in prima persona la sfida educativa in quanto mia madre è un’insegnante di scuola superiore e a casa racconta sempre con passione del suo lavoro. Alla fine del liceo però mi sono trovata un po’ indecisa sul da farsi, avevo tante passioni: la scienza, la matematica e la fisica, ma anche la letteratura. Quest’ultima è quella che ho poi deciso di seguire, in quanto non mi sembrava di essere abbastanza dotata per lo studio approfondito di materie scientifiche, nonostante mi piacessero tantissimo. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel L’università Mi sono laureata il 24 novembre 2010 al terzo anno di Lettere moderne all’Università degli Studi di Milano. Poiché l’università costringe ad una scelta radicale, non posso dire di avere avuto in questi ultimi anni rapporti con i numeri diversi da quelli che si presentano nella vita quotidiana. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Ho in proposito notato che quando faccio anche i conti più banali, come ad esempio divido i costi di una cena e devo magari restituire i resti ai legittimi proprietari, con fatica sono costretta disseppellire, come da una spessa coltre di sporcizia, tutte quelle mie abilità e competenze, che non sono solita esercitare quotidianamente. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Per questo motivo cerco di tenere in esercizio la mia mente con vari indovinelli, rompicapi e giochi di logica e ragionamento. In estate mi diverto a fare la Settimana enigmistica sdraiata al sole in mezzo ai prati delle Dolomiti. Mentre durante l’anno sfrutto i lunghi viaggi in treno da casa all’università per svagarmi con il Sudoku. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Una storia che continua… Dunque, il mio rapporto con la matematica , che posso dire essere stato sempre piuttosto felice, continua tutt’ora, e il poco esercizio non ha tuttavia spento la mia curiosità, il mio entusiasmo, e la soddisfazione che provo tutte le volte che risolvo il problema. Se ripenso alla mia esperienza devo ammettere, da una parte, l’esistenza di una innata inclinazione verso la matematica, ma, d’altra parte, senza i miei maestri non sarei stata in grado di svilupparla e farla maturare sino all’odierno livello. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel Grazie a loro non ho mai odiato la matematica, per questo motivo mi rendo conto dell’importanza di diventare anch’io una buona insegnante di questa materia. Come i miei maestri hanno fatto con me, vorrei accompagnare i miei alunni nella scoperta del linguaggio dei numeri: del tutto nuovo eppure così familiare e necessario alla vita di tutti i giorni, che apre alla scoperta di infiniti fenomeni meravigliosi della realtà. Io e i numeri… di Francesca Maria Giacomel