Glottodidattica del sardo. I 10 comandamenti
I
GLOTTODIDATTICA: disciplina universitaria, dotata di storia e
pluridimensionalità di vettori – In continuo approfondimento nella Comunità
Scientifica Internazionale [Carola Surkamp, Hrsg., Metzler Lexikon
Fremdsprachendidaktik, 2010 / Michaela Rückl et al., Contesti di
apprendimento di italiano L2. Tra teoria e pratica didattica, 2013;
Multimatters: Key Words in Second Language Acquisition, 2014]
- DOMANDE: Cosa – Come – A chi INSEGNARE? – Ogni domanda
coinvolge rigoroso esame di TEORIE e METODI – Metodo = applicazione
euristica di teoria su un corpus definito : In assenza di chiara delimitazione
del corpus e in assenza di una teoria predefinita NON c’è metodo!!
- GLOTTODIDATTICA DEL SARDO = 3 ISTANZE DIFFERENTI:
DIDATTICA – LINGUA – SARDO
- DIDATTICA > PEDAGOGIA + PSICOLOGIA + LINGUISTICA
TEORICA E APPLICATA
-
PAIDEIA
II
-
GLOTTODIDATTICA ha come oggetto = insegnamento di lingua (non
di storia, religione, politica): CONTENUTI VANNO DISSOCIATI DA
STRUTTURE FORMALI E FUNZIONALI (> revisione
internazionale di CLIL; inadeguato senza tecniche glottodidattiche)
-
LINGUAGGIO CON FUNZIONE PEDAGOGICA: PRIMA
DOMANDA = CHI SONO I FRUITORI? – Prospettiva cambia se bambini
della scuola dell’infanzia o ragazzi licei!!
-
ALUNNI prioritariamente come META DA CAPIRE: Quanto sanno? Da
chi l’hanno imparato? Come coinvolgere loro? Come coinvolgere la loro
comunità di base? (famiglia, rione, amicizie) Come destare la loro
curiosità sul fattore LINGUA? Come incentivare la loro creatività?
(Vygotsky, S. Ervin-tripp, Allyssa McCabe: Teaching children to
appreciate all kinds of good stories; Vivian Paley, The boy who would be a
helicopter.The uses of storytelling in the classroom)
-
SCOPO: promuovere mediante l’insegnamento la RIFLESSIONE
METALINGUISTICA: con la lingua, sulla lingua
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DEL LINGUAGGIO
III
-
DIDATTICA consona a STADIO COGNITIVO: non ha senso applicare
concetti operativi, privi di metodo, quali universali, validi per bambini e
adulti: è non capire un fondamento della Glottodidattica (>
PROGRAMMI PER OGNI FASE DI SVILUPPO COGNITIVO)
-
APPLICAZIONE DI TEORIA (> V) AI VARI PROCESSI MENTALI
A SECONDA DELL’ETA’, CON TECNICHE MOLTO RIGOROSE:
-
-
-
-
COMPRENSIONE: DI SALUTI – BREVI INTERAZIONI – MICROTESTI
SEMPLICI…[IMMAGINE > LETTURA > RICHIESTA DI SIGNIFICATO]
PRODUZIONE E PIANIFICAZIONE: DI IMMAGINI – SEQUENZE – TESTI
NARRATIVI [SCRIPTS > AUTOBIOGRAFICI …] – TESTI
ARGOMENTATIVI…[concetti > lessico > struttura sintattica]
MEMORIZZAZIONE E APPRENDIMENTO: DI PAROLE, FRASI, SCHEMI
INTERATTIVI (es. fiaba del cane >)
Es. di Pianificazione orale e Produzione
LINGUISTICA: IL PIATTO FORTE
IV
-
-
-
Nella DIDATTICA spesso l’aspetto LINGUISTICO
viene trascurato, poco elaborato, poco sollecitato ad
essere oggetto di riflessione, e dunque di apprendimento
a lungo termine
Conoscenza del sistema linguistico da insegnare =
PRIMO REQUISITO
TECNICHE DIDATTICHE vanno imparate per ogni
singolo fenomeno e con riguardo ad ogni stadio
cognitivo [come insegnare ad es. l’uso dell’Art in
riferimento a {intera categoria: sa mela}, {vocativo: oh
su meri!}; come la scelta del V nelle costruzioni
esistenziali/presentative {b’at – b’est / ddoi at – nci
est}; differenza cognitiva in Lessico {karri – petza}…]
LINGUISTICA: SETTORIE TECNICHE
-
Settori della lingua molto diversi: per peso e
caratteristiche nell’insegnamento:
-
FONETICA: PRIMO CONTATTO NELL’INFANZIA: SAPER COLLEGARE
SUONI CON DATI COGNITIVI PRIMARI E REALTA’ CIRCOSTANTE >
PIANIFICARE IN ORALITA’ > POI GRAFIA [õjõj] > olidoni ‘corbezzolo’
-
MORFOSINTASSI: OGNI CATEGORIA MORFOLOGICA E REGOLA
SINTATTICA VA STUDIATA, SUL PIANO FUNZIONALE, STRUTTURALE,
CONTESTUALE (PRAGMATICA) E COME TECNICA GLOTTODIDATTICA:
NON BASTA SEGNALARE LE DIFFERENZE “SUPERFICIALI” (téngiu una
bértula prena de méndula/’mandorle’/ti praxit a tui sa tamàtiga frisca?/’i pomodori
freschi’/oh su meri!)
-
LESSICO: CHIARA TASSONOMIA DI REPERTORI MINIMI DA INSEGNARE
IN OGNI CLASSE, PARTENDO DA CAMPI SEMANTICI E FREQUENZE DI
PAROLE [9-10 lessemi del ‘corpo umano’, con contesti minimi, in scuola
dell’infanzia, fino a 40-50 nelle Elementari ecc.]; nelle Superiori argomento
pianificato (omonimie, polisemie, parole-cose, derivazione, composizione, lettura
critica delle microstrutture…)
SARDO ≠ L1 ≠ L2
V
-
DIDATTICA DELLA LINGUA PRESUPPONE DUE
CONDIZIONI IRRINUNCIABILI:
-
-
-
-
CHIARA IDENTIFICAZIONE DELLO STATUS
ACQUISIZIONALE
ESCLUSIVA DIDATTICA DEL CODICE COMUNITARIO DI
BASE/RESIDENZA [NO CODICE ASTRATTO!!]
SARDO ≠ L1: BAMBINI IN ETA’ SCOLARE NON
HANNO COMPETENZA ATTIVA, E LARGAMENTE
NEANCHE PASSIVA, DEL SARDO: LINGUA APPRESA
(no ACQUISITION, but LEARNING)
SARDO ≠ L2: BAMBINI CAPISCONO UN MINIMO,
HANNO CONTATTI COMUNITARI, ≠ L STRANIERA
SARDO ≠ L2
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Test minimo di COMPETENZA PASSIVA necessario per
accertare grado di comprensione e tecniche
Difficoltà = frequenza d’uso ( alta/media/bassa)
[alta]: mesa – tzugu – nieddu – cuaddu – àxina –
frori – pudda – pani – scimpru – fradi
[media]: asuriu – pistiddu – grogu – sitzigorru –
farra – tamàtiga – caboni – civraxu – sciolloriau –
neta
[bassa]: picapedreri – armu – murru – sementusa –
lori – gravellu – carroga – ciuèxiri – sartàini carrali
SARDO = L3, LINGUA DELLA COMUNITA’
VI
-
-
-
SARDO = LINGUA MINIMAMENTE CONOSCIUTA DA BAMBINI
ATTRAVERSO COMUNITA’ DI BASE (nonni, parenti, rione, amichetti e
giochi, festività)
GLOTTODIDATTICA PERCIO’ OBBLIGATORIAMENTE N A T U
R A L E ossia basata sulla varietà parlata nella comunità di
base/residenza: requisito diventa forza maggiore quando bambino
comincia a lavorare col codice grafico: continuità va garantita tra suoni e
espressione grafica
TECNICHE PERCIO’ DIFFERENTI DA L1 E L2 = R I N FO R Z O
- POTENZIAMENTO DELL’ASCOLTO
- POTENZIAMENTO DELLA PRAGMATICA
-
COINVOLGIMENTO ATTIVO DELLA COMUNITA’
SARDO = LINGUA NATURALE = 2 MACROVARIETA’
VII
-
-
-
-
LINGUA NATURALE DA INSEGNARE NON SLEGATA
DA RADICI: TIPOLOGICHE, STORICHE,
ANTROPOLOGICHE, UMANE: RACCORDO COL
PASSATO NECESSARIO PER COINVOLGIMENTO
EMOTIVO
STORIA DEL LATINO E DELLA ANTROPOLOGIA
SARDA HA CREATO 2 MACROVARIETA’
PERFETTAMENTE NOTE AGLI ABITANTI DA
SEMPRE: LOGUDORESE E CAMPIDANESE
NORME FACILMENTE RICOSTRUIBILI DA
TRADIZIONE ORALE E OPERE SCRITTE
CONOSCENZA DELL’ALTRA NEL CURRICULUM
CONVIVERE CON 2 STANDARD. UN FATTO
NORMALE E NECESSARIO
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SE LINGUA TROPPO DISTANTE DA CODICE COMUNITARIO DI
BASE: NO APPRENDIMENTO (nessun Orgolese accetterà mai la
–t in cantant, nessun sulcitano accetterà mai un cong. impf.
del tipo si proeret: lede il principio primario di continuità tra
codice orale e norma)
In Europa numerose le comunità dove differenze interne
impediscono un solo standard: ladino (gardenese + badiotto),
norvegese (landsmål/bokmål), estone (sett./mer.)
Differenze costitutive L e C vastissime e non raccordabili
artificialmente (fatti fonetici [cùmbidu/cumbidu],
[chimbe/cìncui], grammaticali [si proeret/chi proessit],
centinaia di scelte lessicali diverse [sue/mardi, pòddighe/didu,
cherre/bolli): due sistemi diversi d’uno stesso tipo
linguistico
DUE STANDARD
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PROGRAMMI DI SARDO NELLA SCUOLA
VIII
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GLOTTODIDATTICA AGGIORNATA:
PROGRAMMAZIONE SIN DALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMI PASSI ATTRAVERSO L’ORALITA’,
NECESSARIAMENTE LEGATI ALL’INTORNO
CONTENUTI E LINGUA GRADUALMENTE IN
CONSONANZA, CON RIFLESSIONE
METALINGUISTICA NELLE DISCIPLINE
INSEGNATE
GRADUALITA’ DEI PROGRAMMI, DALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA ALLA MATURITA’
SARDO E LINGUE L1 E L2 A CONFRONTO:UN
ARRICCHIMENTO
IX
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-
COMPETIZIONE CON ITALIANO O INGLESE
FASULLA: BILINGUISMO E TRILINGUISMO
ALTROVE GARANTITO E BENEFICO
MANCANO TECNICHE DI
GLOTTODIDATTICA CONTRASTIVA CHE
POTENZINO RIFLESSIONE
METALINGUISTICA
APPRENDIMENTO NATURALE, CON SPAZI
DI AUTONOMIA CHIARI= VANTAGGI PER
LE ALTRE LINGUE
LA SCUOLA = LA SALVAGUARDIA DEL SARDO
X
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GLOTTODIDATTICA DEL SARDO, CON CURRICULA
SPECIFICI PER OGNI CLASSE E ETA’ = COMPITO
DA DELEGARE ALLA SCUOLA
RACCOLTA DATI REGOLARE E SCAMBI DI
ESPERIENZE
COLLAUDI DI SCHEMI E TECNICHE
COINVOLGIMENTO DI FAMIGLIE E COMUNITA’ VA
FATTO ATTRAVERSO LA SCUOLA
(Jacques Vendryès: Una lingua non muore di morte
naturale…è la perdita del gusto, della volontà di parlarla che
ne provocano la morte)
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Glottodidattica del sardo