INCONTRO del 27
GIUGNO 2008
Organizzato dal Gruppo Promotore
Lista Civica Grosseto
In collaborazione con Meetup 221 Amici di
Beppe Grillo di Grosseto – Associazione Movimento per il
Bene Comune ONLUS
Ordine del Giorno
1) V3Day
2) Lista Civica per Elezioni Amministrative del
Maggio 2009
3) Iniziative attive : Gruppo GAS, Gruppo Guerrilla Verde
e Gruppo Piedibus.
Proponiamo di “rovesciare “ l’ODG perché elementi nuovi suggeriscono di
RIPENSARE alcune strategie
Elementi nuovi che suggeriscono di
ripensare le strategie
- Insufficiente partecipazione all’attività elaborativa ed
organizzativa
- Aumento impegni lavorativi e personali degli aderenti al
Gruppo Promotore
- Non adesione dei Meetup al percorso costituente: quello di
Follonica per decisione presa, quello di Orbetello-CapalbioMonte Argentario per inattività
- Sopravalutazione efficacia comunicativa ed aggregativa dello
strumento informatico
Cosa fare?
Proponiamo di “correggere il tiro” e proseguire
concentrando le energie su INIZIATIVE ATTIVE,
capaci, secondo noi, di:
a) aggregare di più,
b) aumentare la visibilità,
c) trasferire più efficacemente i concetti ed i
valori a base del Gruppo Promotore.
Dopo ampia discussione tra tutti i partecipanti, viene DECISO di accogliere la
proposta di concentrarsi nella discussione e decisione su Iniziative Attive
E…per quanto riguarda il Movimento
che si richiama a Beppe Grillo?
Proponiamo :
a) Meetup 221, mettere sondaggio di approvazione regole e
candidature ( anche autocandidature ) Organizer ed Assistant
Organizer. Ciò sino ad agosto, poi si “tirano le somme” in base
alle indicazioni che gli iscritti forniranno.
b) V3-Day, attendere gli eventi nazionali e fare la nostra parte in
base alle energie ed alle risorse disponibili.
Dopo ampia discussione tra tutti i partecipanti viene DECISO di accogliere sia la
proposta a) che la proposta b); su quest’ultima tutti sottolineano con
preoccupazione la “deriva” che potrebbe prendere il Movimento BG con la
legittimazione ai Partiti inserita nell’invito fatto con il Documento Politico n° 14.
BLOG del Gruppo Promotore Lista
Civica……BENVENUTO
• Eccolo:
http://listacivicagrosseto.wordpress.com/
Costituiamo un gruppo redazionale che lo
predisponga, lo gestisca e
diffondiamolo
Accolto con estremo favore, in attesa di comporre un Gruppo Redazionale,
viene chiesto a Maurizio e Giacomo di farsi carico provvisoriamente della
gestione del Blog, assegnando anche loro il compito di ricercare qualche
giornalista disposto a scriverci ed a formare.
CONCENTRIAMOCI sulle INIZIATIVE
ATTIVE
Premessa:
1) Ne proponiamo tre che saranno illustrate in sequenza
da Maurizio, Tania e Giacomo; ne abbiamo lasciate
fuori altre ( p.e. Raccolta differenziata, sistemazione
Piazza della Democrazia Partecipativa, Clima e casa,
eccetera ) ….dipende da quante risorse umane a partire
da stasera potremo disporre.
2) I valori ed i presupposti a cui si “agganciano” sono
quelli a base del Gruppo Promotore con un comune
principio ispiratore :
Pensare Globalmente per agire Localmente
Costituzione di un G.A.S.
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Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?
Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso
prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.
Si ma... perché si chiama solidale?
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come
criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli
produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloreo che - a
causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Perché nasce una G.A.S.?
Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di
consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il
gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a
verificare le proprie scelte.
Come nasce un G.A.S.?
Uno comincia a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trova altri interessati si forma
il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di
raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli... e si parte!
Criteri solidali per la scelta dei prodotti
I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilita' di conoscerli direttamente
e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o
ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.
Una rete
I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza
attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di GAS.
GAS sì!, ma attivo anche verso la
produzione agricola
Il sapore del cuore
- Un progetto per rilanciare l'agricoltura e le
economie locali
Ovvero come rendere felici in tre semplici mosse, produttori agricoli,
consumatori e la comunità locale.
Tanto per fare un esempio, ai produttori agricoli il grano viene pagato quasi la
metà del prezzo di vent'anni fa e per questo nessuno lo coltiva più mentre
la frutta e la verdura viene pagata 20 volte meno del prezzo che noi
paghiamo al negozio.
Con questo progetto i produttori diventano imprenditori di se stessi e
riescono ad ottenere un giusto prezzo e magari qualcosa di più per tutta la
loro produzione mentre il consumatore paga un prezzo inferiore a quello
della grande distribuzione per pane, frutta e verdura di qualità superiore.
Se poi si adotta una moneta complementare tutta l'economia locale se ne
avvantaggia.
• Ogni componente di questo “gioco” vince e nessuno rimane
scontento...vi pare poco?
GASarsi…. e non solo
•
Motiv/azioni : Il comparto agroalimentare sta attraversando un processo di trasformazione di lungo periodo che sta
portando alla lenta, ma continua riduzione delle quote di mercato. Per il territorio della Provincia di Grosseto il comparto
agricolo non solo è importante, ma decisivo per mantenere le peculiarità e le caratteristica dell’area ( BIODIVERSITA’ )
La conseguenza è una serie di criticità quali:
•
l’innalzamento dell’età media degli imprenditori agricoli
•
una progressiva diminuzione dell’occupazione stabile a favore di quella temporanea
•
una mancanza di programmazione a medio lungo termine che porta molto spesso a fare le scelte aziendali in funzione solo
degli aiuti comunitari, nazionali e regionali
•
la prevalenza di produzioni non qualificate
•
la scarsa forza contrattuale dei produttori a scapito delle altre parti che compongono la filiera produttiva (trasformazione e
commercializzazione)
•
mancanza di diversificazione delle attività aziendali
A questi fattori dobbiamo aggiungere la riforma della PAC sempre meno accomodante ed intenzionata a portare nel prossimo
futuro le aziende a contare solo sulle loro forze e sul mercato
La conseguenza di questo stato di cose, ad esempio per quanto riguarda la produzione di grano, è che nei primi tre mesi del 2006
le importazioni di grano tenero sono aumentate del 2,6% (30.000 tonnellate) mentre quelle di grano duro addirittura del
9,3% (217.000 tonnellate) e non sempre la qualità viene salvaguardata come dimostra lo scandalo dello scorso anno sul
grano contaminato proveniente dal Canada che ha portato anche all’arresto di alcuni noti produttori di pasta .A livello
globale le cose non vanno certo meglio se una recente pubblicazione riporta che le stime sulla raccolta di grano per
quest’anno sono circa 61 milioni di tonnellate inferiori al fabbisogno mondiale e che per la settima volta consecutiva saranno
intaccate le scorte di sicurezza.
E’ anche vero che i prezzi pagati ai produttori molte volte permettono a mala pena la copertura dei costi: sempre per rimanere
nell’esempio del grano, circa vent’anni fa il prezzo pagato al produttore si aggirava intorno alle 45.000 lire, pari a circa 23
euro, nel 1993 è sceso a circa 37-38mila lire (19 euro) e la discesa è arrivata ai 13-16 euro attuali (sett.2006). Una riduzione
quasi del 50% rispetto a venti anni fa mentre le spese, per prima quella del gasolio, hanno subito aumenti impressionanti. Da
considerare che il prezzo del grano incide sul prodotto finito (pane) solo un 3-6% ed infinitamente meno su tutti gli altri
prodotti da forno mentre nel caso dell’ortofrutta i prezzi pagati al produttore sono, nel migliore dei casi, un decimo dei prezzi
che il consumatore paga al negozio o alla grande distribuzione.
Per evitare che la trasformazione in atto pregiudichi irrimediabilmente il settore agroalimentare ed il tessuto socio-economico a
lui connesso, occorre che i produttori e gli enti locali necessariamente pongano in atto contromisure volte all’incremento
della redditività aziendale ed allo sviluppo del tessuto economico locale.
Il progetto Il sapore del cuore
si ripropone di rilanciare l’agricoltura e l’economia
locale attraverso i seguenti punti:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
raggruppamento degli imprenditori agricoli in associazione per attuare un piano
strategico comune di medio termine a più ampio respiro che possa coinvolgere tutto il
tessuto economico locale
viene perseguita la qualità anche riconvertendo la produzione all’agricoltura integrata
o utilizzando metodi biologici ed aderendo ai vari consorzi di qualità
i produttori associati diventano parte attiva fino alla vendita dei prodotti accorciando
in tal modo la filiera produttiva in modo consistente che permette di ricevere un’equa
retribuzione per i propri prodotti e garantire al consumatore un prezzo uguale o
addirittura inferiore a quello della media-grande distribuzione
si aprono punti vendita e di ristoro nei comuni interessati col marchio Il sapore del
cuore
nelle zone interessate, oltre alla moneta ufficiale, viene utilizzato un Buono Locale
che circola solo a livello locale il cui scopo è quello di mantenere nel territorio la
ricchezza prodotta incentivando gli scambi tra consumatori, esercenti, artigiani e
professionisti locali.
Il Comune o i Comuni dove hanno sede le aziende associate, possono aiutare il
processo di rivitalizzazione dell’economie locali attraverso il finanziamento di
campagne di sensibilizzazione sul progetto, di incentivazione all’uso privato ed
aziendale di energie rinnovabili, agevolando l’iter di tutte le pratiche burocratiche e
reperendo dal patrimonio immobiliare pubblico e mettendo a disposizione locali
idonei all’apertura dei punti vendita.
Mentre i primi 4 punti sono indispensabili per ottenere dei risultati di rilievo, i punti 5 (utilizzo di una moneta locale di
scambio) e 6 (intervento dei Comuni), pur essendo importanti per tutta la comunità locale, possono essere attuati
anche in un secondo momento o tralasciati se le condizioni non lo permettono.
Fattibilità economica
•
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1 L’associazione tra produttori(in Toscana la nascita di queste associazioni è incentivata
economicamente al punto 5.3.1.2.3 pag. 43 del Programma di sviluppo rurale 20072013)
2 La qualità dei prodotti (la regione Toscana incoraggia l’adesione/partecipazione ai
sistemi di qualità,come ad esempio la Agriqualità, ed il passaggio alla produzione
biologica o integrata con aiuti economici al punto 5.3.1.3.2. pag. 53 e al punto 5.3.2.1.4.
pag. 65 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013)
•
3 – 4 Vendita e punti vendita[ Per quanto riguarda l’apertura di un forno all’interno del punto
vendita, questo potrà beneficiare delle disposizioni contenute dal decreto legge 223 del 2006
(cd. Decreto Bersani) (la regione Toscana sostiene gli investimenti fatti dalle aziende,anche
associate, effettuati per la lavorazione, trasformazione,, conservazione, confezionamento
della loro produzione oltre a finanziare l’allestimento di locali e l’acquisto di attrezzature
destinate alla commercializzazione dei prodotti al punto 5.3.1.2.3 pag. 43 del Programma di
sviluppo rurale 2007-2013; anche il punto 5.3.3.1.2 pag. 92 sul sostegno e la creazione e lo
sviluppo delle attività artigianali, commerciali e turistiche)
•
•
5 Buoni Locali ( circuito già in atto da cui mutuare esperienza )
6 Il ruolo del Comune(la regione Toscana incentiva i soggetti di diritto pubblico
all’allestimento e l’avvio di nuovi mercati di valorizzazione delle produzioni locali al
punto 5.3.3.2.1 sottomisura b pag. 97 e seguenti del Programma di sviluppo rurale
2007-2013)
PUNTI DI FORZA & DI DEBOLEZZA
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PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO
Aiuta il settore agroalimentare a fare una programmazione comune per il medio-lungo termine
uscendo dalla logica degli aiuti comunitari, statali, regionali e a diversificare le attività
Gli investimenti hanno un impegno economico limitato e danno i loro frutti molto velocemente
Si persegue la qualità dei prodotti tramite l’agricoltura integrata o biologica
Il produttore ottiene un “prezzo equo” dalla vendita della sua produzione
Dall’accorciamento della filiera il consumatore ottiene un prezzo inferiore a quelli di mercato ed
una qualità migliore dei prodotti
Insieme all’agricoltura si rivitalizza tutta l’economia locale e si aumenta la qualità della vita
Si recuperano la cultura ed i sapori locali
Si mette in moto un ciclo virtuoso che apre la strada ad altri progetti tesi al miglioramento della
qualità della vita
La struttura modulare del progetto consente la sua applicazione a più livelli ed ogni soggetto
interessato, pubblico o privato, può decidere il suo grado di coinvolgimento senza per questo
pregiudicare il successo dell’iniziativa
PUNTI DI DEBOLEZZA DEL PROGETTO
Per riuscire a mettere in moto tutte le potenzialità positive del progetto è necessario, almeno
inizialmente, un numero minimo di imprese e persone motivate.
Dopo ampia discussione dei partecipanti, il progetto viene approvato dando
mandato a Maurizio di organizzare un INCONTRO con un GAS già operante, il
responsabile di Arcipelagomoneta e di Prodotti con il cuore. Altresì di prendere
primi contatti con il mondo della produzione agricola locale.
Guerrilla Gardening
Con guerrilla gardening si intende una forma di giardinaggio politico, una forma di azione non
violenta diretta. Questi movimenti sono solitamente legati alle problematiche riguardanti i
diritti della terra. Gli attivisti rilevano un pezzo di terra abbandonato, che non gli appartiene,
per farci crescere piante o culture. Certi gruppi di guerrilla gardening compiono le loro azioni
(attacchi) durante la notte, in relativa segretezza, per seminare e prendersi cura di un nuovo
tappeto vegetale o tappeto fiorito. Altri lavorano più apertamente, cercando di coinvolgere
le comunità locali.
• Storia : La prima volta che viene usato il termine guerrilla gardening è nel 1973, da parte di
Liz Christy e il suo gruppo Green Guerrilla (Guerriglia verde), nella area di Bowery Houston a
New York. Questo gruppo trasformò un derelitto lotto privato in un giardino. Dopo trent'anni
questo spazio è ancora ben tenuto. Se ne prendono ancora cura alcuni volontari, ma ora
gode della protezione del dipartimento parchi di New York
Il guerrilla gardening si è diffuso in tutto il mondo, dal 2007 anche in Italia con l’esperienza Badili
Badola. Il primo attacco di questo gruppo risale al 13 dicembre 2007, su di un'aiuola in
piazza Baldissera a Torino, nei pressi della stazione Dora. Il gruppo Badili badola è nato
nell'ambito del meetup amici di Beppe Grillo Torino.
Valori e principi a cui si lega
l’iniziativa
-No alla distruzione delle aree verdi, dei boschi,
delle foreste;
- educazione al rispetto della cosa pubblica
- e poi ……
Alcuni esempi
Ancora esempi….
Ecco cosa si puo fare per iniziare:
BOMBA DI SEMI: avvolgi in carta di giornale
terriccio, fertilizzante, e semi di fiori che vorresti veder
nascere. Il tutto imbevuto d'acqua. Ora avvicinati ad
un cantiere in disuso o ad una zona abbandonata e
lancia le flower-bomb. Dopo qualche settimana potrai
apprezzare splendide fioriture in luoghi dimenticati.
PRIMO ATTACCO:
ricorda sempre di preparare nei dettagli la
spedizione, facendo una perlustrazione di pomeriggio e valutando
se i passanti sono molti e se i palazzi vicini hanno una visuale
diretta sull'area dell'attacco. Prepara l'automobile con tutto il
necessario, compresa un po' d'acqua per innaffiare a fine lavoro.
Ricorda di avere una scusa pronta per passanti o forze dell'ordine.
Puoi facilmente raccontare che è stato investito un cane nella zona
e vuoi piantare dei fiori (ehm.. non è di ottimo gusto.. ma funziona).
In generale sarà utile compiere il lavoro nel più breve tempo
possibile, dunque dovrai pianificare in anticipo ogni singola
operazione. Fai una foto prima e dopo l'attacco. Ricorda che i fari
accesi dell'auto e i gruppi numerosi attirano molta attenzione. Ultimo
consiglio, se tenete le piante nel bagagliaio ricordate di metterle in
scatoloni o sacchetti, la terra non viene mai via completamente dalla
moquette dell'auto.
GIORNI SUCCESSIVI: Ricorda di annaffiare per almeno
2-3 giorni dopo l'attacco. L'ideale è passare di giorno e
farsi notare da qualche anziano del quartiere, a cui
affidare l'onorevole compito di innaffiare l'aiuola, sarà
felicissimo di farlo... forse...
In bocca al lupo!
CONSIGLI UTILI(per giardinieri d'assalto)
1. Proteggere le piante è importante quanto piantumarle. Se il vostro alberello è in ambiente urbano (ad esempio
in una aiuola spartitraffico) dovrete prevedere l'arrivo dei decespugliatori della manutenzione comunale che
potrebbero rovinaro o tranciarlo di netto. Si può risolvere il problema mettendo un piccolo palo e una bottiglia di
plastica o un pezzo di corrugato (almeno di 20cm di lunghezza e 12 di diametro) alla base del tronco oppure,
molto più elegante, mettendo una retina nera di ferro.
2. Dopo la piantumazione coprire la terra intorno con foglie, paglia, ghiaia o altro. Questo ridurrà l'evaporazione
dell'acqua e manterrà la terra umida in estate e ridurrà le gelate in inverno.
3. Salvare le piante spontanee. A volte, più importante di piantumarenuove piante è scovare gli alberelli che
nascono spontaneamente. Una piccola potatura ai rami più bassi, per renderli più ordinati, può migliorare il loro
aspetto e magari evitargli di essere trattati come erbacce. Successivamente proteggerli dal taglio con uno dei
sistemi precedenti. Il vantaggio è che essendo nati in condizioni difficili sono molto più resistenti delle piante
comprate in vivaio e hanno quindi più possibilità di sopravvivere.
4. Molte piante si riproducono senza difficoltà per talea. Tra queste ad esempio i Salici e i Pioppi sono molto
comuni nelle nostre città. Basta quindi tagliare un rametto e piantarlo (facendo il buco anche solo con un'asta di
ferro) a fine inverno. Avrà bisogno nella successiva primavera di frequenti irrigazioni. Se sopravviverà alla
stagione, poi se la caverà da solo. Ricordatevi, anche in questo caso, le protezioni ed evitate di piantare troppo
vicino alla strada alberi ad alto fusto.
Un metodo facile, veloce ed economico.
5. Ghiande di quercia europea e americana, semi di Cerro e castagne matte hanno alte percentuali di
germinabilità. Se in autunno fate una passeggiata in un parco, portatevi un sacchettino e riempitelo di questi semi.
Rilasciateli poi in aiuole e vasche, non troppo piccole. Se riusciranno a nascere, saranno molto resistenti.
Video esplicativo
http://it.youtube.com/watch
?v=MbH1F9jx8W8
Dopo ampia discussione a cui hanno partecipato tutti, il progetto viene approvato
dando mandato a Tania di prendere contatto con il Gruppo Badili Badiola di Torino
per uno scambio di esperienze. Su indicazione di Irene, viene individuata una prima
area dove fare la prima azione; per questa viene deciso di ritrovarsi mercoledi 2
Luglio alle ore 13,10 alle Officine Gori per fare un sopraluogo ricognitivo e preparare
l’intervento.
IL PIEDIBUS in provincia di
grosseto
INTRODUZIONE
Il Piedibus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola.
E’ un autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da due o più adulti
“autisti” e “controllori”.
Il Piedibus è un progetto che nasce in Danimarca. E’ attivo in Nord Europa e negli Stati Uniti e si
sta diffondendo in moltissimi altri paesi.
Anche in Italia si inizia a parlare di Piedibus. Ci sono iniziative e progetti in molte città.
Alcuni sono curati ed organizzati dai Comuni o altre Istituzioni pubbliche, come le ASL, altri
ancora da singole associazioni o dalle scuole.
Alcune iniziative sono in fase di progettazione, altre in fase di sperimentazione e altre ancora
sono consolidate ed in fase di sviluppo.
Internet è una ricca fonte di spunti, informazioni, documentazione su tutte quelle problematiche
che stanno alla base del Piedibus.
Sempre……Introduzione
Piedibus.it nasce con lo scopo di diventare un punto di incontro per tutti coloro che sono
coinvolti, nella propria scuola, nel proprio quartiere o nella propria città, nell’organizzazione
di un Piedibus.
Vuole raccogliere in un unico luogo, tutte quelle informazioni, notizie, documenti, e diventare
una“biblioteca” di facile consultazione e di uso immediato, raggruppando in un unico sito il
maggior numero di risorse.
Vuole essere inoltre un luogo dove confrontare le proprie esperienze, aiutare a superare ostacoli
o problemi che altri hanno già affrontato, diffondere e pubblicizzare le varie iniziative.
Vuole raccogliere tutti i contributi possibili e metterli a disposizione di chiunque abbia interesse
o voglia organizzare un Piedibus.
Invitiamo pertanto chiunque stia lavorando con i Piedibus e che condividono gli obiettivi di
Piedibus.it a farci pervenire un articolo sulla propria iniziativa e a collaborare con noi mettendo a
disposizione la propria esperienza.
PERCHE’ IL PIEDIBUS ?
Nel bambino che cresce la possibilità di fare esperienze autonome è una esigenza fondamentale.
Muoversi fuori da casa sviluppa l’autostima, e contribuisce a un sano equilibrio psicologico.
Questa sola motivazione basterebbe per convincerci a mandare i nostri figli a scuola da soli, ma in realtà
ce ne sono molte altre.
All’ entrata e all’ uscita dei bambini, le scuole vengono prese d’assalto dalle automobili che
congestionano l’intera zona di traffico.
Paradossalmente siamo proprio noi che per proteggere i nostri figli contribuiamo ad aumentare i
pericoli e il degrado dell’ambiente.
Promuovere l’andare a scuola a piedi è un modo per rendere la città più vivibile, meno inquinata e
pericolosa. Dobbiamo cominciare a cambiare le nostre abitudini e il Piedibus ci consente una scelta
semplice ed efficace.
Una patologia in aumento a ritmi preoccupanti nel mondo infantile è l’obesità. Pigri e soprappeso, i
bambini camminano troppo poco, e noi non diamo il buon esempio.
I pediatri ci insegnano che mezz’ora di cammino al giorno basta ad assicurare il mantenimento della
forma fisica durante la crescita ed è in grado di prevenire molte gravi malattie croniche.
Andare a scuola a piedi è un’ occasione per socializzare, farsi nuovi amici ed arrivare di buon umore e
pimpanti all’inizio delle lezioni. Si impara l’educazione stradale sul campo e si diventa pedoni
consapevoli.
Per paura degli incidenti non limitiamo la libertà dei nostri figli. Muoversi è un bisogno vitale dei
bambini.
Prima o poi saranno liberi di circolare in ogni caso e sarà meglio che siano preparati a difendersi nel
traffico.
COS’E’ IL PIEDIBUS ?
Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini
che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista”
davanti e un “controllore” che chiude la fila.
Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo
un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo
il cammino, rispettando l’orario prefissato.
Il Piedibus viaggia col sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet
rifrangente.Lungo il percorso i bambini chiacchierano con i loro amici,
imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano un po’ di
indipendenza.
Ogni Piedibus è diverso! Ciascuno si adatta alle esigenze dei bambini e dei
genitori.
Il Piedibus è una realtà in molti paesi del mondo e inizia a diffondersi anche in
Italia.E’ il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da
scuola.
Il Piedibus può nascere in ogni scuola dove ci siano genitori disponibili
COME FUNZIONA ?
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Il Piedibus funziona come un vero autobus, con un suo itinerario, degli orari e fermate
precise e stabilite.
Il Piedibus presta servizio tutti i giorni, con qualsiasi tempo, secondo il calendario
scolastico.I bambini si fanno trovare alla fermata per loro più comoda indossando una
pettorina ad alta visibilità.Se un bambino dovesse ritardare sarà responsabilità dei suoi
genitori accompagnarlo a scuola.
Il Piedibus è sotto la responsabilità di due adulti uno “autista” ed uno “controllore”.
L’adulto “controllore” compila un “giornale di bordo” segnando i bambini presenti ad
ogni viaggio. Anche i bambini che abitano troppo lontano per raggiungere la scuola a
piedi possono prendere il
Piedibus, basterà che i genitori li portino ad una delle fermate. I genitori responsabili di
ogni singolo Piedibus, ne garantiscono l’avvio e il mantenimento.
ORGANIZZARE UN PEDIBUS
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Un elenco cronologico delle cose da fare per la realizzazione di un Piedibus.
1)Contattare direttore didattico.Comunicare le proprie intenzioni al direttore didattico e ottenerne la collaborazione. Concordare la
partecipazione ad assemblee scolastiche per presentare l’iniziativa esensibilizzare genitori e insegnanti.
•
2) Indagine preliminare.Distribuire un questionario a tutte le famiglie al fine di stabilire:
- quanti genitori sono disposti a collaborare;
- quanti bambini sono interessati ad usufruire del servizio;
- da quale zona del quartiere provengono
•
3) Elaborazione dati questionario.Analizzare i questionari e stabilire le zone del quartiere in cui si concentrano il maggior numero di bambini e
genitori interessati a prendere parte al Piedibus.
•
4) Incontri con i genitori interessati.Organizzare incontri con i genitori interessati al fine di:
- verificare e quantificare la disponibilità di ognuno
- identificare l’itinerario più idoneo;
- stabilire le fermate lungo il tragitto;
•
5) Studio dell’itinerario.L’itinerario ideale non dovrebbe superare la lunghezza di 1 Km. e, partendo dal capolinea stabilito, compiere il percorso
più breve e sicuro fino alla scuola.Le fermate vengono individuate in modo da essere le più convenienti per la provenienze di ogni singolo
bambino
•
6) Verifica dell’itinerario.Percorrere l’itinerario stabilito “a passo di bambino” per verificarne i tempi.Stabilire l’orario di partenza dal capolinea e
l’orario di passaggio ad ogni fermata, per raggiungere in tempo la scuola .
•
7) Giornale di bordo.Per ogni viaggio sarà compilato un giornale di bordo con le presenze dei bambini.
•
8) Visibilità.Tutti i partecipanti, possibilmente anche gli adulti, dovranno indossare indumenti ad alta visibilità.
•
9) Prospetto accompagnatori.Redigere un piano settimanale di accompagnamento fra tutti i genitori volontari fissando, per ogni giorno della
settimana, chi sono gli accompagnatori e chi svolge servizio di emergenza.
•
10) Lettera di adesione.A tutti i genitori dei bambini che faranno parte del Piedibus sarà richiesto di firmare una lettera per presa visione delle
regole e condizioni del servizio.La sicurezza deve essere sempre prioritaria e l’alta visibilità deve essere una caratteristica irrinunciabile.
•
11) Iniziative ed eventi.Possono essere organizzate diverse iniziative a sostegno del Piedibus.A titolo esemplificativo diamo qualche indicazione:
- organizzare una festa di inaugurazione in occasione del primo viaggio.
- alla fine dell’anno organizzare a scuola una cerimonia con la consegna di attestati di partecipazione a tutti i bambini del Piedibus
- predisporre una tabella di partecipazione dei bambini e alla fine dell’anno premiare quelli più assidui.
Ultima cosa…..
• Il Piedibus dovrà prestare servizio con continuità, indipendentemente
dalle condizioni atmosferiche. Verrà sospeso solo nel caso in cui l’ attività
scolastica non fosse garantita(ad esempio scioperi).
Dopo ampia discussione a cui hanno
partecipato tutti il progetto viene
approvato, dando mandato a Giacomo di
prendere contatti con le scuole ed
elaborare tutte le richieste necessarie per
far decollare l’idea, nonché organizzare
un primo incontro con genitori ed
insegnanti.
Altre Determine prese
• Incaricare Giuseppe di inserire nel MU la
proposta definitiva della Commissione Statuto
per sottoporla all’ esame di tutti;
• Mantenere le commissioni di lavoro del
Gruppo Promotore Lista Civica che in
autonomia organizzativa continueranno il loro
operare
L’incontro si è concluso alle ore 01 circa.
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