Business tra l'Ucraina e l'Italia: oggi e domani Teramo, 10 novembre 2014 Relatore – Ambasciatore d’Ucraina in Italia Sig. Yevhen Perelygin UCRAINA: INDICATORI ECONOMICI 2013 Prodotto interno lordo (PIL) 138 000 mln. Euro Variazione del PIL reale -1% Disoccupazione 8% Inflazione 0,4% PREVISIONI ECONOMICI DEL WORLD BANK PER il 2014 Variazione del PIL reale -8% Inflazione 20% PREVISIONI ECONOMICI DEL WORLD BANK PRIMO DEL CRISI Variazione del PIL nel 2014 +3% Variazione del PIL nel 2015 +5% LE RAGIONI -Le azioni aggressive della Russia e occupazione militare della Crimea e parte del territorio d’Ucraina Orientale volte a fermare a tutti i costi l'integrazione dell'Ucraina nell'UE che ha portato a: -la riduzione dei terreni produttivi - la riduzione del numero di imprese esistenti - la riduzione delle entrate nel bilancio d’Ucraina LE SANZIONI ECONOMICHE: gli strumenti per contrastare l’agressione della Russia in Europa Nel mondo di oggi la soliedarietà è molto importante. Sia la soliedarietà nella costruzione dell’Europa unita e sicura sia la soliedarietà contro l’agressore. Oggi la Russia è un agressore e non vuole rispettare l’attuale ordine mondiale né diritto internazionale ed è proprio per questo ritengo che le sanzioni soliedari di tutto il mondo democratico contro la Russia devono essere realizzate. E ovviamente tali sanzioni sono più che giuste e dovute. L’accordo con l’agressore è sempre meglio della guerra. L’Ucraina come anche la Comunità Europea è pronta a trovare un accordo con la Russia. Ed è proprio perché alcuni mesi fa il Presidente Poroshenko ha proposto il Piano di Pace. Io però ho una domanda: Vuole la Russia stessa trovare tale accordo? Per ora non ne sono tanto sicuro. Capiamo perfettamente che le sanzioni hanno influenzato l’attività degli imprenditori italiani. Ma, se non fermiamo in tempo l’agressore, anche con l’aiuto delle sanzioni, domani tutto il business in Europa sarà costruito secondo le condizioni dell’agressore, quando non è il mercato, ma la politica a dettare i prezzi, quando in qualsiasi momento potranno essere interotte le forniture del gas in Europa e quando lo strumento principale per concludere gli affari sarà la corruzione. Io personalmente non conosco nessuno che vorrebbe lavorare in queste condizioni. Allo stesso tempo le limitazioni introdotte dalla Russia per l’importazione dei prodotti alimentari provvenieti dall’UE aprono per i produttori italiani le ampie possibilità di intrare nei nuovi mercati compreso quello ucraino. PERCHÈ BUSINESS CON L’UCRAINA? Ampio mercato interno Manodopera qualificato Disponibilita' di risorse naturali Basso costo del lavoro Ubicazione strategica Con 45 milioni di abitanti, l'Ucraina dispone di un mercato ampio, con grandi potenzialità. In particolare, per il mio Paese è molto importante la collaborazione con il Veneto. Siamo interessati e pronti ad approfondire la cooperazione reciprocamante vantaggiosa con questa regione industriale e sono sicuro che gli imprenditori veneti ci guadagneranno dopo aver scoperto il mercato ucraino. Competenze e technologie diffuse, che possono rappresentare un fattore di assoluto vantaggio per eventuali insediamenti produttivi. L'Ucraina dispone di grandi ricchezze naturali, come le terre agricole, tra le piu' fertili al mondo, e risorse minerarie. Il basso livello dei salari puo' rappresentare un fattore di interesse per le imprese italiane interessate alle opportunita' di delocalizzazione. L'Ucraina e' collocata a cavallo tra l'Unione Europea e la Federazione Russa, Moldova, Georgia etc. Puo' dunque rappresentare una destinazione ideale per investimenti diretti di aziende che mirino a presidiare da vicino i mercati dell’Europa orientale. PERCHÈ BUSINESS CON UCRAINA ? Accordo di associazione con l'Unione europea. Zona di libero commercio con l'UE Il 27 giugnio 2014 è stato firmato l’Accordo di Associazione tra l’Ucraina e l'UE - l’Accordo sulla zona di libero commercio Accordo di Associazione è: - Creazione di un mercato unico con l’abbattimento progressivo delle barriere doganali - Le operazioni di import-export semplificati (l’annullamento del 95% di tutte le tariffe doganale e le restrizioni sul commercio per articoli non alimentari) – entro il 31.12.2015 è valido solo in maniera unilaterale per i prodotti ucraini importati nell’UE - Il libero movimento dei capitali tra l’Ucraina e l’UE relativo agli investimenti diretti e ai finaziamenti. -L’apertura reciproca dei mercati nazionali degli appalti statali delle merci e dei servizi - La quota dell’importazione dei cereali ucraini nell’UE è aumentata - previa conformità dei prodotti ucraini agli standard UE - La parte politica dell’Accordo prevede l’adeguatamento dei sistemi della giustizia, della democrazia e dei diritti del lavoro agli standard UE PERCHÈ BUSINESS CON UCRAINA? I risultati delle elezioni parlamentari • • • Per la prima volta nella storia dell’Ucraina indipendente il Partito comunista non è passato al Parlamento Il 90% dei parlamentari saranno i deputati patriotici (non orientati per la politica filorussa) Il 65% dei parlamentari saranno i deputati favorevoli per l’integrazione dell’Ucraina nell’UE Attività commerciale Ucraina-Italia 2013 Nel volume totale di scambi commerciali dell'Ucraina con i paesi UE, l'Italia è al terzo posto, dopo la Germania e la Polonia. Nel volume delle esportazioni ucraini l’Italia è al primo posto tra i paesi europei, in termini di import – è al terzo posto. L’interscambio commerciale tra l’Ucraina e l’Italia nell’anno 2013 è stato di 4 miliardi 033 milioni di euro. Il volume dell’esportazione in Italia nel 2013 è stato di 2 miliardi 161 milioni di euro. Il volume dell’importazione dall’Italia nel 2013 è stato di 1 miliardi 872 milioni euro. Attività commerciale Ucraina-Italia 2014 Nonostante l’azione ostile russa nel confronti dell'Ucraina, il fatturato del commercio bilaterale tra l'Ucraina e l'Italia nella prima metà del 2014 è aumentato del 0,19% a 2,31 miliardi di dollari La struttura di attività commerciale Ucraina-Italia 2014 Export d’Ucraina % Import d’Ucraina Prodotti della metallurgia 54.9% Reattori nucleari, caldaie, macchine 19.1% Cereali 16.3% Prodotti farmaceutici 8.9 % Colture oleacee 7.1% Plastica, materiali polimerici 6.4 % Concimi minerali 3.6% Prodotti della metallurgia 5.8 % Olio, grassi 3% Combustibili minerali, oli e prodotti della sua trasformazione 5.3 % Legno e prodotti in legno 2.2% Macchine elettriche 4.8 % Bevande alcoliche e non alcoliche 3.0 % Mezzi di trasporto 2.8% Pelle, manufatti di pelle 2.8% % Prodotti agricoli Nel 2013 la raccolta di cereali in Ucraina è di circa 62 milioni di tonnellate. Secondo i risultati della raccolta di quest’anno si prevede un ulteriore aumento di tonnellate. Tra i paesi esportatori di cereali in Italia l’Ucraina è al secondo posto dopo la Francia. Nel 2013 il volume dell’esportazione dall’Ucraina in Italia dei cereali è stato circa 1.2 millioni do tonnelate per 275 milioni di euro. COSA VENDERE Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche abbigliamento, accessori, calzature, lavorazione delle pelli e dei tessuti, cosmetici, prodotti di bellezza, oreficeria e gioielleria elettrodomestici, sistemi di illuminazione, riscaldamento, impianti per la circolazione dell'acqua e per l'aria condizionata, per spazi abitativi e commerciali (inclusi sistemi frigoriferi per la conservazione dei prodotti alimentari) COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; macchine per imballaggio, macchine per la raccolta di prodotti agricoli, macchine per la lavorazione delle pietre, valvole. Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi autoveicoli, macchine agricole, rimorchi, semirimorchi Mobili componenti d'arredo (mobili, porte, finestre) Investimenti esteri diretti Il volume totale degli investimenti diretti fatti in Ucraina al 01.01.2014 era di 58,2 miliardi di dollari USA. Secondo i dati aggiornati al 1 luglio 2014, l’Italia ha investito nell’economia dell’Ucraina 1,08 milliardi di dollari USA, il che costituisce il 2,2% sul volume totale degli investimenti stranieri in Ucraina. Tra i 112 paesi investitori, per i volumi degli investimenti, l’Italia si trova nella 10 posizione. DOVE INVESTIRE Prodotti delle miniere e delle cave lavorazione delle pietre naturali (argilla, marmo, granito) - di cui l'Ucraina e' molto ricca - per la produzione di piastrelle e ceramiche. Costruzioni L'Ucraina dispone di infrastrutture nei molti casi obsolete, necessitanti di ammodernamento. Prodotti alimentari l'Ucraina dispone di un potenziale agricolo enorme, sfruttato solo in parte. DOVE INVESTIRE Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Prodotti chimici L'Ucraina ha posto il tema dell'efficienza energetica al centro della propria strategia di sviluppo. Interessanti opportunita' per le nostre aziende vi sono nella diversificazione delle risorse energetiche (i fonti d’energia rinnovabili: fotovoltaico, eolico, produzione del biogas e biodisel). Entro la fine del 2014 una business-mission italiana composta dagli esperti delle agenzie statali e dalle aziende private si recherà in Ucraina per discuttere e valutare i progetti congiunti in questo settore. prodotti chimici, adesivi e sigillanti, gas tecnici. Presenza di grande business italiano in Ucraina Seguiteli! Lavora con l'Ucraina! Grazie per la Vostra attenzione ! Domande e risposte Ambasciata d’Ucraina in Italia