Lo Sviluppo psico-affettivo secondo
la Psicoanalisi
Lo sviluppo dell’individuo è prodotto da biologia e ambiente
Lo sviluppo inizia nella vita intr-uterina dove il feto prova un
“sentimento oceanico”
La nascita rappresenta un trauma, interrompe un equilibrio
psichico e fisico (anossia, cambio respirazione)
Nella mente dei genitori il bambino nasce prima: bambino
fantasmatico (frutto della storia della donna); immaginario
(frutto della coppia); reale (il bambino che nasce)
Lo sviluppo psico-affettivo secondo Freud
Ha distinto 3 fasi: Orale, Anale, Fallica in base all’importanza
data alle pulsioni e all’Es nei confronti delle “zone erogene”
Primo anno: fase orale: l’organo più importante
affettivamente è la bocca: fonte di nutrizione e piacere.
Attraverso la bocca il bambino avverte la presenza della
madre ed entra in rapporto col mondo.
Prima organizzazione sessuale pregenitale: succhia non solo
il seno, quindi il piacer di succhiare diventa indipendente dal
nutrimento.
Sottofase sadico-orale (comparsa denti)
Incorporazione (aggressività)
Processo di pensiero primario (pensiero magico,es: odiare
una persona = ucciderla)
Fissazioni:
fumare,
masticare
gomma,
possedere
conoscenza, potere, denaro, ecc.
Fase anale (1 e 1/2-3 anni): il piacere sessuale si sposta
nella zona anale (mucosa ano-rettale) stimolata dal
passaggio delle feci. Piacere nell’espellere e nel trattenere.
Educazione di controllo degli sfinteri: conflitto tra
espulsione delle feci che genera piacere e trattenere le feci
per espellerle nel gabinetto ed avere l’approvazione dei
genitori.
Detta “sadico-anale”: il bambino è attivo sul controllo
contro il volere dell’altro.
Relazione ≠ con la madre: il b. è più attivo e può donare le
feci nel vasino.
Ma la “cacca” è anche qualcosa di sporco, ciò che il b.
non può toccare e costituisce la base dell’ambivalenza
Ambivalenza fase anale: donare (passivo) e trattenere
(attivo)
È il bambino che decide di gratificare la madre o no
(opposto dell’allattamento)
Introiezione prime regole del comportamento sociale,
base del superio (ora che la relazione madre-b è una
relazione oggettuale)
Principio di realtà: il b. deve tener conto della realtà. Tale
cammino, solo all’inizio, si concluderà alla fine
dell’adolescenza
Fase anale (1 e 1/2-3 anni):
Fissazioni e regressioni: legate ad aggressività e al suo
controllo, trattenere o rilasciare, ordine o disordine,
sporco e pulito, giusto e sbagliato: ambivalenza.
Fase Fallica e Complesso Edipico (3-6 anni): la
zona genitale è investita affettivamente.
1) Scoperta della sessualità: osservando il proprio
e l’altrui corpo ed esplorandolo (masturbazione);
così scopre la presenza o assenza del fallo.
2) Fase dei “perché” (Spitz).
3) Complesso edipico: tragedia greca.
Edipo nel maschio: rapporto tringolare “figliomadre-padre”. Entra il terzo e si amplifica l’aspetto
normativo.
Madre = essere Padre = fare (compiti, regole)
(Winnicott).
Edipo positivo e negativo – Ambivalenza
Angoscia di castrazione: paura della ritorsione
paterna per i desideri proibiti del figlio ed è legata
a senso di colpa.
Edipo nella femmina: assenza di pene
Edipo positivo e negativo
Invidia del pene
Ambivalenza
Conclusione Edipo: identificazione
col genitore dello stesso sesso.
Buona conclusione: rimozione del conflitto
Non corretta soluzione: sessualità in futuro sentita
come legata ad incesto (fonte di angocia di
castrazione)
Carattere fallico: tendenza a competizione, rivalità,
esibizionismo, seduttività.
Latenza (6anni-pubertà)
Quiescenza delle pulsioni.
Prevalgono:
acquisizioni intellettuali, adattamento al mondo
sociale per effetto dei meccanismi di difesa:
“rimozione”: problematiche
sessuali,
“identificazione” genitore stesso e persone al di
fuori della famiglia: positiva e negativa (non voglio
essere come te): differenziante),
“sublimazione”: sostituzione della curiosità sessuale
in curiosità di conoscere.
In ogni fase vi sono residui di componenti affettive
e modalità comportamentali del periodo
precedente (fissazioni).
Metafora esercito: esercito lascia alle spalle truppe
di retroguardia per mantenere e controllare le
posizioni già conquistate, sulle quali torna indietro
in caso di difficoltà a procedere.
Se la difficoltà è grande: regressione.
Fissazione: eccessi di frustrazione e gratificazione.
Pubertà e Adolescenza
Pubertà: prima polluzione nel maschio, menarca
nella femmina.
Con pubertà inizia l’adolescenza: situazione di crisi.
Crisi: rottura condizione di equilibrio seguita d
modificazioni che portano a nuovo status.
Secondo processo di separazione-individuazione.
Si parla di tempesta adolescenziale per i diversi
cambiamenti quali:
• IMMAGINE DEL CORPO (voce, statura, caratteri
sessuali secondari) accompagnata da orgoglio e
vergogna. Difetti, malattie, menomazioni che
alterano tale immagine possono causare timori
fino a psicopatologie (anoressia, dismorfofobia,
ipocondria, reazioni nevrotiche, ecc).
• SFERA SESSUALE: ripresa pulsioni libidiche e
riattivazione edipo. I problemi inconscio
diventano reali. Se l’edipo si è concluso bene,
l’adolescente investirà affettivamente partner di
sesso opposto senza sensi di colpa. Fase di
omosessualità latente: rafforza legami coi
coetanei.
• RAPPORTI CON LA FAMIGLIA: i legami coi
genitori entrano in crisi. Sono ostacolo
all’autonomia, svalutati. Altre figure: idealizzate.
Gruppo dei pari: favorisce separazione.
Ambivalenza: scontro generazionale.
Periodo delle cotte: figure cariche di
proiezioni narcisistiche.
Masturbazione:relazione con se stessi, di
solitudine, colpa.
Allungamento periodo dell’adolescenza.
Lo sviluppo psico-affettivo secondo Mahler
• Fase autistica (0-1ms): “anoggettuale” indifferenza
•
ad ogni stimolazione, non consapevolezza del
mondo esterno, indistinzione sé-altro. Per Stern è
gia presente un primordiale senso di sé, un minimo
riconoscimento della madre.
Fase simbiotica (2-6ms): “preoggettuale” fusione e
dipendenza dalla madre che è parte di sé, vaga
consapevolezza dell’altro. La simbiosi psicologica
segue quella biologica della gravidanza. “narcisismo
primario”, “onnipotenza”: esiste solo la realtà
madre-figlio. Oggetto-seno (parziali) buono e
cattivo (frustraz/gratificaz).
Processo di separazione-individuazione: nascita
psicologica (6-24ms)
• Sottofase differenziazione (6-10ms): il b esplora
•
•
prima la madre da cui si distingue e poi il mondo
esterno e discrimina gli oggetti esterni. È la fase
dell’ “angoscia dell’estraneo” (Spitz):
riconoscimento della realtà esterna separata.
Sottofase sperimentazione (10-16ms): nel 1°
periodo il b gattoni, ma torna dalla madre. Nel
2° periodo vi è la deambulazione eretta; la
madre resta “casa base” dove tornare. Nascita
psicologica. Onnipotenza.
Sottofase del riavvicinamento (16-24ms): il b si
rende conto dei propri limiti e che la madre è
separata da lui e non sempre disponibile. “crisi
di riavvicinamento”-”Ambivalenza” .
Costanza dell’oggetto (24-36ms):
1) formazione di un concetto stabile di sè
2) formazione di un concetto stabile dell’altro
Conquista della separatezza intrapsichica.
La costanza oggettuale presuppone l’unificazione
delle immagini buone e cattive dell’oggetto.
Sintonizzazione madre ai bisogni del bambino che
sono diversi nelle diverse fasi.
L’amore materno permette di superare
l’angoscia connessa al processo di sep-indiv.
Lo sviluppo psico-affettivo secondo Winnicott
Come il bambino arriva ad avere coscienza di sé
come un essere separato dagli altri.
Alla nascita “sé potenziale”
Ambiente: deve permettere lo sviluppo di questo
sé “…il bambino crea là dove la madre porge”.
Madre: mezzo per la crescita del b. Lo fa attraverso
la “preoccupazione materna primaria” (1956) (si
forma negli ultimi tre mesi di gravidanza e nei primi
mesi di vita del bambino
“…La madre porta il mondo al bambino”: il b ha fame,
evoca oggetto adeguato al suo bisogno, la madre
glielo porge (seno).
Momento dell’Illusione: il b crede di aver creato
l’oggetto-onnipotenza.
“Madre-oggetto”: anticipa empativamente i bisogni del
bambino, esserci nel momento del desiderio.
Base per senso di contatto con realtà esterna.
Madre: come uno specchio, “…quando guardo sono visto
quindi esisto” (1971), riflette i gesti del b ed è la base
dell’equilibrio mente-corpo. La madre deve essere
“sufficientemente buona”: colei che permette l’illusione,
ma che disillude, che contiene (holding) e digerisce (da α a
β): Bion: reveriè: (1967).
L’ambiente perfetto deve durare poco
“Madre-ambiente“: “capacità di essere solo”. Solo
qaundo è solo in presenza di qualcuno bambino
scopre la propria vita personale.
Importante per separazione, il bambino scende a
patti coi propri limiti eporta allo sviluppo del “vero
sé”.
Oggetti transizionali: tra l’onnipotenza allucinatoria e il
riconoscimento della realtà obiettiva (è separato da
altri); tra situazione pre-oggettuale
ed oggettuale.
L’oggetto transizionale non fa parte né del mondo
interno (in cui il b ha potere), né della realtà esterna
(fuori dal controllo del b).
L’oggetto transizionale permette la separazione dalla
madre e l’accettazione della sua perdita investendo un
oggetto esterno reale che simbolizza il legame con lei.
C’è se la relazione con la madre durante il momento
dell’onnipotenza è stato buono.
Lo sviluppo psico-affettivo secondo Klein
Oggetti intrinseci alle pulsioni, “il desiderio è
desiderio di qualcosa”
Esistono a priori oggetti interni ed sterni buoni e
cattivi (il b afferra buoni e paralizza azione cattivi).
(Per Freud oggetti interni: superio).
Scissione: il b. separa i buoni dai cattivi
Proiezione: di quelli cattivi
Inetriorizzazione: di quelli buoni provenienti
dall’esterno
Posizione: modalità di rapporto con la realtà, non è
tipica solo di un periodo, può ripetersi.
“Posizione Schizoparanoide” (0-6ms): da “schizo”:
rottura parti buone e cattive; “paranoide”:
proiezione di sentimenti inaccettabili. Proiezione
degli impulsi cattivi e di tutto ciò che è vissuto
come cattivo; non riconosciuto come proprio
poiché vi è indistinzione sé-altro.
Angoscia paranoide: paura della distruzione di sé
dall’esterno.
“Posizione depressiva” (6ms): il b si rende conto che
la madre è un unico oggetto. Cioè che la madre che
ha distrutto con la fantasia (pensiero magico), è la
stessa che lo gratifica.
Angoscia depressiva: Il b prova orrore e paura per il
destino dell’oggetto interno che teme di aver
distrutto.
Ha paura di perderne l’affetto da cui la sollecitudine
verso l’oggetto: “riparazione” attraverso le fantasie e
i comportamenti. Si tratta di amore vero e genuino e
gratitudine, per cui inizia una relazione oggettuale
vera.
La vita mentale è data da relazioni fantastiche tra sé
e gli altri nel mondo esterno ed interno.
La teoria dell’attaccamento: Bowlby
Da osservazione di neonati separati a lungo dalla
madre e delle conseguenze di ciò sullo sviluppo
deriva che l’attaccamento precoce è importante per
uno sviluppo normale.
“Attaccamento”: tipo di rapporto che il bambino
instaura con la madre, “tendenza a cercare la
vicinanza di altri membri della specie“ (per
sopravvivenza).
Attraverso: succhiare, aggrapparsi, seguire, pianto,
sorriso.
La caratteristica dell’attaccamento non è la natura
dei mezzi usati, ma lo scopo che si raggiunge
mediante essi.
Stabilito? “paura dell’estraneo” (recupero
rappresentazione interna della madre per
differenziarla dagli altri).
Attaccamenti multipli
Attaccamento più intenso: da 8ms a 3 anni.
Manifestazioni verso oggetto di
attaccamento in questo periodo:
•
•
•
•
Sofferenza alla separazione
Gioia nel riunirsi
Disagio di fronte ad estraneo
Maggior esplorazione ambiente non familiare se
presente
Caratteristiche dell’adulto che favoriscono
l’attaccamento:
• Disponibilità a prestare attenzione ai segnali del
•
bambino
Avviare spontaneamente interazione col
bambino
Attaccamento sicuro: se tale prendersi cura è
costante e le risposte sono in sintonia coi bisogni
del bambino.
Mary Ainsworth: “Strange Situation”.
Bambino 12/18ms in una stanza in cui si alterna
madre, estraneo o è da solo.
Tre categorie di attaccamento:
• Sicuro: il b esplora ambiente alla presenza della
madre, in assenza vi è disagio per separazione e
minor esplorazione. Gioia nel ricongiungersi, si fa
consolare.
• Insicuro: vi sono tre modalità.
• Ambivalente-ansioso: b protesta alla separazione
e mostra rabbia al ritorno, non si fa consolare
(madri imprevedibili, incostanti nelle risposte).
• Ansioso-evitante: b staccato alla separazione e
al ritorno. Concentrato sull’ambiente (madri
rifiutanti contatto fisico, che il b sia piccolo).
• Disorganizzato-disorientato: b maltratti. Vi è
grave disorientamento rispetto alle mete ed
azioni (ricongiungimento: b non riesce ad
avvicinarsi né ad evitare, con la testa girata da
un’altra parte, o resta in trance. Madre nella
situazione primaria assorbita in altro) inversione
rapporto attaccamento.
Sono forme di adattamento all’ambiente, modi di
essere nell’ambiente.
La qualità dell’attaccamento influenza lo sviluppo
successivo.
Modello operativo interno: rappresentazione
cognitiva di: 1) prima relazione di attaccamento;
2) sé; 3) altro che influenzano le relazioni future.
Sono esperienze vissute nella relazione
interpersonale, non processi mentali sulla base di
pulsioni, fantasie, desideri interni.
Bambini con attaccamento sicuro: nella 2°
infanzia sono più sicuri di sé, più abili a risolvere
problemi, più socievoli rispetto ai bambini con
attaccamento insicuro.
L’attaccamento sicuro nella prima infanzia è
importante per una evoluzione positiva dello
sviluppo successivo.
La scuola ( e poi gli altri ambiti) offre la possibilità
di rivedere i propri modelli relazionali.
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