TFA dal modellino alla misura • Esempio della caduta del grave: – una legge semplice, se è da fare bene: • metodi di misura a portata di mano, • metodi di misura in laboratorio: complicazioni – dettaglio delle complicazioni – metodi di misura in laboratorio. • Bisogna farsi del male • possiamo trovare esempi di utilizzo immediato per i docenti delle scuole: – per esempio il pendolo. TFA: dal modellino alla misura • Modellino: Caduta del grave: accelerazione costant Punto materiale 1 2 h gt 2 Problematiche: per altezze a portata di studente, h = 1 m implica t = 0.45 s, h = 2 m implica t = 0.64 s L’oggetto deve percorrere sempre lo stesso h. Sensoristica : abilità e/o complicazione • Traguadri segnati su lavagna, parete, – Interruttore mano, sensore occhi. • incertezza su h misurata con un regolo. • misura con cronometro (a casa con cellulare). • si possono fare – misure singole, – misure ripetute. Sensoristica: abilità e/o complicazione • Utilizzare i propri sensori o interruttori: – Interruttore di sgancio: mano. – Sensore di arrivo: piede, l’udito, la vista. – Cronometrare con l’altra mano il tempo impiegato. – Magia o previsione: io sono alto h = 1.82 m mi aspetto t = 0.61 s. – Usare la caduta del grave per misurare l’altezza degli studenti. Apparato per la misura precisa di g: maggiore precisione = maggiore complicazione • L’interruttore alimenta l’elettromagnete, che sostiene una sferetta. • Si commuta l’interruttore, che rilascia la sferetta, e collega il generatore di impulsi al contatore (inizio). • Quando la sfera passa attraverso un altro interruttore (B ad induzione magnetica) allora si apre il circuito tra contatore e oscillatore (fine). Apparato per la misura precisa di g: maggiore precisione = maggiore complicazione Precisione su intervalli di tempo con un oscillatore (impulsi/s), un contatore (ris. 1 impulso). Incertezza a priori: per t = 0.45 s, 100 000 impulsi al secondo, precisione: 0.5/45 000 et/t ~ 1/100 000. Incertezza a priori su h = 1 m, stecca metrica (ris. 1 mm) eh/h ~ 0.5 mm/ 1 000 mm. Incertezza a priori su misura di g 1 2 2h h gt g 2 2 t g h t g 0.0005 0.00002 2 g g h t g 0.5 0.5 0.52 per mille 2 g 1 000 45 000 5 su 10 000 Perché questa precisione o cosa possiamo vedere? • Per effetto della rotazione della, al variare della latitudine c’è la forza centrifuga: riduce l’accelerazione di gravità. • All’equatore forza centrifuga massima: g = 9.781 m/s2 • Ai poli forza centrifuga minima: g = 9.831 m/s2 A Ferrara latitudine 44.83º: g = 9.806 m/s2 Variazione totale di g: Dg/gcentrale = 0.05/ 9.806 = 5.1 per mille ~ 5 ‰ A priori con questo apparato, è verificabile l’effetto della forza centrifuga Apparato per la misura precisa di g: maggiore precisione = maggiore complicazione • Misure del tempo: Misura diretta del numero di impulsi durante la caduta: n. Conversione da n a t sulla base della misura del numero di impulsi per unità di tempo • nun = impulsi/s n dim impulsi t s nun impulsi/s Misura del numero di impulsi al s: nun • Cronometriamo per un tempo fissato ( 2’) tf il numero di impulsi che acquisisce il contatore nf. nun nf tf impulsi in 2' 120 s 2 misure all’inzio dell’esperienza, 2 a metà, e 2 all fine. • Avremo 6 misure di nun. • nun.= valore centrale + semidispersione. intervallo del 100 % dei dati osservati Impulsi durante la caduta: n . • n ripetuto per 100 volte (all’inizio, a metà ed alla fine di queste misura, si misura nun). • Studio della variabile osservata n: è gaussiana? 0.45 0.4 0.35 fk e G(X,σ) 0.3 0.25 fk 0.2 ga 0.15 0.1 0.05 0 53026 53242 53458 53674 53890 54106 54322 54538 54753 n • Comunque nmedio, stima del valore di centralità X, • sn stima del punto del punto di flesso s. Incertezza su n • Se n è gaussiana possiamo utilizzare per l’incertezza statistica la deviazione standard della media (sn N N è il numero di dati) • Se n non è gaussiana una buona stima dell’incertezz statistica è la deviazione standard del campione (sn calc., excel). • L’incertezza su n deve contenere l’incertezza dovuta alla risoluzione (detta di lettura vedi strumenti digitali en) n non gaussiana n s e 2 n 2 n n gaussiana n s 2 n N e 2 n Misura del tempo di caduta: t. • Dalla relazione t= n/nun – La migliore stima di t ( tms) si ha da • nmedia n • nun valore centrale n̂un • t = n/nun t ms n nˆun • Qual è l’incertezza sul tempo di caduta? Incertezza su t • Si propaga l’incertezza totale relativa: t t n nun n – n – Dnun 2 nun t t n nun n nˆun vedi situazione osservata (Gauss, non Gauss). semidispersione = incertezza di lettura (e). Per misurare g oltre a t serve h Sfera di diametro d Modello Realtà Incertezza su h • Ovviamente va osservato sull’apparato – Si osserva che l’interruttore si attiva quando metà sferetta entra nell’interruttore. d h h' s 2 1 h e h' e s e d 2 – Solo incertezze di lettura: h misurata con regolo, s e d misurati con calibro. Incertezza totale su g • Dopo tutto il lavoro si otteniamo per • g= 9.35 + 0.10 ms-2 n non gaussiana – domina l’incertezza su t. • g= 9.35 + 0.03 ms-2 n gaussiana – domina ancora l’incertezza su t, ma l’incertezza statistica è ridotta. Accettiamo il valore atteso? 9.8 9.7 9.6 9.5 9.4 9.3 9.2 misura meno precisa misura piu' precisa valore atteso Qualcosa non torna: accuratezza Qualcosa non torna: non centriamo l’obiettivo: accuratezza • Pensiamo sia l’attrito dell’aria? Ma dovrebbe per giunta metterci più tempo. • Se stimiamo l’attrito e come limite superiore che la pallina viaggi sempre alla velocità massima si ottiene dalla Fv=6phrv da una quota h = 1.34 m una decelerazione al massimo di 0.001 ms-2. Per essere piu precisi: bisogna … • Pensiamo sia un ritardo nel rilascio della sferetta dall’elettromagnete? – Applichiamo un altro modello, – 1 2 h g (t t0 ) 2 – Ovvero pensiamo che l’elettronica possa introdurre un ritardo e/o il contatore possa contare in anticipo rispetto alla caduta del grave. – Sarà la calibrazione a dirci come stanno le cose. – Dobbiamo trovare il modo di estrarre t0 senza coinvolgere altre grandezze: calibrazione. Esplicito t in fuzione di h 1 2 h g (t t0 ) 2 1 h g (t t0 ) 2 2 h t t0 g 2 t t0 h g y A Bx t [s] 0.55 t 0.54 0.53 2 h t0 g 0.52 0.51 t0 = - 0,0107 s 0.5 0.49 t = 0,4509 h + 0,0107 0.48 y 0.47 1 1.05 t0 = - 10.7 ms Il contatore parte in anticipo: B x A l’elettromagnete sgancia la sferetta in ritardo, rispetto all’interruttore 1.1 1.15 1.2 1.25 elettrico, che commuta “simultaneamente” l’impulsatore h [m1/2] sul contatore. Adesso la misura “corretta” di g • Dalla relazione 1 2 h g (t t0 ) 2 – Ovviamente ho un’incertezza anche su t0 t0 10.7 0.7 ms 9.8 9.7 9.6 9.5 9.4 9.3 9.2 Il valore atteso frutto di stime teoriche sul comportamento medio di g sulla terra nel 1976. g=9.807 ms-2 risulta appartenere alla popolazione descritta dal mio campione di misura meno precisa misure misura piu' precisa valore atteso Seconda parte • Abbiamo bisogno di apparati complessi, per formare ragazzi e giovani all’approccio scientifico e far apprezzare la capacità che abbiamo, che avrebbero, nel predire un comportamento di un fenomeno naturale? Dalla mia esperienza, ritengo sia più immediato e controllabile l’applicazione del metodo a fenomeni a portato di mano, Intendo fenomeni “palpabili” dagli studenti. Ci sono esperienze che possiamo condurre con facilità in classe? • Il pendolo è un sistema che utilizzo per introdurre la teoria degli errori. • Posso prevedere qual è il periodo di oscillazione del pendolo? l T 2p g • Da sperimentale prendo la legge e la verifico, userò il sistema, per presentare come possa essere l’approccio sperimentale. • PREVISIONI: su un cordino ed un piombo pescato a 15 m di profondità ad Otranto, di fronte alla ex cava di Bauxite. Per l ~ 1.15 cm si ha T = 2.2 s. Misure ripetute (1 osc. 10 v.) da 10 studenti jstudente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 i dati Soufiane Lorenzo Marco Nicola Marina Andrea Leonardo Simone Edoardo Francesco Michele 2,15 2,18 2,18 2,16 2,18 2,13 2,18 2,19 2,16 2,01 2,16 2,19 2,28 2,29 2,22 2,20 2,11 2,21 2,17 2,19 2,22 2,17 2,19 2,29 2,20 2,17 2,17 2,26 2,27 2,16 2,27 2,23 2,09 2,23 2,22 2,13 2,23 2,29 2,20 2,24 2,18 2,12 2,22 2,19 2,17 2,21 2,09 2,13 2,13 2,17 2,24 2,21 2,12 2,20 2,22 2,17 2,17 2,21 2,25 2,26 2,20 2,19 2,29 2,28 2,21 2,22 2,26 2,15 2,23 2,23 2,09 2,21 2,18 2,19 2,26 2,12 2,20 2,20 2,17 2,23 2,20 2,22 2,23 2,19 2,26 2,22 2,27 2,29 2,27 2,20 2,23 2,18 2,04 2,24 2,34 2,17 2,19 2,15 2,17 2,09 2,49 2 2,03 3 2,15 4 2,15 5 2,17 6 2,08 7 2,06 8 2,29 9 2,20 10 2,15 1 1.89 1.91 1.93 1.95 1.97 1.99 2.01 2.03 2.05 2.07 2.09 2.11 2.13 2.15 2.17 2.19 2.21 2.23 2.25 2.27 2.29 2.31 2.33 2.35 2.37 2.39 2.41 2.43 2.45 2.47 2.49 Distribuzione dei dati organizzati su larghezza ris (= valore letto). Tutti I 110 dati 14 12 10 8 6 4 2 0 Media, dev. Stand. e dev. Stand. media imisura jstudente 1 2 Nome Soufiane 1 2,49 2,15 2,16 2,22 2,27 2,18 2,24 2,20 2,09 2,20 2,23 2 2,03 2,18 2,19 2,17 2,23 2,12 2,21 2,19 2,21 2,22 2,18 3 2,15 2,18 2,28 2,19 2,09 2,22 2,12 2,29 2,18 2,23 2,04 4 2,15 2,16 2,29 2,29 2,23 2,19 2,20 2,28 2,19 2,19 2,24 5 2,17 2,18 2,22 2,20 2,22 2,17 2,22 2,21 2,26 2,26 2,34 6 2,08 2,13 2,20 2,17 2,13 2,21 2,17 2,22 2,12 2,22 2,17 7 2,06 2,18 2,11 2,17 2,23 2,09 2,17 2,26 2,20 2,27 2,19 8 2,29 2,19 2,21 2,26 2,29 2,13 2,21 2,15 2,20 2,29 2,15 9 2,20 2,16 2,17 2,27 2,20 2,13 2,25 2,23 2,17 2,27 2,17 10 2,15 2,01 2,19 2,16 2,24 2,17 2,26 2,23 2,23 2,20 2,09 Lorenzo 3 Marco 4 Nicola 5 Marina 6 Andrea 7 Leonardo 8 Simone 9 Edoardo 10 Francesco 11 Michele `xj 2,18 2,15 2,20 2,21 2,21 2,16 2,21 2,23 2,19 2,24 2,18 sj 0,13 0,05 0,05 0,05 0,06 0,04 0,04 0,04 0,05 0,04 0,08 Tutti I 110 dati 14 X ms x 12 10 s ms s x 8 6 4 2 0 1.89 1.91 1.93 1.95 1.97 1.99 2.01 2.03 2.05 2.07 2.09 2.11 2.13 2.15 2.17 2.19 2.21 2.23 2.25 2.27 2.29 2.31 2.33 2.35 2.37 2.39 2.41 2.43 2.45 2.47 2.49 Distribuzione dei valori medi di ogni studente 3.50 3.00 2.50 2.00 X ms x s ms s x s x 1.50 1.00 0.50 10 0.00 1.89 1.91 1.93 1.95 1.97 1.99 2.01 2.03 2.05 2.07 2.09 2.11 2.13 2.15 2.17 2.19 2.21 2.23 2.25 2.27 2.29 2.31 2.33 2.35 2.37 2.39 2.41 2.43 2.45 2.47 2.49 14 X ms x 12 10 8 s ms s x 6 4 2 0 1.89 1.91 1.93 1.95 1.97 1.99 2.01 2.03 2.05 2.07 2.09 2.11 2.13 2.15 2.17 2.19 2.21 2.23 2.25 2.27 2.29 2.31 2.33 2.35 2.37 2.39 2.41 2.43 2.45 2.47 2.49 3.50 3.00 2.50 2.00 1.50 X ms x s ms s x s x 10 1.00 0.50 0.00 1.89 1.91 1.93 1.95 1.97 1.99 2.01 2.03 2.05 2.07 2.09 2.11 2.13 2.15 2.17 2.19 2.21 2.23 2.25 2.27 2.29 2.31 2.33 2.35 2.37 2.39 2.41 2.43 2.45 2.47 2.49 -0.50 Verifica di una legge fisica l T 2p g l’ Al variare di l misuro T, ma qual è il baricentro? l 'l? T 2p g y= T2 [s2] Verifichiamo se la legge va bene per i dati e misuriamo anche g l 'l? T 2p g 5.5 5.0 4.5 4.0 3.5 4p 4p 2 T l ' l? g g 2 6.0 2 3.0 4p B g 2.5 2.0 1.5 1.0 300 y Bx A 2 500 700 900 1100 1300 x= l [mm] l [mm] t [s] t [s] t [s] t [s] t [s] media dev stand 263 431 612 781 956 1134 3,35 4,19 4,73 5,47 6,32 7,06 3,44 3,99 5,09 5,79 6,34 6,99 3,45 4,29 5,12 5,78 6,68 6,53 3,58 4,12 4,87 5,56 6,24 6,78 3,43 4,10 4,93 5,47 6,05 6,85 3,45 4,14 4,95 5,61 6,33 6,84 0,083 0,111 0,161 0,160 0,229 0,207 Per avere meno errori misuro 3 oscillazioni • t=3T N misure l [mm] 263 431 612 781 956 1134 t [s] t [s] t [s] t [s] t [s] media dev st 3,35 3,44 3,45 3,58 3,43 3,45 0,08 4,19 3,99 4,29 4,12 4,10 4,14 0,11 4,73 5,09 5,12 4,87 4,93 4,95 0,16 5,47 5,79 5,78 5,56 5,47 5,61 0,16 6,32 6,34 6,68 6,24 6,05 6,33 0,23 7,06 6,99 6,53 6,78 6,85 6,84 0,21 1 2 3 4 5 • T=1/3 t, e quindi y= T2 ed x = l: `T2 [s2] sy [s2] 1,323 0,063 1,903 0,102 2,720 0,177 3,502 0,200 4,446 0,321 5,201 0,314 y= T2 [s2] 6.0 5.5 x l [mm] 263 431 612 781 956 1134 y y `T2 [s2] ey [s2] 1,323 1,903 2,720 3,502 4,446 5,201 sy [s2] y [s2] 0,004 0,063 0,064 0,102 0,177 0,200 0,321 0,314 0,016 0,013 0,328 0,065 0,170 0,104 0,177 0,384 0,328 0,357 y/y 5.0 5% 5% 7% 11% 7% 7% 4.5 4.0 3.5 3.0 Con excel, o anche calcolatori, si potrebbero ricavare i coefficienti della retta che meglio approssima i dati, ma le incertezze? C’è un modo per far apprezzare la verifica delle leggi fisiche anche a studenti delle scuole inferiori: certo basta il teorema di pitagora, applicato alla pendenza della retta. 2.5 2.0 1.5 1.0 200 400 600 800 1000 12 x= l [mm] y y [mm] 263 431 612 781 956 1134 y/y MAX pend `T2 [s2] ey [s2] sy [s2] y [s2] 1,323 0,004 0,063 0,064 5% 1,26 1,903 2,720 3,502 4,446 5,201 0,102 0,177 0,200 0,321 0,314 0,016 0,013 0,328 0,065 0,170 0,104 5% 0,177 7% 0,384 11% 0,328 7% 0,357 7% 5,56 min pend 1,39 6.0 y= T2 [s2] x 5.5 5.0 4.5 4.0 4,84 Per studenti che non abbiamo conoscenze matematiche si può fare graficamente. Per studenti che conoscono la relazione tra tangente di un angolo e la pendenza, ecc. 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 Bmax Bmin 0,00494 0,00397 1.0 200 Bms DB/2 B= 0,004455 s2/mm 0,000485 s2/mm 4,46 ± 4,46 0,485 0,49 s2/m s2/m s2/m 400 600 800 1000 12 x= l [mm] Bms come valore centrale incertezza come semidispersione Misura di g 4p B g g g g atteso 8,85 0,96 2 10 9.5 m/s2 m/s2 9 8.5 9,806 m/s2 8 7.5 7 Misura di g, in classe : 10/2012 y= T2 [s2] 6.00 Pendolo messo in oscillazione, dal docente: 5.00 4.00 piccole Oscillazioni : Legge appropriata 3.00 Pendolo messo in oscillazione, da uno studente 2.00 1.00 Oscillazioni ampie : Legge inappropriata 0.00 0 200 400 600 800 1000 1200 x= l [mm] Conclusioni • Si possono presentare esperimenti di fisica con poco, e mostrare la “interdiscipinarità” tra matematica e fisica. • Gli esperimenti sono adattabili alla risposta degli studenti • Non bisogna, secondo me, orientare ideologicamente lo studente. • Non orientiamo i ragazzi ideologicamente: pessimismo e ottimismo. • La riuscita di un esperimento è farlo e capirlo, pensare al modello da adattare ai dati ottenuti, migliorare l’esperimento e rifarlo, • Rimodellare, rimigliorare, rifare ancora …