DONNE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Dott.ssa Siria Garattini definire la salute e definire il lavoro La salute è stata concepita solo come salute fisica e quindi sono stati studiati solo gli elementi che incidevano nel corpo fisico lasciando da parte alcuni rischi specifici delle donne molto più legati alle dimensioni mentali e sociali del lavoro; un esempio per tutti il lavoro con impegno emotivo, relazione con bambini, anziani, con la morte DEFINIRE IL LAVORO DELLE DONNE • lavoro formale e non formale • lavoro domestico non retribuito e retribuito • lavoro regolare o irregolare • lavoro legale o illegale • lavoro delle immigrate • precario o sicuro • il lavoro domestico rappresenta un importante fattore di rischio • così come il lavoro domestico retribuito • il lavoro domestico rappresenta una doppia esposizione agli stessi fattori di rischio presenti nel lavoro retribuito e la causa per le donne di una doppia giornata di lavoro IL LAVORO DI CURA • Il 70% del personale sanitario è femminile, questo in quasi tutto il mondo • eppure i rischi professionali dovuti all’esposizione in questo settore poco si ritrovano nelle malattie professionali • né si trovano studi approfonditi sul problema degli infortuni dovuti a “relazioni” quali ad esempio quelli da aggressione in ospedale, a scuola, a casa IL LAVORO DI EDUCARE quasi esclusivamente femminile • la donna insegnante dei bimbi/e è anche l’insegnante di casa, • doppio carico e doppio burnout in assenza di malattie professionali specifiche denunciate MONOTONIA E RIPETITIVITA’ • nella atavica accettazione che la donna possa essere portata “per natura” alla maggiore pazienza/capacità per svolgere questi compiti. • doppia esposizione anche nel lavoro legato ai piccoli muscoli delle mani. • ricondurre la sua prevalenza tra le donne nella doppia esposizione lavorativa e domestica. • Le donne operaie sono maggiormente a rischio così come le casalinghe ma la doppia esposizione ancora non è stata adeguatamente stimata IL PROBLEMA DI GENERE NELLA PROGETTAZIONE ED ERGONOMIA DEL LAVORO Sempre più donne sono coinvolte in settori che prima erano di esclusiva pertinenza maschile e si evidenziano quindi condizioni di lavoro che non tengono conto delle differenze di genere legate agli utensili, alle attrezzature di lavoro, ai dispositivi individuali di protezione, alla posizione di lavoro DIFFERENZE DI GENERE NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAVORATIVO • Storicamente già dal secolo scorso i medici sostenevano che le donne sono più “suscettibili”alle malattie del sistema nervoso. Per Freud l’isteria colpiva selettivamente le donne mentre per i medici del lavoro statunitensi di inizio secolo “le donne sono a rischio di reazioni a stress da lavoro e ad ammalarsi di neurastenia, perché hanno un temperamento più nervoso”. • Quindi era sconsigliato alle donne di lavorare fuori casa DIFFERENZE DI GENERE NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAVORATIVO Più recentemente le ricerche nel campo delle “differenze” hanno identificato e definito due diversi ordini di “differenze” tra sessi: • differenze biologiche (sessuali) dal punto di vista dell’apparato riproduttivo e le sue funzioni biologiche • differenze socio-ambientali (di genere), dal punto di vista della percezione e dell’ambiente sociale circostante (fattori “contestuali”). • Differenze di genere possono anche determinare differenti modalità di assorbimento dei tossici, come per esempio il tipo di abbigliamento, le condizioni della cute, l’uso di cosmetici, mezzi di rimozione dei tossici (lavaggio) dopo il lavoro, ecc. che spesso sono diversi tra uomini e donne. • Anche il trasporto, il metabolismo e l’escrezione dei tossici possono essere influenzati: le donne hanno un peso medio più basso, una percentuale di grasso più alta, un volume plasmatico più basso e un flusso del sangue agli organi interessati più basso. • Gli ormoni sessuali (estradiolo e testosterone) influiscono in tutte queste fasi . Il benzene per esempio è escreto sia per via respiratoria sia renale più lentamente nelle donne, il tricloroetilene (TCE) è eliminato più velocemente tra i maschi, mentre la concentrazione nel sangue è più elevata tra donne. • Esistono quindi differenze nell’esposizione e negli effetti dei tossici tra maschi e femmine. DIFFERENZE DI GENERE NEGLI ESITI SANITARI DOVUTI ALLA ESPOSIZIONE LAVORATIVA A FATTORI DI RISCHIO • I problemi prevalenti tra lavoratori maschi sono gli infortuni, i danni uditivi da rumore, i tumori professionali, le sindromi osteoarticolari da lavoro muscolare pesante • Tra le donne invece sono più comuni le sindromi osteoarticolari da lavoro ripetitivo (es. tunnel carpale), le malattie della cute, le malattie infettive, i danni alla salute riproduttiva e i problemi dovuti allo stress da lavoro di “cura”, l’iniquità, la violenza morale Genere, infortuni e violenza: laddove il problema è stato studiato con dovuta attenzione, questi problemi sono emersi con chiarezza Nell’indagine EU “Fourth European Working Conditions Survey” del 2005, la violenza al lavoro è stata riportata dal 5% dei lavoratori intervistati ma le donne giovani con una incidenza dell’8%. I tassi più alti sono stati riportati nei paesi nordici (17% in Finlandia) e i più bassi nei paesi del Sud (2% in Italia). I gruppi a maggior rischio di violenza e discriminazione sono le donne immigrate, quelle con basso livello di istruzione e quelle molto giovani o anziane. Nessuno di questi gruppi è stato oggetto di studi mirati e di attenzione specifica. le lavoratrici più anziane vanno incontro ad una maggiore tendenza alla discriminazione, alla dequalificazione e alla difficoltà di progredire nella carriera. • OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO MALATTIE DA LAVORO ASL BRESCIA E ASL VALLECAMONICA SEBINO DISTRIBUZIONE PER PERIODO E PER SESSO • Riguardo alla differenza di genere si osserva una netta • • prevalenza globale di casi negli uomini, che assommano all’85% sul totale, con rapporto M/F pari a 5,7 rispetto al totale delle Malattie da Lavoro differenza che non può essere spiegata solo con la minore esposizione a rischio professionale del genere femminile Inoltre, ad eccezione dei primi 3 anni (1998-2000), in cui le MdL erano quasi 8 volte più frequenti negli uomini, successivamente questo rapporto è diminuito fino al valore di 2,6; l’elevato numero di casi in donne nel 2007 si spiega con la sorveglianza epidemiologica della Sindrome del Tunnel Carpale, che ha fatto emergere essenzialmente patologie in lavoratrici • E’ da osservare che negli uomini la percentuale • delle MdL sul totale presenta un costante decremento dal 1998 al 2007, anno in cui è più che dimezzata per le donne la percentuale si presenta sostanzialmente stabile, eccetto il 2001 e 2007 dove l’elevato numero di casi è dovuto agli interventi di “emersione” delle patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori effettuati direttamente dal Servizio PSAL della ASL di Brescia DISTRIBUZIONE PER GRUPPO NOSOLOGICO E PER SESSO • Tra le donne le più frequenti MdL sono risultate • • le malattie muscoloscheletriche (57%), le dermatiti (12%), le ipoacusie (10%), le patologie della colonna vertebrale (8,5%) Nei maschi prevalgono le ipoacusie e i tumori, per circa l’84% dei casi totali Il rapporto maschi/femmine nella distribuzione delle MdL presenta variazioni molto ampie tra le diverse tipologie, con estremi che riguardano le ipoacusie da rumore da una lato e l’orticaria dall’altro • Ipoacusie TUMORI • Malattie professionali da agenti biologici