“Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto” “compie ricerche…” “acquisisce le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente…” “le conserva…” … ma anche per «comunicarle ed esporle a fini di studio, educazione e diletto» occorre un grande lavoro “dietro le quinte” Tutto ciò significa che un museo, per poter funzionare, sottintende l’esistenza di una struttura organizzativa complessa che deve fare riferimento, al suo interno, a ben precise professionalità Oltre alle professionalità e all’organizzazione interna occorre considerare anche le strutture: infatti il museo non esiste in uno spazio astratto, ma occupa degli spazi e dei volumi reali, che devono essere sufficienti alle sue necessità, idonei alle sue funzioni, e sicuri. Ma anche questo non basta: spazi e volumi adeguati sono solo la dotazione essenziale, di base, di un museo. Perché vi si possano svolgere in modo ottimale tutte le funzioni cui deve assolvere, un museo deve disporre di adeguati impianti (elettrico, termico, di illuminazione, di ventilazione, di condizionamento, di allarme, antincendio) e arredi (non solo vetrine ed espositori, ma anche scaffalature, armadi ecc.), e il suo personale scientifico e tecnico deve essere dotato di una quantità di attrezzature, strumentazioni e materiali di consumo i più disparati. .