UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” DIPARTIMENTO DI INFORMATICA E SISTEMISTICA AUTOMAZIONE 1 IL RUOLO DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO ALESSANDRO DE CARLI ANNO ACCADEMICO 2006-2007 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO IL RUOLO DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO QUALE È L’APPROCCIO DA SEGUIRE PER SCEGLIERE UNA MODALITÀ DI CONTROLLO ? COME CARATTERIZZARE LE MODALITÀ DI CONTROLLO ? COME COLLEGARE LE MODALITÀ DI CONTROLLO ALLE PRESTAZIONI ? COME COLLEGARE LE MODALITÀ DI CONTROLLO ALLA STRUTTURA DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE? IL RUOLO DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 2 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE DISTURRBI PREVEDIBILI VARIABILE DI COMANDO DELL’ATTUATORE DINAMICA OSCILLATORIA tempo DISTURBI CASUALI ATTUATORE & SISTEMA DA CONTROLLARE DINAMICA MOLTO RAPIDA VARIABILE CONTROLLATA DINAMICA RAPIDA tempo COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE tempo 3 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE DINAMICA SMORZATA DINAMICA LENTA tempo tempo DINAMICA INVERSA DINAMICA MOLTO LENTA tempo RITARDO FINITO DT tempo tempo COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE 4 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO IN FORMA: • QUANTITATIVA • QUALITATIVA CLASSIFICAZIONE DELLE VARIABILI: • • • • • • • • • • CONTROLLATE INTERNE DI INTERVENTO DI FORZAMENTO DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI DISTURBI EQUIVALENTI DISTURBI STRUTTURALI VARIAZIONI DEI PARAMETRI FISICI VARIAZIONI DEI PARAMETRI OPERATIVI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 5 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODELLAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE SUDDIVISIONE IN: - DINAMICA DOMINANTE; - DINAMICA SECONDARIA; - DINAMICA INCERTA. INDIVIDUAZIONE DEI PARAMETRI DINAMICI: - GUADAGNO STATICO; - MODI NATURALI; - COSTANTI DI TEMPO; - PULSAZIONE NATURALE E SMORZAMENTO; - GUADAGNI DI MODO. VERIFICA DELLE PROPRIETÀ STRUTTURALI - CONTROLLABILITÀ - OSSERVABILITÀ CARATTERIZZAZIONE DEL MODELLO DINAMICO 6 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO FORMULAZIONE DEL MODELLO • EQUAZIONI DIFFERENZIALI NEL DOMINIO DEL TEMPO STRUTTURA SEMPLICE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • VARIABILI DI STATO STRUTTURA SEMPLICE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • DOMINIO DELLA FREQUENZA STRUTTURA COMPLESSA DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • TRASFORMATE DI LAPLACE FORMULAZIONE ASTRATTA NELLE VARIABILI DI TIPO CONTINUO • TRASFORMATE Z FORMULAZIONE ASTRATTA NELLE VARIABILI CAMPIONATE CARATTERIZZAZIONE DEL MODELLO DINAMICO 7 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO DISTURBI VARIABILI DI INTERVENTO VARIABILI DI USCITA PARAMETRI OPERATIVI VARIABILI INTERNE SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILI DI CONTROLLO MODALITÀ DI CONTROLLO VARIABILI CONTROLLATE 8 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODELLO DINAMICO NELL’INTORNO DI UNA CONDIZIONE OPERATIVA (PUNTO DI LAVORO) OTTENUTO DALLA LINEARIZZAZIONE NELL'INTORNO DI UN PUNTO DI LAVORO LIMITI DI VALIDITÀ ESCURSIONE MASSIMA DELLE VARIABILI DI FORZAMENTO E DEI DISTURBI COMPATIBILE CON L’AFFIDABILITÀ DEL MODELLO limite di validità del modello lineare punto di lavoro Y0 y = f(u) U0 limite di funzionamento variabile controllata limite di funzionamento variabile di forzamanto MODELLO DINAMICO NELL’INTORNO DI UNA CONDIZIONE OPERATIVA 9 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO POSSIBILE COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE VARIAZIONE E TRASFORMAZIONE DI PARTE DELL’ENERGIA IMMESSA O PRELEVATA VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE CONTROLLATA VARIAZIONE DELL’ENERGIA IMMESSA O PRELEVATA tempo tempo IMMISSIONE O PRELIEVO DI TUTTA L’ENERGIA ACCUMULATA VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE CONTROLLATA TRASFORMAZIONE “A POTENZA COSTANTE” DI PARTE DELL’ENERGIA IMMESSA O PRELEVATA OPPURE IMMISSIONE E PRELIEVO CON DINAMICHE DIFFERENTI DI PARTE DELL’ENERGIA tempo CONDIZIONE OPERATIVA STATO DI QUIETE tempo COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE 10 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO DISTURBI PREVEDIBILI CASUALI EQUIVALENTI STRUTTURALI VARIABILI DI INTERVENTO VARIABILI DI USCITA ATTUATORI E SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILI DI CONTROLLO VARIABILI CONTROLLATE SCHEMATIZZAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE 11 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO PREVEDIBILI DP CASUALI DC tempo tempo EQUIVALENTI DE tempo YO DU tempo u(t) DS tempo VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE DI CONTROLLO UO STRUTTURALI ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE DY tempo y(t) UO E YO INDIVIDUANO LE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI, IN ASSENZA DI DISTURBI. LA VARIABILE CONTROLLATA y(t) DEVE RIMANERE ENTRO IL CAMPO DI ESCURSIONE YO ± . 5 DY QUANDO AGISCONO I DISTURBI. IL FORZAMENTO u(t) DEVE RIMANERE ENTRO IL CAMPO DI ESCURSIONE UO ± . 5 DU . CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI 12 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO tempo y(t) u(t) dP(t) PREVEDIBILI UO tempo u(t) ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE YO tempo y(t) IL SISTEMA DA CONTROLLARE È SOVRADIMENSIONATO QUANDO LA VARIABILE CONTROLLATA y(t) RIMANE ENTRO UN CAMPO DI ESCURSIONE YO ± . 5 DYO IN CORRISPONDENZA DI UN DISTURBO PREVEDIBILE DI AMPIEZZA .5 DdP , MENTRE LA VARIABILE DI FORZAMENTO RIMANE FISSA A U0. SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO 13 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO tempo UO tempo u(t) y(t) u(t) dP(t) CASUALI EQUIVALENTI ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE YO tempo y(t) IN PRESENZA DI DISTURBI CASUALI ED EQUIVALENTI, IL VALORE NOMINALE YO DELLA VARIABILE CONTROLLATA VIENE RIPRISTINATO AGENDO SULLA VARIABILE DI FORZAMENTO u(t) IL TEMPO DI RIPRISTINO È CONDIZIONATO DALLE DIMENSIONI FISICHE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE, DALLA MASSIMA ESCURSIONE DU DELLA VARIABILE DI FORZAMENTO E DALLA MASSIMA SOLLECITAZIONE A CUI L’APPARATO PUÒ ESSERE SOTTOPOSTO SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO 14 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO tempo u(t) y(t) tempo u(t) UO+ .5 DU dP(t) CASUALI EQUIVALENTI tempo ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE y(t) QUANDO IL SISTEMA DA CONTROLLARE È SOVRADIMENSIONATO, IL CAMPO DI ESCURSIONE DELLA VARIABILE DI FORZAMENTO u(t) VA FISSATO IN MODO DA OTTENERE CHE LA VARIABILE CONTROLLATA RITORNI AD AVERE IL VALORE NOMINALE QUANDO I DISTURBI CASUALI ED EQUIVALENTI ASSUMO IL LORO MASSIMO VALORE SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO 15 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO tempo UO tempo u(t) y(t) u(t) dP(t) STRUTTURALI tempo ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE y(t) QUANDO IL SISTEMA DA CONTROLLARE È SOVRADIMENSIONATO, UNA PERTURBAZIONE STRUTTURALE PROVOCA UNA VARIAZIONE TRANSITORIA DELLA VARIABILE CONTROLLATA CHE IN MOLTI CASI RITORNA AD AVERE IL VALORE NOMINALE SE IL DISTURBO STRUTTURALE RITORNA AD AVERE VALORE NULLO SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO 16 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRA DIMENSIONATO VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE DI COMANDO DELL’ATTUATORE MISURA DELLA VARIABILE CONTROLLATA u2(t u(t) ) ATTUATORE RITARDO DI TEMPO FINITO DISPOSITIVO DI MISURA y(t) RITARDO DI TEMPO FINITO K e-Ts 1+ts RITARDI FINITI NELLA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO 17 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CARATTERIZZAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE DISTUBI PREVEDIBILI E CASUALI ATTUATORE & SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILE DI COMANDO DELL’ATTUATORE NELL’INTORNO DELLA CONDIZIONE OPERATIVA PREFISSATA VARIABILE CONTROLLATA INSEGUIMENTO DI CONDIZIONI DALLO STATO DI QUIETE OPERATIVE VARIABILI AD UNA CONDIZIONE OPERATIVA PRESTAZIONI tempo CONDIZIONI OPERATIVE tempo tempo 18 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO A LIVELLO DI CAMPO SISTEMA DA CONTROLLARE DI TIPO CONTINUO PRESTAZIONI ATTENUAZIONE DEI DISTURBI DINAMICA INGRESSO-USCITA ROBUSTEZZA DI COMPORTAMENTO ESCURSIONE DEL FORZAMENTO CONTROLLO A LIVELLO DI CAMPO 19 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO EMPIRICHE SISTEMISTICHE SENZA MODELLO CON MODELLO - SENZA PROVE PRELIMINARI - CARATTERISTICA STATICA - CON PROVE PRELIMINARI - NELLA DINAMICA DOMINANTE - NELLA DINAMICA DOMINANTE E NELLA DINAMICA SECONDARIA - NELLA DINAMICA NOMINALE E NELLA DINAMICA INCERTA - COMPORTAMENTALE - CAUSALE CLASSIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 20 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO - CONSOLIDATE - A CATENA APERTA; - REGOLATORI ON-OFF; - PID STANDARD. - EMERGENTI - REGOLATORI EVOLUTI; - CONTROLLO ADATTATIVO; - CONTROLLO ROBUSTO; - CONTROLLO PREDITTIVO. - INNOVATIVE - SISTEMI ESPERTI; - CONTROLLORI FUZZY; - CONTROLLORI NEURO-FUZZY; - CONTROLLORI INTELLIGENTI. CLASSIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 21 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO SISTEMA DA CONTROLLARE DEFINIZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE DOMINANTI PER IL SISTEMA CONTROLLATO • DEFINIZIONE DELLA FUNZIONALITÀ, • DELLE PRESTAZIONI • DELLE SPECIFICHE INDIVIDUAZIONE DELLE VARIABILI DI COMANDO, DELLE VARIABILI CONTROLLATE E DEI DISTURBI SCELTA DELLA ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO SCELTA DELL’ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA PROGETTAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO PROGETTAZIONE DELL’ALGORITMO DI CONTROLLO VERIFICHE PROCEDURA DI PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO 22 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONDIZIONI OPERATIVE COMANDO DI ATTIVAZIONE DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI DISTURBI SRUTTURALI ANDAMENTO PREFISSATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA SISTEMA DI CONTROLLO MODALITÀ DI CONTROLLO DISPOSITIVO DI MISURA STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE SISTEMA DA CONTROLLARE 23 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO VARIABILE CORRENTE DI DI ALIMENTAZIONE CONTROLLO DISTURBO DI COPPIA AZIONAMENTO CON COMANDO DI COPPIA POSIZIONEVARIABILE ANGOLARE CONTROLLATA DELLA TAVOLA ROTANTE ROTORE DEL MOTORE GIUNTO ELASTICO TAVOLA ROTANTE -20 1 1 -10 modulo (dB) 1 0 .5 t (sec) 0 .5 0 0 -100 0 0 1 t (sec) 10 0 .5 100 t (sec) w (rad/sec) 0 .5 t (sec) 1000 pulsazione 120 rad/sec smorzamento .02 ESEMPIO UN SISTEMA DA CONTROLLARE 24 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO VARIABILE CORRENTE DI DI ALIMENTAZIONE CONTROLLO DISTURBO DI COPPIA AZIONAMENTO CON COMANDO DI COPPIA MISURA DELLA CORRENTE PER IL CONTROLLO INDIRETTO DELLA COPPIA POSIZIONEVARIABILE ANGOLARE CONTROLLATA DELLA TAVOLA ROTANTE ROTORE DEL MOTORE GIUNTO ELASTICO MISURA DELLA VELOCITÀ PER IL CONTROLLO DELL’AZIONAMENTO VARIABILI INTERNE E VARIABILE CONTOLLATA TAVOLA ROTANTE MISURA DELLA POSIZIONE PER IL CONTROLLO DELLA MOVIMENTAZIONE 25 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO 0 modulo [dB] -10 -20 -30 -40 1 10 100 1000 10000 w [rad/sec] 1 .8 .6 .4 .2 0 0 .1 .2 .3 EFFETTO DELL’ELASTICITÀ DELL’ALBERO ELASTICO .4 .5 .6 .7 t (sec) 26 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO RISPOSTA A GRADINO NEL CONTROLLO A CATENA APERTA 1 .8 SENZA GENERATORE DEL RIFERIMENTO .6 .4 .2 00 .1 .2 .3 .4 .5 .6 .7 t (sec) 1 .8 CON GENERATORE DEL RIFERIMENTO A RAMPA LINEARE .6 .4 .2 00 .1 .2 .3 .4 .5 .6 ANDAMENTO DELLA VARIABILE CONTROLLATA .7 t (sec) 27 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO RISPOSTA A GRADINO NEL CONTROLLO A CATENA APERTA 1 .8 SENZA GENERATORE DEL RIFERIMENTO .6 .4 .2 00 .1 .2 .3 .4 .5 .6 .7 t (sec) 1 .8 CON GENERATORE DEL RIFERIMENTO FILTRO PASSA-BASSO CON 2 POLI COINCIDENTI .6 .4 .2 00 .1 .2 .3 .4 .5 .6 ANDAMENTO DELLA VARIABILE CONTROLLATA .7 t (sec) 28 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO RISPOSTA A GRADINO NEL CONTROLLO A CATENA APERTA 1 .8 SENZA GENERATORE DEL RIFERIMENTO .6 .4 .2 00 .1 .2 .3 .4 .5 .6 .7 t (sec) 1 .8 CON GENERATORE DEL RIFERIMENTO FILTRO DI BESSEL DEL SECONDO ORDINE .6 .4 .2 00 .1 .2 .3 .4 .5 .6 ANDAMENTO DELLA VARIABILE CONTROLLATA .7 t (sec) 29 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO: • A CATENA APERTA • A CATENA APERTA CON COMPENSAZIONE DEI DISTURBI • A CATENA APERTA CON PREDITTORE • A CATENA APERTA CON MODELLO NOMINALE INSERITO NEL CONTROLLORE • A CONTROREAZIONE PROPORZIONALE ISTANTANEA • A CONTROREAZIONE CON COMPENSAZIONE DEI DISTURBI • A CONTROREAZIONE CON PREDITTORE • A CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA • A REAZIONE POSITIVA CARATTERIZZAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 30 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CATENA APERTA COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA QUADRO DI COMANDO ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA DI UN APPARATO O DI UN IMPIANTO DISTURBI PREVEDIBILI ALIMENTAZIONE IN POTENZA ATTUATORE VARIABILE DI COMANDO RUMORE DI MISURA DISTURBI CASUALI SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILE DI FORZAMENTO DISPOSITIVO DI MISURA VARIABILE CONTROLLATA CONTROLLO LOCALE A CATENA APERTA VARIABILE MISURATA 31 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CATENA APERTA CON COMPENSAZIONE DIRETTA DEI DISTURBI COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA QUADRO DI COMANDO ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA DI UN APPARATO O DI UN IMPIANTO DISTURBI PREVEDIBILI + + MISURA DEI DISTURBI E CALCOLO DELLA COMPENSAZIONE DELL’EFFETTO SULLA VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE VARIABILE DI COMANDO SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILE DI FORZAMENTO RUMORE DI MISURA DISTURBI CASUALI DISPOSITIVO DI MISURA VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE MISURATA CONTROLLO A CATENA APERTA CON COMPENSAZIONE DEI DISTURBI 32 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CATENA APERTA CON PREDITTORE COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA QUADRO DI COMANDO ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA DI UN APPARATO O DI UN IMPIANTO DISTURBI PREVEDIBILI + + CALCOLO DELLA DERIVATA DELL’ANDAMENTO DELLA VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE VARIABILE DI COMANDO SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILE DI FORZAMENTO RUMORE DI MISURA DISTURBI CASUALI DISPOSITIVO DI MISURA VARIABILE CONTROLLATA VARIABILE MISURATA CONTROLLO A CATENA APERTA CON PREDITTORE 33 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO A CATENA APERTA CON MODELLO NOMINALE INSERITO NEL CONTROLLORE QUADRO DI COMANDO DIDELLA UN APPARATO OCONTROLLATA DI UN IMPIANTO ANDAMENTO DESIDERATO VARIABILE CONTROLLORE ALGORIMO DI CONTROLLO DISTURBI VARIABILE DI CONTROLLO ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILE CONTROLLATA MISURA DELLA VARIABILE CONTROLLATA MODELLO NOMINALE DELL’ATTUATORE E DEL SISTEMA DA CONTROLLARE CONTROLLO A CATENA APERTA CON MODELLO NEL CONTROLLORE 34 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE PROPORZIONALE ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO ODELLA DI UNVARIABILE IMPIANTO COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA CONTROLLATA VALORE PREFISSATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA VALORE MISURATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA + DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELLA LEGGE DI CONTROLLO DISTURBI CASUALI DISTURBI PREVEDIBILI VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE ISTANTAEA 35 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE CON COMPESAZIONE DELL’EFFETTO DEI DISTURBI ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO DELLA VARIABILE O DI UN IMPIANTO CONTROLLATA COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI MISURA DEI DISTURBI E CALCOLO DELLA COMPENSAZIONE DEL LORO EFFETTO AGENDO SULLA VARIABILE DI COMANDO DELL’ATTUATORE + DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELLA LEGGE DI CONTROLLO + + ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON COMPENSAZIONE 36 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE CON PREDITTORE ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO DELLA VARIABILE O DI UN IMPIANTO CONTROLLATA COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA CALCOLO DELLA DERIVATA DELL’ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA + + DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELLA LEGGE DI CONTROLLO DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON PREDITTORE 37 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO SCELTA DELLA MODALITÀ DI CONTROLLO • CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • CARATTERIZZAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI DEL SISTEMA CONTROLLATO • FINALITÀ DA RAGGIUNGERE CON L’AZIONE DI CONTROLLO E RELATIVE PRESTAZIONI DESIDERATE QUALITATIVE E QUANTITATIVE DEL SISTEMA CONTROLLATO • SCELTA DELLA MODALITÀ DI CONTROLLO E DELLA RELATIVA ARCHITETTURA DEL SISTEMA CHE RENDE OPERATIVA L’AZIONE DI CONTROLLO • SCELTA DELLA LEGGE DI CONTROLLO E PROCEDURE PER IL CALCOLO DEI RELATIVI PARAMETRI • VERIFICHE DI VALIDITÀ DELLA LEGGE DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL VALORE DEI SUOI PARAMETRI E DEI PARAMETRI FISICI DEL SISTEMA DA CONTROLLARE CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 38 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO • CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • FUNZIONAMENTO NELL’INTORNO DI UN PUNTO DI LAVORO • ESCURSIONE DELLE VARIABILI DI FORZAMENTO • LIMITATE AL CAMPO DI VALIDITÀ DEL MODELLO LINEARIZZATO • ESTESE AL CAMPO DI VALIDITÀ DI UN MODELLO CON GUADAGNO NON LINEARE E COMPORTAMENTO DINAMICO COSTANTE • ESTESE AL CAMPO DI VALIDITÀ DI UN MODELLO DINAMICO A PARAMETRI VARIABILI ENTRO UN CAMPO DI ESCURSIONE LIMITATO • ENTRO IL CAMPO DI VALIDITÀ DI UN MODELLO DINAMICO NON LINEARE IN ALCUNE VARIABILI INTERNE ED ESTERNE • FUNZIONAMENTO DALLE CONDIZIONI DI QUIETE ALLE CONDIZIONI OPERATIVE PREFISSATE E VICEVERSA • CON CIRCOLAZIONE BIDIREZIONALE AD EGUALE DINAMICA DELL’ENERGIA NECESSARIA PER L’EVOLUZIONE • CON CIRCOLAZIONE BIDIREZIONALE CON DIFFERENTE DINAMICA DELL’ENERGIA NECESSARIA PER L’EVOLUZIONE • CON DISSIPAZIONE DI TUTTA L’ENERGIA DI RECUPERO 39 CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO • CARATTERIZZAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI DEL SISTEMA CONTROLLATO • FUNZIONAMENTO CONTINUATIVO NELLE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI IN PRESENZA DI DISTURBI PREVEDIBILI DOMINANTI E DISTURBI CASUALI DI LIMITATA ENTITÀ • FUNZIONAMENTO CONTINUATIVO CON VARIAZIONI PRESTABILITE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI IN PRESENZA DI DISTURBI PREVEDIBILI DOMINANTI E CASUALI DI LIMITATA ENTITÀ • FUNZIONAMENTO CONTINUATIVO CON VARIAZIONI PRESTABILITE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI IN PRESENZA DI DISTURBI CASUALI DOMINANTI • FUNZIONAMENTO INTERMITTENTE DALLO STATO DI QUIETE A CONDIZIONI OPERATIVE VARIABILI IN PRESENZA DI DISTURBI PREVEDIBILI DOMINANTI E CASUALI DI LIMITATA ENTITÀ • FUNZIONAMENTO CICLICO DALLO STATO DI QUIETE A CONDIZIONI OPERATIVE PREFISSARE IN PRESENZA DI DISTURBI PREVEDIBILI E CASUALI DI LIMITATA ENTITÀ 40 CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO • SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO DIMENSIONATO IN MODO CHE IL MASSIMO VALORE DEI DISTURBI PREVEDIBILI NON POSSA PROVOCARE UN’ALTERAZIONE NELL’ANDAMENTO DELLA VARIABILE CONTROLLATA SUPERIORE AL LIMITE DI ESCURSIONE FISSATO NELLE PRESTAZIONI • SISTEMA DA CONTROLLARE NON SOVRADIMENSIONATO DIMENSIONATO IN MODO CHE DA OTTENERE L’EFFICIENZA DESIDERATA CON L’APPLICAZIONE DI MODALITÀ DI CONTROLLO ADEGUATE I MARGINI DI EFFICIENZA POSSONO ESSERE MALE UTILIZZATI QUANDO VENGONO APPLICATE MODALITÀ DI CONTROLLO RICAVATE IN FUNZIONE DI UN MODELLO LINEARE A PARAMETRI COSTANTI I MARGINI DI EFFICIENZA POSSONO ESSERE MIGLIORATI QUANDO SONO APPLICATE MODALITÀ DI CONTROLLO RICAVATE IN FUNZIONE DI UN MODELLO LINEARE A PARAMETRI VARIABILI IN MODO NOTO I MARGINI DI EFFICIENZA POSSONO ESSERE ULTERIORMENTE MIGLIORATI QUANDO SONO APPLICATE MODALITÀ DI CONTROLLO RICAVATE IN FUNZIONE DI MODELLO NONLINEARI E/O COMPORTAMENTALI CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 41 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO FINALITÀ DA RAGGIUNGERE CON L’AZIONE DI CONTROLLO E RELATIVE PRESTAZIONI DESIDERATE QUALITATIVE E QUANTITATIVE DEL SISTEMA CONTROLLATO • SISTEMA DA CONTROLLARE MOLTO SOVRADIMENSIONATO CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI • VARIABILI CONTROLLATE DI VALORE PRESTABILITO PER INTERVALLI DI TEMPO DI DURATA MOLTO SUPERIORE AL TEMPO DI AVVIAMENTO E/O DI FERMATA • DISTURBI PREVEDIBILI E CASUALI FINALITÀ DELL’AZIONE DI CONTROLLO • ATTENUARE L’EFFETTO DEI DISTURBI • RIPRISTINARE LE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI DOPO L’APPLICAZIONE DI DISTURBI MODELLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • MODELLO STATICO • MODELLO DINAMICO NON DEFINITO • MODELLO DI TIPO QUALITATIVO NELLA DINAMICA DOMINANTE MODALITÀ DI CONTROLLO • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON REGOLATORE A RELÈ CON SOGLIA E/O ISTERESI CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 42 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO FINALITÀ DA RAGGIUNGERE CON L’AZIONE DI CONTROLLO E RELATIVE PRESTAZIONI DESIDERATE QUALITATIVE E QUANTITATIVE DEL SISTEMA CONTROLLATO • SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI • VARIABILI CONTROLLATE DI VALORE PRESTABILITO PER INTERVALLI DI TEMPO DI DURATA MOLTO SUPERIORE AL TEMPO DI AVVIAMENTO E/O DI FERMATA • DISTURBI PREVEDIBILI DI ENTITÀ MASSIMA NOTA FINALITÀ DELL’AZIONE DI CONTROLLO • ATTENUARE L’EFFETTO DEI DISTURBI CASUALI • RIPRISTINARE LE CONDIZIONI OPERATIVE NOMINALI DOPO L’APPLICAZIONE DI DISTURBI PREVEDIBILI DI VALORE COSTANTE MODELLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • MODELLO STATICO • MODELLO DINAMICO QUALITATIVO • MODELLO NELLA SOLA DINAMICA DOMINANTE MODALITÀ DI CONTROLLO • CONTROLLO A CATENA APERTA CON COMPENSAZIONE DIRETTA DEI DISTURBI • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON REGOLATORE PROPORZIONALE E INTEGRALE CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 43 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO • SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRADIMENSIONATO CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI • VARIAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE SECONDO ANDAMENTI PRESTABILITI • DISTURBI PREVEDIBILI E DISTURBI CASUALI DI ENTITÀ POCO SIGNIFICATIVA FINALITÀ DELL’AZIONE DI CONTROLLO • ASSICURARE LA FEDELTÀ DI RISPOSTA PREVISTA NELLE PRESTAZIONI • ATTENUARE L’ENTITÀ DELL’EFFETTO DEI DISTURBI SE PREVISTO DALLE SPECIFICHE MODELLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • MODELLO DINAMICO QUALITATIVO • MODELLO ALMENO NELLA DINAMICA DOMINANTE MODALITÀ DI CONTROLLO • CONTROLLO A CATENA APERTA CON PREDITTORE • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON REGOLATORE PROPORZIONALE E INTEGRALE ED EVENTUALMENTE DERIVATIVO • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON PREDITTORE CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 44 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO • SISTEMA DA CONTROLLARE NON SOVRADIMENSIONATO CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI • VARIAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE SECONDO ANDAMENTI PRESTABILITI • DISTURBI CASUALI NON RILEVANTI E DISTURBI PREVEDIBILI DI ENTITÀ NOTA FINALITÀ DELL’AZIONE DI CONTROLLO • OTTENERE LA FEDELTÀ DI RISPOSTA FISSATA NELLE SPECIFICHE • ATTENUARE L’EFFETTO DEI DISTURBI PREVEDIBILI • ATTENUARE L’EFFETTO DEI DISTURBI CASUALI MODELLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • MODELLO NELLA DINAMICA DOMINANTE E PREFERIBILMENTE NELLA DINAMICA SECONDARIA PIÙ SIGNIFICATIVA MODALITÀ DI CONTROLLO • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON REGOLATORE PROPORZIONALE E INTEGRALE • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON REGOLATORE PROPORZIONALEINTEGRALE E AZIONE DERIVATIVA IN CONTROREAZIONE • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON COMPENSAZIONE DIRETTA DELL’EFFETTO DEI DISTURBI MISURABILI • CONTROLLO A CONTROREAZIONE CON PREDITTORE CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 45 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO CON CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA REALIZZATA COME COMBINAZIONE LINEARE A COEFFICIENTI COSTANTI DEL VALORE MISURATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA E : • DELLA MISURA DELLA SUA DERIVATA PRIMA • DEL VALORE STIMATO DELLE SUE DERIVATE PRIMA E SECONDA • DELLE VARIABILI DI STATO MISURATE OPPURE OTTENUTE DA UN OPPORTUNO ESTIMATORE IN LINEA I COEFFICIENTI DELLA COMBINAZIONE LINEARE SONO CALCOLATI APPLICANDO LE PROCEDURE • DI ASSEGNAZIONE DEI POLI DELLA FUNZIONE DI TRASFERIMENTO A CICLO CHIUSO • DI CONTROLLO ROBUSTO RISPETTO A VARIAZIONI LIMITATE DEI PARAMETRI FISICI DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E DELLA EVENTUALE DINAMICA INCERTA E/O NON MODELLABILE • DI CONTROLLO OTTIMO DI TIPO QUADRATICO CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 46 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO DELLA VARIABILE O DI UN IMPIANTO CONTROLLATA COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELL’ALGORITMO DI CONTROLLO + + + STIMA DELLA DERIVATA PRIMA E DELLA DERIVATA SECONDA DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO A CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA 47 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE CON CONTROREAZIONE IN CASCATA COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO ODELLA DI UNVARIABILE IMPIANTO DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI VARIABILE CONTROLLATA CONTROLLATA + DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELL’ALGORITMO DI CONTROLLO + - ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE MISURA O STIMA DELLA DERIVATA PRIMA DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO A CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA 48 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE CON REAZIONE DALLO STATO COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO ODELLA DI UNVARIABILE IMPIANTO DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI VARIABILE CONTROLLATA CONTROLLATA + DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELL’ALGORITMO DI CONTROLLO ATTUATORE + - SISTEMA DA CONTROLLARE MISURA DELLE VARIABILI INTERNE DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO A CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA 49 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A CONTROREAZIONE CON REAZIONE DALLO STATO COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO ODELLA DI UNVARIABILE IMPIANTO CONTROLLATA + LEGGE DI CONTROLLO DISPOSITIVO DI PER LA CONTROREAZIONE ELABORAZIONE ESTERNA LEGGE DI CONTROLLO DELL’ALGORITMO RELATIVA ALLE VARIABILI DI CONTROLLO INTERNE DISTURBI PREVEDIBILI DISTURBI CASUALI VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE STIMA O MISURA DELLE VARIABILI DI STATO DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO A CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA 50 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO LOCALE A REAZIONE POSITIVA ANDAMENTO PREFISSATO QUADRO DI COMANDO DEL VALORE ISTANTANEO DI UN APPARATO ODELLA DI UNVARIABILE IMPIANTO COMANDO DI AVVIAMENTO O FERMATA DISTURBI CASUALI CONTROLLATA VALORE PREFISSATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA VALORE MISURATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA + + DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DELLA LEGGE DI CONTROLLO DISTURBI PREVEDIBILI VARIABILE CONTROLLATA ATTUATORE E SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA CONTROLLO LOCALE A REAZIONE POSITIVA 51 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO y*(t) CONTROLLORE G(s) DINAMICO u(t) ATTUATORE COLLEGAMENTO PUNTO-PUNTO DI TIPO ANALOGICO y*(t) CONTROLLORE DIPOSITIVO DI MISURA u(t) A/DDIGITALE G(z) D/A COLLEGAMENTO PUNTO-PUNTO DI TIPO ANALOGICO SISTEMA DA CONTROLLARE y(t) ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE y(t) DIPOSITIVO DI MISURA 52 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO QUATIZZAZIONE DISTURBO DI TIPO CASUALE RITARDO DI TRASMISSIONE RITARDO DI TEMPO DI DURATA VARIABILE CONGESTIONE DEL CANALE DI COMUNICAZIONE CONTROLLORE CONTROLLORE DINAMICO DIGITALE RETE DI COMUNICAZIONE CONTROLLORE DI TIPO ADATTATIVO IDONEO AD EFFETTUARE LA VARIAZIONE IN LINEA DEI PARAMETRI DEL REGOLATORE ATTUATORE SISTEMA DA CONTROLLARE DIPOSITIVO DI MISURA 53 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO • SISTEMA DA CONTROLLARE NONLINEARE INSTABILE CONDIZIONI OPERATIVE PREVEDIBILI • VARIAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE SECONDO ANDAMENTI PRESTABILITI • DISTURBI DI ENTITÀ RILEVANTE FINALITÀ DELL’AZIONE DI CONTROLLO • OTTENERE LA FEDELTÀ DI RISPOSTA PREVISTA NELLE SPECIFICHE • ATTENUARE L’EFFETTO DEI DISTURBI E DELLE VARIAZIONI DELLE CONDIZIONI OPERATIVE MODELLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • MODELLO NELLA DINAMICA DOMINANTE CON NONLINEARITÀ MOLTO MARCATE E CON LINEARIZZAZIONE LOCALE NON SIGNIFICATIVA MODALITÀ DI CONTROLLO • STABILIZZAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE MEDIANTE CONTROREAZIONE FUNZIONALE DINAMICA REALIZZATA COME COMBINAZIONE LINEARE A COEFFICIENTI COSTANTI O VARIABILI DEL VALORE MISURATO DI ALCUNE VARIABILI INTERNE • CONTROLLO A CONTROREAZIONE PROPORZIONALE DI ALCUNE VARIABILI SIGNIFICATIVE CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO 54 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO EMPIRICHE SENZA MODELLO - CONTROLLORI LOCALI REGOLATORI A RELÈ REGOLATORI STANDARD REGOLATORI CON AUTOTUNIG - COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI CONTROLLO PLC CON PROGRAMMA RIGIDO SISTEMISTICHE CON MODELLO - CONTROLLORI LOCALI REGOLATORI CON TUNING OTTIMIZZATO REGOLATORI A GUADAGNO PROGRAMMATO REGOLATORI FUZZY - COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI CONTROLLO PLC CON PROGRAMMA FLESSIBILE - SUPERVISIONE CONTROLLO MANUALE DA OPERATORE DI IMPIANTO - SUPERVISIONE CONTROLLO MANUALE ASSISTITO DA SISTEMA ESPERTO E CONTROLLORI INTELLIGENTI SUDDIVISIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 55 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO PROBLEMI EMERGENTI FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DA CONTROLLARE PRESTAZIONI DEL SISTEMA CONTROLLATO STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO REALIZZAZIONE DEL SISTEMA CONTROLLATO SOTTOPROBLEMI PIÙ SIGNIFICATIVI MODALITÀ VARIABILI VARIABILI DI FUNZIONAMENTO DI COMANDO MISURABILI STATICHE DINAMICHE ROBUSTE A CONTROREAZIONE A CATENA APERTA SEMPLICE DISTURBI CON PREDITTORE COMPENSAZIONE CON MODELLO DEI DISTURBI INCLUSO FUNZIONALE ISTANTANEA COMPENSAZIONE CON DEI DISTURBI PREDITTORE BASATA BASATA BASATA BASATA SULLA INTUIZIONE SULLA ESPERIENZA SU MODELLI E ALGORITMI SU REGOLE STRUMENTAZIONE CONVENZIONALE E DI CAMPO STRUMENTAZIONE STRUMENTAZIONE SMART INTELLIGENTE DIFFUSIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO 56 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO DI UN SISTEMA DA CONTROLLARE COMPLESSO MANUALE OPERATORE ESPERTO ESPERIENZA PROGRAMMA DI CONDUZIONE SISTEMA ESPERTO AUTOMATICO DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE ALGORITMO - LOGICO - RIGIDO - FLESSIBILE MODALITÀ DI CONTROLLO DI UN SISTEMA COMPLESSO 57 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI INTERVENTO CONTROLLO A CATENA APERTA DA OPERATORE DISTURBI VARIABILI DI INTERVENTO ATTUATORI E SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILI CONTROLLATE A LIVELLO DI: • CAMPO VARIABILI DI CONTROLLO • COORDINAMENTO VARIABILI DI COMANDO • CONDUZIONE VARIABILI DI CONDUZIONE • GESTIONE VARIABILI DI GESTIONE MODALITÀ DI INTERVENTO DI UN APPARATO O DI UN IMPIANTO 58 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI INTERVENTO CONTROLLO DA SISTEMA ESPERTO DALL’ESPERIENZA NELLA CONDUZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE VALORE DA ASSEGNARE ALLE VARIABILI DI INTERVENTO DISTURBI VARIABILI DI INTERVENTO ATTUATORI E SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILI CONTROLLATE MODALITÀ DI CONTROLLO DI UN APPARATO O DI UN IMPIANTO 59 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO MODALITÀ DI INTERVENTO CONTROLLO CON DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE DALLA CONOSCENZA: • DELLA STRUTTURA • DELLE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO • DELLE CONDIZIONI OPERATIVE PREGRESSE CONDIZIONI OPERATIVE DESIDERATE DISTURBI VARIABILI DI INTERVENTO MODELLO DI COMPORTAMENTO ATTUATORI E SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILI CONTROLLATE ANDAMENTO OTTIMIZZATO DELLE VARIABILI DI INTERVENTO DISPOSITIVO DI ELABORAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO DI UN APPARATO O DI UN IMPIANTO 60 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO OBIETTIVI NELLA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO FINALIZZATO ALL’AUTOMAZIONE • EFFICIENZA DEL SISTEMA CONTROLLATO • SICUREZZA DI FUNZIONAMENTO • QUALITÀ DEL PRODOTTO • IMPATTO AMBIENTALE LEGGI FONDAMENTALI • CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE PRIMA CHE VENGA AFFRONTATA LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO FINALIZZATO ALL’AUTOMAZIONE • APPLICAZIONE DI MODALITÀ DI CONTROLLO CHE POSSANO ESSERE RESE OPERATIVE IN MANIERA SEMPLICE IN GENERE, PIÙ ELEVATA È LA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI E PIÙ IMPEGNATIVA È LA PROGETTAZIONE DELLA MODALITÀ DI CONTROLLO CARATTERIZZAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO DEL MODELLO DINAMICO 61 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO PROBLEMI EMERGENTI MODALITÀ DI CONTROLLO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • OTTIMIZZAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • OTTIMIZZAZIONE NELLA CONDUZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE • VERIFICA DELLA SICUREZZA • MANUTENZIONE PREVENTIVA • DIAGNOSI DEI GUASTI RISOLTI APPLICANDO • • • • MODELLAZIONE E SIMULAZIONE DEL SISTEMA DA CONTROLLARE ACQUISIZIONE E ARCHIVIAZIONE INTELLIGENTE DEI DATI CONDUZIONE INTELLIGENTE DEGLI APPARATI STRUMENTAZIONE INTELLIGENTE PER LA: • CONDUZIONE • MANUTENZIONE • DIAGNOSTICA CARATTERIZZAZIONE DEL MODELLO DINAMICO 62 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO CONTROLLO DI UN APPARATO PROBLEMI EMERGENTI OTTIMIZZAZIONE NELLA SCELTA DELLA STRUMENTAZIONE AFFIDABILITÀ DI COMPORTAMENTO ATTENUAZIONE DELL’EFFETTO DI: FENOMENI PREVEDIBILI FENOMENI CASUALI PRECISIONE NEL RAGGIUNGIMENTO DELLE CONDIZIONI OPERATIVE PREFISSATE DURANTE: IL FUNZIONAMENTO A REGIME PERMANENTE L’INSEGUIMENTO DI MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO VARIABILE. RISOLTI APPLICANDO •STRETEGIE DI CONTROLLO SUI CONTROLLORI LOCALI CARATTERIZZAZIONE DEL MODELLO DINAMICO 63 INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO SCENARIO SISTEMA DA CONTROLLARE SOVRA DIMENSIONATO NON SOVRA DIMENSIONATO RITARDO FINITO PREVALENTE MODALITÀ DI CONTROLLO CONDIZIONI OPERATIVE DOMINANTI A CATENA APERTA CON COMPENSAZIONE DIRETTA DEI DISTURBI CON COMPENSAZIONE PREDITTORE CON MODELLO NOMINALE INSERITO NEL CONTROLLORE INSEGUIMENTO DI CONDIZIONI OPERATIVE VARIABILI A CONTROREAZIONE MANTENIMENTO DELLA CONDIZIONE OPERATIVA PREFISSATA PRESTAZIONI DOMINANTI DEL SISTEMA CONTROLLATO ATTENUAZIONE DELL’EFFETTO DEI DISTURBI A CATENA APERTA DALLO STATO DI QUIETE CON COMPENSAZIONE AD UNA INDIRETTA BASATA CONDIZIONE OPERATIVA O SUL MODELLO INSERITO NEL VICEVERSA CONTROLLORE STABILITÀ FEDELTÀ STATICA DI RISPOSTA RAPIDITÀ DI RISPOSTA FEDELTÀ DINAMICA DI RISPOSTA ROBUSTEZZA DI COMPORTAMENTO MODALITÀ DI CONTROLLO – CONDIZIONI OPERATIVE - PRESTAZIONI 64