a cura di ANGELA ORABONA
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
“I sogni di oggi sono
la realtà di domani”
Robert Goddart
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
“Se A è il successo nella vita
allora A è uguale a x più y più z.
Il lavoro è x,
il gioco è y,
e z è tenere la bocca chiusa.”
Albert Einstein
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Tre persone erano al lavoro in un cantiere
edile. Avevano il medesimo compito, ma
quando fu loro chiesto quale fosse il loro
lavoro, le risposte furono diverse:
"Spacco pietre" rispose il primo.
"Mi guadagno da vivere" rispose il secondo.
"Partecipo alla costruzione di una cattedrale"
disse il terzo.
Peter Schultz
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
REGOLAMENTO AUTONOMIA SCOLASTICA
Art.21 legge n.59/1997
Autonomia a tutte le istituzioni scolastiche e agli istituti
educativi
D.P.R. n.275/99
CAP. 1° SCOPO DELL’AUTONOMIA
art.1-2: L’autonomia delle istituzioni scolastiche non è da
intendersi come un FINE, ma quale MEZZO per garantire,
attraverso “interventi di educazione, formazione e
istruzione mirati allo sviluppo della persona umana”, il
SUCCESSO FORMATIVO dei soggetti che ad esse si rivolgono.
L’autonomia si applica, a partire dal 1/sett/2000 a tutte le
istituzioni scolastiche statali e non.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
CAP. 2° PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
art.3: Ogni istituzione predispone
DELL’OFFERTA FORMATIVA.
e
(P.O.F.) Questo PIANO, elaborato
coerentemente con gli obiettivi
dal
adotta
il
collegio
PIANO
docenti
generali ed educative dei diversi tipi di indirizzi di studio, è il
DOCUMENTO
FONDAMENTALE costitutivo
organizzativa di ogni singola
scuola ed ESPLICITA la
extracurricolare, educativa ed
dell’identità
progettazione
culturale
ed
curricolare,
organizzativa. Questo PIANO è pubblico e viene consegnato
agli alunni e alle famiglie
all’atto della iscrizione.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’autonomia scolastica costituisce la riforma delle riforme,
la più importante riforma scolastica degli ultimi venti anni, perché
disegna sul piano giuridico una scuola non più dipendente dal
centralismo burocratico.
Con la riforma del Titolo V della Costituzione l’autonomia scolastica
ha addirittura assunto il rango costituzionale.
1)
L’educazione per tutta la vita
2)
L’autonomia scolastica
(possibilità di tenere conto del contesto socio-culturale)
3)
Il passaggio dalla scuola del programma alla scuola del
curricolo.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Art.4 AUTONOMIA DIDATTICA
OBIETTIVO
il SUCCESSO FORMATIVO
(la promozione delle potenzialità di ciascuno)
REGOLANO
tempi e svolgimento delle singole discipline
• il monte ore annuale di ciascuna disciplina
POSSONO
• la definizione di UNITA’d’INSEGNAMENTO non
coincidente con l’UNITA’ ORARIA
DISCIPLINARE
• l’attivazione di Percorsi Didattici Individualizzati
• il coinvolgimento di alunni provenienti dalla stessa
classe, da classi diverse e da diversi anni di corso
Le singole
• l’aggregazione delle discipline in ambiti e aree
istituzioni
ASSICURANO
INDIVIDUANO
CRITERI per
modalità e criteri di VALUTAZIONE
degli alunni
i criteri per la VALUTAZIONE periodica
del SERVIZIO offerto nella sua generalità
il recupero dei DEBITI FORMATIVI – nuove
norme
il riconoscimento dei CREDITI FORMATIVI
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Art.5 AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
Le Istituzioni
Scolastiche
Gli obiettivi
generali
ADOTTANO
MODALITA’
ogni anno
ORGANIZZATIVA
coerente con
Il miglioramento
dell’offerta
formativa
Adattamento del calendario scolastico –
Orario complessivo del curricolo
Orario destinato alle singole
discipline ed attività
Utilizzazione diversificata dei docenti
in funzione di esigenze metodologiche
ed organizzative
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Art.6 AUTONOMIA DI RICERCA SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
Gli aspetti progettuali e valutativi
La formazione e aggiornamento
del personale scolastico
Le
IstituzioniCURANO
Scolastiche
Singolarmente e in rete
L’innovazione metodologica e didattica
Una più efficace diffusione delle
informazioni, esperienze e
materiale didattico
L’integrazione tra le diverse articolazioni
del sistema scolastico
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Art.7 RETI DI SCUOLE
POSSONO STIPULARE
• attività didattiche, di ricerca e di sperimentazione
CONVENZIONI
• attività di formazione e aggiornamento del personale
scolastico
L’ACCORDO
• attività amministrativa e contabile
può avere ad oggetto
• acquisto di beni e servizi
• scambio temporaneo di docenti
• organizzazione di Laboratori Territoriali per:
- attività didattica e sperimentazione
L’ACCORDO
Dovrà stabilire
- una più efficace circolazione delle INFORMAZIONI
- la FORMAZIONE del personale scolastico
- l’ORIENTAMENTO scolastico e professionale
LE SCUOLE
Singolarmente
e in rete
• altre attività coerenti con le finalità dell’offerta
formativa
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Pubblici
POSSONOPolo Qualità di Napoli
a Consorzi
Allo scopo di acquisire beni
E servizi ritenuti utili
Art. 8-9-10 DEFINIZIONE DEI CURRICOLI -
IL M.P.I. definisce
LIVELLO CENTRALE
•le DISCIPLINE e ATTIVITA’ fondamentali e obbligatorie e il relativo monte ore annuale
•l’ORARIO OBBLIGATORIO ANNUALE COMPLESSIVO dei curricoli comprendente:
a) la QUOTA NAZIONALE OBBLIGATORIA
b) la QUOTA OBBLIGATORIA RISERVATA alle singole istituzioni
•i limiti della FLESSIBILITA’ TEMPORALE per realizzare compensazioni tra discipline
•e attività della QUOTA NAZIONALE
gli STANDARD
OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA
LIVELLO DECENTRATO
compone
•metodi e scadenze per le RILEVAZIONI PERIODICHE
il CURRICOLO OBBLIGATORIO o QUADRO UNITARIO
discipline FONDAMENTALI stabilite a livello nazionale (QUOTA-NAZIONALE)
discipline e attività liberamente scelte (ambito QUOTA RISERVATA)
INTEGRAZIONE tra le due quote (nazionale e riservata)
modalità di attuazione della FLESSIBILITA’ TEMPORALE
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA in favore di:
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
- propri alunni
- popolazione giovanile
- adulti
GLOSSARIO
ACCORDO DI RETE
è un accordo stipulato tra istituzioni scolastiche per facilitare il Raggiungimento di
obiettivi comuni ed è depositato presso le rispettive segreterie.
Tale accordo è approvato dal Cons. dell’Istituzione. La parte didattica e/o di
ricerca è approvata anche dal Coll. Doc. In tale accordo si dovranno precisare i
poteri, le competenze e a durata dell’organo di gestione.
CURRICOLO OBBLIGATORIO quadro unitario
è il piano di studi predisposto dalle singole istituzioni scolastiche. Questo
curricolo indicherà, nel rispetto delle quote orarie (nazionale e riservata), le
discipline e attività definite a livello nazionale, quelle individuate dalle singole
istituzioni e i margini di flessibilità (in pratica i Programmi in vigore saranno
progressivamente sostituiti dai Curricoli).
DISCIPLINE della quota nazionale
sono le discipline che compongono un Piano di Studi e sono definite a livello
nazionale nell’ambito della quota oraria nazionale obbligatoria.
DISCIPLINE della quota riservata
sono quelle discipline o attività che vengono direttamente scelte dalle singole
istituzioni nell’ambito della quota oraria ad esse riservata.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
FLESSIBILITÀ TEMPORALE
Ogni singola istituzione scolastica PUÒ, autonomamente, modificare (secondo una
percentuale stabilita a livello nazionale) il monte-ore annuale delle discipline,
attraverso un’operazione di
decremento/incremento tra le stesse ore delle
discipline.
ORARIO OBBLIGATORIO DI CIASCUN CIRCOLO
E’ l’insieme della quota oraria obbligatoria nazionale e della quota oraria
obbligatoria riservata a ciascuna situazione.
ORGANO DI GESTIONE
È l’organismo a cui le istituzioni scolastiche collegate in rete affidano la gestione
delle risorse finanziarie e professionali per il raggiungimento delle finalità del
progetto.
PIANO OFFERTA FORMATIVA
È il documento fondamentale elaborato da ciascuna istituzione scolastica.
Contiene la progettazione disciplinare, educativa ed organizzativa. E’ elaborato dal
Coll. Doc., nel rispetto delle competenze, ed è adottato dal Cons. dell’Istituzione.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
PIANO DI STUDI
È definito a livello nazionale.
Comprende le discipline e il quadro orario, articolate per grado, tipo ed
indirizzo d’istruzione. Ciascun Piano di Studi dovrebbe contenere la percentuale
di Flessibilità Temporale.
QUOTA ORARIA NAZIONALE
È il quadro orario annuale predeterminato a livello nazionale, per ciascun grado,
tipo o indirizzo di studi. Questa quota oraria comprenderà le discipline ed
attività definite a livello nazionale.
QUOTA ORARIA RISERVATA
È il quadro orario riservato obbligatoriamente ad ogni singola istituzione. In
questa quota ciascuna scuola potrà liberamente individuare quelle discipline ed
attività che andranno ad integrare quelle stabilite a livello nazionale.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
STANDARD
E’ la soglia di accettabilità (il livello medio/minimo), riferita:
· all’insieme degli apprendimenti
· alla funzionalità ed efficacia del servizio, nella sua generalità, erogato da
un’istituzione scolastica.
SUCCESSO FORMATIVO
E’ riferito alle potenzialità di ciascun alunno. Ogni istituzione attiverà dei percorsi
formativi funzionali all’ampliamento degli apprendimenti e alla crescita educativa
di tutti gli alunni, nel rispetto e riconoscimento delle diversità e dei ritmi
d’apprendimento di ciascuno.
UNITÀ DI INSEGNAMENTO
E’ il tempo dedicato ad una lezione.
Non coincide necessariamente con l’unità oraria.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
IL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Strumento fondamentale delle diverse dimensioni
dell’Autonomia è il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)
Documento della identità culturale delle singole scuole,
che esplicita la lo progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa .
è coerente con Obiettivi generali ed educativi dei
diversi tipi e indirizzi di studio determinati a
Il P.O.F.
livello nazionale
riflette le esigenze della realtà locale e del suo
contesto culturale, economico e sociale
tiene conto della programmazione
territoriale dell’offerta formativa
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
P.O.F.L’elaborazione deve essere preceduta da due tipi di riflessione:
La prima riguarda il campo della progettazione, intesa come assunzione di
responsabilità da parte dell’istituzione scolastica a farsi carico di un orientamento
strategico innovativo attraverso:
- l’elaborazione della sua missione
- la decisioni in merito al modo di essere e di funzionare della scuola
- le finalità delle attività poste in essere
- il campo di intervento dell’istituto
-le prospettive di sviluppo;
La seconda riguarda il campo della organizzazione-gestione delle risorse umane,
senza il contributo delle quali nessun discorso di innovazione può trasformarsi in
innovatività (processo organizzativo che produce miglioramento continuo).
il P.O.F. e’ quindi :
•un atto di politica scolastica locale
•un atto di responsabilità “contrattuale”
Infatti il P.O.F è uno strumento di contrattualità formativa dentro e fuori la scuola,
con l’utenza e il territorio. Contrattualità reciproca e finalizzata all’assunzione di
responsabilità da parte di tutte le componenti: dirigenti, docenti, alunni, personale
ATA, O.O.C.C (organi collegiali), genitori, enti e associazioni.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
FASI DI PROGETTAZIONE DEL P.O.F.
I Consigli di classe predispongono la programmazione annuale specificando gli
obiettivi in termini di padronanze, di competenze e di abilità. I singoli insegnanti, a
loro volta, sviluppano i Progetti Didattici disciplinari (o, in gruppo, trasversali)
secondo tale modalità:
a) si individuano i saperi e le competenze negli allievi
b) si selezionano i concetti specifici (modelli epistemologici) della disciplina che
meglio rispondono all’ampliamento della mappatura delle conoscenze negli allievi
c) si selezionano metodi e tecniche, strumenti e linguaggi, funzionali allo stile
cognitivo degli allievi, suddividendoli in gruppi omogenei/eterogenei secondo le
competenze da sviluppare
d) si pianifica l’intervento formativo lungo un percorso principale alla cui
conclusione deve essere indirizzato tutto il gruppo
e) si prevedono per lo stesso compito molteplici situazioni formative sulla base
dei diversi modelli cognitivi in modo da garantire a tutti un apprendimento
personalizzato
f) si predispongono percorsi didattici individualizzati per gli allievi in situazione di
handicap o con gravi svantaggi nell’apprendimento.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
CARATTERISTICHE DELLA
NUOVA CULTURA
Dalla logica della progettazione
in parallelo
Alla logica della concertazione
Dalla considerazione dell’Ente
Locale fornitore di servizi
Alla considerazione dell’Ente
Locale partner progettuale
Dalla rivendicazione delle
differenze
Alla valorizzazione delle
congruenze
Dai rapporti informali
Ai rapporti formalizzati
Dalla struttura a castello
Alla struttura di rete
Dalla logica autarchica
Alla logica associativa
Dalla chiusura
All’apertura
Dalla staticità
Al dinamismo
Dalla deresponsabilizzazione
Alla responsabilità
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
RIFLESSIONI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La scuola ha compreso veramente ciò che l’autonomia permette?
Ha utilizzato, finalizzato, dato un senso alla flessibilità?
Dal tempo settimanale rigido al monte ore annuale?
E’ passata dalla centralità della classe alla centralità dell’alunno?
Dall’attenzione all’organizzazione dell’insegnamento all’attenzione
dell’apprendimento?
Dal giudizio alla valutazione formativa?
Dai contenuti disciplinari alle competenze?
Dal programma alla progettazione curricolare?
Dall’esecutività alla progettualità?
Dalla dipendenza all’autonomia?
Ha avviato il dibattito sul curricolo, che è il nucleo centrale del
POF, il percorso che la scuola, con tutte le agenzie del territorio
struttura affinché l’alunno abbia diritto alla cittadinanza?
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
IL CURRICOLO NELLA
SCUOLA
DELL’AUTONOMIA
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Il curricolo nell’Autonomia didattica
e organizzativa
Richiamato art. 8 Decreto 275 –
Attuativo Autonomia
Definizione delle regole e delle garanzie per la
progettazione e la realizzazione:
– della flessibilità,
– della diversificazione,
– dell’efficienza e dell’efficacia del servizio
scolastico,
– dell’integrazione e del miglior utilizzo delle risorse
e delle strutture.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Curriculum Autonomia
Cosa è?
Un percorso che l’Istituzione Scolastica organizza
anche con il territorio su indicazione del C.I affinchè gli
alunni abbiano:
• Conoscenze
• Abilità
• Competenze
• Capacità
• Competenze indispensabili per conoscersi e
conoscere il mondo
• Atteggiamenti
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
FINALITA’ del
CURRUCOLO
Dare ai ragazzi strumenti per continuare ad
imparare, a conoscere, a essere e a
vivere con gli altri
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
AUTONOMIA
IL LUOGO DELLE DECISIONI SI SPOSTA
DAL CENTRO
ALLA SINGOLA ISTITUZIONE SCOLASTICA
PROGRAMMI NAZIONALI
CURRICOLO:
PRINCIPALE STRUMENTO
DELLA PROGETTUALITA' DIDATTICA
Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo
che uno studente compie, dalla scuola dell’infanzia alla
scuola secondaria.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’ELABORAZIONE
DEL CURRICOLO
Adattamento dei programmi ad una situazione
concreta, questo è il CURRICOLO, utilizzando
tutto ciò che è concesso dall’autonomia
(flessibilità, …)
• Obiettivi generali del processo formativo
• Scegliere i contenuti e organizzarli
• Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle
competenze degli alunni;
• Discipline e attività costituenti la quota nazionale dei
curricoli e il relativo monte ore annuale
• Modalità organizzative: Metodi, strumenti, tecniche
di verifica
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
CURRICOLO
Curricolo
Piani di Studio
Unità di apprendimento
http://www.pubblica.istruzione.it/news/2007/
indicazioni_nazionali.shtml
http://www.ic-turoldo.it/
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
La progettazione curricolare è un’operazione complessa
che coinvolge tutti i fattori connessi con il processo
educativo, dai contenuti agli esiti formativi.
Il curricolo va costruito nella scuola, non viene
emanato dal centro per essere applicato;
Tale costruzione deve
permettere l’accordo tra
istanza centrale, normativa e
unitaria, ed istanza locale,
pragmatica e flessibile;
La costruzione del curricolo
implica una considerazione
della scuola come luogo di
ricerca
INNOVAZIONE EDUCATIVA
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
LE INDICAZIONI per IL CURRICOLO
IL CURRICOLO
è
IL CUORE DIDATTICO del
PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
Il complesso delle esperienze/percorsi di apprendimento
delle opportunità formative
che
una scuola sceglie
progetta,
predispone per
propri alunni
Nel processo di
gli alunni compiono e
realizzano in forme
organizzate
- istruzione / formazione
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
Non è emanato dal centro per essere applicato
Va predisposto all’interno
del Piano dell’Offerta Formativa
Va “costruito” nella scuola-comunità educante
in verticale - in orizzontale
La costruzione deve permettere l’accordo
tra
Istanza centralenormativa-unitaria
Istanza locale, pragmatica
e flessibile
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
La rielaborazione
delle pratiche
didattiche interne di
una comunità
professionale
Il rapporto dialettico
con le comunità
scientifiche esterne
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
l’asse dei valori
CULTURA-SCUOLA-PERSONA
la scuola nel nuovo scenario
DEVE
FORNIRE
GLI
STRUMENTI e i SUPPORTI per:
 affrontare i cambiamenti rapidi di una societa’
complessa
 riorganizzare/reinventare i propri saperi/competenze
affrontare l’incertezza e la mutevolezza degli scenari
Offrire: occasioni di apprendimento dei saperi e
linguaggi culturali di base
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
l’asse dei valori
CULTURA-SCUOLA-PERSONA
centralità della persona
 SINGOLARITÀ E COMPLESSITÀ DI OGNI PERSONA
 STUDENTE AL CENTRO DELL’AZIONE EDUCATIVA
 PROMOZIONE DEI LEGAMI COOPERATIVI
 ELABORARE STRUMENTI DI CONOSCENZA PER
 COMPRENDERE I CONTESTI
socio-culturali-antropologici
 AGIRE IN TALI CONTESTI
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
L’asse dei valori
CULTURA-SCUOLA-PERSONA
una nuova cittadinanza
collaborazione fra scuole ed attori extrascolastici
La famiglia
Scuola-territorio/comunità
un’alleanza
Integrazione e sinergie
educativa
SISTEMA EDUCATIVO:FORMARE CITTADINI DELL’EUROPA E DEL MONDO
Costruzione di collettività ampie e composite
Esperienze culturali nei diversi spazi e tempi della storia
Acquisire gli alfabeti dell’imparare a vivere e convivere
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
L’asse dei valori:
CULTURA-SCUOLA-PERSONA
un nuovo umanesimo
per fronteggiare il cambiamento
Dominio dei
singoli ambiti
disciplinari
superare la
frammentazione
creazione di
connessioni
disciplinari
Nuova alleanza fra saperi in ambito
UfficioUmanistico/artistico
Scolastico Regionale per la Campania
Scientifico/tecnologico
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO:
l’asse degli strumenti culturali
LE FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
per un CURRICOLO VERTICALE
Sviluppo:
dell’IDENTITA’
dell’AUTONOMIA
delle COMPETENZE:esplorazione-osservazione-
confronto
del SENSO della CITTADINANZA
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO:
l’asse degli strumenti culturali
LE FINALITA’ DEL PRIMO CICLO d’ISTRUZIONE
per un CURRICOLO VERTICALE
Elaborazione
dell’esperienza e
dell’identità
personale
Alfabetizzazione
culturale di base
Esercizio della
cittadinanza attiva
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
NEL PASSAGGIO
•Dagli ambiti e campi dell’esperienza
(luoghi del fare e dell’agire orientati ai sistemi
simbolico-culturali)
•All’emergere e definirsi delle discipline
Strumenti di indagine che dispongono di
Linguaggi, concetti specifici
Metodi e procedure caratterizzanti
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
Dall’ACQUISIZIONE degli apprendimenti di base alla
PADRONANZA degli ALFABETI DI BASE
oDISCIPLINARI:
oACQUISIZIONE DEI LINGUAGGI SIMBOLICI
o INTRODUZIONE DEI QUADRI TEORICI E
METODOLOGICI
o RICERCA DI APPROCCI INTEGRATI,
-connessioni pluridisciplinari (all’interno delle aree con
discipline epistemologicamente affini o fra aree
diverse)
- esperienze interdisciplinari
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
l’asse degli strumenti culturali
DISCIPLINE
RAGGRUPPATE PER
AREE
1. AREA LINGUISTICO-
GLI ASSI CULTURALI
obbligo d’Istruzione
- Asse
dei linguaggi
ARTISTICO- ESPRESSIVA - Asse matematico
2. AREA
- Asse scientifico
STORICO GEOGRAFICA
3. AREA MATEMATICOSCIENTIFICO TECNOLOGICA
tecnologico
- Asse storico sociale
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
 specifici
della scuola
riferiti ad attività e
discipline
 strategici per raggiungere
i traguardi per lo sviluppo di competenze
indicati
Nella scuola primaria:
Nella scuola secondaria di
I grado
al termine
del terzo e quinto anno
al termine del terzo anno
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Analizzare gli obiettivi per ritrovarvi
LE CONOSCENZE articolate in:
informazioni – componenti procedurali – concetti
+
LE ABILITA’ intese come:
-saper fare utilizzando le conoscenze apprese
-elemento costitutivo delle competenze
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
LO SVILUPPO delle COMPETENZE
TRAGUARDI per lo
Nella prospettiva
sviluppo delle COMPETENZE
- Per
delle
discipline /aree
disciplinari al termine
COMPETENZE CHIAVE
 della scuola infanzia nei
DELL’OBBLIGO
vari campi di esperienza
 della scuola primaria
 della scuola secondaria
a CONCLUSIONE
DI ISTRUZIONE
D.M 139 22 agosto 2007
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO delle COMPETENZE
•Posti al termine degli snodi significativi del percorso
curricolare
•Finalizzano l’intervento educativo /Orientano i
percorsi di apprendimento
•In progressione verticale-in forma intensificata
Dal QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE E TITOLI:
Le competenze indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e personale; le competenze
sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Verso LE COMPETENZE CHIAVE
del nuovo OBBLIGO DI ISTRUZIONE
OTTO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
3. Comunicare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
indicazioni come testo aperto:
scelte di metodi- organizzazione
•Articolazione dei tempi didattici
• Organizzazione degli spazi
•Modalità di conduzione delle attività didattiche
- di aula e laboratorio - di classe e gruppi classe
•Processi di ricerca e sperimentazione
•Documentazione
Implicazione del DPR 275 ‘99
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
indicazioni come testo aperto:
scelte di valutazione
Agli insegnanti compete:
•La responsabilità della valutazione
•La scelta degli strumenti (criteri elaborati dagli
OOCC)
•La valutazione precede, accompagna, segue i
percorsi curricolari
•Funzione: formativa -di accompagnamento
-di stimolo al miglioramento continuo
+ RESPONSABILITÀ DELL’AUTOVALUTAZIONE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Valore dell’ambiente di apprendimento
Evidenziato per scuola infanzia e primo ciclo
come CONTESTO MOTIVANTE
SCUOLA INFANZIA:
l’apprendimento avviene
per esperienza ed
esplorazione
PRIMO CICLO:
Contesti idonei ad
incoraggiare
esplorazione e scoperta,
l’ambiente/gli spazi devono cooperazione
essere funzionali alla
realizzazione di forme
pedagogia attiva,
laboratoriali e la
promuovere intuizioni,
consapevolezza del
scoperte, corresponsabilità proprio apprendimento
e cooperazione
Implicazione del DPR 275 /‘99
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
le INDICAZIONI e L’AUTONOMIA SCOLASTICA
DPR 275 / ‘99 REGOLAMENTO AUTONOMIA
Art. 8 DEFINIZIONE CURRICOLI
• E’ il documento di riferimento
dell’autonomia scolastica (che inquadra le
possibilità di scelta)
• E’ tuttora documento fondamentale in
materia di CURRICOLO
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Attualità del DPR 275 art. 8 Definizione dei curricoli
IL MIUR DEFINISCE
1. GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
2. GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO/ e le
COMPETENZE degli ALUNNI
3. LE DISCIPLINE E LE ATTIVTÀ COSTITUENTI LA QUOTA
NAZIONALE DEI CURRICOLI ED IL MONTE ORE ANNUALE
4. L’ORARIO OBBLIGATORIO ANNUALE COMPLESSIVO
QUOTA NAZIONALE E QUOTA RISERVATA ALLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE
5. I LIMITI DI FLESSIBILITÀ TEMPORALE per la COMPENSAZIONE
TRA DISCIPLINE/ATTIVITÀ DELLA QUOTA NAZIONALE
6.GLI STANDARD RELATIVI ALLA QUALITÀ DEL SERVIZIO
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
DPR 275 all’art. 8
LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
determinano
LA QUOTA LORO RISERVATA con
DISCIPLINE E ATTIVITA’ da esse LIBERAMENTE
SCELTE nei limiti di flessibilità
- compensazioni fra discipline
- l’ampliamento offerta formativa
- le discipline/attività facoltative-opzionali
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Art. 8. 2
Le Istituzioni scolastiche determinano nel POF il
CURRICOLO OBBLIGATORIO dei propri alunni
A) LA QUOTA NAZIONALE
OBBLIGATORIA
B) LA QUOTA RISERVATA ALLE
ISTITUZIONI SCOLASTICHE
nell’integrazione A + B
è garantito il carattere unitario del sistema istruzione
è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale
si definiscono le azioni per rispondere alle esigenze
formative degli alunni - di famiglie - territorio
Il curricolo della singola istituzione
scolastica viene personalizzato
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
le NUOVE INDICAZIONI – IL DL ‘59
(L. 53 / 2003)
LE INDICAZIONI PER IL
CURRICOLO
il DL 59 / 2004 è
-attuano un processo di
revisione delle
tuttora in vigore
definisce il tempo scuola
Indicazioni Nazionali
obbligatorio e facoltativoattraverso gradualità e opzionale
sperimentazione
*tuttavia non menzionato
nelle nuove Indicazioni
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
COSTRUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
DL 59/’04 INDICAZIONI NAZIONALI per PSP
OF
Obiettivi formativi significativi per ogni alunno
OSA
Obiettivi specifici apprendimento
UDA
percorsi di contenuti/attività/ metodi/
soluzioni organizzative per trasformare
conoscenze-abilità in competenze
Insieme di UDA
PSP (piani studio personalizzati)
PECUP
PORTFOLIO –TUTOR
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
DL 59-’04 e DM 31-08-’07
OGPF/OF
quadro teorico CULTURA-SCUOLA-
PERSONA
OSA
OBIETTIVI di APPRENDIMENTO
UDA
non citate – non abolite
PSP
sostituiti dal CURRICOLO
PECUP
SVILUPPO
sostituito da TRAGUARDI per
COMPETENZE
PORTFOLIO
TUTOR
(possibile come documentazione)
Abolito
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
IPOTESI DI PROGETTAZIONE CURRICOLARE
MACROPROGETTAZIONE: Offerta Formativa curricolare
nuove Indicazioni - DPR 275- indicazioni nazionali
•CURRICOLO NAZIONALE CON INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
+
•CURRICOLO DI SCUOLA:quota riservata alle istituzioni
scolastiche
corsi di studio obbligatori
corsi di studio obbligatori ma opzionali
+
• Quota facoltativa /opzionale (DL 59-’04)
(es 27 h +3h sc. Primaria /29+4 sc. Secondaria 1° gr.)
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
IPOTESI DI PROGETTAZIONE CURRICOLARE
MICROPROGETTAZIONE:MODELLI LOGICO-ORGANIZZATIVI delle
ATTIVITA’ DIDATTICHE
UDA: quale validità mantengono?
•NON VENGONO INDICATI MODELLI OPERATIVI
dettagliati per l’organizzazione dell’attività didattica
sono demandati alle scuole
•Tuttavia si parla di CONTENUTI-METODIORGANIZZAZIONE
Disperdere la componente metodologico-didattica
sperimentata con le precedenti Indicazioni Nazionali ?
Alleggerire l’impostazione progettuale UDA?
Riprendere modelli precedenti?
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
IPOTESI DI PROGETTAZIONE CURRICOLARE
MICROPROGETTAZIONE: definizione di
contenuti / obiettivi apprendimento/competenze per
attività e classi
delle componenti di flessibilità
• interazioni disciplinari
• tempi: unità orarie - modularità
•formule organizzative: -classi-gruppi classe
-compresenze/contemporaneità
•metodologie/laboratori-spazi attrezzati/ strumentazioni
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LE COMPETENZE
NEI NUOVI PERCORSI DELLA
SECONDARIA SUPERIORE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’IDENTITA’
DEGLI ISTITUTI
PROFESSIONALI
E’ CONNOTATA DALL’INTEGRAZIONE TRA UNA
SOLIDA BASE di ISTRUZIONE GENERALE E LA
CULTURA PROFESSIONALE CHE CONSENTE
AGLI STUDENTI di SVILUPPARE I SAPERI E LE
COMPETENZE NECESSARI AD ASSUMERE
RUOLI TECNICI OPERATIVI NEI SETTORI
PRODUTTIVI E di SERVIZIO di RIFERIMENTO,
CONSIDERATI NELLA LORO DIMENSIONE
SISTEMICA
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
GLI ISTITUTI PROFESSIONALI
POSSONO SVOLGERE, IN REGIME di
SUSSIDIARIETA’ E NEL RISPETTO DELLE
COMPETENZE ESCLUSIVE
DELLE REGIONI IN MATERIA, UN RUOLO
INTEGRATIVO
E
COMPLEMENTARE
RISPETTO AL SISTEMA di ISTRUZIONE E
FOMAZIONE PROFESSIONALE AI FINI DEL
RILASCIO DELLE QUALIFICHE E DEI DIPLOMI
PROFESSIONALI
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
Ai fini della realizzazione dell’offerta
coordinata tra i percorsi degli istituti
dell’istruzione professionale e quelli di
istruzione
e
formazione
professionale
possono essere concordate specifiche intese
tra il MIUR il MEF e le singole regioni
interessate per la sperimentazione di nuovi
modelli organizzativi e di gestione degli istituti
professionali,
anche
in
relazione
all’erogazione dell’offerta formativa
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
DIVERSA IDENTITA’
LICEI
ISTITUTI TECNICI
Strumenti
culturali
e
metodologici
per
una
comprensione approfondita
della realtà, affinchè lo
studente si ponga, con
atteggiamento
razionale,
creativo,
progettuale
e
critico, di fronte a situazioni,
a fenomeni e problemi …
prosecuzione in percorsi
accademici
 Solida base culturale a
carattere scientifico e
tecnologico
 Costruita attraverso
linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico
 Espressa da un limitato
numero di ampi indirizzi
correlati a settori
fondamentali per lo sviluppo
economico e produttivo del
Paese
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
65
PROFILI CULTURALI E RISULTATI di APPRENDIMENTO
(allegato A)
•
Intervenire nelle diverse fasi e livelli
del processo produttivo,
dall’ideazione alla realizzazione del
prodotto, per le parti di propria
competenza, utilizzando gli
strumenti di progettazione,
documentazione e controllo.
•
Approfondire la conoscenza di
concetti principi e teorie
scientifiche e di processi
tecnologici anche attraverso
esemplificazioni pratiche
Individuare il ruolo della tecnologia
come mediazione fra la scienza e la
vita quotidiana
ISTRUZIONE TECNICA
SETTORE TECNOLOGICO
LICEO SCIENTIFICO
• OPZIONE SCIENTIFICO –
TECNOLOGICA
•
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
PROFILI CULTURALI E RISULTATI di APPRENDIMENTO
(allegato A)
•
LICEO DELLE SCIENZE
UMANE
• OPZIONE ECONOMICO
SOCIALE
•
•
ISTITUTO TECNICO
• SETTORE ECONOMICO
- AMMINISTRAZIONE, FINANZA
E MARKETING -
•
Cogliere nessi ed interazioni tra le
scienze economiche giuridiche e
sociali
Individuare le categorie
antropologiche utili per la
comprensione e classificazioni dei
fenomeni culturali
Operare nel governo dei sistemi
aziendali con riferimento a
previsione, organizzazione,
conduzione, gestione e controllo
Operare nel sistema informativo
dell’azienda e contribuire sia alla
sua innovazione sia al suo
adeguamento organizzativo e
tecnologico
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LE COORDINATE PER I NUOVI PERCORSI
• Passaggio dall’apprendimento per discipline
all’apprendimento per competenze
• Flessibilità dell’impianto formativo e
funzionalità dei contenuti di tutte le discipline
generali e di indirizzo alle competenze da
conseguire
• Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici
con i saperi linguistici e storico sociali nel
quadro degli assi culturali e delle competenze
di cittadinanza
• Dimensione laboratoriale
• Governance dell’istituzione scolastica
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
68
Riordino
dell'istruzione secondaria di 2° grado
Articolo 3
(Articolazione del sistema dei licei)
• Il sistema dei licei comprende i licei artistico,
classico, linguistico, musicale e coreutico,
scientifico e delle scienze umane.
• Il Liceo scientifico ha come opzione quella delle
Scienze applicate; il Liceo delle scienze umane ha
l'opzione economico-sociale.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Settori dell'Istituto tecnico
Tecnici : due macrosettori, economico e tecnologico
• Indirizzi del settore economico::
a) Amministrazione, Finanza e Marketing;
b) Turismo;
• Indirizzi del settore tecnologico:
a.Meccanica, Meccatronica ed Energia; b. Trasporti e Logistica;
c.Elettronica ed Elettrotecnica; d. Informatica e Telecomunicazioni;
e. Grafica e Comunicazione; f. Chimica, Materiali e Biotecnologie;
g. Sistema Moda; h. Agraria, Agroalimentare e Agroindustria;
i. Costruzioni, Ambiente e Territorio.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Istituti professionali
Settore dei servizi
a. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale;
b. Servizi socio-sanitari;
c. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera;
d. Servizi commerciali.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Istituti Professionali
Settore Industria ed Artigianato
a) Produzioni industriali ed artigianali;
b) Manutenzione e assistenza tecnica.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Per tutti gli indirizzi
Insegnamento, nel 5° anno,
di una disciplina non
linguistica in lingua straniera
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Ambito organizzativo
delle Scuole
Possibilità di istituire:

Dipartimenti;

Comitati tecnico-scientifici
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Autonomia e flessibilità - Licei
• La quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni
scolastiche nell’ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni,
tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie,
non può essere superiore al 20 per cento del monte ore
complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo
biennio e al 20 per cento nel quinto anno, fermo restando che
l’orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non
può essere ridotto in misura superiore a un terzo nell’arco dei
cinque anni e che non possono essere soppresse le discipline
previste nell’ultimo anno di corso nei piani di studio.
• L’utilizzo di tale quota non dovrà determinare esuberi di
personale.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Autonomia e flessibilità
Istituti Tecnici
Gli Istituti Tecnici “possono utilizzare la quota di
autonomia del 20% dei curricoli, nell’ambito degli
indirizzi definiti dalle regioni .... sia per potenziare gli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con
particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per
attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano
dell’offerta formativa.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Flessibilità - Istituti Tecnici
Gli Istituti Tecnici “utilizzano i seguenti spazi di
flessibilità, intesi come possibilità di articolare in
opzioni le aree di indirizzo, per corrispondere alle
esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi
espressi dal mondo del lavoro e delle professioni,
con riferimento all’orario annuale delle lezioni:
entro il 30% nel secondo biennio e il 35%
nell’ultimo anno. La citata flessibilità è utilizzata
nei limiti delle dotazioni organiche assegnate
senza determinare esuberi di personale”
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Flessibilità
Istituti Professionali
Possono utilizzare la quota del 20% dei curricoli, nell’ambito degli
indirizzi definiti dalle regioni, sia per potenziare gli insegnamenti
obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività
di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa.
Tale quota è determinata in base all'orario complessivo delle lezioni
nel primo biennio e nel complessivo triennio.
Ulteriori spazi di flessibilità – per articolazione in opzioni delle aree di
indirizzo:
• entro il 35% nel secondo biennio;
• entro il 40%, nell'ultimo anno;
• entro il 25%, anche nel primo biennio, per un ruolo complementare
rispetto all'istruzione professionale.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Regolamenti di Riordino dell'istruzione
secondaria di 2° grado
D.P.R. 15 marzo 2010
In riferimento a tutti gli indirizzi di studio si
precisa che i risultati dell'apprendimento sono
declinati in conoscenze, abilità e competenze in
relazione alla Raccomandazione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, sulla
costituzione del quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente (EQF), anche ai
fini della mobilità delle persone sul territorio
dell’Unione europea.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Conoscenze, abilità, competenze
Si rinvia alla definizione univoca che ne
dà il quadro europeo delle qualifiche e
dei
titoli
(European
Qualification
Framework, di seguito indicato con
EQF): “conoscenze” indicano il “risultato
dell’assimilazione
di
informazioni
attraverso l’apprendimento”.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Conoscenze, abilità competenze
• “Abilità” indicano “la capacità di
applicare conoscenze e di usare knowhow per portare a termine compiti e
risolvere problemi; le abilità sono
descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (che implicano l’abilità manuale
e l’uso di metodi, materiali e strumenti)”;
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Conoscenze, abilità competenze
• “Competenze” indicano la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità
personali,
sociali
e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sono descritte
in termini di responsabilità ed autonomia.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Il cum-petere
come convergenza di molteplici prestazioni
Se la “competenza” si configura come capacità complessa –
autonoma e responsabile - di svolgere e portare a buon approdo
un determinato compito, essa deve presupporre, come
sedimentato patrimonio della persona, il concorso di più abilità.
Ad esempio, in un compito di traduzione da una lingua classica o
moderna, il convergere di molteplici abilità poste in gioco
prevede almeno i seguenti elementi:

padronanza adeguata dei due polisistemi linguistici;

possesso delle tematiche trattate, con riferimento agli ambiti
disciplinari e culturali a cui afferiscono;
 capacità di governo di linguaggi specifici;
 adozione – nella lingua di arrivo – di un codice espressivo
adeguato.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Progettare per competenze
Soggetti di azione: Consigli di Classe, Collegi dei Docenti,
con possibile collaborazione dei Dipartimenti e dei C.T.S.
La progettazione per competenze – intese sia come
competenze strategiche, chiave di cittadinanza attiva,
sia come specifiche competenze culturalmente
trasversali alle discipline di studio - progettazione
che costituisce un presupposto fondamentale delle
normative previste dal Riordino della scuola
superiore, significa curvare lo statuto delle discipline
di studio su un traguardo di applicazione autonoma e
responsabile, da parte dello studente, in contesti non
consuetudinari e non necessariamente familiari.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Documentabilità o meno di una competenza
Ne consegue che condizioni essenziali per l'accertamento di una
competenza siano:

un protocollo di rilevazione, in grado di registrare, con una
osservazione specifica, i risultati di approdo, anche in contesti
diversi da quello nel quale si è svolto inizialmente
l'apprendimento;ad esempio, l'osservazione delle prestazioni
di un allievo in un ambiente diverso dalla scuola o, comunque,
in una sede informale di apprendimento, offre un maggiore
spettro di opportunità di registrazione;

l'adozione di mirate forme di verifica documentale; le prove di
verifica dovranno essere articolate in modo tale da cogliere
non uno solo schema di studio e/o di azione, ma più livelli di
prestazione;

l'assunzione di parametri mirati di valutazione degli
apprendimenti.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
.
Polo Qualità di Napoli
Necessità
di
una
interazione
Ne consegue la necessità di una organica interazione,




con un vero e proprio tessuto connettivo, fra azioni di:
didattica orientativa;
didattica laboratoriale;
Valutazione, con particolare rilievo da dare alla
valutazione di processo - modalità di valutazione in
grado di registrare sia le competenze iniziali della persona,
sia quelle conseguite con l'apprendimento.
Autovalutazione che è da intendersi come vera e propria
competenza di governo o comunque di gestione del proprio
percorso di apprendimento. Significativa, in quanto rilevare i
traguardi raggiunti è grande stimolo di motivazione.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Laboratorio
Si configura come ambiente e come stile di pensiero;
• si finalizza ad approfondire le conoscenze, per rafforzare
le capacità e le competenze personali di apprendimento
autonomo;
• ha come suo fondamento un protocollo di osservazione
dei processi di apprendimento dell'allievo.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica laboratoriale (1)
Privilegia:
• un apprendimento partecipativo per il
miglioramento delle capacità di
elaborare processi finalizzati alla
responsabile assunzione di decisioni,
all’ascolto e al rispetto per gli altri;
• un apprendimento esperienziale, con il
potenziamento della curiosità e della
voglia di sperimentare.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica laboratoriale (2)
Esplorazione della realtà: l’alunno viene messo a
contatto con l’ambiente e con i fenomeni quotidiani in
modo consapevole e soprattutto operativo.
La didattica nella attività di laboratorio

presenta compiti e problemi autentici, situazioni
significative della complessità del reale;
 si fonda su tecniche di apprendimento cooperativo
 per il miglioramento delle competenze sociali e
relazionali.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa (1)
In prospettiva di sistema, assume le seguenti
caratteristiche:
• coniuga aspetti informativi, educativi, formativi e di
consulenza;
• si articola in diversi tipi di interventi e di strumenti,
sia disciplinari che trasversali, con l’attribuzione di
compiti specifici a diverse figure (insegnanti,
referenti di classe e di Istituto, Funzioni Strumentali,
esperti esterni).
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa (2)
• non è episodica, ma parte integrante della
quotidianità curricolare;
• è graduale, in quanto prevede risposte ad esigenze
della fase evolutiva e metodologie di attenzione alle
connotazioni soggettive dei destinatari;
• è trasversale, in quanto interessa tutte le discipline,
in un’ottica interdisciplinare.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa, in rapporto allo statuto
delle discipline (3)
Problemi da porsi:
• Di quale o di quali discipline è crocevia la mia materia
di insegnamento? Per esempio, l'insegnamento della
Geografia e della Storia, strutturabile come un
unicum, a quali scelte tematiche e culturali mi porta?
• Qual è la funzione della mia materia nel curricolo
scolastico?
• Come impostare, ad esempio, la didattica delle
Scienze integrate?
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa, in rapporto alla
valutazione e all'autovalutazione (4)
• Distinzione fra il valutare le conoscenze
e il valutare le competenze – Prove di
verifica mirata.
• Come sviluppare un’autovalutazione dello
studente funzionale ad una attività di
autoregolazione dei suoi processi?
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa e
formazione dei docenti (5)
Quali
esigenze
di
formazione
in
servizio
sull’orientamento provengono dagli insegnanti? Con
quali modalità? (per esempio: disponibilità di materiali
sui siti web, percorsi progettuali condivisi tra ordini
diversi di scuole, corsi di formazione, pratiche di ricercaazione, co-progettazione, confronti fra scuole …)
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa e conoscenza
epistemologica delle discipline (6)
• Quali sono i nuclei fondanti e le metodologie
specifiche della mia disciplina o delle discipline
raggruppate nella mia materia? (ad esempio, l'uso
del documento di archivio in luogo del documento
saggistico-storiografico
quale
ruolo
riveste
nell'insegnamento della Storia?)
• E' più efficace, ad esempio, un assetto di analisi
degli eventi storici secondo una impostazione
lineare-sequenziale, oppure con un impianto “a
raggiera” e per problemi ?
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Didattica orientativa e
valutazione di processo (7)
• Quali
le
motivazioni
degli
studenti
nell’apprendimento della disciplina?
• Quali competenze orientative può promuovere la
disciplina?
• Quali strumenti di lettura del contesto può offrire?
• Quali i metodi didattici idonei a promuovere
competenze orientative nella dimensione della
cittadinanza attiva?
• Quali dispositivi di valutazione sono i più idonei ad
orientare?
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Una necessaria reductio ad
unum di ambiti di lavoro
La progettazione per competenze e la
didattica laboratoriale in classe implicitamente richiamate nel testo dei
Regolamenti di Riordino della Scuola
superiore – presuppongono una
didattica orientativa e comportano una
maggiore attenzione sulla valutazione
di processo.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LE COMPETENZE
EUROPEAN QUALIFICATION
FRAMEWORK
QUADRO EUROPEO DELLE
QUALIFICHE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LIVELLI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
I
C. GENERALI di
BASE
A. di BASE NECESSARIE
A SVOLGERE
MANSIONI/COMPITI
SEMPLICI
LAVORO O STUDIO,
SOTTO LA DIRETTA
SUPER VISIONE, IN
UN CONTESTO
STRUTTURATO
II
C. PRATICA di BASE
IN AMBITO di
LAVORO O di
STUDIO
A. COGNITIVE E
PRATICHE di BASE
NECESSARIE ALL’USO di
INFORMAZIONI
PERTINENTI PER
SVOLGERE COMPITI E
RISOLVERE PROBLEMI
RICORRENTI USANDO
STRUMENTI E REGOLE
SEMPLICI
LAVORO O STUDIO
SOTTO LA
SUPERVISIONE CON
UN CERTO GRADO di
AUTONOMIA
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
LIVELLI CONOSCENZE
III
IV
C. DI FATTI , PRINCIPI,
PROCESSI E
CONCETTI GENERALI,
IN AMBITO di STUDIO
O di LAVORO
C. PRATICA E
TEORICA IN AMPI
CONTESTI IN UN
AMBITO di LAVORO O
di STUDIO
ABILITA’
COMPETENZE
UNA GAMMA di
ABILTIA’ COGNITIVE E
PRATICHE
NECESSARIE A
SVOLGERE COMPITI E
RISOLVERE PROBLEMI
SCEGLIENDO ED
APPLICANDO METODI
di BASE, STRUMENTI,
MATERIALI ED
INFORMAZIONI
ASSUMERE LA
RESPONSABILITA’ di
PORTARE A TERMINE
COMPITI NELL’AMBITO DEL
LAVORO O DELLO STUDIO;
UNA GAMMA di
ABILTIA’ COGNITIVE E
PRATICHE
NECESSARIE A
RISOLVERE PROBLEMI
SPECIFICI IN UN
CAMPO di LAVORO O di
STUDIO
SAPERSI GESTIRE
AUTONOMAMENTE, NEL
QUADRO DELLE
ISTRUZIONI IN UN
CONTESTO di LAVORO O di
STUDIO, di SOLITO
PREVEDIBILI, MA SOGGETTI
A CAMBIAMENTI;
ADEGUARE IL PROPRIO
COMPORTAMENTO ALLE
CIRCOSTANZE NELLA
SOLUZIONE di PROBLEMI
SORVEGLIARE IL LAVORO
DI ROUTINE DI ALTRI,
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
ASSUMENDO UNA CERTA
Polo Qualità di Napoli
RESPONSABILITA’ PER LA
VALUTAZIONE ED IL
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO: un confronto
• MODELLO PER
DISCIPLINE
•
Per ogni singola
disciplina si costruisce un
percorso che inizia dal
primo anno e prosegue
fino al quinto anno
• MODELLO PER
COMPETENZE
• Definizione dei risultati di
apprendimento alla fine del
percorso quinquennale
• Descrizione dei risultati di
apprendimento in termini di
Competenze Abilità
Conoscenze
• Definizione delle abilità e
conoscenze secondo un
percorso“TOP DOWN”
CURRICOLO VERTICALE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
101
LA DISCIPLINA
• ANALISI DISCIPLINARE
• DEFINIZIONE DEI
CONTENUTI ESSENZIALI
UNO
STRUMENTO
PER
• INSERIMENTO DEI
PROMUOVERE
CONTENUTI NEI PERCOSI
LE
PER COMPETENZE
COMPETENZE
• CURRICCOLO
ORIZZONTALE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
RAPPRESENTAZIONE
DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Elenco delle competenze
al termine del percorso quinquennale:
1. ………………………………………………………
……
COMPETENZA IN ESITO N° ……..
2. ………………………………………………………
Primo biennio, secondo, quinto anno
……
3.
………………………………………………………
DISCIPLINA
DI RIFERIMENTO: ……….…………
……
(ore).
DISCIPLINE CONCORRENTI: …….. (ore);
………(ore).
ABILITÀ
CONOSCENZE
1. …………………..…… •
…
………………………
…
2. …………………..…… •
…
………………………
…
Ufficio Scolastico
per la Campania
3. Regionale
……………..…………
• ………………………
Polo Qualità
di Napoli
…
…
COMPETENZE INDICANO
COMPROVATA CAPACITA’ di USARE
CONOSCENZE,
ABILITA’
CAPACITA’
PERSONALI,
SOCIALI, E/O
METODOLOGICHE
IN SITUAZIONI di LAVORO O di STUDIO E
NELLO SVILUPPO PROFESSIONALE E/O
PERSONALE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
SISTEMA
I SOGGETTI
GOVERNANCE
PROGRAMMAZIONE
CURRICULARE
IL CONTESTO
INTERNO
IL CONTESTO
ESTERNO
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
I SOGGETTI
• COLLEGIO
DOCENTI
DOCENTI
• CTS-DIPARTIMENTI
• CONSIGLI di
CLASSE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
DIFFERENZE TRA
AUTONOMIA
•IL DPR N.275/99 consente alle
istituzione scolastiche di disporre di
spazi di autonomia didattica e
organizzativa, di ricerca,
sperimentazione e sviluppo, sia come
singole istituzioni scolastiche che
come reti di scuole
•Le istituzioni scolastiche possono
modificare il monte ore annuale di
tutte le discipline per una quota oraria
non superiore al 20% (comprende la
quota riservata alle regioni)
•Gli studenti sono obbligati alla
frequenza degli insegnamenti
facoltativi prescelti i cui risultati di
apprendimento concorrono alla
valutazione complessiva
FLESSIBILITA’
•E’ riferita solo all’area di indirizzo
Incide con percentuali diverse sull’orario del
percorso quinquennale
•E’ funzionale allo sviluppo del curricolo
verticale ed alle diverse tipologie di istituzioni
scolastiche
•Risponde alle esigenze degli studenti, del
territorio, del mondo del lavoro, della ricerca e
delle professioni
•Consente di articolare gli indirizzi per i quali
il regolamento governativo non prevede
opzioni
•Consente di utilizzare nel primo biennio, le
opzioni per il rilascio, in regime di
sussidiarietà, di qualifiche triennali di
competenza delle Regioni
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
1.1.13
FLESSIBILITA’
OPZIONI
NELLE QUOTE di FLESSIBILITA’ E’
POSSIBILE ARTICOLARE LE AREE di
INDIRIZZO IN OPZIONI ANCHE CON
INSEGNAMENTI ALTERNATIVI
GLI INSEGNAMENTI ALTERNATIVI
ATTIVABILI SONO COMPRESI IN UN
APPOSITO ELENCO NAZIONALE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
ARTICOLAZIONI
OPZIONI???
O
• LE ARTICOLAZIONI SONO PERCORSI
DELL’AREA di INDIRIZZO STABILI NEL
TEMPO
• LE OPZIONI SONO PERCORSI
DELL’AREA di INDIRIZZO SOGGETTI A
VELOCE EVOLUZIONE
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
L’INCIDENZA DELLA FLESSIBILITA’ IN
RELAZIONE ALLA DIVERSA IDENTITA’
ISTRUZIONE
TECNICA
PRIMO
BIENNIO
SECONDO
BIENNIO
30%
QUINTO ANNO
35%
40%
35%
20%
ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
25%
ISTRUZIONE
20%
30%
LICEALE Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
20%
CARATTERISTICHE
INNOVATIVE
• Risultati di apprendimento declinati in
competenze, abilità e conoscenze secondo il
Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche
(EQF), per favorire la mobilità delle persone
nell’Unione europea
• Centralità dei laboratori
• Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per
apprendere in contesti operativi
• Possibile collaborazione con esperti esterni
per arricchire l’offerta formativa
e sviluppare competenze specialistiche
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
111
INTEGRAZIONE DELLE
SCIENZE
• Non è una disciplina ma una metodologia per
programmare gli apprendimenti
trasversalmente alle diverse discipline
• Coinvolge tutti i docenti del Consiglio di
Classe e può essere estesa non solo alle
discipline scientifiche in senso stretto ma
anche a tutte le altre
• Organizzatori concettuali come nuovi
strumenti per la didattica
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
112
ORGANIZZATORI CONCETTUALI





categorie che permettono la facile transizione
attraverso vari domini di conoscenza
elementi strutturali che permettono esplicitazioni
contestuali plurime
facilitano lo studente ad adattarsi in modo
flessibile alle varie situazioni problematiche reali
facilitano l’espansione dello spazio mentale
individuale e collettivo aumentando la
consapevolezza in merito a come s’impara
esempi: energia, entropia, ecc.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
113
La Riforma Gelmini ha aumentato i margini di
autonomia dei singoli istituti, che hanno ora la
possibilità di modificare i piani di studio ed i
quadri orari per migliorare e rafforzare
l'offerta formativa. Gli strumenti messi a
disposizione dal nuovo regolamento sono
sostanzialmente tre:
1. quota d'autonomia
2. quota di potenziamento
3. insegnamenti facoltativi.
E' opportuno quindi conoscerli, per utilizzarli
correttamente.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
1. La quota d'autonomia (Regolamento dei licei, Art. 10, 1c)
Ogni istituto può, mantenendo inalterato il monteore
annuale complessivo, modificare il quadro orario
spostando alcune ore da una disciplina ad un'altra. Non
è possibile, però, modificare il quadro orario a proprio
piacimento. E' necessario seguire alcune regole
fondamentali:
1) non è possibile modificare più del 20% del monterore
annuale nel primo biennio e nel quinto anno e non più
del 30% nel secondo biennio;
2) non è possibile ridurre una disciplina per più di un
terzo delle ore previste nell'intero quinquennio;
3) non possono essere soppresse discipline previste al
quinto anno
4) non è possibile superare le 27 ore complessive nei
primi due anni e le 30 ore negli ultimi tre (tutte le ore
eccedenti saranno, infatti, a carico dell'istituto e
verranno considerate "insegnamenti aggiuntivi");
5) infine, l'utilizzo di tale quota non dovrà determinare
ulteriore esubero di personale.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
2. La quota di potenziamento (Regolamento dei licei, Art. 10, 3)
Ogni istituto può richiedere inoltre un organico aggiuntivo, per
svolgere alcune ore di lezione oltre le 27 previste nel primo biennio e le
30 previste negli ultimi tre anni. Potranno essere potenziati gli
insegnamenti obbligatori già presenti nel quadro orario,
incrementandone l'orario, oppure potranno essere inseriti degli
insegnamenti aggiuntivi tra quelli indicati nell'allegato H del
regolamento
E' tuttavia necessario ricordare che:
1) il Ministero non è tenuto a concedere queste ore aggiuntive
2) verranno concesse con maggiore probabilità le ore di potenziamento
che utilizzano docenti di classi di concorso in esubero (la scuola
potrebbe quindi facilmente chiedere di utilizzare i docenti interni
all'istituto che rischiano l'esubero per potenziare il quadro orario,
mantenendo così la continuità didattica)
3) la richiesta dell'organico per il potenziamento deve essere fatta
anno per anno; non ha alcun senso, quindi, prevedere uno sviluppo
pluriennale di una disciplina, perché se l'anno seguente la classe di
concorso a cui è affidato quell'insegnamento non risultasse più in
esubero, non verrebbe più concesso nessun organico aggiuntivo.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
3. Gli insegnamenti facoltativi (Regolamento dei licei, Art. 10, 2c)
Infine, la scuola può decidere di attivare ulteriori
insegnamenti (anche non compresi nell'allegato H)
pagando di tasca propria i docenti. Si tratta purtroppo,
per la gran parte degli istituti, già gravati da bilanci in
rosso che spesso non consentono neppure di svolgere i
normali corsi di recupero, di pura utopia. Quindi, a meno
che non arrivino dal Ministero nuovi fondi aggiuntivi
oppure non si intenda chiedere un sostegno economico
ai genitori o non si riescano a recuperare ulteriori
risorse da enti esterni, gli insegnamenti aggiuntivi non
potranno essere attivati e mantenuti nel tempo.
Questi insegnamenti rimarranno comunque facoltativi
per gli studenti, che possono individualmente decidere
se aderirvi o meno; ma se decidono di frequentarli
dovranno farlo con assiduità, perché concorreranno alla
valutazione finale.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Il comitato tecnico scientifico (Regolamento dei licei, Art. 10, 2b)
La scuola può creare una commissione composta da
docenti, esperti del mondo del lavoro, delle università e
delle professioni alla quale viene affidato il compito di
avanzare al collegio docenti proposte per l'utilizzo
dell'autonomia. L'istituzione di questo comitato
scientifico non può comportare alcun onere aggiuntivo
per lo Stato e i suoi componenti non hanno diritto ad
alcun compenso.
Ricordiamo che si tratta di un organo facoltativo e
meramente consultivo, in quanto la decisione finale
sull'utilizzo degli strumenti dell'autonomia spetta al
collegio docenti. La commissione potrebbe però
diventare, anche grazie al contributo di figure esterne
all'istituto, un luogo utile di confronto in cui elaborare
nuove proposte didattiche, sulle quali il collegio avrebbe
poi il compito di deliberare.
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
"Decidete
che una cosa si può
e si deve fare
e troverete il modo."
Abramo Lincoln
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
"Se avessimo fatto
tutte le cose di cui siamo capaci,
ci saremmo sorpresi di noi stessi."
Thomas Edison
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Polo Qualità di Napoli
Scarica

- Portale della qualità