Maurizio Olivieri 340 4983920 [email protected] La riqualificazione IP mediante CONTRATTO di MESSA in DISPONIBILITA’ L’esperienza di Montechiarugolo (PR) ILLUMINAZIONE PUBBLICA Workshop, BOLOGNA 18 marzo 2015 MONTECHIARUGOLO In provincia di PARMA, ai confini con la provincia di REGGIO EMILIA Come ci è stato chiaro grazie alla certificazione EMAS, i consumi elettrici del Comune, nonostante gli intenti di diminuzione e gli interventi di risparmio, erano in costante incremento. L’illuminazione pubblica rappresentava più dell’80% del consumo e il 70% della spesa elettrica, con circa 250.000 euro/anno nel 2009, 330.000 euro/anno nel 2012 La rete: stato La rete censita composta da circa 2650 corpi illuminanti· la maggior parte è stata realizzata negli anni ‘80 e ‘90 dagli attuatori delle diverse lottizzazioni e ceduta al comune dopo i collaudi: è dunque di epoche e concezioni diverse. Era mediamente in discreto stato di manutenzione e aggiornamento ed era stato oggetto di recente (2010) sostituzione di 700 armature al mercurio con SAP. Le SAP erano circa 1850, HG circa 600, il resto circa 200 di vario tipo La manutenzione era svolta da una ditta artigiana della provincia. Alcuni nuovi lotti non erano ancora stati ricompresi nel patrimonio pubblico Circa il 10% della rete, in genere la parte più vecchia nei centri storici, apparteneva ad privato, primario gruppo di gestione reti IP. La rete in mano ai privati: il riscatto La parte di proprietà di una ditta privata, circa 230 punti luce, stante la particolare ed evidente diseconomicità della gestione e le recenti sentenze che ne hanno dichiarato l’illegittimità a date condizioni (AVCP 19-12-12) I decreti sulla ‘spending review’ che autorizzano, anzi prescrivono la rinegoziazione di contratti eccessivamente onerosi. È stata valutata e riscattata (circa 100 euro/p.l. meno dei costi di gestione annuali!) e preparata per inserimento in gara. Solo il riscatto ha portato un immediato risparmio Costi: costanti ed in aumento Consumo annuale elettricità (kWh) Spesa annuale elettricità 2.000.000 440.000 Montechiarugolo Ante operam Corpi illuminanti Consumo annuale elettricità IP (kWh) Spesa annuale elettricità IP 2650 circa 1.500.000 330.000 Manutenzione IP 40.000 SPESA TOTALE RETE IP 370.000 La rete IP rappresentava una delle più consistenti uscite di bilancio Alcuni confronti media UE Germania Italia Consumo/cittadino kWh/anno 51 40 Spesa /cittadino euro/anno 10 8 potenza installata + diffusa 70 90 106 20 150 Montechiarugolo PRIMA 142 35 135 * ( potenza installata per superficie urbanizzata, posto a 1 il valore di UK) spesa Punto luce consumo/abitante spesa/abitante Torino Roma Milano Montechiarugolo (PRIMA) 156 290 236 135 * * 87 143 16,5 19 24,5 30 Milano (1,3 milioni di abitanti) ha 141.693 punti luce pubblici nel suo territorio: 1 punto luce/9 abitanti, (tra le medie più alte d'Europa). Montechiarugolo ha 1 punto luce/3,5 abitanti! Abbiamo realizzato due esperimenti pilota che ci fornisse dati certi, sulle tecnologie e per la costruzione di un affidabile piano economico per successivi interventi su TUTTA la nostra rete. Il progetto è stato curato dall’UT comunale con la collaborazione di REBERNIG supervisioni. L’azienda è stata disponibile a sperimentare quello che l’amministrazione voleva e non a vendere un prodotto commerciale preconfezionato Noi volevamo un sistema che consentisse di affrontare in modo diverso le diverse situazioni (strade provinciali, residenziali, parcheggi più o meno utilizzati), con la possibilità di variare l'intensità luminosa e i consumi, conservando le prescrizioni là dove ci sono, diminuendo l'intensità in certi orari o in certe tipologie di strade, fino anche ad arrivare alla accensione 'al bisogno', o addirittura ad accensioni che precedono e seguono il traffico o i pedoni, e che sia aperto ad ulteriori variazioni, cioè Gestire in remoto tramite un sistema di controllo e di pianificazione senza interventi fisici (spegnimenti manuali etc...) evitando la gestione indiretta (mail, telefono etc…) tramite Global Service. 1- utilizzo del LED, in quanto a. consente gli abbattimenti più consistenti dal punto di vista energetico b. garantisce il massimo dimmeraggio e rapidità di risposta al controllo remoto 2- La possibilità di controllo remoto in tempo reale e PUNTO PUNTO di ogni singolo elemento della rete. 3- utilizzo delle onde radio tramite RETE MESH per il telecontrollo e la gestione dell'impianto perché limitano gli interventi solo al corpo illuminante (che è anche quello che consuma) 4- L'utilizzo di una tecnologia dedicata e pensata per il LED (o comunque apparecchi ad alta efficienza) e per il telecontrollo. Le reti sono VECCHIE. Impianti di 20/30 anni vanno sostituiti, non aggiornati. Forse meno affascinante e retrò, ma è più probabile che rappresenti i valori di innovazione, risparmio, integrabilità con la tecnologia attuale che cerchiamo Si sono adottati profili e programmazione di diminuzione dell’illuminazione in particolari fasce orarie e situazioni Si è sperimentata la accensione ‘on demand’ in un parcheggio Le aree test hanno dimostrato di funzionare e di risparmiare anche oltre il 78% rispetto alle armature precedenti Il Progetto è stato dunque esteso ad un ‘Progetto di Riqualificazione di tutta la rete IP (2650 Punti Luce). Lo abbiamo chiamato ‘progetto NEGAWatt’: il risparmio, il Kilowattora NON prodotto né consumato, è la forma prima e più pulita di energia. MA QUANTO COSTA? Dove sono le risorse? …Le stiamo già sprecando! 15 Principio base: la fonte primaria di finanziamento è è il risparmio energetico, che deve essere 'attivato' da interventi progettati in modo opportuno Costo Risparmio Energia Manutenzione Esercizio Servizi E.S.Co/Concessione/o Contratto Efficientamento Energetico /Contratto di disponibilità + Finanziamento del Debito Risparmio Energia, Manutenzione, Esercizio Tempo Semplifichiamo il problema su UN SOLO LAMPIONE Quanto costa in energia? Costo/anno: circa 120 euro (solo Energia) Ipotesi di risparmio: 65% TEP Ton CO2 + Euro /anno risparmio spesa corrente 0.07 0,2 + 80 Ipotizziamo di avere a disposizione il risparmio generato annualmente di 80 Euro e di finanziare l’investimento con prestito o leasing o con CMD Messa in disponibilità o Finanziamento (4%) Durata disponibilità / finanziamento - Euro/anno RATA / canone + Euro /anno risparmio spesa corrente 100% 12 anni 50 + 30 Messa in disponibilità o Finanziamento (4%) Durata disponibilità / finanziamento - Euro/anno RATA / canone + Euro /anno risparmio spesa corrente 50% 12 anni 25 + 55 Quanto è il CAPITALE che posso realizzare con la parte di risparmio ottenuta, cioè Quanto DEVE costare questo oggetto? Applicando la formula del calcolo rateale conoscendo la rata disponibile e lasciando un utile all’ente il risultato è: Circa 500 Euro La cifra aumenta allungando il periodo e considerando la minore manutenzione. Problema Risorse: Azzeramento dei trasferimenti TRASFERIMENTI DALLO STATO 2.000.000 1.500.000 € 1.000.000 500.000 2010 2011 2012 2013 A questo si aggiungono i limiti di indebitamento (patto di stabilità interno) che impediscono di contrarre debiti anche in caso di vantaggio economico. 19 Serve un’opera… Appalto Pubblico Procedura di evidenza pubblica PPP L’ente pubblico, con i limiti del PATTO DI STABILITA’ ha FORTI LIMITI nel fare interventi consistenti nel titolo investimenti (e anche corrente!) Se però un intervento genera una Diminuzione di spesa corrente, questa può essere utilizzata come risorsa , ad esempio come RATA, senza limiti di patto. Per EVITARE l’INDEBITAMENTO Bisogna ricorrere agli strumenti di PPP (Public Private Parnership, Parternariato Pubblico-Privato) 2002 2013 No° interventi 336 2901 Valore 1.3 mld 5 mld Gli Strumenti di PPP Come noto, rientrano tra i PPP: •Concessione di lavori/servizi CONCESSIONE delle reti •Finanza di progetto (=perdita controllo?) Il FTT la possibilità di ricorrere al Finanziamento Tramite Terzi è stata introdotta dal D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 157, oggi Codice degli Appalti D. Lgs. 163/2006. Prevede la partecipazione al progetto di un soggetto terzo che fornisce le disponibilità finanziarie necessarie alla realizzazione dell’intervento desiderato, purché esso sia caratterizzato da un flusso di cassa sostanzialmente stabile, originato dai risparmi energetici conseguiti che permette al soggetto finanziatore di ripagarsi, in un periodo di tempo ragionevolmente contenuto, dei costi di intervento e di gestione dell’impianto da lui sostenuti. Alcuni rischi: il bambino e l’acqua sporca La concessione delle reti e la fornitura dell’energia hanno alcune implicazioni degne di attenzione: • potenziale conflitto di interesse fra vendere energia e vendere risparmio • potenziale Perdita di controllo tecnico e economico • cessione di ulteriori benefici (vendita TEE, ulteriori risparmi, acquisto dell’energia in consorzio) con rischio di • potenziale CONGELAMENTO pluriennale della spesa corrente ai livelli pre-intervento (spese ante operam – lieve ribasso), soprattutto se si adotta la (prevalente) tipologia First OUT (cessione globale limitata, ma meglio definibile ‘fuori tutto!’) Alcuni rischi: il bambino e l’acqua sporca First Out La PA riconosce alla società, per un periodo di tempo limitato, il 100 per cento dei risparmi conseguiti grazie all’intervento finanziato, per poi subentrare integralmente nella fruizione di tali risparmi, una volta che l’investimento è stato ripagato. Molti la scelgono per ‘non pensarci più’, ma di solito non è il massimo economicamente, specie se sono poco adottate forme contrattuali di Shared saving (risparmio condiviso): in base ai dati forniti dallo studio di fattibilità dell’intervento, al capitale investito e i tempi di rientro, la PA condivide fin da subito, in % stabilite, i risparmi ottenuti. O, ancor meglio, Guaranted saving (risparmio garantito): in questa fattispecie il privato si fa carico della progettazione, realizzazione e gestione dell’interventi, e garantisce il risultato, in termini di risparmio energetico ed economico, anche nei confronti degli enti finanziatori del progetto. Altre forme Altri strumenti di PPP , che possono evitare la concessione delle reti, sono Il leasing • Leasing in construendo o locazione finanziaria: soggetto ai limiti di indebitamento • Leasing operativo: off balance se correttamente strutturato nei rischi, lascia la progettazione all’ente Contratto di messa in disponibilità (CMD), l’ultimo strumento inserito nel codice degli appalti (Dlgs 163/06) all’articolo 3. applicabile sia alle opere ordinarie che alle infrastrutture strategiche. consiste nell’affidamento ad un soggetto privato della costruzione e messa a disposizione della PA di un’opera privata per l’esercizio di un pubblico servizio. L’affidatario assume il rischio progettazione, della costruzione e della gestione tecnica dell’opera per il periodo di messa a disposizione dell’amministrazione aggiudicatrice. Per questi motivi è off balance, cioè Fuori del Patto di Stabilità (c.f. A.S. 3110, AVCP 02-02-12 e AVCP 22-05-13) sono sempre soggetti ad adeguamento monetario secondo le previsioni del contratto: a) un canone di disponibilità, da versare soltanto in corrispondenza alla effettiva disponibilità dell’opera b) eventuale contributo in corso d’opera, comunque non superiore al 50% (solo ad esito positivo della verifica delle prestazioni) c) eventuale prezzo di trasferimento, da corrispondere al termine del contratto, in caso di trasferimento della proprietà dell’opera all’amministrazione aggiudicatrice. È possibile considerare fuori dal bilancio pubblico (off-balance) il costo di realizzazione dell’infrastruttura qualora vengano trasferiti al privato una parte consistente dei rischi di progetto ed in particolare il rischio di costruzione e almeno uno dei seguenti due : RISCHIO di DISPONIBILITA’ e di DOMANDA (Eurostat 11-02-04 ) Progettazione Costruzione Disponibilità (implica la Privato Manutenzione) COMUNE Domanda (Ma è un servizio obbligatorio!) SCHEMA DI RIQUALIFICAZION ENERGETICA MEDIANTE CONTRATTO DI DISPONIBILITA’ Progetto di riqualificazione energetica Comune BANCA Gara disponibilità con Garanzia di Prestazione Privato Intervento di riqualificazione Energetica Documenti Fondamentali Gara CMD NO progetto preliminare. La progettazione ricade sulla responsabilità e professionalità del privato. Per questo serve un buon Stato di Fatto su cui si è chiamati ad intervenire (che va controllato a responsabilità del privato) che progetta secondo le norme, coscienza e Capitolato prestazionale. Che indica chiaramente cosa la PA vuole in termini di prestazioni minime del bene, delle parti e complessive. Schema di contratto, che disiplina chiaramente I rapporti, specie gli adeguamenti del canone e le penali (nel nostro caso il canone x 1000!) in caso di non rispetto delle prestazioni GARANTITE (dal progetto!). Le FASI Del Progetto CMD Montechiarugolo Stato di Fatto Capitolato prestazionale Piano economico interno Piano economico interno Schema di Contratto Gara Privato Progetto (prestazioni garantite) Formula di Assegnazione Offerta economicamente più vantaggiosa calcolata come Miglior DELTA fra i costi sul bilancio ante e post operam α – (β+γ)= Δ dove α = costi energia + manutenzione ANTE β= costi energia + manutenzione POST γ= valore offerto del canone annuale NO Offerte sull’energia (è un’opera, non è una fornitura!) Effetti. Ha partecipato … Solo ditte serie e preparate perché solo chi aveva anche una capacità PROGETTUALE (e non solo economica o commerciale). Solo chi sapeva di poter rischiare sul proprio lavoro e prodotti e fornitori Chi ha accettato di vendere meno: meno investimento (= meno corpi illuminanti) e meno spesa corrente (= meno potenza) per massimizzare il guadagno dell’ente, oltre che il proprio (minore esposizione) Chi sa fare bene il suo, e non per forza essere ‘trader’ o obbligato a rischiare sull’energia (costi che ricadono sulla PA): gare ‘giganti’ o ‘tutto compreso’ limitano comunque le possibilità di partecipazione. Hanno potuto partecipare anche medi e mediopiccoli. Nella commessa hanno operato a vario titolo Ferri Quinto impianti elettrici (PR) AEC lighting (AR) quale fornitore dei corpi illuminanti ITALO POWER TECHNOLOGY (PR) Studio tecnico associato per la progettazione Massimiliano Mattioli impianti (PR) Geolumen (BN) per la rete di trasmissione MESH di cui detengono i brevetti Aumento di Valore, diminuzione dei costi iminuzione dell’obsolescenza. Corpi illuminanti completamente rinnovati e con una aspettativa di vita più lunga (70.000 ore, 16.5 anni) Diminuzione costi di manutenzione. Per materiale nuovo, garantito dal produttore e standardizzato compreso nella rata (risparmio = 40.000 euro anno) Decongestionamento della rete. Diminuzione del sovraccarico di centraline e cavi, diminuzione del rischio di superamento delle potenze assegnate o della necessità di frazionare le linee (meno manutenzioni straordinarie). Diminuzione del numero (e costi fissi) delle utenze di rete (razionalizzazione in corso). La rete IP NON è stata ceduta, resta del Comune, anche come gestione e controllo La nuova RETE DATI è esclusivamente pubblica. Ogni ulteriore risparmio sarà dell'ente pubblico. Abbiamo capito QUANTI PUNTI LUCE QUADRI, CONTATORI fanno parte della rete IP Eliminazione di oltre 200 punti luce superflui (-8%) Abbiamo individuato e sistemato parti di impianto non a norma, e anche allacci non perfettamente collaudati Abbiamo individuato dispersioni elettriche in segmenti di linea Abbiamo Riportato in mano pubblica parti di impianti prima in mano ad altri. (…sono ricomparsi gli uccelli notturni in paese) Riduzione drastica dell’inquinamento luminoso: corpi illuminanti superflui eliminati, ottiche 100% ‘cut-off’: la luce solo dove serve ! Riduzione drastica delle emissioni: - 224 TEP risparmiate, minore CO2 e polveri sottili immesse Riduzione di circa 200kg/anno di Rifiuti RAE Migliore qualità della luce (resa cromatica) e migliore sicurezza Controllo di ogni elemento in tempo reale I corpi illuminanti sono controllati in remoto (ma anche ‘sul campo’) e con risposta in tempo reale dall’input di un sistema di controllo e di pianificazione senza interventi fisici (spegnimenti manuali etc...) evitando la gestione indiretta (mail, telefono etc…) tramite terzi (ex. Global Service). Consumo per la illuminazione Pubblica ridotto a soli 358.000 kWh su 1.500.000 (- 76%) con possibilità di ulteriore decremento con la profilazione del singolo punto luce e accensioni ‘on demand’. Riduzione di tutti i consumi 820.000 kWh su 2.000.000 (- 60%) 95.000 euro di spesa elettrica IP (presunta) anziché 330.000 (-73%) 200.000 euro invece di 452.000 di bolletta complessiva (-56%) + 20.000 euro di certificati bianchi Come è cambiata a Montechiarugolo…. Risultati Montechiarugolo kWh/anno punti luce TEP evitate Spesa energia euro manutenzione euro Canoni euro euro vendita TEE (certificati bianchi) saldo Prima 1.500.000 2650 500 330.000 40.000 0 0 370000 Dopo 384.000 2250 (+200) 750 95.000 2000 160.000.000 20.000 235.000 % -75% -8% +50% -73% -95% *** *** -135.000 (- 37%) Inoltre: Montechiarugolo Montechiarugolo POST UE 38 70 UE Germania Italia Milano potenza media KW 70 * 150 * PRE 135 consumo/abit. kWh 51 40 105 87 142 36 51 236 236 135 10 * 8 20 24,5 30 100 7 10 spesa Punto luce spesa/abitante Arrivano le prime bollette… Si consideri che : - Mancano ancora alcuni tratti di linea - Manca ancora in molti casi la regolazione sui valori da progetto - Mancano ancora profili con dimmeraggi spinti in diminuzione e semispegnimenti. Come sono cambiati i consumi?…. Prendiamo esempio da un singolo POD, guardiamo euro e soprattutto Kilowattora (per evitare conguagli e letture presunte etc…) bolletta bimestre ott-nov 2013 bolletta bimestre ott-nov 2014 La spesa improduttiva (nucleare francese, gas russo, idrocarburi) è stata ridimensionata La parte di lavoro (redistribuzione sul territorio) è stata aumentata e trasformata in lavoro specializzato (progettazione e innovazione, lavoro finanziario) È stata creata una nuova entrata durevole (TEE) Cosa è andato male i ladri di Pisa e il nano dai piedi di argilla Ritaratura del progetto per la nuova norma regionale (bella notizia!) portando la potenza installata a 88.6 kWp. Il grande fornitore di energia e la ditta da cui si è riscattato l’impianto sembrava non si conoscessero, invece eran parenti: problemi e costi per accedere alle promiscuità con ENEL e aggiornarle: meglio separare tutto! La fragilità e la disomogeneità della rete internet condiziona il numero di gateway e l’efficienza della rete mesh che, per molte funzioni e per il telecontrollo, si innesta sulla rete internet, facendo perdere tempo. Alcune porzioni non sono state upgradate subito perché non ancora collaudate dopo anni: è stato necessario interenire in seguito. L’inquinamento luminoso piaceva a qualcuno: «chi ha spento il mio giardino?». Molti cittadini dormono solo con la luce accesa… ma in strada! Oltre ad una rete di illuminazione efficiente, il comune si trova proprietario di una rete dati efficiente, diffusa capillarmente sul territorio, che può essere usata per servizi ai cittadini‘. La rete IP infatti è presente dovunque ci sia una attività umana significativa l'illuminazione come pilastro della SMART CITY' Il lampione può essere l’elemento diffuso di una rete interconnessa in grado di permettere l’integrazione alle linee di un’infinita serie di apparecchiature con diverse funzionalità (impianti, sensori di rilevamento del traffico, delle polveri sottili, videosorveglianza, ecc.) Qualcosa che va fortemente nella direzione di un sistema 'smart city' come la concepiamo. SMART BUILDING Se lampione e edifici si parlassero? Integrabilità con domotica e SMART BUILDING Monitoraggio dei consumi e dei parametri degli edifici pubblici sfruttando una rete pubblica ENERGY SAVING pubblico e privato La rete può fornire e raccogliere informazioni sul consumo e produzione di energia dei cittadini, favorendo così l’uso intelligente e diffuso dell’energia e del risparmio. Può consentire la certificazione dei risultati raggiunti nel risparmio energetico diffuso e favorirne la valorizzazione attraverso i certificati bianchi. Quanto gas/elettricità ho consumato? Quanto ho speso? Quanto sto producendo col mio impianto FV? Questi dati sono per lo più sconosciuti ai cittadini, poiché difficilmente accessibili in tempo reale ed utile (acqua) o celati da crittografie strane (Enel). Ciò è la premessa per le SMART GRIDS La rete può essere valorizzata per Gestori di Servizi, ex. Con teleletture di GAS, Acqua, Luce. Le reti possono essere monitorate e comunicare parametri di funzionamento e problemi (ex. Perdite) come in recenti progetti e bandi della AEEG SMART SENSOR= SICUREZZA del territorio 1. Posizionamento di sensori traffico per archivio e riclassificazione strade. 2. Collegamento in rete di sensori di irraggiamento (impianti fotovoltaici). Per creare una rete pubblica dei dati di tutti i sensori (Progetto SENSORNET Lepida E.R.) La rete può essere usata per monitoraggio Corsi d’acqua e canali col collegamento in rete di sensori di rilevamento meteo e ambientale e idrogeologico (ARPA – ProCiv) per la sicurezza contro incendi e altri eventi naturali (e non) SMART WASTE Nel servizio rifiuti Possono essere dotati di sensori di pieno e georeferenziati i cassonetti stradali (ex.: vetro) Possono essere resi 'smart' i bidoncini del privato, con registrazione dati di svuotamento. lo SMART WASTE è possibile in un sistema urbano che è esso stesso sistema di misurazione e controllo COMUNICAZIONE & SICUREZZA La rete IP potrebbe veicolare efficacemente comunicazione istituzionale e advertising (al posto dei cartelli stradali) per info su traffico, meteo, eventi Collegamento al allarme antiincendio o antiintrusione e illuminazione delle adiacenze dell'edificio pubblico o privato Ricerca persone con localizzazione tramite i lampioni e allarme. Collegamento alla videosorveglianza con telecamere: (solo in presenza di alta capacità di trasmissione dati con fibra ottica) La rete IP da costo ad asset strategico È evidente che l’interesse pubblico della dell’asset ‘rete IP’ è strategico per la città di domani. Il suo miglioramento può essere ottenuto quasi solo con forme di PPP, Ma meglio evitare la concessione a terzi, anche a fronte di canoni fissi corrispondenti alle spese ante operam (o solo di poco meno) Questo, a fronte di benefici ambientali non direttamente stabiliti né controllati dal Comune, consolida le spese correnti per un lungo periodo e rischia di essere disincentivante ad ottenere ulteriori miglioramenti di gestione e risparmi ulteriori per l'ente, che perde capacità di innovazione. Grazie della vostra pazienza !!! Maurizio Olivieri 340 4983920 [email protected]