Maurizio Olivieri
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La riqualificazione IP mediante
CONTRATTO di MESSA in
DISPONIBILITA’
L’esperienza di
Montechiarugolo (PR)
ILLUMINAZIONE PUBBLICA Workshop, BOLOGNA 18 marzo 2015
MONTECHIARUGOLO
In provincia di PARMA, ai confini con la provincia di REGGIO EMILIA

Come ci è stato chiaro grazie alla certificazione EMAS,
i consumi elettrici del Comune, nonostante gli intenti di
diminuzione e gli interventi di risparmio, erano in
costante incremento.

L’illuminazione pubblica rappresentava più dell’80% del consumo
e il 70% della spesa elettrica, con circa 250.000 euro/anno nel
2009, 330.000 euro/anno nel 2012
La rete: stato





La rete censita composta da circa 2650 corpi illuminanti· la maggior parte è stata
realizzata negli anni ‘80 e ‘90 dagli attuatori delle diverse lottizzazioni e ceduta al
comune dopo i collaudi: è dunque di epoche e concezioni diverse.
Era mediamente in discreto stato di manutenzione e aggiornamento ed era stato
oggetto di recente (2010) sostituzione di 700 armature al mercurio con SAP. Le SAP
erano circa 1850, HG circa 600, il resto circa 200 di vario tipo
La manutenzione era svolta da una ditta artigiana della provincia.
Alcuni nuovi lotti non erano ancora stati ricompresi nel patrimonio pubblico
Circa il 10% della rete, in genere la parte più vecchia nei centri storici,
apparteneva ad privato, primario gruppo di gestione reti IP.
La rete in mano ai privati: il riscatto

La parte di proprietà di una ditta privata, circa 230 punti
luce, stante





la particolare ed evidente diseconomicità della gestione e
le recenti sentenze che ne hanno dichiarato l’illegittimità a date
condizioni (AVCP 19-12-12)
I decreti sulla ‘spending review’ che autorizzano, anzi prescrivono
la rinegoziazione di contratti eccessivamente onerosi.
È stata valutata e riscattata (circa 100 euro/p.l. meno dei
costi di gestione annuali!) e preparata per inserimento in
gara.
Solo il riscatto ha portato un immediato risparmio
Costi: costanti ed in aumento
Consumo annuale elettricità (kWh)
Spesa annuale elettricità
2.000.000
440.000
Montechiarugolo
Ante operam
Corpi illuminanti
Consumo annuale elettricità IP (kWh)
Spesa annuale elettricità IP
2650 circa
1.500.000
330.000
Manutenzione IP
40.000
SPESA TOTALE RETE IP
370.000
La rete IP rappresentava una delle più consistenti uscite di bilancio
Alcuni confronti
media UE
Germania
Italia
Consumo/cittadino kWh/anno
51
40
Spesa /cittadino euro/anno
10
8
potenza installata + diffusa
70
90
106
20
150
Montechiarugolo
PRIMA
142
35
135
* ( potenza installata per superficie urbanizzata, posto a 1 il valore di UK)
spesa Punto luce
consumo/abitante
spesa/abitante
Torino
Roma
Milano
Montechiarugolo
(PRIMA)
156
290
236
135
*
*
87
143
16,5
19
24,5
30
Milano (1,3 milioni di abitanti) ha 141.693 punti luce
pubblici nel suo territorio:
1 punto luce/9 abitanti, (tra le medie più alte
d'Europa).
Montechiarugolo ha 1 punto luce/3,5 abitanti!
Abbiamo realizzato due esperimenti pilota che ci
fornisse dati certi, sulle tecnologie e per la costruzione
di un affidabile piano economico per successivi
interventi su TUTTA la nostra rete.
 Il progetto è stato curato dall’UT comunale con la
collaborazione di REBERNIG supervisioni.
 L’azienda è stata disponibile a sperimentare
quello che l’amministrazione voleva
e non a vendere un prodotto commerciale
preconfezionato

Noi volevamo un sistema che consentisse di




affrontare in modo diverso le diverse situazioni (strade provinciali,
residenziali, parcheggi più o meno utilizzati), con la possibilità di
variare l'intensità luminosa e i consumi, conservando le prescrizioni
là dove ci sono, diminuendo l'intensità in certi orari o in certe
tipologie di strade, fino anche ad arrivare alla
accensione 'al bisogno', o addirittura ad accensioni che precedono
e seguono il traffico o i pedoni, e che sia aperto ad ulteriori
variazioni, cioè
Gestire in remoto tramite un sistema di controllo e di pianificazione
senza interventi fisici (spegnimenti manuali etc...) evitando la
gestione indiretta (mail, telefono etc…) tramite Global Service.




1- utilizzo del LED, in quanto
a. consente gli abbattimenti più consistenti dal punto di vista
energetico
b. garantisce il massimo dimmeraggio e rapidità di risposta al
controllo remoto
2- La possibilità di controllo remoto in tempo reale e PUNTO PUNTO di
ogni singolo elemento della rete.
3- utilizzo delle onde radio tramite RETE MESH per il telecontrollo e la
gestione dell'impianto perché limitano gli interventi solo al corpo illuminante
(che è anche quello che consuma)
4- L'utilizzo di una tecnologia dedicata e pensata per il LED (o comunque
apparecchi ad alta efficienza) e per il telecontrollo. Le reti sono VECCHIE.
Impianti di 20/30 anni vanno sostituiti, non aggiornati.

Forse meno affascinante e retrò, ma è più probabile
che rappresenti i valori di innovazione, risparmio,
integrabilità con la tecnologia attuale che cerchiamo

Si sono adottati profili e
programmazione di diminuzione
dell’illuminazione in particolari
fasce orarie e situazioni

Si è sperimentata la
accensione ‘on demand’
in un parcheggio




Le aree test hanno dimostrato di funzionare e di
risparmiare anche oltre il 78% rispetto alle armature
precedenti
Il Progetto è stato dunque esteso ad un ‘Progetto di
Riqualificazione di tutta la rete IP (2650 Punti Luce).
Lo abbiamo chiamato ‘progetto NEGAWatt’: il
risparmio, il Kilowattora NON prodotto né consumato,
è la forma prima e più pulita di energia.
MA QUANTO COSTA? Dove sono le risorse?
…Le stiamo già sprecando!
15
Principio base: la fonte primaria di finanziamento è è il risparmio energetico, che
deve essere 'attivato' da interventi progettati in modo opportuno
Costo
Risparmio
Energia
Manutenzione
Esercizio
Servizi E.S.Co/Concessione/o Contratto
Efficientamento Energetico /Contratto di disponibilità
+
Finanziamento del Debito
Risparmio
Energia, Manutenzione, Esercizio
Tempo
Semplifichiamo il problema su UN SOLO LAMPIONE
Quanto costa in energia?

Costo/anno: circa 120 euro (solo Energia)

Ipotesi di risparmio: 65%
TEP
Ton CO2
+ Euro /anno
risparmio spesa corrente
0.07
0,2
+ 80

Ipotizziamo di avere a disposizione il risparmio
generato annualmente di 80 Euro e di finanziare
l’investimento con prestito o leasing o con CMD
Messa in disponibilità
o Finanziamento (4%)
Durata disponibilità /
finanziamento
- Euro/anno
RATA / canone
+ Euro /anno
risparmio spesa
corrente
100%
12 anni
50
+ 30
Messa in disponibilità
o Finanziamento (4%)
Durata disponibilità /
finanziamento
- Euro/anno
RATA / canone
+ Euro /anno
risparmio spesa
corrente
50%
12 anni
25
+ 55
Quanto è il CAPITALE che posso realizzare con la
parte di risparmio ottenuta, cioè
 Quanto DEVE costare questo oggetto?
 Applicando la formula del calcolo rateale
conoscendo la rata disponibile e lasciando
un utile all’ente il risultato è:



Circa 500 Euro
La cifra aumenta allungando il periodo e considerando la
minore manutenzione.
Problema Risorse:
Azzeramento dei trasferimenti
TRASFERIMENTI DALLO STATO
2.000.000
1.500.000
€
1.000.000
500.000
2010

2011
2012
2013
A questo si aggiungono i limiti di indebitamento (patto di stabilità interno)
che impediscono di contrarre debiti anche in caso di vantaggio economico.
19
Serve
un’opera…
Appalto
Pubblico



Procedura di
evidenza
pubblica
PPP
L’ente pubblico, con i limiti del PATTO DI STABILITA’ ha FORTI LIMITI nel fare
interventi consistenti nel titolo investimenti (e anche corrente!)
Se però un intervento genera una Diminuzione di spesa corrente, questa può
essere utilizzata come risorsa , ad esempio come RATA, senza limiti di patto.
Per EVITARE l’INDEBITAMENTO Bisogna ricorrere agli strumenti di PPP (Public
Private Parnership, Parternariato Pubblico-Privato)
2002
2013
No° interventi
336
2901
Valore
1.3 mld
5 mld
Gli Strumenti di PPP
Come noto, rientrano tra i PPP:
 •Concessione di lavori/servizi
CONCESSIONE delle reti


•Finanza di progetto
(=perdita controllo?)
Il FTT la possibilità di ricorrere al Finanziamento Tramite Terzi è
stata introdotta dal D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 157, oggi Codice
degli Appalti D. Lgs. 163/2006. Prevede la partecipazione al
progetto di un soggetto terzo che fornisce le disponibilità
finanziarie necessarie alla realizzazione dell’intervento desiderato,
purché esso sia caratterizzato da un flusso di cassa sostanzialmente
stabile, originato dai risparmi energetici conseguiti che permette al
soggetto finanziatore di ripagarsi, in un periodo di tempo
ragionevolmente contenuto, dei costi di intervento e di gestione
dell’impianto da lui sostenuti.
Alcuni rischi: il bambino e l’acqua sporca
La concessione delle reti e la fornitura dell’energia hanno alcune
implicazioni degne di attenzione:
• potenziale conflitto di interesse fra vendere energia e vendere
risparmio
• potenziale Perdita di controllo tecnico e economico
• cessione di ulteriori benefici (vendita TEE, ulteriori risparmi,
acquisto dell’energia in consorzio) con rischio di
• potenziale CONGELAMENTO pluriennale della spesa corrente
ai livelli pre-intervento (spese ante operam – lieve ribasso),
soprattutto se si adotta la (prevalente) tipologia First OUT
(cessione globale limitata, ma meglio definibile ‘fuori tutto!’)
Alcuni rischi: il bambino e l’acqua sporca
First Out

La PA riconosce alla società, per un periodo di tempo limitato, il 100 per cento dei
risparmi conseguiti grazie all’intervento finanziato, per poi subentrare integralmente
nella fruizione di tali risparmi, una volta che l’investimento è stato ripagato. Molti
la scelgono per ‘non pensarci più’, ma di solito non è il massimo economicamente,
specie se sono poco adottate forme contrattuali di
Shared saving (risparmio condiviso):

in base ai dati forniti dallo studio di fattibilità dell’intervento, al capitale investito e i
tempi di rientro, la PA condivide fin da subito, in % stabilite, i risparmi ottenuti.
O, ancor meglio,
Guaranted saving (risparmio garantito):

in questa fattispecie il privato si fa carico della progettazione, realizzazione e
gestione dell’interventi, e garantisce il risultato, in termini di risparmio energetico
ed economico, anche nei confronti degli enti finanziatori del progetto.
Altre forme
Altri strumenti di PPP , che possono evitare la concessione delle reti, sono

Il leasing
•
Leasing in construendo o locazione finanziaria: soggetto ai limiti di
indebitamento
•
Leasing operativo: off balance se correttamente strutturato nei rischi,
lascia la progettazione all’ente

Contratto di messa in disponibilità (CMD), l’ultimo
strumento inserito nel codice degli appalti (Dlgs 163/06) all’articolo 3.
applicabile sia alle opere ordinarie che alle infrastrutture strategiche.



consiste nell’affidamento ad un soggetto privato della
costruzione e messa a disposizione della PA di un’opera
privata per l’esercizio di un pubblico servizio.
L’affidatario assume il rischio progettazione, della
costruzione e della gestione tecnica dell’opera per il periodo
di messa a disposizione dell’amministrazione aggiudicatrice.
Per questi motivi è off balance, cioè Fuori del Patto di
Stabilità (c.f. A.S. 3110, AVCP 02-02-12 e AVCP 22-05-13)




sono sempre soggetti ad adeguamento monetario secondo le
previsioni del contratto:
a) un canone di disponibilità, da versare soltanto in
corrispondenza alla effettiva disponibilità dell’opera
b) eventuale contributo in corso d’opera, comunque non
superiore al 50% (solo ad esito positivo della verifica delle
prestazioni)
c) eventuale prezzo di trasferimento, da corrispondere al
termine del contratto, in caso di trasferimento della proprietà
dell’opera all’amministrazione aggiudicatrice.
È possibile considerare fuori dal bilancio pubblico (off-balance) il costo di
realizzazione dell’infrastruttura qualora vengano trasferiti al privato una parte
consistente dei rischi di progetto ed in particolare il rischio di costruzione e almeno
uno dei seguenti due : RISCHIO di DISPONIBILITA’ e di DOMANDA (Eurostat 11-02-04
)
Progettazione
Costruzione
Disponibilità
(implica la
Privato
Manutenzione)
COMUNE
Domanda
(Ma è un servizio
obbligatorio!)
SCHEMA DI RIQUALIFICAZION ENERGETICA MEDIANTE
CONTRATTO DI DISPONIBILITA’
Progetto di
riqualificazione
energetica
Comune
BANCA
Gara disponibilità con
Garanzia di
Prestazione
Privato
Intervento di
riqualificazione Energetica
Documenti Fondamentali Gara CMD




NO progetto preliminare. La progettazione ricade sulla
responsabilità e professionalità del privato. Per questo
serve un buon
Stato di Fatto su cui si è chiamati ad intervenire (che va
controllato a responsabilità del privato) che progetta
secondo le norme, coscienza e
Capitolato prestazionale. Che indica chiaramente cosa la
PA vuole in termini di prestazioni minime del bene, delle
parti e complessive.
Schema di contratto, che disiplina chiaramente I rapporti,
specie gli adeguamenti del canone e le penali (nel nostro
caso il canone x 1000!) in caso di non rispetto delle
prestazioni GARANTITE (dal progetto!).
Le FASI Del Progetto CMD Montechiarugolo
Stato di Fatto
Capitolato
prestazionale
Piano economico
interno
Piano economico
interno
Schema di
Contratto
Gara
Privato
Progetto
(prestazioni
garantite)
Formula di Assegnazione





Offerta economicamente più vantaggiosa calcolata
come Miglior DELTA fra i costi sul bilancio ante e post
operam
α – (β+γ)= Δ
dove
α = costi energia + manutenzione ANTE
β= costi energia + manutenzione POST
γ= valore offerto del canone annuale
NO Offerte sull’energia (è un’opera, non è una
fornitura!)
Effetti. Ha partecipato …






Solo ditte serie e preparate perché
solo chi aveva anche una capacità PROGETTUALE (e non solo
economica o commerciale).
Solo chi sapeva di poter rischiare sul proprio lavoro e prodotti e
fornitori
Chi ha accettato di vendere meno: meno investimento (= meno corpi
illuminanti) e meno spesa corrente (= meno potenza) per
massimizzare il guadagno dell’ente, oltre che il proprio (minore
esposizione)
Chi sa fare bene il suo, e non per forza essere ‘trader’ o obbligato
a rischiare sull’energia (costi che ricadono sulla PA): gare ‘giganti’
o ‘tutto compreso’ limitano comunque le possibilità di
partecipazione.
Hanno potuto partecipare anche medi e mediopiccoli.
Nella commessa hanno operato a vario titolo
 Ferri Quinto impianti elettrici (PR)
 AEC lighting (AR) quale fornitore dei corpi illuminanti ITALO
 POWER TECHNOLOGY (PR) Studio tecnico associato per la
progettazione
 Massimiliano Mattioli impianti (PR)
 Geolumen (BN) per la rete di trasmissione MESH di cui
detengono i brevetti








Aumento di Valore, diminuzione dei costi
iminuzione dell’obsolescenza. Corpi illuminanti completamente rinnovati e con
una aspettativa di vita più lunga (70.000 ore, 16.5 anni)
Diminuzione costi di manutenzione. Per materiale nuovo, garantito dal
produttore e standardizzato compreso nella rata (risparmio = 40.000 euro
anno)
Decongestionamento della rete. Diminuzione del sovraccarico di centraline e
cavi, diminuzione del rischio di superamento delle potenze assegnate o della
necessità di frazionare le linee (meno manutenzioni straordinarie).
Diminuzione del numero (e costi fissi) delle utenze di rete (razionalizzazione in
corso).
La rete IP NON è stata ceduta, resta del Comune, anche come gestione e
controllo
La nuova RETE DATI è esclusivamente pubblica.
Ogni ulteriore risparmio sarà dell'ente pubblico.
 Abbiamo
capito QUANTI PUNTI LUCE QUADRI,
CONTATORI fanno parte della rete IP
 Eliminazione di oltre 200 punti luce superflui (-8%)
 Abbiamo individuato e sistemato parti di impianto non
a norma, e anche allacci non perfettamente collaudati
 Abbiamo individuato dispersioni elettriche in segmenti
di linea
 Abbiamo Riportato in mano pubblica parti di impianti
prima in mano ad altri.
 (…sono ricomparsi gli uccelli notturni in paese)

Riduzione drastica dell’inquinamento luminoso: corpi
illuminanti superflui eliminati, ottiche 100% ‘cut-off’:
la luce solo dove serve !
Riduzione drastica delle emissioni: - 224 TEP risparmiate,
minore CO2 e polveri sottili immesse
 Riduzione di circa 200kg/anno di Rifiuti RAE
 Migliore qualità della luce (resa cromatica) e migliore
sicurezza

Controllo di ogni elemento in tempo reale
I corpi illuminanti sono controllati in remoto (ma anche ‘sul campo’) e con risposta in tempo reale
dall’input di un sistema di controllo e di pianificazione senza interventi fisici (spegnimenti manuali
etc...) evitando la gestione indiretta (mail, telefono etc…) tramite terzi (ex. Global Service).


Consumo per la illuminazione Pubblica ridotto a soli 358.000
kWh su 1.500.000 (- 76%) con possibilità di ulteriore decremento
con la profilazione del singolo punto luce e accensioni ‘on demand’.
Riduzione di tutti i consumi 820.000 kWh su 2.000.000 (- 60%)



95.000 euro di spesa elettrica IP (presunta) anziché 330.000 (-73%)
200.000 euro invece di 452.000 di bolletta complessiva (-56%)
+ 20.000 euro di certificati bianchi
Come è cambiata a Montechiarugolo….
Risultati
Montechiarugolo
kWh/anno punti luce
TEP
evitate
Spesa energia
euro
manutenzione
euro
Canoni
euro
euro vendita TEE
(certificati bianchi)
saldo
Prima
1.500.000
2650
500
330.000
40.000
0
0
370000
Dopo
384.000
2250
(+200)
750
95.000
2000
160.000.000
20.000
235.000
%
-75%
-8%
+50%
-73%
-95%
***
***
-135.000 (- 37%)
Inoltre:
Montechiarugolo
Montechiarugolo
POST
UE
38
70
UE
Germania
Italia
Milano
potenza media KW
70
*
150
*
PRE
135
consumo/abit. kWh
51
40
105
87
142
36
51
236
236
135
10
*
8
20
24,5
30
100
7
10
spesa Punto luce
spesa/abitante
Arrivano le prime bollette…
Si consideri che :
- Mancano ancora alcuni tratti di linea
- Manca ancora in molti casi la regolazione sui valori da progetto
- Mancano ancora profili con dimmeraggi spinti in diminuzione e semispegnimenti.
Come sono cambiati i consumi?….
Prendiamo esempio da un singolo POD, guardiamo euro e soprattutto
Kilowattora (per evitare conguagli e letture presunte etc…)
bolletta bimestre ott-nov 2013
bolletta bimestre ott-nov 2014



La spesa improduttiva (nucleare francese, gas russo, idrocarburi) è stata ridimensionata
La parte di lavoro (redistribuzione sul territorio) è stata aumentata e trasformata in lavoro
specializzato (progettazione e innovazione, lavoro finanziario)
È stata creata una nuova entrata durevole (TEE)
Cosa è andato male
i ladri di Pisa e il nano dai piedi di argilla





Ritaratura del progetto per la nuova norma regionale (bella
notizia!) portando la potenza installata a 88.6 kWp.
Il grande fornitore di energia e la ditta da cui si è riscattato
l’impianto sembrava non si conoscessero, invece eran parenti:
problemi e costi per accedere alle promiscuità con ENEL e
aggiornarle: meglio separare tutto!
La fragilità e la disomogeneità della rete internet condiziona il
numero di gateway e l’efficienza della rete mesh che, per molte
funzioni e per il telecontrollo, si innesta sulla rete internet, facendo
perdere tempo.
Alcune porzioni non sono state upgradate subito perché non ancora
collaudate dopo anni: è stato necessario interenire in seguito.
L’inquinamento luminoso piaceva a qualcuno: «chi ha spento il mio
giardino?». Molti cittadini dormono solo con la luce accesa… ma in
strada!


Oltre ad una rete di illuminazione efficiente, il comune
si trova proprietario di una rete dati efficiente,
diffusa capillarmente sul territorio, che può essere
usata per servizi ai cittadini‘.
La rete IP infatti è presente dovunque ci sia una
attività umana significativa
l'illuminazione come pilastro della SMART CITY'


Il
lampione
può
essere
l’elemento diffuso di una rete
interconnessa in grado di
permettere l’integrazione alle
linee di un’infinita serie di
apparecchiature con diverse
funzionalità (impianti, sensori di
rilevamento del traffico, delle
polveri sottili, videosorveglianza,
ecc.)
Qualcosa che va fortemente
nella direzione di un sistema
'smart city' come la concepiamo.
SMART BUILDING
Se lampione e edifici si parlassero?
 Integrabilità con domotica e SMART BUILDING
 Monitoraggio dei consumi e dei parametri degli edifici
pubblici sfruttando una rete pubblica
ENERGY SAVING pubblico e privato


La rete può fornire e raccogliere informazioni sul
consumo e produzione di energia dei cittadini,
favorendo così l’uso intelligente e diffuso dell’energia e
del risparmio.
Può consentire la certificazione dei risultati raggiunti nel
risparmio energetico diffuso e favorirne la
valorizzazione attraverso i certificati bianchi.

Quanto gas/elettricità ho consumato? Quanto ho speso?

Quanto sto producendo col mio impianto FV?


Questi dati sono per lo più sconosciuti ai cittadini, poiché
difficilmente accessibili in tempo reale ed utile (acqua) o
celati da crittografie strane (Enel).
Ciò è la premessa per le
SMART GRIDS


La rete può essere valorizzata per Gestori di
Servizi, ex. Con teleletture di GAS, Acqua, Luce.
Le reti possono essere monitorate e comunicare
parametri di funzionamento e problemi (ex. Perdite)
come in recenti progetti e bandi della AEEG
SMART SENSOR= SICUREZZA del territorio
1. Posizionamento di sensori traffico per
archivio e riclassificazione strade.
2. Collegamento in rete di sensori di
irraggiamento (impianti fotovoltaici). Per creare
una rete pubblica dei dati di tutti i sensori
(Progetto SENSORNET Lepida E.R.)

La rete può essere usata per monitoraggio
Corsi d’acqua e canali col collegamento in
rete di sensori di rilevamento meteo e
ambientale e idrogeologico (ARPA –
ProCiv) per la sicurezza contro incendi e
altri eventi naturali (e non)
SMART WASTE



Nel servizio rifiuti Possono essere dotati di sensori di
pieno e georeferenziati i cassonetti stradali (ex.:
vetro)
Possono essere resi 'smart' i bidoncini del privato, con
registrazione dati di svuotamento.
lo SMART WASTE è possibile in un sistema urbano
che è esso stesso sistema di misurazione e controllo
COMUNICAZIONE & SICUREZZA

La rete IP potrebbe veicolare
efficacemente
comunicazione istituzionale
e advertising (al posto dei
cartelli stradali) per info su
traffico, meteo, eventi
Collegamento al allarme antiincendio o
antiintrusione e illuminazione delle adiacenze
dell'edificio pubblico o privato
Ricerca persone con localizzazione tramite i
lampioni e allarme.
Collegamento alla videosorveglianza con
telecamere: (solo in presenza di alta capacità di
trasmissione dati con fibra ottica)
La rete IP da costo ad asset strategico




È evidente che l’interesse pubblico della dell’asset ‘rete IP’ è
strategico per la città di domani.
Il suo miglioramento può essere ottenuto quasi solo con
forme di PPP,
Ma meglio evitare la concessione a terzi, anche a fronte di
canoni fissi corrispondenti alle spese ante operam (o solo
di poco meno)
Questo, a fronte di benefici ambientali non direttamente
stabiliti né controllati dal Comune, consolida le spese
correnti per un lungo periodo e rischia di essere
disincentivante ad ottenere ulteriori miglioramenti di
gestione e risparmi ulteriori per l'ente, che perde capacità
di innovazione.
Grazie della vostra pazienza !!!
Maurizio Olivieri
340 4983920
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Olivieri - Comuni Virtuosi - ANCI Emilia