Storia
Urbana
materiali
Anno accademico 2010-2011
L’urbanizzazione europea non presenta i
caratteri di un processo lento e graduale.
Al contrario
lunghi periodi di rapido sviluppo si alternano a
periodi di stagnazione e declino.
Questi ritmi sono ampiamente riconoscibili ma
non sono uguali dappertutto
Crescita demografica:
 Dal 1000 circa al 1350
 Dal 1450 al 1630
 Dopo il 1750
Stagnazione o ‘crisi’:
 1350-1450
 1630-1750
Il processo di urbanizzazione rispecchia i
grandi ritmi demografici
Bairoch e Tilly:
Nel 1550 la popolazione urbana (Russia
esclusa) avrebbe raggiunto la percentuale
del 16%
Nel 1700 = 13%
Ripresa della crescita nel secolo
successivo
1000
Città
 Nel
1000 quasi tutte le città
dell’Europa occidentale e
centrale erano minuscole con
l’eccezione delle capitali
dell’impero bizantino e del
califfato omayyade in Spagna.
 Quasi tutte le città di una certa
dimensione si affacciavano sul
Mediterraneo.
 Solo l’Italia possedeva una rete
urbana che comprendeva diverse
grandi città.
Pop.
Costantinopoli
450
Cordova
450
Siviglia
90
Palermo
75
Kiev
45
Venezia
45
Regensburg
40
Tessalonica
40
Amalfi
35
Roma
35
Nel
‘400 il quadro è decisamente
cambiato. Costantinopoli e Cordova
sono ormai declinate. Le principali
città italiane si sono ingrandite e
Genova e Milano hanno oramai
raggiunto i vertici di una articolata
gerarchia urbana.
Cresce
l’importanza dei Paesi Bassi e
della loro produzione tessile e, di
conseguenza, aumentano le
dimensioni di Bruges e Gand.
Il rafforzamento del regno di
Francia catapulta Parigi al primo
posto tra le città dell’Europa nord
occidentale
Diversi altri centri, per lo più capitali
politiche, sono ormai entrati nell’elenco
delle principali città europee.
Il crescente potere dell’impero ottomano,
i successi coloniali del Portogallo, i trionfi
commerciali dei mercanti olandesi e inglesi
si riflettevano nel rapido sviluppo di
Costantinopoli, Mosca, Lisbona, Londra e
Amsterdam.
Le città europee a più rapido
sviluppo sono ora spostate verso
nord e ovest.
Questa tendenza si accentua con la
rivoluzione industriale, quando città
come Bristol, Glasgow e Birmingham –
minuscole nel 1700 – diventano tra le
più popolose d’Europa
Le città più grandi d’Europa (in migliaia di abitanti)
1000
Città
1400
Pop.
Città
1700
Pop.
Città
1900
Pop.
Città
Pop.
Costantinopoli
450
Parigi
275
Costantinopoli
700
Londra
6.480
Cordova
450
Milano
125
Londra
550
Parigi
3.330
Siviglia
90
Bruges
125
Parigi
530
Berlino
2.424
Palermo
75
Venezia
110
Napoli
207
Vienna
1.662
Kiev
45
Granada
100
Lisbona
188
Pietroburgo
1.439
Venezia
45
Genova
100
Amsterdam
172
Manchester
1.255
Regensburg
40
Praga
95
Roma
149
Birmingham
1.248
Tessalonica
40
Caffa
85
Venezia
144
Mosca
1.120
Amalfi
35
Siviglia
70
Mosca
130
Glasgow
1.072
Roma
35
Gand
70
Milano
124
Liverpool
940
Le quindici maggiori città europee
(Russia esclusa) tra 1400 e 1800
1400
1500
1600
1700
1800
Parigi
275.000
Parigi
225.000
Parigi
300.000
Londra
575.000
Londra
948.000
Bruges
125.000
Napoli
125.000
Napoli
275.000
Parigi
500.000
Parigi
550.000
Genova
100.000
Milano
100.000
Londra
200.000
Napoli
300.000
Napoli
430.000
Venezia
100.000
Venezia
100.000
Venezia
151.000
Amsterdam
200.000
Vienna
247.000
Granata
100.000
Granada
70.000
Siviglia
135.000
Lisbona
180.000
Amsterdam
217.000
Milano
90.000
Praga
70.000
Lisbona
130.000
Madrid
140.000
Dublino
200.000
Siviglia
75.000
Lisbona
65.000
Milano
120.000
Venezia
138.000
Lisbona
195.000
Firenze
55.000
Tours
60.000
Palermo
105.000
Roma
135.000
Berlino
172.000
Gand
55.000
Genova
58.000
Praga
100.000
Milano
125.000
Madrid
168.000
Lisbona
55.000
Firenze
50.000
Roma
100.000
Vienna
114.000
Roma
153.000
Bologna
45.000
Gand
55.000
Toledo
80.000
Palermo
100.000
Palermo
139.000
Londra
45.000
Palermo
55.000
Firenze
76.000
Lione
97.000
Venezia
138.000
Napoli
45.000
Roma
55.000
Rouen
70.000
Marsiglia
90.000
Milano
135.000
Toledo
45.000
Bologna
50.000
Granata
69.000
Bruxelles
80.000
Amburgo
130.000
Barcellona
40.000
Londra
50.000
Madrid
65.000
Siviglia
72.000
Lione
109.000
Fonte: P. Bairoch - J. Batou - P. Chèvre, La population des villes Européennes: banque des données et analyse sommaire des résultats,
Genève 1988, pp. 272-283.
Le grandi città dell’Europa
occidentale
Abitanti
1400
1500
1600
1700
1800
Londra
Parigi
Londra (850.000)
Parigi
Napoli
Napoli
Parigi
Napoli
Amsterdam
Vienna
Amsterdam
Londra
Venezia
Lisbona
Milano
Amsterdam
Roma
Palermo
Messina
Siviglia
Anversa
Roma
Venezia
Milano
Madrid
Lisbona
Vienna
Siviglia
Palermo
Madrid
Lisbona
Dublino
Berlino
Roma
Barcellona
Venezia
Milano
Palermo
Lione
Marsiglia
Più di
400.000
Da 200.000
A 400.000
Da 100.000
A 200.000
Parigi
Milano
Bruges
Venezia
Parigi
Napoli
Venezia
Milano
Lo sviluppo della rete urbana europea dal 1500 al
1800
(popolazione in migliaia di abitanti)
Categoria
dimensiona
le
20-50
Numero di città
1500
1600
1700
1750
1800
76
87
105
131
154
50-100
21
24
24
27
43
100-200
3
10
9
12
16
200-300
1
2
1
2
5
300-500
-
-
-
1
1
500-750
-
-
2
2
1
Oltre 750
-
-
-
-
1
101
123
141
175
221
Totale
 Le
piante urbane successive al 1400 iniziano
a testimoniare una manipolazione cosciente
dello spazio urbano.
 Il
processo di centralizzazione politica che
ebbe inizio con l’età moderna trova
rispondenza nella strutturazione e
focalizzazione della città attorno ai suoi
elementi dominanti.
Il sogno di una città ideale, pensato nel corso
del Cinquecento, induce architetti, artisti ed
ingegneri a sviluppare nuovi schemi urbani.
I nuovi progetti esaltano l’armonia e l’ordine.
Gli occhi di chi guardava dovevano essere
guidati da strade diritte e ampie verso piazze
monumentali e quindi verso le sedi del potere.
Viene elaborata una nuova estetica, al servizio
del potere assoluto
La città ideale nel
Rinascimento
La rinnovata struttura urbanistica
tende però ad evidenziare quelle
disuguaglianze che la città medievale
aveva, in parte nascoste.
Lione 1545:
oltre metà della ricchezza appartiene al 10%
della popolazione;
il 60% meno abbiente detiene 1/5 della
ricchezza totale.
Tipologia della ricchezza: beni immobili (case,
terreni…) ma le forme capitalistiche (i beni
mobili) vanno acquistando maggiore rilevanza
La forma urbana barocca ostenta la superiorità e le
priorità del potere.
Il viale diventa il
simbolo più
importante e la
realtà principale
della città barocca
L’idea della città come
palcoscenico venne accettata:
in tutta Europa palazzi urbani,
edifici pubblici e chiese di
vaste dimensioni furono posti
al centro di composizioni
monumentali di piazze e strade
Questo testimonia l’interconnessione
esistente all’interno del mondo urbano
all’inizio dell’era moderna.
Artisti e architetti venivano importati
da capitali straniere, i viaggiatori si
recavano in pellegrinaggio a visitare
costruzioni antiche e moderne, libri e
stampe diffondevano anche tra chi non
era in grado di muoversi le immagini di
queste ‘meraviglie’
Gli abitanti delle città
facevano parte di una grande
rete di collegamenti culturali,
politici ed economici che si
estendevano dall’Atlantico agli
Urali e dal Portogallo ai
territori ottomani
Leichester square
Le città esistenti – collegate
al potere ed alla sua
manifestazione – vengono
sistemate secondo i nuovi
criteri, mentre le – poche –
città di nuova fondazione
vengono realizzate secondo i
nuovi criteri architettonici ed
artistici (Palmanova -1593;
Philippeville - 1555).



inizia ad essere realizzata nel 1660-70 ma la
sua costruzione dura a lungo, sotto la diretta
supervisione del monarca.
Il parco, la città, le vie … vengono collegate
insieme da un’unica composizione simmetrica
che culmina nel grandioso palazzo del re sole.
Tutti gli espedienti della prospettiva e della
scala vengono impiegati per magnificare un solo
uomo.



nasce da un atto di volontà imperiale con chiaro
scopo politico (svecchiamento della Russia).
In questo caso la città servì non solo come
ricettacolo della nobiltà locale, ma anche come
città portuale e commerciale.
Il suo sviluppo fu perciò meno ‘armonioso’ di
quello di Versailles ma il paesaggio urbano venne
comunque ad essere dominato dalla residenza
reale.



nasce da un atto di volontà imperiale con chiaro
scopo politico (svecchiamento della Russia).
In questo caso la città servì non solo come
ricettacolo della nobiltà locale, ma anche come
città portuale e commerciale.
Il suo sviluppo fu perciò meno ‘armonioso’ di
quello di Versailles ma il paesaggio urbano venne
comunque ad essere dominato dalla residenza
reale.
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