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La ricerca bibliografica
di metodi analitici
parte I
per gli insegnamenti di
CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI
Laurea specialistica - Scienze Ambientali
CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE
Laurea triennale – TeCoRe
Università di Bologna - Ravenna
Docente : Daniele
FABBRI
in collaborazione con
Elena Fuschini
responsabile tecnico della
Biblioteca di Scienze Ambientali
parte I - fonti di informazione (materiale disponibile in rete).
parte II - esercitazione pratica in biblioteca (uso di banche dati, motori di ricerca,
reperimento dei documenti) (materiale non disponibile in rete).
- Il contenuto di questa lezione è indirizzato alla ricerca metodologica in campo analitico.
Approfondimenti ed altre informazioni si trovano nel sito della biblioteca dell’Università di
Bologna http://www.biblioteche.unibo.it; nel sito anche la pagina dedicata alla formazione (
/formazione/corso-di-information-literacy/).
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cartaceo
versione a stampa
elettronico
digitale, accessibile web, cd-rom
supporto su cui
sono edite
FONTI DI
INFORMAZIONE
PRIMARIE
SECONDARIE
forniscono risposte dirette e
immediate ad un bisogno
informativo
non forniscono direttamente una
risposta ma rimandano ad altre fonti
dove si trova l’informazione
Documenti
originali
che
riportano i risultati di una
ricerca scientifica.
Articoli su periodici, atti di
convegno,
brevetti,
tesi,
relazioni scientifiche…
Documenti che organizzano
e
divulgano
conoscenze
acquisite.
Enciclopedie,
review…
monografie,
Strumenti che guidano
alla consultazione delle
fonti.
Bibliografie, cataloghi..
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La citazione bibliografia identifica il documento da cui è stata ricavata una certa
informazione, o a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. Permette di risalire
alle fonti e garantisce la paternità intellettuale delle informazioni.
La citazione deve contenere un numero minimo di dati per identificare in modo
inequivocabile il documento.
La bibliografia di un’opera è l’insieme sistematico di documenti citati, ordinati
secondo determinati criteri.
Non esiste uno stile normato universalmente per redigere una bibliografia; ciascun
editore o ambito disciplinare utilizza il proprio.
Esempio: bibliografia consultata per queste dispense.
•Roald Hoffmann Angew Chem (I.E. English) 27 (1988) 1593-1602.
•L.H.Keith, H.J.Brass, D.J.Sullivan, J.A.Biani, K.T.Alben. An Introduction to the National Environmental
Methods Index. Environ.Sci.Technol. Apr. 15 (2005) 173A-176A.
•R.J.Lancashire. The use of Internet for Teaching Chemistry. Anal.Chim.Acta 420 (2000) 239-244.
•Alma Mater Studiorum Università di Bologna, 2003. http://www.biblioteche.unibo.it
•SINTESI DEL GLOSSARIO DELLA SECONDA UNIVERSITA’ di NAPOLI (2002)
http://193.206.103.214/biblioteche/documenti/GLOSSARIO%20DI%20BIBLIOTECONOMIA.doc
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LIBRO
I libri sono pubblicazioni non periodiche, generalmente concepite come un'unità
completa. Il libro può trattare delle recenti conoscenze su un unico argomento
(monografia), essere un’opera completa su una particolare disciplina (trattato),
avere un intento didattico (libro di testo).
Il libro è individuato dall’autore/autori, dal titolo e dalle note tipografiche,
informazioni riportate nel frontespizio (in genere la terza pagina).
Autore (author) è colui (persona o ente) che ha creato l’opera o è responsabile del
contenuto intellettuale.
Curatore (editor) è colui che coordina l’opera predisponendola alla stampa.
Editore (publisher) è la casa editrice; più in generale, il responsabile della
pubblicazione dal punto di vista tipografico.
Luogo e anno di pubblicazione.
Se il libro contiene dissertazioni di autori diversi (per esempio suddivise in capitoli)
vanno citati autori e titolo del capitolo, e le pagine iniziali e finali del capitolo (o
solo quelle in cui si trova l’informazione).
ISBN (International Standard Book Number) è un codice numerico di 10 cifre che
identifica in modo univoco un’opera; assegnato a livello nazionale su incarico
dell’agenzia internazionale (sede Berlino). Le cifre indicano a gruppi l’identità
geografica (es.88 Italia), l’editore, l’opera, l’edizione più un carattere di controllo.
Con il 2007 si passerà a un ISBN a 13 cifre.
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PERIODICO
Il periodico (rivista, journal) è una pubblicazione edita sotto lo stesso titolo,
costituita da fascicoli (issue) pubblicati ad intervalli regolari (settimanali, mensili,
ecc.) caratterizzati da un numero progressivo o datazione. Il periodico scientifico
contiene le informazioni aggiornate ed approfondite sugli sviluppi della ricerca in
ambiti disciplinari definiti. I risultati della ricerca vengono pubblicati dai loro autori
in forma di articolo scientifico (article, paper).
L’articolo scientifico è identificato dal titolo della rivista, dal nome degli autori,
dall’anno di pubblicazione, dal volume e dalla pagina iniziale, ed eventualmente dal
titolo del lavoro e dal numero del fascicolo.
Lo stile non è normato a livello internazionale, ogni rivista ha i suoi standard.
E’ comune riportare il titolo abbreviato della rivista secondo la forma consigliata
dall’ISI (Journals Abbreviations Periodics) e riportata nel sito:
http://library.caltech.edu/reference/abbreviations/
DOI: digital object identifier. Per documenti elettronici. E’ una stringa di caratteri
alfa-numerici associato dall’editore ad un documento, è unico e non cambia. Adatto
per citare articoli in stampa (in press) per i quali non ci sono ancora le
informazioni tipografiche.
ISSN (International Standard Serial Number). E’ un codice numerico composto da
otto cifre, assegnato da appositi Enti, che identifica in modo inequivocabile il
periodico a livello internazionale.
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Una review è un articolo in cui vengono presentate e commentate le più recenti
acquisizioni della ricerca in un determinato settore, costituendo così un utile
documento di aggiornamento ed informazione bibliografica. Vi sono periodici
dedicati (es. Trends in Analytical Chemistry), sezione dedicate (es. Fundamental
Reviews in Analytical Chemistry).
The chemical article is an artistic creation…If
one is lucky, it creates an emotional or
aesthetic response in its readers.
R.Hoffmann
Alcune caratteristiche dei periodici
Peer review. E’ un processo di validazione dei lavori scientifici prima della loro
pubblicazione. Viene effettuato sottoponendo l’articolo, in modo anonimo, alla
valutazione di esperti del settore disciplinare (peer cioè pari dell'autore) che ne
controllano e certificano la qualità.
Fattore d'Impatto (impact factor) è uno dei parametri utilizzati per definire
l’influenza di una pubblicazione scientifica. Si ottiene mettendo in relazione il
numero di articoli pubblicati su una rivista in un determinato periodo ed il numero
di citazioni che essi hanno ottenuto nella letteratura specializzata.
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nome rivistavolume (anno)
pagine
titolo dell’articolo
nome degli autori
ISSN: 0304-4203
DOI: 10.1016/S0304-4203(03)00135-X
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14th European Biomass Conference,
17-21 October, Paris, France
nome del Congresso, data e luogo
titolo del contributo
nome degli autori
Curatori:
L.Sjunnesson, J.E.Carrasco, P.Helm,
A.Grassi Eds
Editori:
ETA-Renewable Energies and WIPRenewable Energies
Luogo e anno di pubblicazione:
Paris, 2005
Codice ISBN:
ISBN 88-89407-07-7
pagina iniziale e finale degli
Atti del Congresso
pp.1732-1735
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CATALOGO
Il catalogo è una registrazione ordinata secondo norme precise dei documenti
posseduti da una biblioteca, o da più biblioteche (cataloghi collettivi), utile per
localizzare i documenti ed informare l’utente sul posseduto ed i suoi contenuti.
Il catalogo può essere cartaceo oppure informatico (opac).
L’OPAC (On-line Public Access Catalogue) è un catalogo consultabile in rete. Ha il
vantaggio di potere essere consultato da casa e di consentire ricerche molto rapide,
per quanto complesse.
Alcuni OPAC:
ACNP (Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici) è un catalogo dei periodici di
tutti i settori disciplinari posseduti da oltre 2400 biblioteche del territorio nazionale.
Dal 1988 l’OPAC del catalogo è gestito dal CIB dell’UniBo in collaborazione con il
CNR.
SBN (http://opac.sbn.it) catalogo collettivo relativo a tutte le biblioteche italiane
che aderiscono al Servizio Bibliotecario Nazionale.
Sebina SOL è un catalogo per la ricerca di libri, che comprende il Catalogo delle
biblioteche del polo bolognese SBN http://sol.cib.unibo.it/SebibaOpac/Opac
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BANCHE
DATI
La banca dati è un archivio elettronico che raccoglie in modo organizzato
informazioni (es. bibliografia, proprietà di composti chimici) su determinati settori
disciplinari, consultabile su cd rom o tramite versione on-line.
Alcune banche dati
Chemical Abstract Service (CAS).
E’ la banca dati più vasta per la chimica e scienze affini (biologia, medicina); edita
dall’ACS (American Chemical Society) dal 1907 in forma cartacea (Chemical
Abstracts), dal 2004 è accessibile on-line tramite SciFinder (che comprende anche
Medline). Cataloga i riferimenti e i riassunti di brevetti, articoli di riviste scientifiche
(ne copre oltre 9000), proceedings di alcuni congressi e altro (per un totale di
981000 documenti nel 2005).
Registry Number. Attraverso il Chemical Registry, il CAS fornisce il più grande
sistema di identificazione delle sostanze. Quando una nuova sostanza appare in
letteratura, il CAS provvede ad inserire nel chemical registry il suo nome
sistematico, la sua struttura e altre informazioni, e gli assegna un numero
identificativo: il Registry Number (RN) (attualmente sono registrate oltre 29·106
sostanze chimiche e 57·106 sequenze).
banche dati
Analytical Abstracts.
http://www.rsc.org/Publishing/CurrentAwareness/AA/AASearch.asp.
E’ una banca dati specifica per la chimica analitica, edita dal 1954 dalla RCS (Royal
Society of Chemistry); dal 1980 è in versione on-line come Analytical Web Base
(copertura 240 riviste).
Web of Knowledge (WOK). http://portal.isiknowledge.com
E’ una piattaforma edita dall’ISI (Institute for Scientific Information) che
consente l'accesso integrato alle informazioni della conoscenza (scientifiche,
artistica, ecc.). Essa comprende diverse banche dati, fra cui:
Web of Science (WOS) interdisciplinare.
Current Contents riferimenti bibliografici e riassunti (oltre 7.500 periodici
scientifici e circa 2.000 monografie) a partire dal 1998. Il periodo 1993-1998 è
consultabile all'interno del Repertorio degli articoli gestito dal CIB.
Journal Citation Index
Science direct http://www.sciencedirect.com
Servizio di informazione in linea che distribuisce su un'unica piattaforma il testo
completo dell’ampia gamma di pubblicazioni periodiche e non periodiche Elsevier;
a differenza delle precedenti è liberamente accessibile senza necessità di
sottoscrivere un abbonamento.
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banche dati
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Specs and Standards
http://www.ihserc.com
Edito dalla IHS (Information Handling Services) è un repertorio di standard e
pubblicati da numerosi di enti normatori nazionali (es. UNI, Ente Nazionale Italiano
di
Unificazione),
sovranazionali
(es.
CEN,
European
Committee
for
Standardisation), internazionali (es. ISO, International Organisation of
Standardisation), di ricerca (ASTM, American Society for Testing and Materials).
Sono accessibili a testo pieno (per l’ateneo di Bologna) i documenti pubblicati da
ISO, CEN, CENELEC, ASTM. É comunque possibile interrogare e consultare gli
abstract di tutta la normativa, anche quella per cui non è stato sottoscritto un
abbonamento al testo pieno.
NEMI National Environmental Methods Index http://www.nemi.gov/
Il NEMI è una banca dati, ad accesso libero in rete, di metodi analitici per il
monitoraggio di acque, suoli, sedimenti e tessuti biologici. Fra gli scopi principali di
NEMI, vi è quello di fornire all’utente la possibilità di confrontare le prestazioni di
metodi diversi, per guidarlo nella selezione del metodo più appropriato. La ricerca
del metodo può essere condotta sull’analita (nome scientifico, numero CAS), tipo
di matrice (acqua, suolo), ecc.
Lanciato per la prima volta nel 2002, è attualmente finanziato dalla USGS (U.S.
Geological Survay) e dall’EPA, con il contributo del MDCB (Methods and Data
Comparability Board). Nella sua banca dati sono compresi i metodi sviluppati
dall’EPA, dalla USGS, dalla NOAA (National Oceanographic and Atmospheric
Organisation), dall’ASTM, dall’AOAC e altre.
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motori di ricerca
I motori di ricerca sono programmi che in breve tempo setacciano le informazioni
contenute nelle banche dati, cercando i termini che sono stati inseriti come criterio
della ricerca e individuano, elencandoli opportunamente, i documenti in cui tali
termini sono citati.
Tali termini possono essere:
una parola chiave (key word) significativa per il suo uso come accesso
all'informazione.
Un numero identificativo. Ad esempio, il CAS RN può essere utilizzato per la
ricerca di una determinata sostanza chimica.
I termini possono essere combinati per mezzo di operatori logici. Fra questi, gli
operatori booleani più noti sono AND e NOT che restringono, e OR che amplia i
risultati della ricerca.
I filtri restringono i risultati della ricerca (anno, lingua, tipo di documento, ecc.).
I caratteri jolly permettono di effettuare ricerche utilizzando termini troncati, cioè
solo la prima parte della parola. In genere si usano:
l’asterisco * per sostituire più caratteri, e
il punto interrogativo ? per sostituire un solo carattere
I campi selezionano la parte di documento su cui effettuare la ricerca dei termini
(autore, titolo, abstract, ….)
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reperimento del documento
Ricevere il documento e visionarlo è diventato più semplice rispetto al passato,
grazie ai servizi prestati da numerose biblioteche, alle versioni elettroniche di molti
periodici, e la tendenza crescente a mettere in rete le informazioni, inclusi
monografie, relazioni scientifiche, ecc.
Le banche dati più importanti prevedono un collegamento diretto (es. A-link per
WOS) al documento elettronico selezionato (visionabile se il periodico è in
abbonamento).
I documenti non reperibili in rete possono essere consultati in loco o attraverso il
prestito bibliotecario, consultando gli OPAC per individuare la biblioteca che lo
possiede.
Fornitura del documento (document delivery)
Copie di articoli scientifici possono essere richiesti alle biblioteche attraverso i
servizi di document delivery gratuito o a pagamento. Tra i servizi offerti dalle
biblioteche in Italia attualmente il più conosciuto e diffuso è NILDE.
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valutare il documento
E’ importante sottoporre ad esame critico il documento selezionato per
valutarne l’affidabilità. I criteri elencati qui sotto sono stati presi dal sito del
SBA (vedi pag.1).
•Autorevolezza: chi è l'autore (gli autori o l'editore)? Qual’è la sua
professione? Cos'altro ha scritto? E' legato a qualche associazione o
istituzione, ecc.? È citato in altri studi? Esistono recensioni del documento
che stai consultando? È citato in bibliografie?
Anche l'autorevolezza dell'editore può essere una garanzia della qualità
della pubblicazione.
•Accuratezza: l'informazione è sufficientemente accurata? È
completa? Sono citate le fonti? Vi sono dimostrazioni a sostegno delle
tesi espresse?
•Obiettività: l'informazione è presentata in modo imparziale o
vuole persuaderti di qualche punto di vista particolare?
•Livello di approfondimento: l'informazione è
sufficientemente/troppo approfondita per gli scopi della tua ricerca?
•Copertura: sono trattati tutti gli aspetti dell'argomento? È coperto,
cronologicamente o geograficamente, tutto l'argomento che ti interessa?
L'informazione è completa oppure è un estratto, un sommario?
•Data di pubblicazione: l'informazione è aggiornata/datata?
Quanto è importante l'aggiornamento per la tua ricerca?
•Contenuti speciali: il documento contiene bibliografie, indici, tavole
che possono servirti? Contiene foto, carte geografiche ecc.?
RICERCA DI UN METODO ANALITICO
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La scelta del metodo analitico può essere una fase cruciale di uno studio che
prevede la raccolta di dati chimici (es. campagna di monitoraggio). La scelta può
essere obbligatoria (un metodo ufficiale definito nella legislazione), consigliata (un
metodo standard validato da appositi Enti), maturata dal confronto di metodi
pubblicati nella letteratura scientifica. Potrebbe essere necessario sviluppare un
metodo nuovo perché quelli esistenti non sono adeguati, modificando
opportunamente metodi già pubblicati. La selezione del metodo analitico può
richiedere l’individuazione e il reperimento di informazioni documentali.
Prima di eseguire la ricerca bibliografica è bene accertarsi di avere identificato in
modo corretto i termini della ricerca. Questi possono essere il nome dell’analita, la
natura della matrice, la tecnica analitica disponibile. L’inserimento combinato di
questi termini restringe i risultati della ricerca mirandoli agli obiettivi richiesti.
Analita. Mentre per gli elementi chimici la scelta della terminologia è meno
problematica (però non banale), per i composti la scelta del nome giusto può
essere decisiva per il successo della ricerca. Il nome può indicare un singolo
composto od una classe di composti; può essere una sigla, un nome comune,
scientifico (IUPAC, CAS), commerciale, ecc. Può essere utile utilizzare come
identificativo, il CAS registry number; combinare più nomi con l’operatore OR,
ecc.
Oltre al nome, è importante conoscere le proprietà chimico-fisiche dell’analita, ei
fattori di rischio anche delle sostanze chimiche il cui uso è richiesto dal metodo
analitico.
Il nome, il CAS RN, la struttura molecolare del composto, le proprietà bio/chimiche
possono essere ricavati dalla consultazione di apposite banche dati.
Dove trovare le informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche:
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accesso libero
Pubchem http://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/ in questa piattaforma
del NIH (National
Institute of Health), mirata a fornire informazioni sull’attività biologica delle sostanze, ci sono
motori di ricerca che individuano la struttura chimica del composto partendo dal suo nome o
sinonimi o (Pubchem Compound) e, vicerversa, il composto a partire dalla struttura
(Structure search).
Webbook http:// webbook.nist.gov/chemistry; edito dalla NIST (National Institute of
Science and Technology) contiene informazioni su oltre 50,000 sostanze.
(> 50,000).
EINECS http://ecb.jrc.it/existing-chemicals/ (European Inventory of Existing Commercial
Chemical Substances) nato dall’obbligo della registrazione e indicazione delle proprietà per
sostanze prodotte o importate oltre un certo quantitativo (da 10 a oltre 1,000 ton), contiene
informazioni su oltre 100,000 sostanze (oltre alle proprietà chimiche, produttori/importatori,
frasi di rischio, valutazione del rischio, ecc.). Attualmente la normativa di riferimento a livello
europeo è il REACH.
ARS pesticide http://www.arsusda.gov/acsl/services/ppdb/ relativo ai pesticidi (oltre
300 strutture).
accesso a pagamento
Scifinder la banca dati del CAS fornisce informazioni su terminologia e proprietà dei composti
chimici inserendo il nome, il CASRN, e anche il disegno della struttura molecolare.
E-book: il CHEMnetBASE contiene i dati di oltre450.000 composti.
Metodo analitico.
Metodi ufficiali, standard, di riferimento.
Se il metodo da applicare è definito dalla normativa, è stato sviluppato e validato da appositi
enti e associazioni come ASTM, AOAC, EPA (U.S. Environmental Protection Agency). Il
documento relativo è reperibile direttamente dalle pubblicazioni in materia (in genere a
pagamento, ma anche in rete ad accesso libero (es. NEMI).
In Italia si può fare riferimento all’UNICHIM, federato all’UNI (Ente Nazionale di
Unificazione), che pubblica Manuali e Metodi Analitici; all’IRSA (Istituto di Ricerca sulle
Acque) ha pubblicato metodi di riferimento per l’analisi chimica delle acque.
Esempio 1: la normativa EN14214 per il biodiesel specifica che il contenuto di
esteri metilici di acidi grassi (FAME) deve essere superiore al 96.5% in peso. Il
metodo di misura basato sull’analisi GC è descritto nel documento EN14103
prodotto dal CEN. Il metodo è reperibile dal repertorio Specs and Standards (vedi
sopra).
Esempio 2: si ricerca un metodo standard per l’analisi del rame nell’acqua
tramite spettrometria atomica in fiamma. Nel sito NEMI in quick/advanced search
si inseriscono i dati: copper (analyte), water (media), flame atomic absorption
(instrumentation). Vengono individuati quattro metodi, fra cui quelli prodotti
dall’EPA e dalla USGS sono scaricabili direttamente dal sito.
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Metodi non-ufficiali. Sviluppo di nuovi metodi.
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Se per una certa problematica analitica non esistono metodi ufficiali, possono
esistere metodi pubblicati nella letteratura scientifica e la relativa documentazione
potrà essere individuata attraverso una ricerca bibliografica. La ricerca bibliografica
verrà condotta sulle opportune banche dati, secondo una sequenza dettata anche
dai costi dell’accesso, con una scelta adeguata dei termini della ricerca. Ai fini della
ricerca, saranno utili anche i riferimenti bibliografici citati all’interno di un documento
scientifico.
Se non si trova nella letteratura scientifica nessun metodo che abbia i requisiti
richiesti, dovrà essere sviluppato in laboratorio un metodo nuovo. Tale sviluppo
potrà essere fatto apportando modifiche a metodi già esistenti per situazioni simili
(es. analita strutturalmente simile, stesso analita ma diversa matrice, ecc.). Anche
in questo caso, la ricerca bibliografica sarà una fase importante dello studio.
ESERCITAZIONE. Esempio
I campioni di interesse sono manufatti in oro di epoca antica (oggetti preziosi, monete, ecc.).
L’obiettivo dello studio è quello di conoscere la provenienza del metallo e la tecnologia di
lavorazione del manufatto.
A tal fine si ritiene che le informazioni ottenute dall’analisi elementare possano essere un
utile complemento ai risultati delle indagini storiografiche.
A seconda delle tecniche utilizzate, l’analisi chimica fornisce la composizione del campione in
elementi maggiori (oro, argento), minori (rame, ecc.) e in tracce (cobalto, antimonio, ecc.), e
dei loro isotopi (es. rapporto isotopico dell’osmio, 187Os / 188 Os). Fra le numerose tecniche
analitiche a disposizione, quali la fluorescenza a raggi X, l’attivazione neutronica, ecc., la
ricerca bibliografica si interesserà delle tecniche viste a lezione, fra cui GFAAS, ICP-AES (ISPOES), ICP-MS.
La conoscenza della composizione in elementi maggiori e minori può fornire indicazioni utili sulla
provenienza ed il tipo di lavorazione. Possiamo avere oro nativo (natural electrum), in genere una lega
naturale ricca di Ag (fino al 40%) e contenente Cu (1-5%), oppure di oro associato a minerali, quali piriti ed
arseno piriti (invisible gold). A seconda della regione geologica di sfruttamento, potranno essere presenti
elementi in tracce a concentrazioni caratteristiche. La composizione originale può cambiare in seguito alle
operazioni di purificazione e raffinazione, per eliminare metalli come Fe e Cu (es. presenza di Pb), o
separare l’Ag, o per l’aggiunta di altri metalli alla lega (es. Cu).
Caso I. Conosciamo il riferimento e vogliamo acquisire il documento dalle biblioteche.
LIBRO Gale, N. H., and Stos-Gale, Z. A., 2000, Lead isotope analysis applied to provenance studies, in Modern analytical
methods in art and archaeology (eds. E. Ciliberto and G. Spoto), 503–84, John Wiley, New York
ARTICOLO (in rete): Hall ME J.Archaeol.Sci. 25 (1998) 545.
ARTICOLO (non in rete): Klein S. Archaeometry 46 (2004) 469.
Caso II. Vogliamo trovare dei documenti che trattano dell’argomento.
Utilizzo di banche dati. Esempio di parole chiave: (matrice): coin*, archaeo*, mint*; (analita): lead, osmium, isotop*;
(tecnica): ICP-MS, LA-ICP-MS; uniti da AND o OR.
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