PRODURRE UTILITA’ SOCIALE
DENTRO IL MERCATO DEI SERVIZI
Il Bilancio di Utilità Sociale di ASPeF
2003
1
A ) Il Mercato dei Servizi
Una griglia di analisi ...
Privato non
regolare
2
A. ) Tra bisogni e domande
Uno slittamento semantico?
Dal paradigma:
Bisogni – diritti – risposte
Al paradigma:
Domanda – convenienza - offerta
3
A.-) Tra bisogni e domande:
convergenze parallele?
4
A.-) IL MERCATO
Intendendo questo come:
•
•
•
•
incontro tra domanda e offerta ed equilibrio economico
finanziario
ampliamento del portafoglio dell’offerta nella logica
della customer satisfaction
(parziale/totale) liberalizzazione del sistema dei servizi
possibilità di scelta dell’offerta da parte del cittadino
cliente
5
A.-) MERCATIZZAZIONE E AZIENDALIZZAZIONE
“La mercatizzazione si struttura tramite una filiera
aziendale fra pubblico e privato e il livello di efficacia
è proporzionale al livello di aziendalità che pervade
l’integrazione. Senza un orientamento deciso
all’efficienza, efficacia e economicità aziendale, non si
raggiungono risultati di welfare ottimali in una
dimensione di orientamento operativo alla domanda e
non un approccio di tipo solo giuridico istituzionale”
(G.Fiorentini)
6
A.-) IL PUBBLICO DENTRO IL MERCATO

Sul lato della gestione:
- Managerializzazione della gestione interna
- Controllo di gestione
- Tariffazione
- Crescita della contrattazione privatistica – contratto di
lavoro/esternalizzazione
- Programmazione e Outsourcing
- Outsourcing senza programmazione (terzo pagante) - Bonus
- Project financing
- Global service
- Accordo di fornitura
- Costituzione enti/aziende pubbliche/miste – sistema holding

Sul lato della regolamentazione del mercato:
- E-procurement
- Livelli essenziali di assistenza
- Accreditamento degli erogatori –Voucher
- ISEE
- Nuova contrattazione pubblica
7
A.-) SOGGETTI SOCIALI DENTRO IL MERCATO
( sussidiarietà orizzontale )

Volontariato
 Associazioni
 Fondazioni Bancarie
 Patronati
 Fondazioni
 ASP
8
A.-) GLI ATTORI ECONOMICI DENTRO IL MERCATO

Imprese sociali
 Cooperative sociali
 Responsabilità sociale dell’impresa profit
 Profit corporate humanitarism
9
A.-) EUROPEIZZAZIONE DEI SISTEMI DI WELFARE

•
•
•
•
•
•
•
•
•




•
•
Trattato di Maastricht (1993)
“Crescita, competitività, occupazione” (1993)
Coordinamento aperto sull’occupazione (Lussemburgo 1997)
Com. Com.E. “La problematica urbana: orientamenti per un dibattito europeo” (1997)
Trattato di Amsterdam (entrata in vigore 1 maggio 1999)
Consiglio Europeo di Tampere (immigrazione –1999)
Trattato di Nizza- Carta dei diritti fondamentali (2000)
Costruire un’Europa Solidale ( comunicazione Commissione marzo 2000)
Lotta all’esclusione sociale (Lisbona 2000)
Agenda Sociale 2000 – 2006
(tra cui conciliazione tra lavoro di cura e lavoro extradomestico)
Comitato per la partecipazione Sociale Stoccolma 2001:
linee guida europee
( piani nazionali di azione; banchmarking; incentivi premianti)
I Programmi: Lotta all’esclusione sociale, Equal, Urban, Leda
La nuova Costituzione dell’Europa Unita
10
A.-) IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE (2003)
“La concorrenza tra i modelli economico sociali è una forza
pervasiva. Capace di modificare la solidarietà sociale anche
all’interno di economie in grado di rispondere positivamente alla
intensificata pressione del mercato. Il vero cambiamento sta tutto
qui: la concorrenza rende obsoleta qualunque politica sociale e
salariale di tipo egualitaristico basata su vecchi modelli. Proprio a
causa dei vincoli originati dalla concorrenza, oggi non è possibile
pensare di perseguire la giustizia sociale limitandosi a trasferire
ricchezze dai settori o dalle aree a più alta produttività verso quelli
meno produttivi. Per il semplice motivo che i primi, per poter
continuare a esistere, hanno bisogno di reinvestire il proprio
surplus economico o quantomeno di conservarlo per il futuro…
11
A.-) IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE (2003)
...Se la politica di solidarietà sociale resta ancorata a livello nazionale, la sua
sostanza sta però profondamente cambiando sotto l’incalzare di nuovi scenari.
Le differenti collettività cercano di difendere i rispettivi modelli di solidarietà
attraverso performance di sistema. Accanto al mercato e non contro…
Al momento ciò che emerge è una forte differenziazione locale, su scala
nazionale e tra i diversi paesi. La ricerca della coesione sociale avviene sempre
più attraverso l’uguaglianza delle opportunità e percorsi di autonomia,
piuttosto che su status predeterminati. Anche la solidarietà deve fare i conti
con il principio di “efficienza”. Le fragilità degli individui e dei gruppi non
vengono considerate in sé, né possono più essere affrontate con spirito
paternalistico. Esse si inseriscono piuttosto all’interno di una azione ad ampio
spettro finalizzata a garantire la coesione sociale come condizione stessa dello
sviluppo.
Lo sforzo di individui e comunità si orienta dunque verso investimenti
“competitivi”.(pag. 5)
12
B.-) UTILITÀ SOCIALE
 Produrre
beni non divisibili (es.relazionali)
 Creare
condizioni eque per l’allocazione
fruibilità/accessibilità a beni individuali
 Produrre beni individuali per una maggiore
disponibilità degli stessi, nonostante la non
convenienza per chi opera per fini di lucro
 Promuovere fattori di socialità/capitale sociale
(fiducia, benessere, appartenenza, sicurezza, competenze di sistema,
integrazione..)
13
B.-) UTILITÀ SOCIALE
 Produrre
beni indivisibili (valore aggiunto della
rete assistenziale)
 Produrre/mantenere prodotti, nonostante la non
convenienza per chi opera per fini di lucro
 Produrre beni individuali per una maggiore
disponibilità degli stessi, imponendo standard
economici e qualitativi
 Promuovere fattori di socialità/capitale sociale
(fiducia, benessere, appartenenza, sicurezza, competenze di sistema,
integrazione..)
14
B.-)…evoluzione
 Dell’assistenza
domiciliare integrata
 Degli enti per la gestione delle RSA
 Degli enti per la gestione di servizi sanitari
 Per l’opportunità di creare …
15
C.-) I RISULTATI 2003
16
C.2) TRENDS ECONOMICO GESTIONALI
1998 - 2003
1998 - Anno di costituzione dell’Azienda – Utile € 8.105
1999 - Completamento profilo multiservizi – Utile € 1.633
2000 - Analisi e verifica dati economici per settore - Disavanzo € 687.502
2001 - Riorganizzazione aziendale - Disavanzo € 306.740
2002 - Completo risanamento economico – Utile € 22.809
2003 - Sviluppo/evoluzione/trasformazione - Utile € 559
17
C.) TREND ASPEF
ANDAMENTO UTILE - PERDITA
100.000
-100.000
-200.000
-300.000
-400.000
-500.000
-600.000
-700.000
1998
1999
2000
2001
2002
2003
18
C.) TRENDS ECONOMICO GESTIONALI
1998 - 2003
Sono aumentati i valori della Produzione …
19
C.) Valore della Produzione
Valore della Produzione
8.000.000
7.000.000
6.000.000
6.316.716
6.208.189
1999
2000
6.964.319
7.098.769
2001
2002
7.340.775
5.440.521
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
1998
2003
Euro
20
C.-) TRENDS ECONOMICO GESTIONALI
1998 - 2003
Non solo il dato di aumento della produttività
è confermato, ma la composizione dei ricavi è
significativamente diversa
21
Composizione ricavi: minori entrate
•
•
•
•
129.000 euro di riduzione di contributi per la
RSA I. D’Este.
53.400 euro di riduzione sul finanziamento per il
servizio nuoto disabili
102.500 euro di minori trasferimenti da parte
dell’ASL per il servizio di assistenza socio
assistenziale a domicilio, a parità di casi trattati
ed aumentato carico assistenziale degli utenti;
123.000 di minori entrate delle farmacie.
22
Composizione ricavi: maggiori entrate
•
•
•
•
•
Un finanziamento regionale per il monitoraggio
delle attività di animazione nelle RSA ex ONPI,
di euro 68.800
Un contributo della BAM, nuovo Tesoriere
Aziendale,di euro 93.750
Un contributo del Piano di Zona per il Dormitorio
di euro 51.645,68
Entrate per 13 posti letto di nuovo
accreditamento di euro 122.000
Incremento diaria giornaliera a carico del SSR
per posto letto di complessivi euro 82.500
23
Il risultato finale positivo è stato garantito
a fronte
•di euro 135.000 di minor utile per il ritardo di
mesi 8 del procedimento di accreditamento dei 13
nuovi posti letto della RSA I. D’Este
•di 150.000 euro di minor utile per mancata
apertura della RSA L. Bianchi nei termini
ipotizzati (1° luglio 2003).
24
C.-) ASPEF Rapporto Costi/Ricavi
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1998
1999
2000
Costi
Ex ONPI
2001
2002
2003
Ricavi
25
C.-) Trend economico gestionali
1998-2003
Il trend positivo è accentuato dal progressivo ridursi del
contributo ex ONPI, pari 774.685 nel 1997, nella misura di
130.000 € annui. Il 2003 è il primo a non beneficiare
dello storico finanziamento a fondo perduto da
parte della Regione Lombardia per le strutture ex
ONPI
26
C.-) struttura dei costi per c.d.r.
Anno 2003
Costi per
materie prime,
sussidiare, di
consumo e di
merci
Costi per
Servizi
Costi per
Godimenti di
beni di Terzi
Costi per il
Personale
Variazioni
delle
Rimanenze
Oneri di
Gestione
Costi
Comuni
TotalI
1. R.S.A.
244.495,00
1.168.008,00
11.188,00
1.129.397,00
0
32.741,00
354.815,00
2.940.644,00
2. Ristorazione
171.008,00
17.346,00
0,00
166.864,00
0
3.296,00
28.569,00
387.083,00
3. S.A.D
4.922,00
175.279,00
3.380,00
129.979,00
0
2.222,00
38.836,00
354.618,00
4. C.D.I
3.718,00
29.380,00
0
96.340,00
0
0
18.238,00
147.676,00
16.235,00
53.471,00
0
51.093,00
0
2.532,00
14.157,00
137.488,00
732.792,00
54.476,00
15.330,00
92.451,00
19.669,00
1.661,00
44.448,00
960.827,00
1.150.877,00
38.172,00
23.320,00
123.652,00
-14.995,00
2.187,00
60.326,00
1.383.539,00
6. Dormitorio/
Semipensionato
7. Farmacia 2
Pini
8. Farmacia
Gramsci
27
C.-) struttura dei costi per c.d.r.
Anno 2003
Costi per
materie prime
sussidiare, di
consumo e di
merci
Costi per
Servizi
Costi per
Godimenti di
beni di Terzi
Costi per il
Personale
Variazioni
delle
Rimanenze
Oneri di
Gestione
Costidi
struttura
Totale
4.907,00
13.537,00
0
0
0
104,00
610,00
19.158,00
22.532,00
208.702,00
2.342,00
39.566,00
0
467,00
33.607,00
307.216,00
11. Agenzia di
locazione
0,00
1.588,00
10.765,00
0
0
514,00
438,00
13.305,00
12. Nuoto
Disabili
0,00
60.066,00
0
27.203,00
0
28,00
11.542,00
98.839,00
13. C.A.H
0,00
222.460,00
1.964,00
7.023,00
0
271,00
29.717,00
261.435,00
0,00
14.224,00
0
5.039,00
0
14,00
2.360,00
21.637,00
9. Servizio
Trasporti
10. Area
Minori
15Pensionat
o sociale
28
C.-) Struttura dei costi per c.d.r. Anno 2002
Costi per
materie prime,
sussidiare, di
consumo e di
merci
Costi per
Servizi
Costi per
Godimenti di
beni di Terzi
Costi per il
Personale
Variazioni delle
Rimanenze
Oneri di
Gestione
Costi di struttura
TOTALI
1. R.S.A.
271.679,00
965.490,00
23.944,00
1.052.819,000
0
22.732,00
412.097,00
2.748.761,00
2. Ristorazione
168.882,00
45.741,00
542,00
147.580,00
0
3.245,00
36.763,00
402.753,00
3. S.A.D.
7.556,00
196.739,00
3.909,00
193.953,00
0
2.160,00
65.256,00
469.573,00
4. C.D.I.
5.046,00
27.155,00
0
80.243,00
0
0
20.492,00
132.936,00
12.232,00
43.557,00
0
19.511,00
0
261,00
10.653,00
86.214,00
1.428,00
30.870,00
0
14.244,00
0
0
6.274,00
52.816,00
814.534,00
53.793,00
15.013,00
76.778,00
4.784,00
917,00
47.564,00
1.013.393,00
5. Dormitorio
Semipensionato
Sociale
6.Pensionato
Sociale
7.Farmacia 2P
29
C.13) Struttura dei costi per c.d.r. Anno 2002
Costi per
materie prime,
sussidiare, di
consumo e di
merci
8. Agenzia di
Locazione
Costi per
Servizi
Costi per
Godimenti di
beni di Terzi
Costi per il
Personale
Variazioni delle
Rimanenze
Oneri di
Gestione
Costi di
struttura
TOTALI
0
96,00
723,00
0
0
0
25,00
844,00
9. Farmacia
Gramsci
1.172.856,00
24.343,00
24.373,00
148.908,00
-9.277,00
1.043,00
65.958,00
1.428.204,00
10. Servizio
Trasporti
2.703,00
9.378,00
0
1.989,00
0
33,00
996,00
15.099,00
20.898,00
178.619,00
0
37.060,00
0
368,00
37.926,00
274.871,00
12. Nuoto
Disabili
0
51.211,00
0
55.887,00
0
0
18.432,00
125.530,00
13. C.A.H
5,00
225.612,00
1.596,00
0
0
202,00
39.484,00
266.899,00
11. Area Minori
30
C.-) Struttura Economico Patrimoniale
Preventivo /Consuntivo 2003
Consuntivo Anno 2003
Preventivo Anno 2003
Valore della Produzione
7.340.775,72
7.516.235,23
Costi della Produzione
-7.173.029,28
-7.393.078,23
Costi Diretti
-7.115.092,10
-7.358.412,33
Costi per acquisto materie prime
-2.362.794,56
-2.586.48,89
Costo per Servizio
-2.336.554,24
-2.274.008,88
-74.012,15
-51.773,97
-2.202.218,12
-2.329.108,85
Ammortamento e svalutazioni
-139.513,03
-117.061,74
Costo indiretti (struttura)
-638.640,03
-525.872,65
-11.308,16
-5.200,00
-284.010,16
-275.410,65
Costi per godimenti beni di terzi
-5.722,50
-
Costo per personale dipendente
-333.610,50
-227.262,00
-3.988,71
-
8,90
7,11
-56,22
52,88
Costo per godimento beni di terzi
Costo per personale dipendenti
Costo per acquisto materie prime
Costi per servizio
Ammortamenti e svalutazioni
Incidenza Costi Struttura su totali Costi
Incidenza Costi Risorse Umane su totale Costi
31
D.-) I RISULTATI 2003 DELLE SINGOLE
UNITA’ D’OFFERTA
32
D.3) AREA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER
ANZIANI
I. D’ESTE
R.S.A. L. BIANCHI
C.D.I. A. BERTOLINI
R.S.A.
33
D. ) R.S.A. I. D’ESTE
Nell’anno 2000 il CdR rappresentava uno dei
punti di maggiore criticità dell’Azienda:
Lavori di ristrutturazione in corso
Basso tasso di saturazione
Inefficienza gestionale
34
D. ) R.S.A. I. D’ESTE 2003
Azioni positive
•Standardizzazione Case Manager
•Attivazione 13 posti letto accreditati
•Chiusura dei cantieri di ristrutturazione dell’edificio
•Riorganizzazione dei nuclei operativi
•Costumer satisfaction
•Nessun aumento delle rette
35
D.-) R.S.A. I. D’ESTE 2003
•Costumer satisfaction elevata
•Tasso di saturazione del 100%
•Ottimizzazione delle risorse
36
D.) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
Parrucchiera-pedicure
15%
Ottimo
2%
0%
14%
Buono
Sufficiente
14%
Scarso
55%
Molto scarso
Non risponde
37
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
38
D. ) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
39
D. ) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
40
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
41
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
42
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
43
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
(considerando le risposte ottimo e buono…)

Accoglimento
 Assistenza Sanitaria
 Igiene ambiente
 Adeguatezza stanza
 Qualità vitto
 Benessere psico-fisico
%
%
%
%
%
%
44
Costumer satisfation
Accoglienza (%)
Non risponde
Molto scarso
2003
Scarso
2002
Sufficiente
Buono-ottimo
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
45
D.- ) R.S.A.
100
98
96
94
92
90
88
Percentuale saturazione posti letto accreditati
1998
1999
2000
2001
2002
2003
46
D.16) RISTORAZIONE
n° pasti confezionati per la R.S.A
90.858
91.000
89.840
90.000
89.000
88.000
87.000
86.069
85.505
86.000
85.000
84.000
83.000
82.000
N° pasti
2000
2001
2002
2003
47
D.16) RISTORAZIONE
n° giornate alimentati
Composizione costi ristorazione
2003
Materie prime
0%
1% 7%
Servizi
45%
Locaz./Affitto
Personale
Variazione Rim.
43%
0% 4%
Oneri di Gestione
Costi Comuni
Composizione costi ristorazione
1%
0%
2002
Materie prime
9%
Servizi
42%
Locaz./Affitto
Personale
37%
Variazione Rim.
0%
Oneri di Gestione
11%
Costi Comuni
48
D.-) RISTORAZIONE
COSTI di PRODUZIONE
Costi di produzione settore ristorazione
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
Costi di produzione
300.000
200.000
100.000
2000
2001
2002
2003
49
D.-) RISTORAZIONE: Costumer satisfation
Vitto
3%
6%
19%
Ottimo
Buono
Sufficiente
Scarso
Molto scarso
Non risponde
7%
19%
46%
50
D.-) CENTRO DIURNO INTEGRATO A. BERTOLINI
Azioni positive ed esiti
•Valutazione partecipazione progetto regionale sulle
attività di animazione
•Attività di animazione in acqua
•Costumer satisfaction elevata
•Tasso di saturazione posti 100%
•Soggiorno estivo
51
D.-) TASSO SATURAZIONE CDI A. BERTOLINI
100
90
80
70
1999
60
2000
2001
50
2002
40
2003
30
20
10
Percentuale utilizzo della struttura
52
D..) CONTO ECONOMICO CDI
180.000
160.000
140.000
120.000
100.000
80.000
Ricavi
60.000
Costi
40.000
20.000
-
Costi
1999
2000
2001
Ricavi
2002
2003
53
D.) AREA DOMICILIARITA’
Servizio di assistenza domiciliare per anziani e per
portatori di handicap
54
D.21) SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
•Alta intensità assistenziale
•Assistenza Domiciliare integrata: voucher
per il Distretto di Mantova
•Partnership con Fornitori
•Partnership con ASL
264
Nuclei Familiari assistiti, di cui
228
ad elevato carico assistenziale
55
D.22) Servizio di Assistenza a Domicilio
La razionalizzazione nell’allocazione delle risorse
ha consentito di garantire una qualificata assistenza
a 228 nuclei ad elevato carico assistenziale
56
D.-) COMPOSIZIONE PRESTAZIONI SAD
-
-
27.435 -
10.968
- Costi strut.
Nuclei a basso carico
assistenziale
Nuclei ad alto carico assistenziale
Totale nuclei assistiti
5
Nuclei a basso carico
assistenziale
6
57
D.-) SAD:Conto Economico
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
Costi
300.000
Ricavi
200.000
100.000
1998
Ricavi
1999
2000
2001
Costi
2002
2003
58
D.24) ASSISTENZA IN REGIME AMBULATORIALE
Servizio di Riabilitazione
Servizio Nuoto Disabili
59
D.-) SERVIZIO DI RIABILITAZIONE E SERVIZIO NUOTO
DISABILI
La pluralità dei servizi, che caratterizza ASPeF, ha
consentito:
•Integrazione attività Servizio di Riabilitazione e Servizio
Nuoto Disabili
•Forte integrazione del Servizio di Riabilitazione con il
CDI A. Bertolini ed ampliamento attività
•Supporto Servizio Assistenza Domiciliare
•Presa in carico attività ambulatoriali erogate dal SETRA e
dagli ambulatori di Via Trento, in partnership con ASL e
Az. Osp.C.Poma
60
D.26) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
Dormitorio
Semi
Pensionato
Pensionato
Agenzia
Sociale
di locazione temporanea
61
D.27) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
Differenziazione e qualificazione della risposta
62
D.-) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
63
D.29) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
64
D.30) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
65
D.31) CAPACITA' ACCOGLIENZA AREA
INTEGRAZIONE SOCIALE
66
D.32) AREA MINORI
Centro
di Aggregazione Giovanile
Servizio di Assistenza Domiciliare Minori
67
D.) AREA MINORI
•Integrazione
servizi Centro Aggregazione
Giovanile e Servizio Assistenza Domiciliare per
Minori
•Organizzazione del Servizio a territorialità diffusa
•Forte partnership con le istituzioni territoriali di
riferimento
68
D.) TIPOLOGIA UTENZA CENTRO AGGREGAZIONE
GIOVANILE
69
D.) Volume attività Servizio di Assistenza
domiciliare minori
•Media casi assistiti
17
•Ore annue di assistenza
5700
70
D.) AREA HANDICAP
Comunità Alloggio handicap
71
D.) COMUNITA’ ALLOGGIO HANDICAP
•Rafforzamento partnership con ANFFAS
•Tasso di saturazione 100%
•Pareggio conto economico
•Completamento arredi Comunità
72
D.) TASSO SATURAZIONE COMUNITA'
ALLOGGIO HANDICAP
73
D.) CONTO ECONOMICO CAH
74
D.39) Valutazione esiti permanenza in CAH
Capacità sociali
Livello Autonomia
5
4
2002
3
2003
2
1
1
2
3
4
5
6
Utenti
75
D.40) AREA SALUTE
Farmacia Due Pini
Farmacia Gramsci
76
D.42) TREND FARMACIA GRAMSCI
77
D.43) TREND FARMACIA 2 PINI
78
D.) TRASPORTO PROTETTO
Partnership tra ASPeF e Onlus “Trasporto
Protetto Città di Mantova”
79
D.) TRASPORTO PROTETTO
Aumento del
numero di prestazioni
80
D.46) TRASPORTO PROTETTO
COSTI 2002 - 2003
81
D.47) TREND ATTIVITA' TRASPORTO PROTETTO
82
D.) Struttura Acquisti:
Fornitori per Acquisti materie prime e di consumo
CONSUNTIVO 2002 - 2003 controllare
Fornitori
%
2003
Fornitori
% 2002
1
Confarma S.p.A.
73,24 Confarma S.p.A.
65,00
2
Tea S.p.A.
4,51 Artsana S.p.A.
7,80
3
Scapa S.p.A.
3,80 Paul Hartmann Spa
2,70
4
Comifar S.p.A.
5,88 Maccari Farmaceutici
S.p.A.
3,70
5
Co.Far.Pa. S.r.l
4,08 Vivisol S.r.l.
3,10
6
Farmacie Comunali Re
2,88 Scapa S.p.A.
8,10
7
Paul Hartmann S.p.A.
2,27 Artoni Bevande
2,20
8
Artsana S.p.A.
1,14 Pulitalia
2,90
9
Cattafesta e Guzzoni
1,05 Tea S.p.A.
4,30
10
Pfizer italia S.r.l.
1,15 Mazzola e Bignardi SpA
0,20
83
E.)Valorizzazione Risorse Umane
•Mantenimento del tasso di occupazione
•Raggiunta flessibilità organizzativa
•Razionalizzazione dei costi
•Aumento professionalità
84
E.2) Valorizzazione Risorse Umane
numero operatori/Costi
Numero
Operatori
Uomini
Donne
Costo
Dipendenti
79
16
63
2.202.218,12
Co.Co.Co.
27
7
20
361.990,68
Incarico Libero
Professionale
16
12
4
278.201.32
Coop./Associazioni
72
10
62
1.299.973,13
4
3
1
12.566,90
198
48
150
4.154.950,15
Convenzioni con
altri Enti
Totale
85
E.3) Valorizzazione Risorse Umane
Partnership Rapporto 2003/2002
Lavanderia biancheria piana
Servizio di pulizia
Servizio lavaggio stoviglie e pulizia cucina
Assistenza geriatrica e di pulizia
Assistenza CAG
Assistenza SADM
Assistenza CAH
Confez. - consegna pasti a domicilio
Prestazioni professionali sanitarie
Prestazioni professionali non sanitarie
2003
43.436,32
249.792,25
0,00
555.812,66
84.198,71
94.511,03
210.027,82
62.194,34
371.100,86
182.679,02
2002
45.007,00
192.493,00
30.812,00
526.988,00
90.563,00
65.839,00
211.714,00
60.698,00
235.161,42
281.781,62
DIFFERENZA
- 1.570,68
57.299,25
- 30.812,00
28.824,66
- 6.364,29
28.672,03
- 1.686,18
1.496,34
135.939,44
- 99.102,60
Uff. Tecn., Contab., Lavoro, tribut. E leg.
86.413,05
83.924,97
2.488,08
86
E.5) TIPOLOGIE DI RAPPORTO
CONTRATTUALE
2003
Profilo Socio-Sanitario
Profilo non Socio-Sanitario
DIPENDENTI
57
30
Co.Co.Co/Lib. Prof./Conv
23
18
Cooperative/Associazioni
36
N.B. i dati si riferiscono al turn over registrato
87
E.6) Valorizzazione delle Risorse Umane
Formazione 2003
Formazione
Durata
Dipendenti coinvolti
16 ore
12 (11 con attestato)
Operatori Ufficio Personale
10 giornate
2
Progetto L’Imprenditorialità
Femminile
150 ore
15
8 ore
65
Squadra antincendio
D. Lgs 626/94, movimentazione
carichi e rischio biologico
88
E.7) Valorizzazione delle Risorse Umane
Dipendenti per Fascia di Età
2002-2003
Fascia
Numero
Dipendenti 2003
Numero
Dipendenti 2002
Percentuale
2003
Percentuale
2002
21-25
0
1
0,00
1,09
26-30
4
3
4,88
3,26
31-35
5
11
6,10
11,96
36-40
13
17
15,85
18,48
41-45
17
20
20,73
21,74
46-50
18
14
21,95
15,22
51-55
10
12
12,20
13,04
56-60
12
14
14,63
15,22
61-65
3
0
3,66
0
Totale
82
92
100%
100%
89
E.8) Valorizzazione delle Risorse Umane
Età dei Dipendenti
2002-2003
ETA’
2003
2002
20-30
4
4
31-40
18
28
41-50
35
34
MAGGIORI DA 50
25
26
TOTALE
82
92
90
E.9) Valorizzazione delle Risorse Umane
anzianità dipendenti
2002-2003
ANZIANITA’
2003
2002
0-10
29
42
11-20
34
32
SOPRA 20
19
18
TOTALE
82
92
91
E.10) Valorizzazione delle Risorse Umane
Titolo di Studio dei Dipendenti
2002-2003
TITOLO DI
STUDIO
Numero
2003
Numero
2002
Percentuale
2003
Percentuale
2002
Licenza
elementare
1
10
1,21
10,87
Licenza media
46
46
56,10
50,00
Diploma
25
19
30,49
20,65
Diploma
Universitario
0
9
0,00
9,78
Laurea
10
8
12,20
8,70
Totale
82
92
100%
100%
92
E.11) Struttura del Fatturato:
Costo del lavoro
Anno 2002-2003
ELIMINARE
93
E.12) VOLONTARI TRASPORTO
PROTETTO
FASCE D’ETA’
FASCIA D’ETÀ
NUMERO
VOLONTARI
2003
NUMERO
VOLONTARI
PERCENTUALE
2001
PERCENTUALE
2002
2002
41-45
1
2,5
46-50
2
5,0
51-55
5
12,5
56-60
18
45,0
61-65
11
27,5
66-70
3
7,5
TOTALE
40
100%
94
E.13) VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
VOLONTARI TRASPORTO PROTETTO
TITOLO DI STUDIO
TITOLO
NUMERO
2003
NUMERO
2002
PERCENTUALE
2002
PERCENTUALE
2002
Licenza
elementare
7
17,5
Licenza media
18
45,0
Diploma
14
35,0
Laurea
1
2,5
95
CONSIDERAZIONI
FINALI
96
La prima riguarda la maturità aziendale di ASPeF. Nonostante i
margini di miglioramento ancora possibili e comunque necessari, il
lavoro svolto nel corso dei suoi cinque anni di vita ha portato
l’azienda ad un livello di qualità gestionale assolutamente
significativo, riconosciuto peraltro da interlocutori autorevoli.
Negli ultimi tre anni, in particolare, questo processo ha
manifestato un valore aggiunto si è consolidato e qualificato uno
staff gestionale coordinato dalla Direzione Generale - apprezzato
sia dai fruitori e portatori di interessi mantovani dei nostri
servizi
(OO.SS., Associazioni di Volontariato, al Forum
Provinciale del Terzo Settore), che dalle molteplici realtà che
settimanalmente fanno visita alla azienda o chiedono un
contributo di riflessione ed esperienza per approntare azioni
innovative nelle proprie amministrazioni – grazie al quale è
possibile affrontare con maggiore serenità le complesse sfide
che si pongono innanzi.
97
La seconda riguarda i risultati economici. Come è acquisito dalla
letteratura scientifica e come risulta evidente al buon senso di tanti
nostri concittadini laboriosi, il pareggio di bilancio non è, di per sé, indice
di buona gestione. Esso può essere raggiunto eliminando semplicemente
delle attività, nel nostro caso servizi che hanno a che fare con le
condizioni di disagio, di malattia, di emarginazione, di mancanza di diritti
fondamentali di cittadini delle diverse età. Al contrario, la politica
aziendale è stata orientata all’aumento dei servizi gestiti, alla loro
riqualificazione sulla base delle priorità emergenti dalla condizione di
bisogno della popolazione, al coinvolgimento degli attori sociali
significativi del territorio, dentro un quadro di profonda riduzione della
quota dei trasferimenti regionali (900.000 euro rispetto al 1998), di
aumento dei costi del personale (stimabile in 2-300.000 euro) e per
forniture (adeguamento Istat), di assestamento della spesa per acquisti
da parte del Comune, senza considerare la quota di spese generali che
nella gestione in economia non emergeva e che invece è presente nel
bilancio aziendale. Quindi, al di là del fatto che nel corso dell’esercizio si
sia arrivati a produrre un utile di poco più di 22.000 euro, più importante
è capire come ci si è arrivati e quanto esso è indice di economicità, di
efficienza, di efficacia, di qualità delle prestazioni erogate.
98
Cinque sono le voci di bilancio, se confrontate con il
2001, che assumono, al riguardo, particolare
interesse:
riduzione di 100.000 euro dei costi di struttura e di
75.000 euro di acquisti; sono gli indicatori
economici della maturità aziendale di ASPeF sopra
richiamata soprattutto in quanto correlati
all’aumento delle prestazioni e al miglioramento
della qualità delle stesse raggiunto
99
riduzione di 200.000 euro di spese per il personale dipendente
e aumento di 300.000 euro di spese per servizi di
assistenza e sanitari; si tratta di due dati determinati da
fattori diversi anche se, dal punto di vista aziendale,
debbono essere visti insieme; il primo ci dice, in sostanza,
che una corretta gestione del personale dipendente rende
concorrenziale il pubblico rispetto al privato, ovvero che
grazie alle scelte concertate con i lavoratori e
accompagnate dall’impegno della maggioranza di essi, quelli
che potevano essere posti di lavoro a rischio oggi sono
stabili e molto più sicuri di quanto non sarebbero diventati
nel corso di questi anni con l’introduzione del regime di
concorrenza tra erogatori; il secondo che, a prescindere
dalla fase transitoria determinata dalla realizzazione della
nuova rsa Luigi Bianchi e dalla ristrutturazione della rsa
Isabella d’Este con la conseguente necessità di acquisire
dall’esterno una parte dei servizi di assistenza al fine di
poter richiedere l’accreditamento, è stato fatto un
ulteriore sforzo per migliorare e stabilizzare la componente
sanitaria, con le positive conseguenze sul piano della qualità
dei servizi;
100
riduzione dei trasferimenti regionali di 200.000 euro; questo
dato, infine, conferma che la riduzione non è imputabile
solamente al venir meno dell’ultima trance del contributo
forfetario ex ONPI (pari a poco meno di 130.000 euro) ma al
quadro complessivo di riduzione della spesa e di revisione
delle forme di finanziamento, attuate in particolare dalla
Regione Lombardia.
101
La terza riguarda gli scenari prossimi e futuri.
Per non perdere quanto fin qui fatto è assolutamente necessario
approntare una o più azioni strategiche che rafforzino le
performance economiche e qualitative dei servizi. Si tratta
di delineare una o più società miste di scopo, con una forma
giuridica appropriata a seconda del tipo di attività, che
trasformino i rami aziendali delle farmacie, dei servizi
domiciliari, della ristorazione, dei servizi per lavoratori, in
entità imprenditorialmente autonome, controllate o comunque
compartecipate in modo significativo da ASPeF.
102
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bus2003