1 Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Le scienze naturali Osservare la Terra e la materia 2 L’atmosfera e il clima 3 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 Lezione 1 Le caratteristiche dell’atmosfera 4 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 1. L’atmosfera è un involucro sottile e attivo L’atmosfera è un sistema dinamico che filtra le radiazioni solari nocive, distribuisce il calore solare e interagisce con la litosfera, la biosfera e l’idrosfera. 5 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 2. La struttura dell’atmosfera /1 6 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 2. La struttura dell’atmosfera /2 L’atmosfera è suddivisa in strati che hanno un diverso andamento della temperatura e densità decrescente salendo di quota: •troposfera •stratosfera •mesosfera •termosfera •esosfera La troposfera, a contatto con il suolo, manifesta fenomeni meteorologici e interagisce con la superficie e i viventi. 7 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 3. L’atmosfera e il bilancio termico della Terra Solo il 49% della radiazione solare viene assorbita dalla Terra. La restante parte viene assorbita o riflessa dall’atmosfera che viene riscaldata principalmente dalle onde lunghe riemesse dal pianeta. 8 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 4. L’effetto serra è «buono» oppure no? CO2 e vapore acqueo sono i principali responsabili di un effetto serra naturale che riscalda la superficie terrestre, sensibilmente aumentato a causa dell’inquinamento. 9 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 5. L’ozonosfera protegge la vita Nella stratosfera c’è un sottile strato di ozono che si forma dall’ossigeno per azione dei raggi UV che così non raggiungono la superficie terrestre. Lo strato di ozono protegge la vita sulla terraferma e si può ridurre per effetto di sostanze prodotte dall’uomo, come i CFC (clorofluorocarburi). 10 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 Lezione 2 Il tempo meteorologico 11 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 6. Le variabili del tempo Il tempo meteorologico è la situazione momentanea dell’atmosfera in un dato luogo, sia per quanto riguarda i valori di temperatura, pressione e umidità, sia per i fenomeni meteorologici cioè nuvolosità, precipitazioni e venti. 12 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 7. La temperatura La temperatura dell’aria dipende sia da fattori astronomici giornalieri e stagionali, cioè altezza del Sole e durata del dì, sia dalla natura geografica del territorio, sia dalla presenza di copertura vegetale e di costruzioni umane. 13 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 8. La temperatura media e le zone termiche Zona polare boreale Zona temperata boreale Zona equatoriale torrida Zona temperata australe Zona polare australe Sulla base delle temperature medie mensili e annuali sono identificate cinque zone termiche caratterizzate da situazioni termiche annue differenti. 14 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 9. L’umidità e le precipitazioni Il vapore acqueo proviene soprattutto dall’evaporazione degli oceani, dal suolo e dalla traspirazione delle piante. Se la sua concentrazione nell’aria supera il limite di saturazione, si formano le nubi in quota, la nebbia a bassa quota e avvengono le precipitazioni. 15 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 10. La pressione atmosferica mette in moto l’aria /1 La pressione atmosferica è il rapporto tra il peso dell’aria e la superficie su cui agisce. Essa dipende da: altitudine temperatura umidità 16 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 10. La pressione atmosferica mette in moto l’aria /2 La pressione dell’aria calda e umida è minore di quella dell’aria fredda e secca. Le aree di alta pressione sono chiamate anticicloni e quelle di bassa pressione sono dette cicloni. 17 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 11. Ci sono vari tipi di venti I venti sono masse d’aria in movimento orizzontale dagli anticicloni ai cicloni. Possono essere costanti (come gli alisei), periodici (come le brezze e i monsoni) o variabili. 18 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 12. La circolazione dell’aria su grande scala /1 La circolazione dell’aria è condizionata dalla presenza di aree stabili di bassa pressione alternate a aree stabili di alta pressione. Si generano 3 celle convettive per ogni emisfero: cella polare, cella temperata e cella tropicale. 19 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 12. La circolazione dell’aria su grande scala /2 Schema che rappresenta la direzione in cui spirano i venti costanti. 20 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 Lezione 3 I climi e i biomi della Terra 21 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 13. Il tempo meteorologico non è il clima Il clima è la media delle condizioni meteorologiche di una regione in un arco di tempo di trent’anni. Sono elementi del clima temperatura, pressione, umidità e fenomeni meteorologici; sono fattori del clima le condizioni astronomiche, geografiche, biologiche. 22 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 14. I criteri di classificazione dei climi Per classificare i climi si analizzano gli elementi del clima e i biomi. Un bioma è un complesso di comunità che caratterizza stabilmente una precisa area climatica. I biomi terrestri sono definiti dalla vegetazione dominante. 23 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 15. Classi climatiche e biomi terrestri I biomi terrestri: Foresta tropicale Deserto Savana Prateria Foresta temperata decidua Macchia mediterranea Foresta di conifere Tundra Calotta polare Ci sono 5 classi climatiche e 9 grandi biomi terrestri che si distribuiscono nelle diverse aree climatiche o sulle regioni di transizione tra l’una e l’altra classe. 24 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 16. I climi e la degradazione fisica delle rocce Il clima condiziona la degradazione meteorica fisica delle rocce che può avvenire per termoclastismo, crioclastismo, aloclastismo, bioclastismo. 25 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 17. La degradazione chimica delle rocce La degradazione chimica, detta disfacimento, prevale nelle regioni caldo-umide e viene operata dall’ossigeno, dall’acqua piovana, dal diossido di carbonio. Si producono minerali nuovi che, se solubili, possono essere asportati dalle acque superficiali. 26 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 18. I venti modellano il paesaggio dei deserti Il vento ha effetti evidenti solo nelle regioni desertiche o prive di vegetazione come le coste sabbiose. Erode, trasporta a distanza le particelle più fini, produce forme curiose nei deserti e deposita polveri e sabbie formando le dune. 27 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 Lezione 4 La materia circola fra l’atmosfera e i viventi 28 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 19. Il flusso di energia attraverso gli ecosistemi Le interazioni fra gli organismi in un ecosistema definiscono una struttura trofica, all’interno della quale si trovano i livelli trofici. Nel passaggio da un livello trofico a un altro, l’energia è parzialmente dissipata, mentre la materia viene continuamente riciclata. 29 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 20. L’atmosfera terrestre e i cicli biogeochimici La composizione dell’atmosfera è frutto di un equilibrio dinamico perché diossido di carbonio e azoto partecipano ai cicli biogeochimici, che consentono il movimento delle molecole nelle diverse sfere del pianeta. 30 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 21. Il ciclo biogeochimico del carbonio /1 Nel ciclo del carbonio gli organismi fotosintetici utilizzano CO2, H2O e luce per produrre nutrienti. Queste sostanze (gli zuccheri) verranno sfruttate dai consumatori della catena alimentare che le degradano, rigenerando CO2 e consumando O2. 31 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 21. Il ciclo biogeochimico del carbonio /2 32 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 22. Il ciclo biogeochimico dell’azoto /1 L’azoto può essere fissato solo dai batteri azotofissatori, che lo trasformano in nitriti e nitrati, i quali vengono utilizzati dagli altri esseri viventi per costruire le loro molecole. Dopo la morte, l’azoto viene liberato nell’aria dai batteri denitrificanti. 33 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 22. Il ciclo biogeochimico dell’azoto /2 34 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015 23. La «rivoluzione» dell’ossigeno L’ossigeno dell’aria è prodotto dagli esseri viventi fotosintetici e non era presente prima della comparsa della vita. Partecipa indirettamente agli altri cicli. 35 Phelan, Pignocchino Le scienze naturali © Zanichelli editore 2015