Il Servizio Civile presso
l’Università di Padova e i
suoi Enti partner
Mimma De Gasperi
Valentino Callegari
www.unipd.it/serviziocivile
e-mail: [email protected]
[email protected]
[email protected]
Un po’ di storia
• Nel 2001 viene promulgata la L. 64 e,
contemporaneamente, iniziano a diminuire i giovani
obiettori.
• In Ateneo sono presenti circa 450 studenti disabili
iscritti, ai quali vengono garantiti svariati servizi di
assistenza (accompagnamento a lezione, in mensa, in
aula studio, in biblioteca ecc.). Tali servizi sono
erogati quasi esclusivamente dagli obiettori, quindi
diventa prioritario trovare altre figure da attivare.
• Sarebbe stato più facile convenzionarsi con una
cooperativa di servizi di assistenza, ma il valore
aggiunto dell’avere gli obiettori prima e i volontari
poi, sta nella comunanza di età, interessi e
aspirazioni degli studenti da un lato e degli assistenti
dall’altro.
Dopo il 2001: il 2002
Nel 2002 l’ufficio disabilità, da solo, presenta il primo
progetto di Servizio Civile Nazionale, prevedendo solo 5
volontarie (perché ci sono ancora OdC in servizio).
Le attività previste sono:
• accompagnamento degli studenti disabili con mezzi
attrezzati da casa o dalle fermate dei mezzi pubblici
presso tutte le strutture universitarie (aule, biblioteche,
aule studio ecc. ecc.) e viceversa;
• accompagnamento degli studenti disabili in mensa;
• accompagnamento ad attività sportive e/o ricreative;
• assistenza nel disbrigo di pratiche burocratiche in
segreteria;
• assistenza in aula durante le lezioni, eventualmente per
prendere appunti;
• assistenza durante lo studio;
• assistenza nell’utilizzo di ausili informatici specifici.
Dopo il 2001: il 2003
• Vista l’esperienza positiva, l’ufficio disabilità, ancora da
solo, presenta un secondo progetto di Servizio Civile
Nazionale, relativo a 15 volontari, che svolgeranno
ancora attività di assistenza agli studenti con disabilità.
Il 10 novembre 2003 esce la circolare con le Norme di
accreditamento degli Enti di Servizio Civile
• L’Ateneo decide di ampliare gli ambiti operativi degli
aspiranti volontari (perché molti giovani sono andati
presso il Centro di Ateneo per le Biblioteche e presso il
Centro Musei a chiedere di poter fare i volontari come
quelli dell’ufficio disabilità) e chiede l’accreditamento in
seconda classe nazionale, soprattutto relativamente al
numero di sedi possibili, considerando la definizione di
sede
I progetti del 2004
Numero totale volontari: 110
Ambiti: sociale, culturale, ambientale
Partner esterni:
• Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed
Arti
• Comune di Casalserugo
• Comune di Due Carrare
• Comune di Camposampiero
I progetti del 2004
1) Titolo: Padova studentesca, Padova solidale
Ambito territoriale: allargato ai Comuni di Camposampiero,
Casalserugo, Due Carrare
Area di intervento: assistenza
Obiettivi principali:
 incrementare e/o mantenere le attività di assistenza a disabili,
bambini e anziani;
 attivare servizi nuovi, integrati sul territorio;
 sviluppare una consapevolezza sociale nella cittadinanza, per
contribuire a cambiare gli stereotipi relativi alle persone con
disabilità e agli anziani
_____________________________________________
2) Titolo: La biblioteca aperta: dall’Università al suo territorio
Ambito territoriale: allargato ai Comuni di Camposampiero,
Casalserugo, Due Carrare e all’Accademia Galileiana di Scienze,
Lettere ed Arti.
Area: Patrimonio artistico e culturale, Cura e conservazione delle
biblioteche
Obiettivi principali: iniziare una nuova sinergia territoriale grazie
alla presenza di due importanti realtà del territorio padovano
quali l’antica e prestigiosa Accademia Galileiana e la Biblioteca
Comunale di Camposampiero.
I progetti del 2004
3) Titolo: L’Università apre alla città e al territorio i suoi Beni Culturali
Ambito territoriale: solo Università
Area: Patrimonio artistico e culturale, Valorizzazione sistema museale
pubblico e privato
Obiettivi principali:
 aumentare la conoscenza sulle realtà culturali descritte, sia nella
cittadinanza sia nei volontarie che parteciperanno al progetto stesso;
 offrire la possibilità ai giovani di accostarsi praticamente a situazioni quasi
sempre legate allo studio teorico, con possibilità di inserirsi nel mondo del
lavoro.
________________________________________________________
4) Titolo: Università aperta: i volontari dentro i servizi agli studenti
Ambito territoriale: solo Università
Area: educazione e promozione culturale, altro
Obiettivi principali: aprire l’Università ai giovani, partendo dalla
consapevolezza che l’Università sia sempre troppo poco aperta alla realtà
dei giovani stessi, soprattutto non-universitari.
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5) Titolo: Benessere animale e protezione dell’ambiente: il ruolo della
Medicina Veterinaria
Ambito territoriale: solo Università
Area: Ambiente
Obiettivi principali: acquisire conoscenze e capacità per garantire il benessere
degli animali e degli umani.
Questionario di
fine servizio
• Distribuzione per sesso
• Distribuzione per titolo
di studio
3%
1%
Diploma media
superiore (2-3 anni)
27%
Diploma media
superiore (4-5 anni)
Maschi
Femmine
97%
Diploma universitario
6%
66%
Laurea
Questionario di
fine servizio
Come giudichi i rapporti
con il personale?
Come giudichi i rapporti con i
responsabili operativi del
servizio in cui eri?
5% 1% 0%
3%
3% 4%
50%
0%
45%
44%
45%
Molto positivo
Abbastanza positivo
Abbastanza negativo
Molto negativo
Nessun contatto
Rapporti con i reponsabili operativi dei servizi
Molto positivo
Abbastanza positivo
Abbastanza negativo
Molto negativo
Nessun contatto
Questionario di
fine servizio
QUANTO TI RITIENI
SODDISFATTO
DELL'ESPERIENZA CHE
HAI CONDOTTO?
PENSI CHE IL SERVIZIO
CIVILE TI
“ABBIA CAMBIATO LA VITA”?
19%
3%
5% 3%
17%
43%
Insoddisfatto
29%
Un po'
insoddisfatto
Incerto/neutro
Abbastanza
soddisfatto
Soddisfatto
Molto soddisfatto
81%
No
Sì
Questionario di
fine servizio
QUANTO IL SERVIZIO CIVILE HA SODDISFATTO I TUOI
OBIETTIVI?
Possibilità di
crescita umana
Possibilità di
arricchimento
professionale
Molto
Abbastanza
Poco
Per niente
13%
5% 0%
0%
34%
33%
62%
53%
Questionario di
fine servizio
QUANTO IL SERVIZIO CIVILE HA SODDISFATTO I TUOI
OBIETTIVI?
Possibilità di avere
un reddito, anche se
modesto
Possibilità di
trovare più
facilmente un
lavoro
Molto
13%
Abbastanza
13%
Poco
0%
19%
27%
Per niente
33%
41%
54%
Questionario di
fine servizio
QUANTO IL SERVIZIO CIVILE HA SODDISFATTO I TUOI
OBIETTIVI?
Spinta all'impegno civile ed etico
4%
23%
Molto
35%
Abbastanza
Poco
Per niente
38%
Questionario
Operatori Locali di Progetto
Quanto il Servizio Civile ha rispettato le vostre
aspettative…
..come possibilità di avere un
supporto nelle attività lavorative?
..come possibilità di aiutare un
giovane nella sua crescita umana?
Molto
Abbastanza
7%
0%
Poco
0%
Per niente
43%
29%
57%
64%
Questionario
Operatori Locali di Progetto
Quanto il Servizio Civile ha rispettato le vostre
aspettative…
..come interesse al Servizio Civile
come azione di cittadinanza
attiva?
..come possibilità di aiutare un
giovane a vivere una esperienza
nuova?
Molto
Abbastanza
0%
7%
Poco
Per niente
50%
50%
29%
35%
29%
Questionario
Operatori Locali di Progetto
In quale ambito avete operato con i
volontari in Servizio Civile?
0%
29%
29%
Sociale
Educazione e
promozione culturale
Patrimonio artistico e
culturale
Area ambientale
42%
Questionario
Operatori Locali di Progetto
In che misura percepivate di
essere supportati dai
reponsabili del Servizio
Civile?
In che misura percepivate di
essere supportati dal
Responsabile del
monitoraggio nell'affrontare
le difficoltà?
Molto
Abbastanza
Poco
Per niente
7%
7%
0%
0%
43%
36%
57%
50%
Risultati
• 110 volontari hanno preso
regolarmente servizio;
• 89 hanno concluso i 12 mesi;
• 21 hanno interrotto prima, di cui 20
perché hanno trovato un lavoro grazie
alle conoscenze, sia umane sia
professionali, sviluppate durante il
servizio (in particolare nell’ambito
bibliotecario e museale);
• 25 hanno proseguito in Ateneo con un
rapporto di lavoro (T.D. o Co.Co.Co).
Riflessioni
• Il primo anno di Servizio Civile come Ente di
seconda classe si è concluso con un elevato
livello di soddisfazione sia per i volontari, sia
per gli operatori locali, sia per gli utenti dei
diversi servizi;
• E’ stata valutata positivamente l’opportunità
di ampliare la rete territoriale, in
considerazione delle richieste provenienti
soprattutto dai Comuni di piccole dimensioni
attivi in iniziative ritenute importanti per i
giovani (soprattutto in zone del padovano
tradizionalmente poco “vivaci”).
La situazione attuale
• Nel 2005 l’Ateneo ha richiesto e ottenuto il
passaggio in prima classe di accreditamento;
• Ha istituito un ufficio specifico per la gestione
del Servizio Civile, previsto dalla normativa;
• Ha 11 partner esterni, di cui 9 Comuni, un IPAB
e l’Accademia Galileiana, creando quindi una
rete di “valore aggiunto” sul territorio;
• Ha presentato 13 progetti, per un totale di 160
volontari.
La rete
territoriale dei
partner SCV
dell’Università di
Padova
La rete territoriale: lo scopo
• collegare l’Ateneo, gli Enti locali ed altre Strutture i
cui fini istituzionali siano coerenti con la L.64/2001 è
la concretizzazione del concetto di parternariato
come insieme di interessi cooperativi, ciascuno dei
quali riferito ad una specifica realtà;
• formalizzare la partnership di progetti di servizio
civile come processo di sviluppo territoriale condiviso
a favore di attività di qualificazione di politiche
giovanili e, come conseguenza, di politiche sociali;
• fondere il concetto di social network con quello di
social support, attraverso un agente comune
rappresentato da un’Università (che tradizionalmente
non è promotore di tali azioni);
• configurare uno strumento relazionale efficace e
duraturo.
La rete territoriale: la
qualità
• La qualità di una rete territoriale non può mai
essere individuata a priori, ma viene definita
dal risultato della volontà di creare legami
significativi finalizzati alla risoluzione di
specifici bisogni.
• Per valutare la qualità si deve disporre di
indicatori oggettivi da poter utilizzare in
diversi momenti di attuazione del progetto.
• I percorsi comuni di attuazione delle azioni
riguardano sia la valorizzazione delle
potenzialità e delle risorse presenti, sia un
concreto aiuto alla formazione dei giovani.
La piattaforma per la FAD
• Dopo aver effettuato le 80 ore previste dalla
normativa, cui si sommano le ore dei corsi
che sono a scelta del volontario, abbiamo
pensato di rendere fruibile il materiale
didattico in qualsiasi momento, grazie alla
realizzazione di una piattaforma per la
didattica a distanza dedicata esclusivamente
al Servizio Civile, e quindi ai volontari, agli
operatori locali di progetto, ai tutor.
• Si sottolinea il fatto che in nessun caso la
FAD si sostituisce alla didattica in presenza.
La piattaforma per la FAD
La piattaforma per la FAD
Conclusioni
La sfida che l’Università di Padova ha lanciato a se stessa
è ambiziosa perché intende portare i giovani,
soprattutto quelli che non sono suoi studenti, dentro le
strutture universitarie e dentro gli Enti partner per far
crescere la consapevolezza delle situazioni difficili negli
ambiti sociali da un lato e negli ambiti culturali
dall’altro. Difficili per questioni intrinseche nei primi e
per questioni estrinseche legate alla sempre più esigua
consistenza di finanziamenti, nei secondi, difficili perché
la conoscenza appartiene a pochi, difficili perché le
richieste aumentano sempre e le risposte diminuiscono.
La vittoria più grande sarebbe far nascere nei giovani il
desiderio di proseguire il lavoro che imparano durante il
Servizio Civile e, se fosse necessaria una laurea, far
nascere in coloro che avevano abbandonato l’idea, la
voglia di ricominciare a studiare.
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