IMAGINATIVE DESIGN IMD Introduzione alle tecniche immaginative per la creatività e la psicoterapia a cura di Pier Pietro Brunelli – Psicologo – Psicoterapeuta – Dottore in DAMS – Specialista della Comunicazione Sociale Immaginazione e magia • L’immaginazione è stata la prima via di conoscenza, dalla magia alla scienza. • In epoche preistoriche i fenomeni immaginativi erano centrali nella vita emozionale della comunità e dell’individuo. • Immagini mentali e oniriche erano impiegate con funzioni terapeutiche e rituali, dalle prime culture d’origine fino alla Grecia (Esculapio IV sec. Ac.) e per almeno 5 secoli dopo Cristo. La seguente immagine non può essere immaginata in tutti i suoi dettagli tuttavia rappresenta una VISIONE stilizzata. Le prime immagini simboliche erano Il risultato di elaborazioni stilistiche di visioni interiori. Se si fissa questa immagine per qualche secondo e poi si prova ad immaginarla si avranno diverse difficoltà, ma anche alcuni processi trasformativi e cinetici. Fenomeni di distorsione allucinatoria sono tipici dei processi immaginativi La nostra capacità di immaginare è fortemente condizionata dalle abitudini e dalla cultura ipermediatica dell’attuale società. Le immagini mentali vengono condizionate in termini di ansia e di desiderio dalla ipertrofia dei media, che tende a massificare e a omogenizzare idee e comportamenti. I fenomeni immaginativi non sono totalmente controllabili dalla volontà cosciente. Essi hanno una loro forte autonomia e quindi ‘avvengono’ alla coscienza, talvolta anche in modo disturbante e compensatorio (sogno ad occhi aperti). Attraverso particolari tecniche i fenomeni immaginativi possono essere impiegati con funzioni terapeutiche e formative. Le immagini mentali possono suscitare sensazioni e reazioni emotive analoghe a quelle della realtà. Immagine e immaginazioni possono rappresentare esperienze ed eventi irreali, ma non per questo privi di sensazioni reali. • Le immagini mentali sono meno definite delle immagini reali, ma rivelano maggiormente dettagli e pertinenze. - In tal modo le immagini mentali esprimono qualcosa in meno e qualcosa in più rispetto alle immagini reali. -Questo fenomeno viene impiegato nella creatività artistica. - L’immaginario è l’insieme di immagini effettivamente prodotte da una cultura, e aventi un particolare valore simbolico e iconologico. Si tratta di immagini che caratterizzano una data cultura, a livello artistico, tecnico, rituale e religioso, ecc. - L’immaginale è il fenomeno di produzione immaginativa della psiche umana a livello individuale e collettivo. Si tratta di immagini che pur potendo riferirsi all’immaginario, hanno una loro derivazione da immagini archetipiche, cioè da immagini primarie che caratterizzano la filogenesi della psiche. L’immaginazione è un ponte trasformativo che veicola il CONCETTO (astrazione) in IDEA (visione). I Creativi hanno quindi bisogno di ‘immaginazione’, soprattutto nella fase ideativa pre-progettuale. Ma anche la creatività psicoterapeutica consiste spesso nel progettare un ponte immaginale tra CONSCIO e INCONSCIO, che favorisca il comprendere le relazioni tra sogno e realtà, tra mondo interiore e relazionale, al fine di riarmonizzare e riequilibrare e consentire di fare esperienza di Sé, di “Fare Anima” (J. Hillman). In ciò consiste in sintesi l’IMMAGINAZIONE ATTIVA Immaginazione Attiva • Dice Hillman: “L’immaginazione, il metodo introspettivo di Jung, non è dunque rivolta a nessuno di questi scopi: disciplina spirituale, creatività artistica, trascendenza dal mondano, visione o unione mistica, miglioramento personale, effetto magico. Ma allora perché? Qual è il suo fine? […] l’immaginazione attiva, così vicina all’arte per il modo di procedere, si distacca da essa per quanto riguarda lo scopo […]. E ciò non soltanto perché l’immaginazione attiva non si propone quale risultato un prodotto materiale, ma soprattutto perché la sua intenzione è il Conosci te stesso […] Non c’è nessun altro fine che l’opera medesima del far anima, e l’anima è senza fine”. I fenomeni immaginali sono riferiti a processi narrativi che riflettono la vita Interiore dell’individuo. Ma questi processi narrativi sono per molti aspetti Universali e fanno parte della psiche collettiva. Le immagini interiori individuali riflettono nel loro susseguirsi processi Narrativi rintracciabili nel mito, nelle fiabe, nelle religioni. In tal senso l’immaginale è un fenomeno psicoenergetico che prende le mosse dagli archetipi della psiche umana, cioè dai fattori fondanti la psiche stessa (Si vedano le teorie di C.G. Jung e J. Hillman) •La moderna neurofisiologia ha dimostrato che le aree neurologiche coinvolte nell’immaginazione di azioni sono assai simili a quelle coinvolte nelle azioni stesse. •Tecniche di Immaginazione Attiva guidata e autogestita possono essere progettate ed impiegate in funzione di obiettivi e problemi specifici: • Ansia da situazioni, come esami, parlare in pubblico, ruoli professionali, ecc. • Pratiche di autoconsapevolezza corporea ed emotiva • Preparazione al parto • Preparazione a performance sportive e artistiche • Problem solving in campo creativo e progettuale (IMD) • Pratiche di detraumatizzazione psichica • Pratiche per superare l’insonnia • Pratiche per smettere di fumare • Pratiche di cura delle dipendenze • Pratiche per la sfera psicosessuale • Pratiche nell’ambito della psicoterapia analitica Il training immaginativo presuppone esercizio attraverso giochi Immaginativi, ma anche la capacità di acquisire maggior consapevolezza dei propri processi immaginativi al fine di impiegarli Nel modo migliore, ciascuno secondo la sua natura e le sue preferenze. E’ importante creare situazioni favorevoli all’immaginazione attraverso l’ambiente, la musica, il silenzio, il rilassamento, la visita in luoghi che piacciono. Le pratiche di immaginazione guidata, effetuate in coppia o in gruppo favoriscono il processo immaginativo. In genere i ruoli sono quelli di DRIVER e di IMMAGINATOR. Il Driver crea sceneggiature verbali e fantasie di modellamento dell’immagine, Sempre a livello verbale. L’ Imaginator si concentra nella creazione spontanea di immagini mentali. Queste possono poi essere restituite al gruppo verbalmente o con l’ausilio di bozzetti, e diventare materiale creativo nella fase di brain-storming. IMAGINATIVE DESIGN IMD Introduzione alle tecniche immaginative per la creatività e la psicoterapia a cura di Pier Pietro Brunelli – Psicologo – Psicoterapeuta – Dottore in DAMS – Specialista della Comunicazione Sociale