IL TERRENO
DEFINIZIONE E FUNZIONI
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Si definisce terreno o suolo lo strato superficiale, di spessore variabile dai pochi
alle decine di centimetri, che ricopre per molti tratti la crosta terrestre.
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Il terreno si origina dalla degradazione della roccia madre.
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Questo fenomeno è molto lento ed è causato da processi di tipo:
-- meccanico (azione dell'acqua, del vento e degli agenti atmosferici in generale),
- fisico (variazioni termiche, effetto dell'irraggiamento solare, della gravità etc
- chimico (azione solvente ed idrolizzante dell'acqua, sia diretta sia attraverso le
sostanze in soluzione).
-biologico ed organico dovuti alla presenza nel terreno di esseri viventi che, da
una parte, alterano lo stato del suolo con la loro presenza e dall'altra ne
modificano la costituzione, liberando sostanze organiche nei processi di
decomposizione successivi alla loro morte.
Si definisce infine terreno agrario
il suolo su cui interviene l'uomo con azioni, operazioni ed attività atte a renderlo il
più idoneo possibile alla coltivazione.
La funzione del terreno agrario è quella di:
- sostenere meccanicamente la pianta;
- costituire un serbatoio di sostanze chimiche necessarie per la vita dei vegetali ed
il mezzo nel quale possono avvenire i processi fisico chimici che producono e
fissano i principi nutritivi che la pianta utilizza e che assorbe attraverso l'apparato
radicale.
Componenti del terreno
• Il terreno è costituito dai seguenti
componenti:
• - lo scheletro;
• - la terra fine;
• - l'humus, che ne costituisce la parte organica;
• - l'aria;
• - l'acqua
LO SCHELETRO
• E' quella parte del terreno che non passa al vaglio
di un setaccio con fori di diametro 2 mm;
• è quindi costituita dalle particelle con diametro
superiore ai 2 mm.
• Convenzionalmente lo si suddivide in funzione
del diametro:
• ciottoli,
• ghiaione,
• ghiaia.
TERRA FINE
• E' quella parte di terreno che passa al vaglio di
un setaccio con fori di diametro 2 mm;
• è quindi costituita dalle particelle con
diametro inferiore ai 2 mm.
• Convenzionalmente la si considera composta
da sabbia, limo e argilla.
LA SABBIA
• Costituiscono la sabbia (secondo la
classificazione internazionale dei suoli) tutte le
particelle di diametro compreso
fra 2 e 0.2 mm, con la suddivisione in:
• sabbia grossa da 2 - a 0,2 mm
• sabbia fine da 0,2 - a 0,02. mm
LIMO E ARGILLA
• Il limo comprende le particelle con diametro
compreso tra 0.02 e 0.002 mm
• l'argilla quelle di diametro inferiore a 0.002
mm (2µm).
FUNZIONI DELLE COMPONENTI GRANULOMETRICHE
• La sabbia ed il limo, che costituiscono la parte inattiva
della terra fine, hanno essenzialmente una funzione di
tipo meccanico, in quanto costituiscono il supporto
poroso sul quale possono fissarsi gli altri componenti
chimici e nel quale possono circolare aria e acqua.
• L'argilla ha una funzione molto importante sia dal
punto di vista chimico, in quanto può fissare molte
sostanze necessarie alla pianta, sia dal punto di vista
fisico, in quanto compie un'azione di aggregazione
delle particelle contribuendo in modo fondamentale
alla costituzione della struttura del terreno.
L’ HUMUS
• Costituisce la parte organica del terreno.
• E’ costituito da una miscela di sostanze organiche
provenienti dalla decomposizione degli organismi viventi
(vegetali ed animali) presenti nel terreno;
• ha la funzione duplice di nutrizione vegetale (contiene in
particolare azoto, fosforo, potassio e calcio) e di stabilizzare
la struttura del terreno legando assieme i componenti
tramite i diversi acidi che contiene.
• Quest'ultima funzione è svolta soltanto dall'humus attivo,
che è quello proveniente dalla decomposizione operata da
batteri di tipo aerobico (l'humus inattivo proviene da
processi di tipo fungino).
L’ ACQUA E L’ARIA
Sono contenute nei pori presenti all'interno del terreno.
• L'acqua, che è di solito particolarmente ricca di sostanze disciolte,
ha una funzione fondamentale per la vita della pianta: contiene
elementi (inorganici ed organici) che la pianta può assimilare
attraverso l'apparato radicale ed è necessaria per la
termoregolazione della pianta che avviene attraverso
l'evapotraspirazione.
• L'aria, di solito quasi satura di vapore e ricca di CO2, è necessaria
per la respirazione dell'apparato radicale: infatti perché possano
avvenire i processi chimici prodotti da batteri di tipo aerobico
(essenziali per la vita della pianta) le radici debbono essere per un
tempo sufficiente a contatto con l'aria.
Proprietà fisico-meccaniche
del terreno
Le principali proprietà fisiche del terreno sono
le seguenti:
• - tessitura;
• - struttura;
• - porosità;
• - densità (peso specifico).
TESSITURA
• La composizione della terra fine (percentuali di sabbia, limo, argilla)
definisce la tessitura del terreno.
• La tessitura di un terreno è definita dalla percentuale (in peso) con cui
sono presenti, nel terreno stesso, le tre componenti della terra fine:
sabbia limo e argilla.
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Queste percentuali vengono determinate mediante l'analisi
granulometrica di campioni del terreno che vengono effettuate usando
setacci di tipo standard e pesando di volta in volta le frazioni che passano
attraverso il setaccio con fori di diametro prescelto.
• Il rapporto fra il peso di queste frazioni ed il peso totale del campione
moltiplicato per 100 definisce la percentuale di particelle presenti nel
terreno di diametro inferiore o uguale a quello dei fori del setaccio.
• Questo procedimento viene effettuato per granulometrie decrescenti fino
alla sabbia (0.2-0.1 mm)
STRUTTURA
• dipende dalle dimensioni delle particelle che lo
costituiscono (cioè dalla tessitura) e dal modo con cui
si dispongono venendo a contatto tra loro.
• In pratica si formano dei grumi di dimensioni diverse
con diametro dell'ordine dei mm.
• Questi grumi sono più o meno stabili in funzione del
contenuto di sostanze organiche.
• La stabilità dei grumi conferisce stabilità alla struttura.
Dalla struttura dipendono la quantità e le dimensioni
dei pori e quindi la capacità del terreno di assorbire e
di lasciar passare l'acqua e l'aria, il che è
importantissimo per l'utilizzazione agricola.
La struttura del terreno è influenzata:
a) dagli interventi antropici attraverso:
• le operazioni colturali, che contribuiscono ad arricchire il contenuto di
sostanze organiche (concimazione e sovescio);
• le lavorazioni meccaniche, che aumentano gli spazi vuoti;
b) dagli agenti esistenti in natura attraverso:
• l'azione meccanica esercitate dalle radici delle piante e dagli
animali; le variazioni climatiche; l'azione chimica solvente o
coagulante degli ioni.
• In un terreno di struttura ben definita si costituisce quindi un
sistema di vuoti chiamati pori che a, seconda delle dimensioni
identificate dal diametro medio d, si distinguono in macropori e
micropori
• macropori sono di solito occupati dall'aria, tranne
che nei periodi di pioggia o di irrigazione;
• i micropori, in condizioni normali di umidità,
sono occupati in modo più o meno completo
dall'acqua trattenuta per capillarità.
• I terreni ricchi di macropori sono ben aerati, ma
hanno scarsa attitudine a trattenere l'umidità (es.
i terreni sabbiosi);
• quelli ricchi di micropori (come i terreni argillosi)
sono in grado di trattenere l'umidità ma poco
aerati.
POROSITA’ E PESO SPECIFICO
• La porosità n è definita dal rapporto percentuale
tra il volume occupato dai pori e il volume del
campione
• Si consideri un campione di terreno di volume W,
• sia Wv il volume occupato dai pori*,
• Ws il volume occupato dalle particelle solide
compattate.
• Al volume W corrisponde un peso complessivo Ps
dato dal peso della sola parte solida (si considera
il campione secco).
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Il suolo