I POLI DI INNOVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE 2014/2020 DEI FONDI STRUTTURALI Torino, 21 Settembre 2015 I Poli di innovazione nella programmazione 2007/2013: i Soggetti Gestori 12 Poli di Innovazione attivati nel 2009 in altrettanti domini tecnologici e territori regionali 10 Poli di Innovazione ad oggi attivi 10,2 M€ di contributi assegnati ai Soggetti Gestori dal 2009 al 2015 a sostegno delle spese di investimento e delle spese di funzionamento per l’animazione dei Poli (dotazione iniziale prevista pari a 6 M€) Proroga del termine massimo di finanziamento al 31/12/2015 rispetto a quello quinquennale inizialmente previsto Sostegno ai Gestori dei Poli nei percorsi di ottenimento certificazioni Esca sulla qualità del cluster management (tutti gli attuali gestori in possesso di bronze label, ottenimento di un gold label e candidatura per 2 silver label) I Poli di innovazione nella programmazione 2007/2013 : le imprese e gli organismi di ricerca aggregati 890 soggetti aggregati nel 2009 - 1570 soggetti aggregati nel 2015, con un incremento del 107% Finanziati 4 bandi per progetti di ricerca e innovazione e 10 bandi per studi di fattibilità e servizi qualificati per la ricerca e l’innovazione. Concessi contributi per 121 M€ attivando investimenti per 232 M€ 2533 beneficiari (966 beneficiari netti) I Poli di innovazione nella programmazione 2007/2013 : i punti di forza Incremento della propensione delle pmi a svolgere attività di ricerca in forma collaborativa sia con altre imprese che con organismi di ricerca Introduzione nel sistema degli incentivi alle imprese di elementi oggi indicati dalla UE come imprescindibili nei programmi regionali, quali la promozione di progetti collaborativi, la creazione di reti, la concentrazione di risorse su un numero limitato di tematiche al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni Focus sulle pmi sia in termini di possibilità di partecipare ai Bandi sia di entità delle agevolazioni Istituzione di tavoli e momenti di confronto formali con i Soggetti Gestori al fine di facilitare l’implementazione della misura e la risoluzione delle criticità Modello di riferimento a livello nazionale I Poli di innovazione nella programmazione 2007/2013 : le criticità Eccessiva frammentazione delle traiettorie tecnologiche e linee di sviluppo, con conseguente difficoltà nel creare massa critica su iniziative di forte impatto e non adeguata rappresentatività in termini di imprese aggregate Non adeguato presidio di tematiche quali formazione, internazionalizzazione delle imprese, sinergie con altre misure regionali quali le Piattaforme Tecnologiche Ricorso a servizi qualificati per la ricerca e l’innovazione da parte delle Pmi inferiore alle aspettative, seppur in crescita Valutazione dei Poli di Innovazione e dell’operato dei Soggetti Gestori eccessivamente focalizzato sulla qualità dei Programmi Annuali e delle progettualità in essi incluse Eccessivo peso, nell’ambito dei Soggetti gestori, delle attività connesse agli aspetti burocratici e amministrativi dei Bandi per le imprese Non adeguato coordinamento con altri attori del sistema regionale I Poli di innovazione nella programmazione 2014/2020 : il percorso di revisione e rilancio della Misura Razionalizzazione del numero di aree tematiche dei Poli di Innovazione e loro revisione Ridefinizione e ampliamento della mission dei Poli, del mandato e delle funzioni dei Soggetti Gestori Ridefinizione del sistema di valutazione e monitoraggio e di assegnazione delle risorse ai Soggetti Gestori : focus spostato dai Programmi Annuali e relativi progetti di ricerca agli effettivi risultati raggiunti dal Polo a fronte di obiettivi predeterminati e quantificati e alla qualità del Cluster Management; allineamento con le metodologie europee più avanzate in tema di cluster excellence Ri-orientamento delle progettualità verso più elevate dimensioni e prossimità al mercato, al fine di aumentare impatto e velocizzare trasferibilità dei risultati, nonchè promuovere un maggiore coinvolgimento delle grandi imprese Forte riduzione del ruolo del Gestore nella “filiera” burocratico- amministrativa dei bandi per le imprese aggregate, fermo restando il mantenimento del presidio sulla qualità dei progetti e loro labellizzazione e il confronto con la Regione rispetto al contenuto delle misure agevolative. Segue….. I Poli di innovazione nella programmazione 2014/2020 : il percorso di revisione e rilancio della Misura Ampliamento della tipologia di servizi da erogare alle imprese, sia nell’ambito dei bandi dedicati che nella complessiva attività del Polo Maggiore sinergia con gli altri programmi regionali (Fse) e le altre misure a sostegno delle ricerca e innovazione (Piattaforme Tecnologiche) Chiara identificazione delle specializzazioni dei singoli Poli al fine di evitare sovrapposizioni tematiche: maggior coordinamento e ricorso a iniziative e progettualità interpolo Creazione di un “sistema Poli” che costituisca una interfaccia il più possibile omogenea e coerente sia verso l’amministrazione regionale che verso il sistema economico I Poli di innovazione nella programmazione 2014/2020 : il percorso di revisione e rilancio della Misura Nuove priorità strategiche Ordinamento priorità Ciascun Polo dovrà specificare nella propria canditatura il prescelto ordinamento di priorità strategiche, rispetto a quelle individuate dalla Regione, come ad es: •ricerca e innovazione • scouting nuovi business • supporto all’imprenditorialità • formazione • marketing & branding • sviluppo del potenziale del cluster • internazionalizzazione • altrof + Rafforzamento e ampliamento del mandato ai Gestori e rifocalizzazione del sistema di valutazione dei risultati •Identificazione a priori degli obiettivi da raggiungere, degli indicatori per misurarli e della metodologia per misurarne il raggiungimento. •Valutazione focalizzata sulla capacità del Cluster Management Metodologia ESCA = standard minimo di attività I poli dovranno essere in grado di sviluppare, direttamente o tramite percorsi di collaborazione chiaramente identificati e strutturati, tutte le attività che la Regione indicherà quali elementi costitituenti uno standard minimo I Poli di innovazione nella programmazione 2014/2020 : le aree tematiche Il primo passo del percorso di rilancio della Misura è rappresentato dalla razionalizzazione e revisione dei domini tecnologici che tenga conto di: aree di specializzazione, traiettorie e Kets individuate nella Strategia di specializzazione regionale necessità di adeguarsi alla evoluzione dei domini tecnologici a suo tempo individuati e alle roadmap a livello nazionale ed europeo salvaguardia degli elementi di valore costruiti nel corso della precedente programmazione (reti, relazioni, competenze, brand, ecc.) necessità di concentrare le risorse disponibili su un numero più limitato di soggetti, a cui è richiesto un considerevole sforzo di innalzamento qualitativo previsione di verifiche intermedie circa la sostenibilità del percorso intrapreso e della eventuale necessità di ulteriori interventi correttivi. Segue… Razionalizzazione e ridefinizione aree tematiche Dal confronto con il partenariato emergono, quali aree di interesse per lo sviluppo di programmi triennali da parte dei Poli di innovazione, quelle sotto indicate 2. 1. 3. SMART PRODUCTS & MANUFACTORING ICT 4. GREEN CHEMISTRY AGRIFOOD 5. ENERGY & CLEAN TECHNOLOGIES 6. 7. TESSILE LIFE SCIENCE Razionalizzazione aree tematiche: meno Poli, più forti Individuazione nuove aree tematiche con delibera di giunta: ottobre 2015 Procedure e tempi •Bando : novembre 2015 •Raccolta candidature: entro fine 2015 Revisione mission Poli: ampliamento e rafforzamento mandato, innalzamento competenze cluster management GRAZIE PER L’ATTENZIONE