Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Introduzione
Il soggetto umano è un essere comunicante
La comunicazione umana ha molteplici dimensioni:
•
•
•
•
•
è un’attività eminentemente sociale
comunicare è partecipare e condividere i significati
è un’attività eminentemente cognitiva
è strettamente connessa con l’azione
non è disgiunta dalla discomunicazione
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il punto di vista matematico: la comunicazione come
trasmissione di informazioni
Modello matematico di Shannon e Weaver:
• la comunicazione come trasmissione di informazioni =
passaggio di un segnale da una fonte A attraverso un
trasmettitore lungo un canale a un destinatario B grazie a un
recettore
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Feedback = quantità di informazione che dal ricevente ritorna
all’emittente. Il feedback può essere:
• positivo = ampliamento dell’informazione d’ingresso
• negativo = riduzione dell’informazione d’ingresso
Il concetto di feedback è diverso da quello di rinforzo
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il modello matematico è integrato da alcuni concetti:
• rumore = insieme degli elementi ambientali che interferiscono con
la trasmissione del segnale
• ridondanza = ripetizione nell’operazione di codifica del messaggio
per favorire la sua codifica
• filtro = processo di selezione di alcuni aspetti e proprietà del
segnale rispetto ad altri nell’operazione di decodifica
Limite del modello matematico: implica una teoria forte del codice
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
L’approccio semiotico: la comunicazione
come significazione e come segno
Il processo della significazione
La semiotica (o semiologia) è la scienza che studia la vita dei segni
nel quadro della vita sociale
Per la semiotica, la comunicazione è un processo di significazione
(= capacità di generare significati)
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il diagramma della significazione pone in relazione tre elementi:
• il simbolo = la parola, il segno
• il referente = l’oggetto o l’evento comunicato
• la referenza = il concetto dell’oggetto o dell’evento comunicato
La conseguenza del processo di significazione:
• il simbolo non ha un rapporto diretto con la realtà, ma soltanto con il
concetto e con l’idea mentale
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Segno come equivalenza
Secondo de Saussure, il segno è: l’unione di un’immagine acustica (il
significante o espressione) e di una mentale (il significato o
contenuto)
Equivalenza = corrispondenza piena e stabile fra espressione e
contenuto
Funzione segnica: il segno non va inteso come una realtà fisica, ma
come una relazione fra due funtivi
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Lingua = sistema di differenze di suoni combinati a un insieme di
differenze di significati
Distinzione fra:
•linguistica interna (o primaria): ha come oggetto d’analisi la langue
•linguistica esterna (o secondaria): si occupa della parole
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
La glossematica di Hjemslev riprende la concezione strutturale:
ogni segno pone in correlazione il piano dell’espressione (E) e
il piano del contenuto (C), entrambi opponendo -al loro livellosostanza (s) e forma (f)
•
•
piano dell’espressione = significante
piano del contenuto = significato
La lingua è forma e non sostanza: nell’ambito del contenuto la
forma segmenta e pertinentizza il flusso indifferenziato della
sostanza
Il segno come equivalenza implica la nozione di codice
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Segno come inferenza
Secondo Peirce, il segno è: qualcosa che per qualcuno sta al posto di
qualcos’altro, sotto qualche rispetto o capacità
Peirce individua tre tipi di segni:
le icone = relazione di somiglianza con le proprietà del referente
gli indici = rapporto di contiguità fisica con l’oggetto cui si riferiscono
i simboli = rapporto arbitrario con il referente, stabilito per contiguità ed
appreso
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Segno come inferenza = indizio da cui trarre una conseguenza
•
costruzione di modelli mentali utili per individuare gli aspetti
mancanti o carenti e di cogliere il senso dei messaggi
•
contribuisce a spiegare lo scarto fra ciò che è detto e ciò che
è implicato da quanto è stato detto = un soggetto comunica
di più di quanto dica
Il segno come inferenza rimanda alla nozione di contesto
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
L’approccio pragmatico: la comunicazione
come interazione fra testo e contesto
La distinzione di Morris in:
Semantica = analisi dei significati dei segni
Sintassi = analisi delle relazioni formali fra i segni
Pragmatica = analisi della relazione dei segni con gli attori
La pragmatica si occupa di: - uso dei significati
- relazione fra segno e interpretante
- rapporto fra testo e contesto
La pragmatica analizza i processi impliciti (come la deissi)
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
La teoria degli atti linguistici
Secondo Austin: dire qualcosa è anche fare sempre qualcosa
Categorie di atti linguistici: - atti locutori: atti di dire qualcosa
- atti illocutori: atti nel dire qualcosa
- atti perlocutori: atti con il dire qualcosa
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Distinzione fra: - forza illocutoria = forza contenuta nell’atto
- effetti perlocutori = effetti sull’interlocutore
- atti linguistici: a) diretti = la forza illocutoria è
trasmessa in maniera conforme e corrispondente al
significato letterale dell’enunciato medesimo
b) indiretti = la forza illocutoria non
deriva dal significato letterale dell’enunciato, ma dai
modi non verbali con cui è manifestata
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il principio di Cooperazione
e le implicature conversazionali di Grice
Distinzione fra:
• Comunicazione = scambio nel quale A intende in maniera
consapevole rendere B consapevole di qualcosa di cui non era
prima consapevole, facendo ricorso a un sistema di significazione e
di segnalazione condiviso dai due partecipanti
• Informazione = trasmissione involontaria di A di un segnale che è
percepito in maniera autonoma da parte di B, indipendentemente
dall’intenzione di A e senza la partecipazione di quest’ultimo
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Grice formula il Principio di Cooperazione nei seguenti termini:
Dai il tuo contributo al momento opportuno, così com’è
richiesto dagli scopi e dall’orientamento della conversazione in
cui sei impegnato
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il principio di Cooperazione è declinato in quattro massime:
•
Massima di Quantità: 1. Dai un contributo che soddisfi la
richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi della
conversazione; 2. Non fornire un contributo più informativo
del necessario
•
Massima di Qualità: cerca di fornire un contributo vero; in
particolare, 1. Non dire ciò che credi falso; 2. Non dire ciò per
cui non hai prove adeguate
•
Massima di Relazione: sii pertinente
•
Massima di Modo: sii perspicuo; in particolare, 1. Evita
espressioni oscure; 2. Evita le ambiguità; 3. Sii breve; 4. Sii
ordinato nell’esposizione
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
dire
Distinzione fra
crea uno scarto
significare
L’implicatura conversazionale colma lo scarto fra:
•
Il dire (ciò che è detto)
•
Il significare (ciò che è significato)
In particolare, il parlante, dicendo p, implica conversazionalmente q
soltanto se:
•
si presume che il parlante segua le massime
•
è necessario che l’inferenza q rispetti a)
•
il parlante pensa che il destinatario realizzerà b)
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Le implicature hanno quattro proprietà:
• sono cancellabili: si possono dissolvere se si aggiungono alcune
premesse a quelle originali
• sono non-distaccabili: sono attaccate al valore semantico
dell’enunciato e non alla sua forma
• sono calcolabili: dati il principio di Cooperazione e le massime, è
prevedibile che in una situazione standard l’interlocutore sappia fare
l’inferenza appropriata
• sono non-convenzionali: non fanno parte del significato
convenzionale delle espressioni linguistiche, ma sono di volta in
volta negoziate in funzione del contesto d’uso
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il principio di pertinenza e il modello ostensivo-inferenziale
Secondo Sperber e Wilson, per “voler dire” qualcosa con un enunciato
X il soggetto S deve avere l’intenzione che:
•
l’enunciazione di X da parte di S produca una certa risposta r
nell’ascoltatore A
•
A riconosca l’intenzione a) di S
•
il riconoscimento da parte di A dell’intenzione a) di S sia, almeno
in parte, la ragione per cui A produce la risposta r
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
informativa (intenzione di informare il
destinatario di qualcosa
L’intenzione può essere
comunicativa (intenzione di informare
il destinatario sulla propria
intenzione comunicativa)
Il concetto di “essere manifesto”:
Un fatto è “manifesto” a un soggetto se e solo se egli è capace di
rappresentarsi mentalmente questo fatto e di accettare la sua
rappresentazione come vera
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Mutuo ambiente cognitivo: ogni ipotesi è reciprocamente manifesta e
assicura un sufficiente grado di cooperazione per capirsi e per
comunicare
Principio di Pertinenza:
• processo di “moltiplicazione” fra le informazioni vecchie e quelle
nuove; capacità di generare nuove informazioni
Ostensione:
• Condotta che rende manifesta un’intenzione di rendere manifesto
qualcos’altro; un comportamento ostensivo implica una garanzia di
pertinenza
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Inferenza: Processo logico al termine del quale un’ipotesi è
ammessa come vera (o probabilmente vera) sulla base di altre
ipotesi la cui verità certa (o probabile) è ammessa in partenza
Inferenza non dimostrativa: inferenza fondata sul ragionamento
pratico che impiega le competenze deduttive (da Sperber e Wilson
chiamate dispositivo deduttivo) per produrre varie forme di
implicazioni
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Grado di pertinenza di una informazione è dato da due condizioni:
•
una informazione è tanto più pertinente quanto maggiori sono
gli effetti contestuali da lei generati
•
una informazione è tanto più pertinente quanto minore è lo
sforzo cognitivo richiesto per elaborarla
Pertinenza ottimale: capacità degli interlocutori di seguire l’ipotesi
comunicativa che ottimizza gli effetti contestuali e che minimizza
l’impegno cognitivo
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
I significati presuntivi
Secondo Levinson, sono le interpretazioni preferite degli enunciati in
un dato scambio comunicativo
Tre livelli di significato: - significato-tipo della frase (significato-tipo
astratto e ideale)
- significato-occorrenza dell’enunciato (uso del
significato di una frase in una occorrenza
concreta e contingente entro uno specifico
contesto)
- significato-tipo dell’enunciato (significato
usuale e regolare ricorrente in una
determinata classe di contesto, in grado di
generare inferenze sistematiche e prevedibili)
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Implicatura conversazionale generalizzata: inferenza standard
che usualmente è realizzata, dati un certo contesto e un certo
enunciato
Tale inferenza si fonda su tre euristiche:
•
“quello che non è detto, non c’è”
•
“quello che è descritto in modo semplice è esemplificato in
modo stereotipato”
•
“quello che è detto in modo non usuale, non è usuale; cioè: il
messaggio marcato si riferisce a una situazione marcata”
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Tre principi pragmatici per spiegare la comunicazione:
Principio Q
Massima per il parlante: non fare un’affermazione che sia più
debole a livello informativo di quanto la tua conoscenza lo
consenta, a meno che il fatto di fornire un’affermazione più ricca
sul piano informativo vada contro il principio I. In particolare, scegli
l’alternativa più forte a livello informativo che sia coerente con i
fatti
Corollario per il destinatario: assumi che il parlante faccia
l’affermazione più consistente con quanto conosce
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Principio I
Massima per il parlante: dì il minimo indispensabile, necessario per
raggiungere i tuoi scopi comunicativi, tenendo a mente il principio Q
(massima di minimizzazione)
Corollario per il destinatario: amplia il contenuto informativo
dell’enunciato del parlante, facendo l’interpretazione più specifica al
fine di individuare la sua intenzione comunicativa (regola di
arricchimento)
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Principio M
Massima per il parlante: segnala una situazione non usuale
facendo ricorso a espressioni marcate che contrastino con quelle
impiegate per descrivere corrispondenti situazioni usuali
Corollario per il destinatario: ciò che è comunicato in modo non
usuale indica una situazione non usuale (cioè, un messaggio
marcato indica una situazione marcata)
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il punto di vista sociologico: la comunicazione
come espressione e prodotto della società
Microsociologia
studia i processi della vita quotidiana, il flusso
degli accadimenti nella loro sequenza non
sempre ordinata
Macrosociologia
studia i processi generali inerenti le istituzioni
e le organizzazioni complesse in quanto
costitutivi e strutturali della società
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
La microsociologia di Goffman
“Sociologia delle occasioni”: studio delle circostanze in cui hanno
luogo le esperienze quotidiane e ricorrenti
Concetto di frame = cornice (o contesto) entro cui si realizza lo
scambio comunicativo
Rituali: sequenze di atti attraverso i quali un soggetto controlla e rende
visibili le implicazioni simboliche del suo comportamento quando si
trova direttamente esposto a un altro soggetto
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Costrizioni comunicative: vincoli ecologici, cognitivi ed emotivi che
limitano nei soggetti la scelta delle strategie, nonché delle condizioni
del frame
Adottando una prospettiva drammaturgica, Goffman analizza alcuni
fenomeni sociali della vita quotidiana:
• etichetta = codice formale che governa gli incontri e pratica in cui
gli attori hanno modo di coniugare in modo contingente aspetti
etici ed estetici
• “salvare la faccia” = insieme di modalità per proteggere la propria
immagine, per recuperare gli errori e le gaffe commesse, nonché
per “salvare” la situazione
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Il concetto di postmoderno e la globalizzazione
Globalizzazione = processo attraversato da diverse “spinte” e
“controspinte”:
• Universalismo vs particolarismo
• Omogeneizzazione vs differenziazione
• Integrazione vs frammentazione
• Centralizzazione vs decentralizzazione
• Giustapposizione vs sincretizzazione
Concetto di postmoderno inteso come riconoscimento dell’importanza
della comunicazione e dell’informazione come merce di scambio
Riflessività: capacità di mettersi in questione e di confrontare il proprio
punto di vista con quello degli altri
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
L’approccio psicologico: la comunicazione
come gioco di relazioni
Comunicazione = dimensione intrinseca che fonda e che esprime
l’identità personale e la posizione sociale di ogni
soggetto
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Bateson, distinzione fra:
•
relazione simmetrica = percezione della eguaglinza dei
rapporti fra i partecipanti
•
relazione complementare = percezione della differenza dei
rapporti fra i partecipanti
“essere in comunicazione” = mediante la comunicazione le persone
costruiscono, alimentano, mantengono e
modificano la rete di relazioni in cui
sono costantemente immerse
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Analisi della comunicazione come dimensione contribuente alla
costruzione, modifica e mantenimento della rete di relazioni delle
persone
Distinzione fra: - livello di “notizia”: le cose che dice, i contenuti che
manifesta, gli enunciati che produce un parlante
- livello di “comando”: indicazione all’interlocutore di
come intendere le cose che dice il parlante e con
quale valore comunicativo
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Livello comunicativo
scambio di contenuti
Livello metacomunicativo
la comunicazione ha come
oggetto la comunicazione
stessa
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Comunicazione psicologica = dimensione psicologica che produce e
sostiene la definizione di sé e dell’altro
Spirale di messaggi in cui lo stimolo, la risposta e il rinforzo si
sovrappongono e si fondono insieme
Conflitti interpersonali
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gli individui sono portati a linearizzare e a
segmentare in modo arbitrario il processo
circolare e continuo della comunicazione;
ciò porta alla formazione dei giochi senza
fine
Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Bateson distingue fra: - relazione simmetrica = percezione
dell’eguaglianza dei rapporti fra i partecipanti
- relazione complementare = percezione
della differenza dei rapporti fra i partecipanti
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Verso una definizione di comunicazione
La distinzione fra comunicazione e comportamento
Comportamento = qualsiasi azione motoria di un individuo,
percepibile in qualche maniera da un altro
Fra comportamento e comunicazione vi è un rapporto di inclusione:
• ogni comunicazione è un comportamento, in quanto si esprime
attraverso azioni manifeste
• non tutti i comportamenti sono comunicazione, in quanto esistono
numerose forme di comportamento che possono essere informative
ma non comunicative
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
La distinzione fra comunicazione e interazione
Interazione = qualsiasi contatto (fisico o virtuale) fra due o più
individui, anche involontario, in grado di modificare lo
stato preesistente delle cose fra di loro
Interazione: categoria mentale che include quella di comunicazione, in
quanto ogni comunicazione implica un’interazione, ma non ogni
interazione implica una comunicazione
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Comunicazione
=
scambio interattivo osservabile fra due o più partecipanti, dotato di
intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in
grado di far condividere un significato sulla base di sistemi simbolici
e convenzionali di significazione e di segnalazione secondo la
cornice culturale di riferimento
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Le funzioni di base della comunicazione
La funzione proposizionale: elaborazione, organizzazione,
“impacchettatura” e trasmissione di conoscenze fra i partecipanti di
una determinata comunità
• Conoscenza dichiarativa = totalità delle conoscenze disponibili nella
memoria a lungo termine
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
All’interno della conoscenza dichiarativa, distinzione fra:
•
funzione referenziale: rappresentazione adeguata della realtà
in base alla propria esperienza; individuazione e riferimento a
oggetti o eventi del mondo circostante
•
funzione predicativa: attribuzione di proprietà e qualità agli
oggetti o eventi in esame
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
• Importanza del linguaggio per organizzare e comunicare il pensiero
• Composizionalità del linguaggio in quanto costituito ricorsivamente
grazie a unità componibili (sistema di simboli)
Le proprietà della composizionalità sono:
• sistematicità
• produttività
• possibilità di dislocazione
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
• Il significato = chiave di volta per comprendere gli aspetti
proposizionali della comunicazione
• Capacità computazionale = disposizione generale della mente a
procedere nei confronti della realtà con “calcoli”
Computazionalità del pensiero
+
Proposizionalità del linguaggio
condizione essenziale per
procedere a vari modi di
= elaborazione delle
informazioni e delle
conoscenze
La proposizionalità della comunicazione attraverso il linguaggio è
specie-specifica
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Vygotskij, comunicazione = socialità intrinseca
La funzione relazionale: costruzione, alimentazione, modificazione e
mantenimento delle reti relazionali
L’efficacia relazionale dipende dalla connessione fra
• interazione
• relazione
La funzione espressiva: manifestazione di emozioni, desideri, stati
d’animo e intenzioni
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Inquadramento storico e teorico sulla comunicazione
Efficacia relazionale della comunicazione, dipende dalla connessione
fra interazione e relazione
• interazione = evento circoscritto in termini temporali e spaziali
• relazione = modello interattivo dotato di prevedibilità nel tempo,
prodotto dalla sequenza regolare e continua del
medesimo tipo di interazioni
• relazionalità della comunicazione = genera e rinnova le relazioni
ed è alla base dell’intersoggettività dialogica nella negoziazione dei
significati e nella condivisione di scopi
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