Accordi di collaborazione internazionali ed alleanze strategiche LA FRAMMENTAZIONE INTERNAZIONALE DELLA PRODUZIONE Integrazione dei mercati mondiali e disintegrazione dei processi produttivi Le imprese per svolgere alcune fasi del processo produttivo ricorrono ad altre imprese localizzate in paesi diversi da quello nazionale. Queste ultime possono essere di proprietà della impresa che esternalizza (frammenta, delocalizza) le singole fasi Offshoring oppure essere legati alla prima impresa da rapporti di natura contrattuale Outsourcing internazionale OUTSOURCING INTERNAZIONALE Outsourcing o esternalizzazione all’estero un’impresa firma un contratto con un’impresa indipendente del paese estero per la realizzazione di parti specifiche del processo produttivo sfruttando così il vantaggio di costo. Contratto di sub-fornitura internazionale: un’impresa committente incarica un’impresa fornitrice, impartendo proprie direttive, di fabbricare prodotti, fornire servizi o eseguire lavori destinati al committente o eseguiti per conto di terzi. LA DECISIONE DI INTERNALIZZARE In aggiunta a decidere la localizzazione di dove produrre, un’impresa deve affrontare anche una decisione di internalizzazione: effettuare la produzione in una sua filiale estera o delegare ad un’impresa indipendente. Un’impresa decide di internalizzare il processo produttivo quando è più profittevole effettuare le transazioni all’interno di una singola organizzazione. Le principali ragioni che spingono le imprese ad internalizzare sono connesse a: 1. Trasferimento tecnologico 2. Integrazione verticale 1. TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: il trasferimento di tecnologie è più semplice all’interno di una singola organizzazione che attraverso la concessione di una licenza ad un’impresa indipendente. La protezione dei brevetti e dei diritti di proprietà potrebbe essere debole o inesistente con un rischio sostanziale di perdere parte della tecnologia proprietaria. La conoscenza necessaria per implementare la tecnologia potrebbe non essere facilmente trasferibile con la licenza. 2. L’INTEGRAZIONE VERTICALE L’integrazione verticale implica l’internalizzazione di diversi fasi del processo produttivo. Evita (o almeno riduce) costose rinegoziazioni in caso di conflitto dopo che un accordo iniziale è stato raggiunto (problema del “hold up”); Ma un fornitore indipendente può beneficiare delle economie di scala se effettua lo stesso processo produttivo per molte imprese. ACCORDI PATRIMONIALI Joint venture: prevede che due imprese, di nazionalità diversa, costituiscano – in uno dei paesi nei quali sono localizzate o in un terzo paese – una nuova impresa indipendente, partecipando congiuntamente al capitale (di solito pari al 50 per cento), alle responsabilità operative, ai rischi ed ai rendimenti finanziari. ACCORDI NON PATRIMONIALI Contratti chiavi in mano: un’impresa si impegna a fornire ad un’altra impresa il know-how, gli impianti, i macchinari e a provvederne il montaggio , a prestare l’assistenza tecnica necessaria al funzionamento dell’impianto. Contratto prodotto in mano: un’impresa si impegna a realizzare un impianto e un determinato livello di produzione, utilizzando personale locale di cui assicura la formazione Contratto mercato in mano: l’impresa fornisce, oltre all’impianto, l’assistenza commerciale per vendere i prodotti nel mercato nazionale o nei mercati esteri. ACCORDI NON PATRIMONIALI Contratti di gestione: l’impresa fornitrice si impegna ad assicurare la gestione dell’impresa per un certo periodo di tempo. Accordi di buy-back: l’impresa fornitrice si impegna ad importare i prodotti fabbricati nel paese estero. OEM (original equipment manufacturing): l’impresa acquisisce il diritto di commercializzare, con il proprio marchio, il prodotto realizzato da un’altra impresa, apportandovi, eventualmente, leggere modifiche ed arricchimenti che lo personalizzano. Contratti di trasferimento passivo: un’impresa esporta temporaneamente prodotti su cui verranno effettuate alcune fasi della lavorazione e che verranno in seguito reimportati per lo svolgimento di ulteriori fasi della lavorazione e per l’applicazione del marchio di fabbrica. LICENSING Cessione della licenza: una impresa concede ad una altra, per una durata limitata, il diritto di sfruttare e di utilizzare un asset proprietario intangibile. Brevetto, invenzione, formula, processi, designs, copyrights, marchi commerciali FRANCHISING Franchising: un’impresa concede ad un’altra il diritto di sfruttare un marchio ed una formula commerciale assicurando la necessaria assistenza e alcuni servizi di supporto. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI R&S A partire dagli anni novanta si è assistito anche ad un rapido aumento dell’internazionalizzazione delle attività innovative, ossia della R&D (Cantwell, 1995). Le imprese multinazionali svolgono un ruolo sempre maggiore nell’attività di R&D che è intrapresa non soltanto nel paese d’origine ma anche all’estero. Due sono le principali ragioni che stanno alla base dell’internazionalizzazione degli investimenti in R&D. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI R&S le imprese svolgono R&D in un determinato paese estero al fine di promuovere l’utilizzo delle proprie risorse, mettendo a punto adattamenti dei processi o dei prodotti alle condizioni e ai vincoli locali dell’ambiente e dei mercati esteri. Asset-exploiting R&D o home-base exploiting R&D. Questo tipo di investimento estero in R&D è tipicamente basato sui vantaggi tecnologici che l’impresa possiede a livello centrale e che, generalmente sono il riflesso di quelli del paese d’origine. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI R&S La seconda fondamentale ragione a base degli investimenti esteri in R&D consiste nell’aumentare le capacità tecnologiche possedute nel paese d’origine (si parla di asset-augmenting R&D o di home-base augmenting R&D). In questo caso la localizzazione estera consente alle IM di accedere a vantaggi complementari location-specific non reperibili nel paese d’origine. In questa prospettiva i contesti locali sono considerati più come fonte di competenze e di opportunità tecnologiche che come vincoli alle attività delle imprese multinazionali. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI R&S Alla luce di ciò, alcuni autori (Dunning, 1995) hanno parlato dell’avvento di un nuovo paradigma del capitalismo: dall’età del capitalismo basato sulle gerarchie si passa all’età del capitalismo basato sulle alleanze. In questa nuova fase, da un lato, la cooperazione e la competizione diventano sempre più delle modalità complementari per la creazione e l’allocazione delle risorse, dall’altro, l’impresa rappresenta l’organizzatore di un’insieme di attività, alcune delle quali generate internamente ed altre alle quali accede attraverso altre imprese. LE ALLEANZE STRATEGICHE Le alleanze strategiche sono degli accordi di collaborazione tra imprese che sono potenziali e/o attuali concorenti Esempi sono joint ventures short term contractual arrangements Negli anni recenti il numero delle alleanze strategiche è fortemente aumentato VANTAGGI DELLE ALLEANZE STRATEGICHE Le AS sono attrattive in quanto: Facilitano l’entrata in un mercato estero Permettono alle imprese di dividere i costi fissi (e gli associati rischi) legati allo sviluppo di prodotti e/o di processi nuovi Mettono insieme attività e skill complementari che le imprese non riescono a sviluppare singolarmente con facilità