Banca delle Risorse Genetiche Animali
Lombarde:
problematiche e prospettive
F. Pizzi1, F. Turri1, T. Gliozzi1, M. Madeddu1, Sandionigi M.L. 2, G. Gandini3
1Istituto
di Biologia e Biotecnologia Agraria - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Milano
2DG Agricoltura Regione Lombardia, Milano
3 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare, dell’Università degli Studi di Milano
GIORNATA di STUDIO
“Verso una Banca Nazionale delle Risorse Genetiche Animali”
Milano 16 giugno 2010
In Lombardia sono ancora presenti 8 razze locali di interesse
zoo-economico (PSR Regione Lombardia 2007-2013)
Capra di Livio o Lariana
Pecora di Corteno
Bovina Varzese - Ottonese
Pecora Brianzola
Capra Frisa Valtellinese
Capra Verzaschese
Capra Bionda dell’Adamello
Capra Orobica
4 classificate dalla FAO come razze minacciate di estinzione
Strategia per la salvaguardia delle risorse genetiche
animali di interesse zootecnico
IN-SITU = conservazione delle razze all’interno del loro
ambiente e sistema di produzione
EX-SITU / IN-VITRO = crioconservazione di materiale
genetico (spermatozoi, oociti, embrioni) in apposite banche
Back up in caso di estinzione o di
problemi genetici
Controllo della consanguineità e
della deriva genetica
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
E’ stata istituita nel 2008

Nell’ambito del progetto “Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo
sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare”

Sede dell’LABank all’U.O.S. dell’IBBA CNR al Parco Tecnologico Padano di Lodi
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E’ stata creata seguendo:
Linee guida internazionali
Normativa sanitaria regionale e
nazionale
Guidelines for the Constitution of
National Cryopreservation
Programmes for Farm Animals,
ERFP, 2003
Decreto RL 2009/05, “Applicazione in
sede regionale del Regolamento di
esecuzione
della
disciplina
della
riproduzione animale”
FAO Cryoconservation
Guidelines, 2010
Decreto
Ministeriale
403/2000,
“Approvazione del nuovo regolamento di
esecuzione
della
Legge
30/1991
concernente disciplina della riproduzione
animale”
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Fasi della creazione:
1. Allestimento del sito di stoccaggio
Sistema di
rilevazione del livello
di saturazione
dell’ossigeno
nell’ambiente
Sistema di
allarme per azoto
liquido
Rilevamenti “in remoto”
delle temperature delle
sonde dei bidoni di
stoccaggio
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2. Scelta dei donatori
Obiettivo:
stoccare la massima variabilità genetica
minimizzando la parentela tra i donatori basandosi sulle informazioni
anagrafiche o storiche
• Registro Anagrafico fornito Associazione Italiana Allevatori
• Software Minbreed (Gandini e De Filippi, 1997): calcolo di parentela e consanguineità tra i potenziali
donatori (maschi viventi o riproduttori prelevati in precedenti programmi di conservazione)
Matrice di parentela
Consanguineità
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3. Coinvolgimento degli allevatori
I. Illustrazione progetto LABank
II. Accordo su disponibilità e utilizzo futuro delle dosi. L’utilizzo per l’inseminazione
artificiale dovrà avvenire nel quadro dell’attività di recupero e potenziamento promossa per tali razze e tipi etnici
autoctoni dal Ministero delle politiche agricole e forestali o dalle regioni. (Decreto Ministero Politiche Agricole n°
403/2000, Articolo 20).
III. Coordinamento per prelievi
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4. Verifica requisiti sanitari
•Esami sanitari donatori
Accertamenti diagnostici per:
Tubercolosi bovina
Brucellosi
Leucosi Bovina enzootica
BVD (Diarrea Virale Bovina)
IBR (Rinotracheite Infettiva)
Campilobatteriosi
Tricomoniasi
Leptospirosi
Bluetongue
Paratubercolosi
•Stato sanitario dell’allevamento dove avviene il prelievo
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5. Raccolta materiale
Bovini: prelievo seme
Art. 20 Inseminazione artificiale per le razze autoctone e per i tipi etnici a limitata diffusione
“Le regioni, previa comunicazione al Ministero delle politiche agricole e forestali, possono autorizzare, su specifica
richiesta dei centri di produzione dello sperma, la raccolta del materiale seminale di riproduttori maschi di razze
autoctone e tipi etnici a limitata diffusione, iscritti nell'apposito registro anagrafico, direttamente nelle
aziende che li ospitano. L'utilizzo dell'inseminazione artificiale e' coordinato dall'Associazione italiana allevatori nel
quadro dell'attivita' di recupero e potenziamento promossa per tali razze e tipi etnici dal Ministero delle politiche
agricole e forestali o dalle regioni”. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Approvazione del nuovo regolamento di
esecuzione della Legge 15 gennaio 1991, n.30, concernente “Disciplina della riproduzione animale”.
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5. Raccolta materiale
Ovini: spermatozoi epididimali
Retro flushing dal deferente alla coda dell’epididimo.
Controllo qualità seme:
motilità e parametri cinetici CASA
vitalità mediante fluorocromi (SYBR-14 e Propidio Ioduro)
valutazione anomalie morfologiche
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Materiale stoccato nella Banca:
Materiale seminale
Campioni di pelo
con bulbo pilifero
eiaculato
epididimo
Campioni di sangue
± 12 ml/riproduttore
Embrioni
± 3g/riproduttore
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Ad oggi nella Banca è stoccato materiale di
5 tori di razza Varzese
1200 dosi
9 arieti di razza Brianzola
207 dosi
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Sistema gestione delle informazioni relative agli animali donatori e al
materiale genetico crioconservato.
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PROSPETTIVE FUTURE
Entro il 2012...
 Separazione del materiale nel “Secondo sito” di stoccaggio
 Individuazione e archiviazione riproduttori razze caprine
 Potenziamento del Network delle Criobanche delle Risorse
Genetiche Animali Italiane
Dopo il 2012...
 Ampliamento: nuove razze
nuovi riproduttori
nuovo materiale (embrioni e cellule somatiche)
Grazie per l’attenzione
Grazie per l’attenzione