Informatica Introduzione alle basi di dati Lezione 1 Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell'educazione, laurea magistrale Anno accademico: 2005-2006 Orario e aula Prima parte: 6 marzo – 3 aprile Lunedì 16:00 - 19:00 Seconda parte: 10 aprile – fine del corso Lunedì 9:00 - 12:00 Aula 9, corso San Maurizio 31/a 2 Libro P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone Basi di dati – Modelli e linguaggi di interrogazione McGraw-Hill, 2002 Capitoli: 1, 2, 3 (fino a 3.1.9), 4 (introduzione, sezione 4.2), 6 (introduzione, sezione 6.1, sezione 6.2), Appendice A (su Access) 3 Docente Jeremy Sproston Ufficio: Ufficio 33, Dipartimento di Informatica, corso Svizzera 185 (entrata: via Pessinetto 12) Indirizzo email: sproston[at]di.unito.it Telefono: 011 670 6772 Pagina web: http://www.di.unito.it/~sproston/ 4 Docente Ore di ricevimento (Dip. di Informatica): Mercoledì 10:00 – 12:00 Per informazione aggiornata: http://www.di.unito.it/~sproston/Psicologia/ didattica.html 5 1 - Introduzione 1a – Introduzione ai basi di dati 1b – Insiemi Sistemi informativi e basi di dati Ogni organizzazione ha bisogno di memorizzare e mantenere informazioni specifiche. Per esempio: Utenze telefoniche Conti correnti bancari Studenti iscritti a un corso di laurea Quotazioni di azioni nei mercati telematici 7 Esempio:Rappresentazione astratta di utenze telefoniche Utente Codice Cognome Nome Comune ListaTelefonate Telefonata NumeroTelefonico OrarioInizio OrarioFine NumeroScatti 8 Sistemi informativi e basi di dati I sistemi informativi organizzano e gestiscono le informazioni necessarie alle attività di un’organizzazione: Inizialmente non erano automatizzati (per esempio, gli archivi bancari) Informatica gestione automatica dei dati basi di dati Informazione memorizzata in modo rigoroso 9 Informazione e dati Distinzione tra informazione i dati: Dati = elementi di informazione, che di per sé non hanno interpretazione Mario Rossi nome e cognome 10150 numero matricola? Numero di abitanti di una città? CAP? Numero di telefono? 10 Informazione e dati Distinzione tra informazione i dati: Dati + interpretazione = informazione Domanda: “Chi è il responsabile del ufficio tecnico e qual è il suo numero di telefono?” interpretazione della risposta Risposta: Mario Rossi, 10150 dati Domanda + risposta: informazione Nei sistemi informatici, le informazioni vengono rappresentate per mezzo di dati 11 Dati e applicazioni I dati possono variare nel tempo (per esempio, importo conto corrente) Le modalità con cui i dati sono rappresentati in un sistema sono di solito stabili Le operazioni sui dati variano spesso (per esempio, ricerche) separare i dati dalle applicazioni che operano su essi 12 Basi di Dati (DB) e DBMS Basi di dati = collezione di dati per rappresentare informazioni di interesse: grandi, condivise, persistenti 13 Caratteristiche dei basi di dati Grandi = miliardi di byte (gestione in memoria secondaria) Condivisibili = diverse applicazioni e utenti possono accedere a dati comuni Evitare le ridondanze Aggiornamenti agevoli Evitare le inconsistenze dovute agli accessi concorrenti Persistenti = dati sempre disponibili, non “vivono” dentro una sola applicazione 14 Basi di Dati (DB) e DBMS DBMS = Data Base Management System = software in grado di gestire collezioni di dati Un DBMS deve essere: affidabile, sicuro, efficiente, efficace 15 Caratteristiche dei DBMS Affidabilità = protezione dei dati, in caso di guasto HW o SW capacità di ripristinare i dati (almeno parzialmente) Sicurezza/privatezza = abilitazioni diverse a seconda dell’utente Efficienza = tempi di risposta e occupazione spazio accettabili (dipende molto dalla tecnica di memorizzazione dei dati) Efficacia = facilitare l’attività di organizzazione 16 Basi di dati vs. file system Tecnicamente, i basi di dati sono collezioni di file: Si potrebbero usare direttamente i file per memorizzare i dati… …ma si perdono le buone proprietà garantite dai DBMS Normalmente, file pensati per una specifica applicazione e non per servire più di una applicazione, magari in parallelo 17 Come organizzare i dati in un base di dati Insieme di concetti per organizzare le informazioni di interesse e descriverne la struttura Meccanismi per strutturare tipi di dati complessi a partire da tipi semplici Per esempio: data = <giorno, mese, anno> 18 Modello logico dei dati Sottointende una specifica rappresentazione dei dati (tabelle, alberi, grafi, oggetti…) Descrive i dati a un livello intermedio, tra ciò che vede l’utente e il livello dell’implementazione Molte proposte in DBMS commerciali Utente Modello logico Implementazione 19 Modello concettuale Per la progettazione di un base di dati: analisi della realtà di interesse Modello astratto Indipendente dal modello logico Modello concettuale = rappresentazione dei concetti Modello logico = rappresentazione dei dati 20 Modello logico dei dati Modello gerarchico (anni ‘60) = struttura gerarchica (albero) Modello reticolare (inizio ‘70) = struttura a grafo Modello relazionale (fine ‘70) = struttura a tabelle Modello orientato agli oggetti (anni ‘80) = struttura a classi/oggetti 21 Modello logico dei dati Modello gerarchico (anni ‘60) = Per esempio: struttura gerarchica (albero) Microsoft Modello reticolare (inizio ‘70) = Access struttura a grafo Modello relazionale (fine ‘70) = struttura a tabelle Modello orientato agli oggetti (anni ‘80) = struttura a classi/oggetti 22 Modello relazionale Basato sul concetto di relazione Relazione = rappresentazione di un’entità complessa tramite attributi Graficamente, una relazione può essere rappresentata da una tabella: Colonna = attributo (oppure campo) Riga = valore degli attributi di un individuo appartenente all’entità 23 Esempio (modello relazionale) Dati relativi a docenti nomi relazioni Docenza individui attributi corso docente Informatica Bianchi Economia Rossi Architettura Verdi Esempio (modello relazionale) Dati relativi a corsi nomi relazioni individui OrganizzCorsidiLaurea attributi cdl materia anno Informatica Basi di dati 2 Matematica Analisi I 1 Lettere Latino 1 Informatica Programma zione 1 Esempio (modello relazionale) Dati relativi a corsi e docenti (Dbcorsi) OrganizzCorsidiLaurea Docenza cdl materia anno corso docente Informatica Bianchi Informatica Basi di dati 2 Economia Rossi Matematica Analisi I 1 Architettura Verdi Lettere Latino 1 Informatica Programma zione 1 Schema di una relazione Schema di una relazione = definizione della struttura della relazione È formata dall’intestazione della relazione: NomeRelazione(Attr1,…,Attrn) Non varia nel tempo (modulo ristrutturazione del DB) Per esempio: in Dbcorsi Docenza(corso,docente) 27 Istanza di una relazione Istanza di una relazione = dati che descrivono gli individui appartenenti alla relazione (sono le righe della tabella) Varia nel tempo (aggiunta, modifica, eliminazione dei dati riguardanti gli individui) 28 Schema e istanza di un base di dati Schema di un base di dati = insieme degli schemi delle relazioni (struttura) Istanza (o stato) di un base di dati = valori dei dati nelle tabelle (righe) 29 Livelli di astrazione nel DBMS Architettura standard su 3 livelli: Livello esterno: descrizione di una porzione del base di dati (per vedere i dati da punti di vista diversi a seconda dell’utente) Livello logico: descrizione del base di dati tramite le strutture-dati del modello logico del DBMS (per esempio, le tabelle del modello relazionale) Livello interno: “mapping” tra schema logico e strutture fisiche di memorizzazione (file) 30 Livelli di astrazione del DBMS Utente Livello esterno (viste) Docenza Livello logico (tabelle) OrganizzCorsidiLaurea corso docente cdl materia anno Informatica Bianchi Informatica Basi di dati 2 Economia Rossi Matematica Analisi I 1 Architettura Verdi Lettere Latino 1 Informatica Programmazio ne 1 Livello interno (file) Organizzazione fisica di memorizzazione 31 Livelli di astrazione del DBMS Utente Livello esterno (viste) Livello logico (tabelle) Il DBMS lavora per “mettere d’accordo” i livelli Livello interno (file) Organizzazione fisica di memorizzazione 32 Indipendenza dei dati Garantita dai livelli di astrazione: Indipendenza fisica: permette di interagire con DB in modo indipendente da struttura fisica in cui sono memorizzati i dati Se i dati vengono riorganizzati fisicamente, le applicazioni funzionano lo stesso Indipendenza logica: permette di accedere al DB in modo indipendente da struttura logica dei dati (per esempio, tabelle) Modificare livello logico senza modificare le viste (livello esterno) Estendere le viste senza alterare livello logico 33 Linguaggi per basi di dati Data Definition Language (DDL) = definisce livelli fisici, logici, esterni del DB (tratta anche le autorizzazioni di accesso) Data Manipulation Language (DML) = per formulare interrogazioni e aggiornamenti delle istanze del base di dati 34 DDL e DML relazionali Due paradigmi: Dichiarativo SQL (Structured Query Language) Procedurale algebra relazionale Varie proposte commerciali (non esiste un vero “standard SQL”, sintassi un po’ diverse) 35 Accesso ai dati Mediante linguaggi testuali (per esempio, SQL) Tramite comandi speciali integrati nei linguaggi di programmazione Tramite interfacce “amichevoli” (per esempio, Wizards, in Access, ecc.) 36 Accesso ai dati Esempio: Mediante linguaggi testuali (per esempio, SQL) … Tramite interfacce “amichevoli” (per esempio, Wizards, in Access, ecc.) Un esempio di codice SQL: SELECT Disco,GruppoMusicale FROM Gruppi WHERE GruppoMusicale=“Radiohead” OR GruppoMusicale=“Franz Ferdinand” 37 Utenti di un base di dati Amministratori del base di dati: progetta, controlla e amministra il base di dati Progettisti e programmatori di applicazioni: sviluppano i programmi che interagiscono con DBMS Utenti: usano il base di dati per trovare le informazioni di interesse (possono essere più o meno esperti) 38 Vantaggi dei DBMS Permettono di considerare i dati come risorsa di un’organizzazione Una risorsa comune: a disposizione di molteplici utenti e applicazioni Offrono un modello formale della realtà di interesse Preciso, riutilizzabile 39 Vantaggi dei DBMS Controllo centralizzato dei dati Riduzione di ridondanze e inconsistenze Indipendenza dei dati Sviluppo di applicazioni flessibili e modificabili 40 Svantaggi dei DBMS Complessi, costosi, hanno specifici requisiti in termini di software e hardware Difficile separare servizi utili da quelli inutili Inadatti alla gestione di poche informazioni condivise da un numero basso di utenti 41 Differenze rispetto ad un foglio elettronico (Excel) Un foglio elettronico è come una sola tabella Non abbiamo la possibilità di collegare più tabelle come in un base di dati Possibilità di informazione ripetuta Inserire in diverse parti (ridondanza) Modifiche devono essere propagate (per esempio, cambio di affiliazione) per mantenere la consistenza 42