IL SUGO DELLA
STORIA
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
 ERMENGARDA:
 Ebbra
 Invidiata
 Il biondo crin gemmata
 Improvida d’un avvenir fallace
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
EBBRA
 E’ una dimensione irreale e di sogno
quella in cui Ermengarda ha vissuto e che
ha scambiato per la verità della vita
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
 La dimensione irreale e di sogno viene espressa






da una fitta rete di richiami letterari:
Aure
Biondo crin
Gemmata
Chiomato sir
Redir
Veltri
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
…La tenera
alle donzelle il volto
Volgea repente, pallida
D’amabile terror.
Perfino il terrore è amabile, in quanto la
rende più bella.
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
LUCIA:
 Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani
della madre. Le amiche si rubavano la sposa, e le
facevan forza perché si lasciasse vedere; e lei s’andava
schernendo, con quella modestia un po’ guerriera delle
contadine, facendosi scudo alla faccia col gomito,
chinandola sul busto, e aggrottando i lunghi e neri
sopraccigli, mentre però la bocca si apriva al sorriso.
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
 …la mente si figurava un soggiorno
tranquillo e perpetuo di sposa…
 …dove era promesso, preparato un rito;
dove il sospiro segreto del cuore doveva
essere solennemente benedetto , e
l’amore venir comandato, e chiamarsi
santo;
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
ADDIO!
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
 E’ l’IDILLIO ciò che sognano sia Ermengarda
che Lucia
 IDILLIO:
 Eidolos, diminutivo di eidos= Quadro, componim. Poet. ampio
1) Lett: Quadretto georgico o pastorale realizzato
in un breve componimento, improntato ad una
incantata serenità
2) Ideale di una vita luminosamente equilibrata e
tranquilla
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
Nel suol che dee la tenera
Tua spoglia ricoprir,
Altre infelici dormono,
Che il duol consunse; orbate
Spose dal brando, e vergini
Indarno fidanzate
Madri che i nati videro
Trafitti impallidir.
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli
neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva
composti in essi tutti i disegni dell’avvenire, e
n’è sbalzato lontano, da una forza perversa!
Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini,
e disturbato nelle più care speranze, lascia que’
monti, per avviarsi in traccia di sconosciuti che
non ha mai desiderato di conoscere, e non può
con l’immaginazione arrivare a un momento
stabilito per il ritorno!
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
Pallida
D’amabile terror

Madri che i nati videro
Trafitti impallidir.
le facevan
forza

da una
forza perversa
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
 Il sogno può essere di cose sante, giuste,
belle e vere, la forza che lo infrange può
essere perversa
 MA
LA REALTA’ NON E’ IL SOGNO,
NON E’ L’IDILLIO
LA REALTA’ E’ PIU’ GRANDE DELLA
MISURA DELL’UOMO
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
ADELCHI:
Godi che re non sei, godi che chiusa
All’oprar t’è ogni via: loco a gentile,
Ad innocente opra non v’è; non resta
Che far torto, o patirlo. Una feroce
Forza il mondo possiede, e fa nomarsi
Dritto…
IMPROVIDE D’UN AVVENIR MAL
FIDO
Te dalla rea progenie
Degli oppressor discesa,
Cui fu prodezza il numero,
Cui fu ragion l’offesa,
E dritto il sangue, e gloria
Il non aver pietà,
Te collocò la provida
Sventura in fra gli oppressi:
Muori compianta e placida;
Scendi a dormir con essi.
Alle incolpate ceneri
Nessuno insulterà.
PROVIDA SVENTURA
 C’è una Provvidenza che regge tutto,
c’è per l’uomo, anche grazie, anzi
proprio grazie alla sventura, la
possibilità di godere la pace sperata
nell’idillio, ma è solo nella MORTE.
PROVIDA SVENTURA
Muori; e la faccia esanime
Si ricomponga in pace;
Com’era allor che improvida
D’un avvenir fallace,
Lievi pensier virginei
Solo pingea…
C’è l’augurio di più sereno dì, ma questo
giorno è solo dopo la morte.
PROVIDA SVENTURA
Ne I Promessi Sposi i protagonisti hanno sempre fiducia
nel fatto che virtù e felicità coincidano, proprio in virtù
della Provvidenza. Questa non può essere la posizione
del Manzoni. Ma, alla fine, anche Renzo e Lucia devono
rendersi conto che la sventura può colpire anche le
persone più innocenti.
PROVIDA SVENTURA
 Gli affari andavan d’incanto…
 Prima che finisse l’anno del matrimonio, venne
alla luce una bella creatura. Ne vennero poi col
tempo non so quant’altri dell’uno e dell’altro
sesso…
La vita di Renzo e Lucia fu tanto tranquilla,
felice e invidiabile, che il narratore decide
di non raccontarcela per non annoiarci.
PROVIDA SVENTURA
RENZO:
Forte della sua vita felice e guadagnata ripeteva quanto
aveva imparato:
Ho imparato a non mettermi ne’ tumulti
Ho imparato a non predicare in piazza
Ho imparato a non alzare troppo il gomito
Ho imparato a non tenere in mano il martello delle porte,
quando c’è lì d’intorno gente che ha la testa calda
Ho imparato a non attaccarmi un campanello al piede,
prima d’aver pensato quel che possa nascere.
E tante altre cose.
PROVIDA SVENTURA
 Dice l’Anonimo:
Si dovrebbe pensare più a far bene che a
star bene: e così si finirebbe anche a star
meglio.
Renzo ha imparato un fare bene pratico,
volto allo stare bene, inteso come stare
lontano dai guai.
PROVIDA SVENTURA
 LUCIA:
… non che trovasse la dottrina falsa in sé, ma non
n’era soddisfatta; le pareva, così in confuso,
che ci mancasse qualcosa. A forza di sentir
ripetere la stessa canzone, e di pensarci sopra
ogni volta, “e io,” disse un giorno al suo
moralista, “cosa volete che abbia imparato? Io
non sono andata a cercare i guai: son loro che
sono venuti a cercar me.
PROVIDA SVENTURA
 MORALISTA:
Renzo si è fatto una serie di regole, un
decalogo, per altro tutto al negativo:
Ho imparato A NON…
PROVIDA SVENTURA
 RENZO e LUCIA:
Dopo un lungo dibattere e cercare insieme,
conclusero che i guai vengono bensì spesso,
perché ci si è dato cagione; ma che la condotta
più cauta e più innocente non basta a tenerli
lontani; e che quando vengono, o per colpa o
senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li
rende utili per una vita migliore.
PROVIDA SVENTURA
Quella pace che l’uomo cerca è
possibile nella realtà quotidiana, nelle
piccole cose di tutti i giorni, sia che
vadano male sia che vadano bene.
.
PROVIDA SVENTURA
 Va tutto a gonfie vele, il romanzo ha il lieto
fine, ma questo non è un idillio, perché i
protagonisti hanno imparato che
reintegrare la giustizia con le proprie forze
o vivere al riparo dal male non è possibile
ed è troppo poco.
PROVIDA SVENTURA
 Le sofferenze hanno insegnato a Renzo e
a Lucia ad affrontare la realtà quotidiana,
anche piccola con la responsabilità grande
che essa comporta.
PROVIDA SVENTURA
 Questo atteggiamento è reso possibile
dalla fiducia in Dio che raddolcisce le
sventure e le rende utili per una vita
migliore.
 La Provida Sventura non è solo una
conoscenza attraverso la sofferenza, ma è
una salvezza attraverso la sofferenza.
PROVIDA SVENTURA
 I Promessi Sposi sono un Bildungsroman,
ma la vera formazione sia di Renzo che di
Lucia consiste in questo e non in un saper
fare bene.
PROVIDA SVENTURA
 A questo punto la visione dei personaggi e
quella del Manzoni possono, per la prima
volta, uniformarsi e concordare:
 Questa conclusione, benché trovata da
povera gente, c’è parsa così giusta, che
abbiam pensato di metterla qui, come il
SUGO DI TUTTA LA STORIA.
PROVIDA SVENTURA
Il finale della storia non è “vissero tutti felici e contenti”,
tanto che il romanzo non si conclude col matrimonio.
Il Romanzo finisce non con una dimensione idilliaca, ma
una dimensione di pace, che certo sarà completa dopo
la morte, dove tutto si ricomporrà:
Addio, Cecilia! Riposa in pace! Stasera verremo anche noi
per restare sempre insieme.
PROVIDA SVENTURA
Il Romanzo finisce non con una dimensione idilliaca, ma
una dimensione di pace, che certo sarà completa dopo
la morte, dove tutto si ricomporrà, ma che è già
sperimentabile sulla terra:
Nova franchigia annunziano
I cieli, e genti nove;
Nove conquiste, e gloria
Vinta in più belle prove;
Nova, ai terrori immobile
E alle lusinghe infide,
PACE, che il mondo irride,
Ma che rapir non può
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Il sugo della storia