Mio fratello che guardi il mondo
Piccolo prontuario casalingo per conoscere…”altro”…
Caritas Diocesana Pescia, a.s. e a.p. 2012-2013
(fonti dei dati: ISTAT, CESTIM, MIGRANTES, CARITAS RAGUSA)
Perché il titolo…
…la parola a Ivano Fossati:
Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.
Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà.
Mio fratello che guardi il
mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.
Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al
cuore degli altri
prima o poi si traccerà.
Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
Sono nato e sono morto in ogni paese
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.
Alcuni spunti dalla canzone
-
il mondo non somiglia a te
il cielo non ti guarda
prima o poi si traccerà
ho difeso con fatica la mia dignità
sono nato e sono morto in ogni paese
ho camminato in ogni strada del mondo che
vedi
…da Wikipedia…
• Cenni di storia: l'affermazione in Europa del concetto risale agli anni
Settanta, limitatamente all'ambito scolastico e associativo su temi e
problemi emersi dall'eterogeneità linguistica e culturale che si affermavano
in maniera sempre più rilevante nelle scuole sia in seguito alle molte
iniziative europee per gli scambi internazionali degli studenti ed in seguito
soprattutto nei paesi interessati dal fenomeno dell'immigrazione
• Intercultura e immigrazione : in Italia si tende ad associare il termine
intercultura a una serie di approcci pedagogici, di misure sociali e
amministrative o di comportamenti e attitudini legati alla gestione del
fenomeno migratorio, nell'orizzonte di una risoluzione pacifica dei conflitti
• Interculturalismo versus multiculturalismo : tra le polemiche che più hanno
animato il dibattito sulla differenza culturale in ambito di politiche sociali, vi
è quello in rapporto alla preferibilità di un approccio interculturale piuttosto
che multiculturalista
LE CAUSE DELL’EMIGRAZIONE
L’ITALIA FRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE
…visti dagli altri…
…visti dagli altri…
…visti dagli altri…
Gli italiani visti dall’estero
“Come si fa a zittire un italiano?
Gli si legano le braccia dietro la schiena!”
“Perché gli italiani sono tutti bassi?
Perché da bambini la mamma gli ha detto: quando sarai grande andrai a lavorare!”
“Da cosa si riconosce un italiano ad un combattimento di galli?
E’ il solo che scommette sull’anatra.
Da cosa si riconosce la mafia in un combattimento di galli?
Vince l’anatra…”
“Quanti italiani servono per cambiare una lampadina?
Mio cugino conosce un tipo che ha un fratello: il padre della sua ragazza ha fatto il militare con un certo Riccardo il cui
cognato era stato a scuola con uno la cui madre aveva un laboratorio di calzature. Uno degli operai usciva con una
ragazza. Il padre di questa andava sempre a messa la domenica con un certo Guido che conosceva un tipo che aveva
una sorella che era sposata con un elettricista che ha detto che lo farebbe gratis”
“Il paradiso europeo: i poliziotti sono inglesi, i meccanici tedeschi, i cuochi francesi, gli amanti italiani e tutto è organizzato
dagli svizzeri. L’Inferno europeo: i poliziotti sono tedeschi, i meccanici francesi, i cuochi inglesi, gli amanti svizzeri e tutto è
organizzato dagli italiani”.
NUMERIIIII…..
Stranieri residenti in Italia, per sesso e paese di cittadinanza primi 16 paesi al 1° gennaio 2010 e 2011
Cittadinanze
Romania
Albania
Marocco
Cinese,Rep.Pop.
Ucraina
Filippine
India
Polonia
Moldova
Tunisia
Macedonia, Repubblica di
Peru'
Ecuador
Egitto
Sri Lanka
Bangladesh
Totale 16 Paesi
TOTALE
1° gennaio 2010
Totale
M/F*100
887.763
466.684
431.529
188.352
174.129
123.584
105.863
105.608
105.600
103.678
92.847
87.747
85.940
82.064
75.343
73.965
3.190.696
4.235.059
85,6
118,4
131,6
107,3
25,9
72,5
146,5
41,6
52,1
176,3
129,8
66,6
70,3
225,3
125,4
204,3
95,7
95,0
Cittadinanze
Romania
Albania
Marocco
Cinese,Rep.Pop.
Ucraina
Filippine
Moldova
India
Polonia
Tunisia
Peru'
Ecuador
Egitto
Macedonia, Repubblica di
Bangladesh
Sri Lanka
Totale 16 Paesi
TOTALE
1° gennaio 2011
Totale
M/F*100
968.576
482.627
452.424
209.934
200.730
134.154
130.948
121.036
109.018
106.291
98.603
91.625
90.365
89.900
82.451
81.094
3.449.715
4.570.317
83,0
116,2
129,1
106,8
25,4
72,9
48,9
154,3
40,5
173,6
66,3
70,8
228,3
127,2
207,5
124,7
93,4
92,9
Stranieri residenti in Italia cittadini dei primi tre
paesi prevalenti per regione al 1° gennaio 2011
Stranieri residenti
(cifre in migliaia)
Stranieri residenti in Italia
per area geografica di cittadinanza
1° gennaio 2011
America centromeridionale
America
7.7%
settentrionale
0.4%
Altri paesi asiatici
8.8%
Altri (compresi
apolidi)
0.1%
Paesi Ue di
nuova adesione
25.5%
Asia orientale
8.0%
Altri paesi africani
6.7%
Africa
settentrionale
14.9%
Altri paesi europei
0.3%
Paesi Europa 15
3.7%
Paesi non Ue
dell'Europa
Centro Orientale
23.9%
Le Regioni e le 3 etnie piu’ presenti
NON SONO NUMERI !!!
“Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono
uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”
(Benedetto XVI, 15 gennaio 2012)
• Un’indagine Istat (luglio 2012) ha posto in evidenza l’esistenza di un atteggiamento
ambivalente degli italiani verso gli immigrati: da una parte ritengono che siano
troppi, dall’altra riconoscono che sono trattati peggio degli autoctoni, nonostante la loro
presenza sia arricchente
• Il Dossier vuole essere un sussidio per conoscere la realtà dell’immigrazione, ma vuole anche
sollecitare, nell’Anno della fede indetto da Benedetto XVI a partire dall’11 ottobre
2012, l’impegno per la promozione umana, una dimensione strutturalmente insita nella
testimonianza cristiana, indispensabile per promuovere una convivenza fruttuosa con gli
immigrati sia a livello sociale che religioso
• È una questione di valori ma anche un dovere di coerenza con la nostra lunga storia di
emigrazione (sono ancora 4.208.997 gli italiani registrati come residenti all’estero), che ci ha
fatto sperimentare la difficile condizione dell’essere stranieri in un altro paese
Cappuccetto Rosso … vers. 2.0 !!!
“La foresta era la mia casa: ci vivevo e ne avevo
cura. Cercavo di tenerla linda e pulita. Quando un
giorno di sole, mentre stavo ripulendo della
spazzatura che un camper aveva lasciato dietro di
sé, udii dei passi.
Con un salto mi nascosi dietro un albero e vidi
una ragazzina piuttosto insignificante che
scendeva lungo il sentiero portando un
cestino. Sospettai subito di lei perché vestiva in
modo buffo, tutta in rosso, con la testa celata
come se non volesse farsi riconoscere.
Naturalmente mi fermai per controllare chi
fosse: le chiesi chi era, dove stava andando e
cose del genere.
Mi raccontò che stava andando a casa di sua
nonna a portarle il pranzo. Mi sembrò una
persona fondamentalmente onesta, ma si
trovava nella mia foresta e certamente
appariva sospetta con quello strano
cappellino. Così decisi di insegnarle
semplicemente quanto era pericoloso
attraversare la foresta senza farsi annunciare
e vestita in modo così buffo.
La lasciai andare per la sua strada ma corsi avanti
a casa di sua nonna. Quando vidi quella simpatica
vecchietta le spiegai il mio problema e lei
acconsentì che sua nipote aveva immediatamente
bisogno di una lezione. Fu d’accordo di stare fuori
dalla casa fino a che non l’avessi chiamata, di
fatto si nascose sotto il letto. Quando arrivò la
ragazza la invitai nella camera da letto mentre io
mi ero coricato vestito come sua nonna.
La ragazza, tutta bianca e rossa, entrò e disse
qualcosa di poco simpatico sulle mie grosse
orecchie. Ero già stato insultato prima di
allora, così feci del mio meglio suggerendole
che le mie grosse orecchie mi avrebbero
permesso di udirla meglio.
Ora, quello che volevo dire era che mi piaceva e che volevo prestare
molta attenzione a ciò che stava dicendo, ma lei fece un altro
commento sui miei occhi sporgenti.
Adesso puoi immaginare quello che cominciai a provare per questa
ragazza, che mostrava un aspetto così carino ma che era
evidentemente una bella antipatica.
E ancora, visto che per me è ormai un atteggiamento acquisito
porgere l’altra guancia, le dissi che i miei grossi occhi mi servivano per
vederla meglio. L’insulto successivo mi ferì veramente: ho infatti
questo problema dei denti grossi. E quella ragazzina fece un
commento insultante riferito a loro. Lo so che avrei dovuto
controllarmi, ma saltai giù dal letto e ringhiai che i miei denti mi
sarebbero serviti per mangiarla meglio!
Adesso, diciamoci la verità, nessun lupo
mangerebbe mai una ragazzina, tutti lo sanno;
ma quella pazza di una ragazza incominciò a
correre per la casa urlando, con me che la
inseguivo per cercare di calmarla. Mi ero tolta i
vestiti della nonna, ma è stato peggio.
Improvvisamente la porta si aprì di schianto ed
ecco un grosso guardiacaccia con un’ascia…Lo
guardai e fu chiaro che ero nei pasticci…C’era una
finestra aperta dietro di me e scappai fuori.
Mi piacerebbe dire che è la fine di tutta la
faccenda, ma quella nonna non raccontò mai
la mia versione della storia.
Dopo poco cominciò a circolare la voce che io
ero un tipo cattivo e antipatico e tutti
cominciarono ad evitarmi. Non so più niente
della ragazzina con quel buffo cappuccio
rosso, ma dopo quel fatto non ho più vissuto
felicemente.“
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scuola e mondo(1)