SCIENZA DELLE FINANZE
La regola di votazione ‘ottima’ ed i costi delle votazioni
Nel grafico si riportano: sulle ordinate i costi delle regole di votazione (CV),
sulle ascisse le percentuali degli elettori, da 0% a 100%
I CV si dividono in: costi esterni (CE) e costi di accordo (CA): CV = CE + CA
I costi esterni CE dipendono dall’essere esclusi dalla decisione elettorale e dal vedersi imporre una decisione da
un gruppo di elettori del quale non si fa parte (sono costi di imposizione o di coercizione, o esternalità negative)
CV
D
I CE si rappresentano con la funzione DB, decrescente in funzione inversa alla percentuale di elettori
richiesta per decidere: sono massimi (in D) quando è uno solo a decidere (un dittatore); sono uguali a 0
(in B) quando vige l’unanimità e nessuno può essere escluso dalla decisione.
I costi di accordo CA sono costi, misurati in tempo, denaro, attività di persuasione, raccolta e diffusione di
informazioni, per convincere altri ad aderire ad un gruppo elettorale
I CA si rappresentano con la funzione AF, crescente in
funzione diretta della percentuale di elettori richiesta per
decidere: sono massimi (in F) quando vige l’unanimità,
F sono uguali a 0 (in A) quando decide uno solo che non
deve accordarsi con altri.
La somma verticale delle ordinate della DB e della AF è
la curva DF che rappresenta i CV
M
La regola ottima di votazione è quella che minimizza i CV,
in corrispondenza del punto più basso della DF (in M)
La percentuale di elettori corrispondente è N, che può
essere una regola di maggioranza (> 50%)o una regola
che richiede una percentuale di elettori inferiore (< 50%),
in funzione dei CV
A
0 0%
N
% elettori
B
100%
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