Il sistema scolastico italiano, Mod. 3 dimensione sincronica. Luigi De Perini [email protected] SMS +39 338 9370599 LEGISLAZIONE SCOLASTICA A.A. 2011/12 – 2^ SEMESTRE Primo Focus: sistema scolastico Cosa significa SISTEMA Il sistema è un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili. Caratteristiche di un sistema La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea fra le singole parti che lo costituiscono. Le componenti di un sistema sono: - parti, statiche o in movimento, riunite in un unico apparato o corpo; - metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività; - elementi strutturali che costruiscono/fondano una rete con i nodi e gli archi; - elementi funzionali per organizzazione e scopo, che ne riassumono le caratteristiche salienti e perseguono obiettivi comuni. Il sistema scolastico italiano http://eacea.ec.europa.eu/educatio n/eurydice/documents/eurybase/eu rybase_full_reports/IT_IT.pdf Vediamo cosa dicono gli altri: Rapporto EURIDICE 2009/10 – C.E. Il sistema scolastico italiano Il sistema formativo italiano è oggetto di un ampio processo di ristrutturazione, non ancora del tutto concluso, in cui hanno operato contemporaneamente due principi riformatori: il principio di sussidiarietà, un ampio decentramento amministrativo che ha fatta salva l'autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche; la coerenza con gli orientamenti europei, miglioramento del livello formativo generale mediante l'innalzamento dei tassi di partecipazione alle attività di formazione nella prospettiva della lifelong-learning. Il sistema scolastico italiano Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – M.I.U.R. - si articola: l'istruzione a livello centrale in: Dipartimento per la programmazione ministeriale e per la gestione ministeriale del bilancio, delle risorse umane e dell’informazione Dipartimento per l'istruzione Dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca I tre Dipartimenti attuano gli indirizzi dettati dal Ministro, ciascuno per l'area di propria competenza. Essi sono di fatto la centrale che programma e orienta le politiche educative che poi vengono attuate e gestite localmente dagli Uffici regionali e dalle singole istituzioni scolastiche. e a livello periferico in Uffici scolastici regionali. Gli Uffici scolastici regionali costituiscono un autonomo centro di responsabilità amministrativa, attuano le disposizioni dei Dipartimenti e svolgono il ruolo di diretto supporto e consulenza alle singole scuole e sono articolati in Uffici scolastici territoriali. Uno scenario nuovo … Nuovo titolo V L 3/01 L59/97 DPR 275/99 L.53/03 Riforma Moratti e norme successive. Dal centralismo alla poliarchia STATO STATO REGIONI e EETT FAMIGLIA ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME ESECUTIVITA’ PROGETTUALITA’ Competenze esclusive dello Stato L'art. 117 della Costituzione attribuisce allo Stato la competenza legislativa esclusiva per quanto riguarda le norme generali dell'istruzione e la determinazione dei livelli essenziali di prestazione che devono essere assicurati dalle Regioni nel settore assegnato alla loro competenza (istruzione e formazione professionale); fanno eccezione le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano, che hanno un maggior grado di autonomia. Competenze esclusive delle Regioni L'art. 117 della Costituzione attribuisce alle Regioni la competenza legislativa esclusiva sul sistema di istruzione e formazione professionale, nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione, stabiliti dallo Stato e fatti salvi i compiti di raccordo con l'Unione europea (il recepimento delle direttive avviene con legge nazionale). I livelli essenziali di prestazione che le Regioni devono garantire comprendono il rispetto degli standard formativi minimi (durata dei corsi, validità nazionale delle certificazioni, rispetto dei criteri nazionali di accreditamento dei soggetti che erogano i corsi). Competenze concorrenti tra Stato e Regioni Lo Stato e le Regioni, in materia di istruzione scolastica, hanno competenza legislativa concorrente. Lo Stato stabilisce i principi generali (durata e tipologia dei corsi, esami e certificazioni, valore legale dei titoli, obiettivi di apprendimento, crediti), le Regioni l'organizzazione sul territorio. Conferenza Stato-Regioni La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano opera nell’ambito della comunità nazionale per favorire la cooperazione tra l’attività dello Stato e quella delle Regioni e le Province Autonome, costituendo la "sede privilegiata" della negoziazione politica tra le Amministrazioni centrali e il sistema delle autonomie regionali. Compiti La conferenza Stato-Regioni: è la sede dove il Governo acquisisce l’avviso delle Regioni sui più importanti atti amministrativi e normativi di interesse regionale; persegue l’obiettivo di realizzare la leale collaborazione tra Amministrazioni centrale e regionali; si riunisce in una apposita sessione comunitaria per la trattazione di tutti gli aspetti della politica comunitaria che sono anche di interesse regionale e provinciale. Il sistema oggi Sistema pubblico d’istruzione Legge n. 62 del 10.03.2000: Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione. (G.U. 21.03.2000, n. 67). [modificato da: L. 23.12.2000, n. 388; d.l. 7.9.2007, n. 147, conv. con modif. da L. 25.10.2007, n. 176.] C.M. n. 31 del 18.03.2003:Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della Legge 10 marzo 2000, n. 62, in materia di parità scolastica. E’ un Sistema pubblico Nazionale. Comprende con pari dignità le scuole statali e le scuole paritarie, degli enti locali, di enti privati o di privati. L’impianto attuale Legge 28.03.2003, n. 53: Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in (G.U. 02.04.2003, n. 77) (detta Legge Moratti) L’ordinamento L’innovazione in atto A. Scenari scuola & società le questioni B. Strutture il contenitore C. Contenuti il lessico da condividere I precedenti recenti… Una sommaria analisi può censire le seguenti posizioni rispetto l’innovazione: - attendismo, immobilismo, contrarietà (sindrome del Gattopardo) - indifferenza, iniziative personali, episodicità (sindrome d’azzeramento) - esperienze e tentavi di governo (prove di autonomia nel sistema) Un modello di lettura… (Cesare KANEKLIN, Insegnamento e programmazione, in: AA.VV., Innovazione educativa e scuola elementare, Padova, Liviana, 1989 Organizzazione per adempimenti Organizzazione personalistica Organizzazione per progetti La rete Il termine generico « rete » definisce un insieme di entità interconnesse le une alle altre. Una rete permette così di erogare un servizio (scolastico) secondo delle regole ben definite ed in modo capillare nel territorio. La riorganizzazione della rete scolastica In un sistema con spazi di autonomia. “Autonomia nel sistema, non dal sistema!” S. Govi La riorganizzazione della rete scolastica Dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome Si confermano i parametri dimensionali per l’attribuzione e il mantenimento dell’autonomia fissati dal D.P.R. 233/98, Articolo 2 Situazione attuale D.P.R 233/98 Da 500 a 900 studenti Istituzione scolastica autonoma Situazione prevista in attuazione art. 64 Nessun cambiamento Oltre 900 studenti per grandi aree urbane, Istituti Superiori di II grado con laboratori di alto valore tecnico e artistico Nessun cambiamento Almeno 300 studenti per i Comuni di montagna, piccole isole e aree con specificità etniche e/o linguistiche Nessun cambiamento 25 La riorganizzazione della rete scolastica Istituzioni scolastiche autonome al di sotto dei parametri previsti Attualmente: 700 istituzioni su 10.780 al di sotto dei 300 alunni 1.500 istituzioni su 10.780 al di sotto dei 500 alunni Totale 2.200 istituzioni al di sotto dei parametri • Viene riconosciuta l’autonomia scolastica solo alle scuole che sono adeguatamente dimensionate • Le riduzioni riguarderanno pertanto solo degli uffici amministrativi (presidenze e segreterie) 26 La riorganizzazione della rete scolastica Scuole di montagna-isole Nuove disposizioni Sono state riconfermate le norme di salvaguardia per le scuole di montagna e delle isole. Ora, il DECRETO-LEGGE 6 luglio 2011, n. 98, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, confermato nella Legge 15.07.2011, n. 2011; ha definito nuove e più definite regole circa il numero minimo e la forma delle scuole del primo ciclo. 27 La riorganizzazione della rete scolastica Riconosciuta l’autonomia scolastica solo alle scuole adeguatamente dimensionate • Viene riconosciuta l’autonomia scolastica solo alle scuole che sono adeguatamente dimensionate • Le riduzioni riguarderanno pertanto solo degli uffici amministrativi (presidenze e segreterie) • Non ci saranno chiusure di scuole né conseguenze per le famiglie 28 Il primo ciclo - Scuola primaria Parametri per la formazione delle classi D.M 331/1998 Limite massimo alunni per classe Limite minimo alunni per classe 25 10 Limite massimo alunni per pluriclasse 12 Limite minimo alunni per pluriclasse 6 Nuovo regolamento 26 15 10 per le classi di montagna/isole 18 8 29 Il primo ciclo - Scuola primaria Alunni per classe (dati statistici nazionali) Situazione attuale Media nazionale 18,69 Situazione internazionale 20,2 Media OCSE paesi europei 21,5 Media OCSE resto del mondo (alunni per classe) (dati 2006, fonte “Education at a Glance”, 2008) 30 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Parametri per la formazione delle classi D.M 331/1998 Nuovo regolamento 27 Limite massimo alunni per classe 27 Limite minimo alunni per classe 15 18 10 per le classi di montagna/isole 10 per le classi di montagna/isole Limite massimo alunni per pluriclasse 12 18 Limite minimo alunni per pluriclasse 10 10 31 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Alunni per classe Situazione attuale Situazione internazionale 22,7 Media OCSE paesi Media nazionale europei 24 Media Ocse resto del 20,97 mondo (alunni per classe) (dati 2006, fonte Education at a Glance 2008) 32 Il sistema dell’Istruzione Secondaria Superiore Parametro per la formazione delle classi D.M 331/1998 Nuovo regolamento 29 30 20 25 Limite massimo studenti per classi articolate 27 27 Limite minimo studenti per classi articolate 12 12 Limite massimo studenti per classe Limite minimo Studenti per classe 33 Il sistema dell’Istruzione Secondaria Superiore Studenti per classe Situazione attuale Media nazionale 21,59 (alunni per classe) Situazione internazionale Dati non disponibili Media OCSE paesi europei Media Ocse resto del mondo 34 La riforma del sistema scolastico I ciclo Decreti in approvazione – Revisione della scuola infanzia e I ciclo “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” Dall’a.s. 2009-2010 a partire dalle prime classi: • Soppressione del modulo a più maestri degli anni ‘90 • Un unico maestro sarà il punto di riferimento educativo e formativo per il bambino • L’insegnamento della lingua inglese non subisce alcuna variazione: 1 ora in prima 2 ore nelle classi II 3 ore nelle classi III, IV e V Il primo ciclo Utilizzo del personale e tempo scuola • Tutti i modelli di orario introdotti saranno assicurati sempre e comunque dai docenti dell’istituto, secondo modalità organizzative definite dalla scuola stessa. L’assistenza alla mensa sarà effettuata dai docenti della classe. quindi • Non esiste alcuna forma o modello di doposcuola tanto meno a carico delle famiglie • Non esiste alcuna ipotesi di ricorso a “cooperative” o risorse esterne per garantire l’orario scolastico 37 Il primo ciclo - Scuola infanzia Scuola dell’infanzia Sono accolti i bambini di età compresa tra i 3 e 5 anni compiuti entro il 31/12 dell’a.s. di riferimento. Sono stati re-introdotti gli anticipi (bambini che compiono i 3 anni entro il 30 aprile successivo dell’a.s di riferimento ) già previsti dalla Riforma Moratti. Prosegue l’esperienza delle “sezioni primavera” in collaborazione con le Regioni e gli Enti locali (è previsto uno specifico finanziamento da parte del MIUR). 38 Il primo ciclo - Scuola infanzia Scuola dell’infanzia E’ confermato il modello dell’orario normale di 40h (2 docenti per sezione). La precedente normativa, confermata dal Regolamento attuativo dell’art.64, prevedeva anche una opzione a 25h che può essere attivata SOLO a richiesta delle famiglie. In questo caso le eventuali economie (ore e posti) saranno utilizzate soltanto per espandere il servizio (nuove sezioni). 39 Il primo ciclo - Scuola primaria Scuola primaria Si possono iscrivere i bambini che compiono 6 anni entro il 31/12 dell’a.s. di riferimento e anticipatamente quelli che compiono i 6 anni entro il 30 aprile dell’anno successivo. L’iscrizione può essere effettuata presso la scuola del territorio di appartenenza o anche presso altra istituzione scolastica. 40 Il primo ciclo - Scuola primaria Scuola primaria modelli possibili di orario Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo scuola. sino a 24 ore 27 ore 30 ore 40 ore con attività opzionali facoltative Tempo pieno I modelli di organizzazione della didattica trovano quindi applicazione sulla base della scelta delle famiglie e, per i modelli a 30 e 40 ore, in rapporto all’organico assegnato 41 Il primo ciclo - Scuola primaria Modello fino a 30 ore settimanali Corrisponde al modello didattico previsto dal D.L.vo 59/2004, incluse le attività opzionali facoltative integrabili con risorse a carico delle scuole. Tale modello, dall’a.s. 2009/2010 e fino alla conclusione del ciclo, si applica a tutte le classi successive alle prime. Per l’a.s. 2012/13 alla classe 5^. 42 Il primo ciclo - Scuola primaria Modello 24 ore settimanali Insegnante unico di riferimento La Legge 169/2008 introduce il modello dell’insegnate unico di riferimento attivabile a richiesta delle famiglie. La classe, funzionante con orario di 24 ore settimanali, è affidata al maestro unico di riferimento, Dall’a.s. 2009/2010 si applica alle sole classi prime. Le 2 ore di insegnamento che l’insegnante unico di riferimento è tenuto a prestare in aggiunta all’orario d’obbligo, sono a carico del fondo di istituto da reintegrare con risorse a carico del Ministero. 43 Il primo ciclo - Scuola primaria Modello 27 ore settimanali Corrisponde al modello didattico previsto dal D.L.vo 59/2004, con esclusione delle attività opzionali facoltative e si applica a richiesta delle famiglie L’orario a 27 ore viene assicurato, a partire dall’a.s. 2009/2010, a tutte le classi prime e a regime all’intero ciclo. 44 Il primo ciclo - Scuola primaria Tempo Pieno Le modalità di realizzazione del tempo pieno rimangono quelle previste (legge n. 176 del 25 ottobre 2007) consistenti nell’articolazione di un unico progetto educativo sviluppato su tutte le 40 ore, senza alcuna distinzione tra le attività didattiche del mattino e quelle del pomeriggio (2 insegnanti titolari sulla stessa classe) 45 Il primo ciclo - Scuola primaria Modello 40 ore settimanali Tempo Pieno Viene confermato l’intero organico del Tempo Pieno: le attuali 34.270 classi (su un totale di 136.964 classi pari al 25,2%) NON subiscono alcuna riduzione E’ previsto un ampliamento sufficiente a soddisfare la domanda espressa dalle famiglie nel corrente anno scolastico 46 Il primo ciclo - Scuola primaria Le attività opzionali o facoltative Vengono ridotte o abolite le attività opzionali/facoltative A parziale sostituzione delle attività opzionali/facoltative viene attribuita alle scuole una dotazione organica ad hoc, integrabile con eventuali risorse interne. 47 Il primo ciclo - Scuola primaria Insegnamento delle lingue Lo studio delle lingue NON SUBISCE alcuna variazione Attuale Previsto 1 ora classe I Nessuna variazione 2 ore classe II Nessuna variazione 3 ore classi III, IV, V Nessuna variazione 48 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Articolazione oraria settimanale attualmente previsto precedente alla riforma Orario settimanale Orario settimanale Tempo normale 30 ore 30 ore Tempo prolunga to 40 ore 36 ore Elevate fino a 40 su richiesta maggioritaria delle famiglie 49 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Insegnamento delle lingue Attuale Previsto 3 ore inglese Nessuna variazione 2 ore seconda lingua comunitaria Nessuna variazione 50 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Articolazione oraria settimanale Discipline – tempo normale (confermate le 30 ore settimanali) Attuale Previsto Approfondimenti 11 ore - 9 ore 1 ora Matematica e scienze 6 ore 6 ore Tecnologia 3 ore 2 ore Inglese 3 ore 3 ore Seconda lingua comunitaria - 2 ore Arte e immagine 2 ore 2 ore Corpo, movimento e sport 2 ore 2 ore Musica 2 ore 2 ore Religione Cattolica 1 ora 1 ora Italiano, storia, geografia In quest’area è inserito l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” Ore mutuate dall’insegnamento di italiano, storia e geografia e tecnologia 51 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Articolazione oraria settimanale Discipline – tempo prolungato Precedente Attuale Italiano, storia, geografia 15 15 Matematica e scienze 8 9 Tecnologia 3 2 Inglese 5 3 Seconda lingua comunitaria = 2 Arte e immagine 3 2 Corpo, movimento e sport 2 2 Musica 3 2 Religione Cattolica 1 1 2 In quest’area è inserito l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” Approfondimento di discipline a scelta della scuola 52 Il primo ciclo - Scuola Secondaria I grado Insegnamento delle lingue Inglese potenziato Soltanto a richiesta delle famiglie e compatibilmente con l’organico di ciascun istituto sarà possibile l’introduzione dell’inglese potenziato a 5 ore settimanali 3 ore + 2 ore dalla seconda lingua comunitaria A partire dall’a.s. 2009/2010 2 ore dalla seconda lingua possono essere utilizzate anche per l’insegnamento dell’italiano L2 per alunni stranieri 53 Primo ciclo- Scuola primaria e Scuola Secondaria I grado INSEGNANTI DI SOSTEGNO Non è prevista nessuna modifica Rimangono confermati i parametri già previsti dalla Legge Finanziaria (n. 244 del 27 Dicembre 2007 – inoltre è da registrare la: Sentenza Corte Costituzionale 22 – 26 febbraio 2010, n. 80 “Istruzione pubblica - Insegnanti di sostegno per disabili - Riduzione del numero dei posti e conseguentemente delle ore di insegnamento settimanali - Abolizione della deroga prevista dalla normativa precedente per le forme di disabilità particolarmente gravi.” (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, I Serie Speciale, n. 9 del 3 marzo 2010) 1 docente ogni 2 alunni disabili 54 INDICAZIONI PER ILCURRICOLO per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione INDICAZIONI PER IL CURRICOLO CULTURA SCUOLA PERSONA L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO LA SCUOLA DELL’INFANZIA LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO CULTURA SCUOLA PERSONA La scuola nel nuovo scenario Centralità della persona Per una nuova cittadinanza Per un nuovo umanesimo L’ ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO La scuola predispone Il CURRICOLO all’interno del P.O.F. nel rispetto delle finalità dei traguardi di competenza degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni L’ ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Il curricolo si articola in Campi di esperienza Scuola dell’infanzia Aree disciplinari Scuola primaria Scuola secondaria di 1°g. L’ ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO vengono individuati Traguardi di sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento L’ ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Obiettivi di apprendimento sono definiti al terzo anno della scuola primaria al quinto anno della scuola primaria al terzo anno della scuola secondaria di primo grado strategici per il raggiungimento dei Traguardi di sviluppo delle competenze per ciascun campo di esperienza, area e discipline VALUTAZIONE la responsabilità della valutazione Agli insegnanti compete la cura della documentazione didattica la scelta dei relativi strumenti VALUTAZIONE Alle istituzioni scolastiche spetta la responsabilità della autovalutazione continuo miglioramento dell’offerta educativa e didattica VALUTAZIONE l’INValSI ha il compito di rilevare la qualità del sistema nazionale fornisce Informazioni sulla salute del nostro sistema di istruzione •alle scuole •alle famiglie •alla comunità sociale •al Parlamento •al Governo LA SCUOLA DELL’INFANZIA Liberamente scelta dalle famiglie Rivolta a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni FINALITÀ Consolidamento dell’identità Conquista dell’autonomia Sviluppo della competenza Educazione alla cittadinanza LA SCUOLA DELL’INFANZIA I bambini, le famiglie, la scuola INTRODUZIONE I bambini Le famiglie L’ambiente di apprendimento LA SCUOLA DELL’INFANZIA Orientamenti ‘91 Indicazioni Nazionali Dlgs n. 59/2004 Indicazioni per il Curricolo 11 luglio 2007 Campi di esperienza educativa Obiettivi specifici di apprendimento Campi di esperienza Il sé e l’altro Il sé e l’altro Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Corpo, movimento, salute Il corpo e il movimento I discorsi e le parole Fruizione e produzione di messaggi I discorsi e le parole Messaggi, forme, media Spazio, ordine, misure Cose, tempo, natura Linguaggi,creatività,espressione Esplorare,conoscere e progettare La conoscenza del mondo LA SCUOLA DELL’INFANZIA Campi di esperienza Specificazioni Il sé e l’altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Il corpo e il movimento Identità, autonomia, salute Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura La conoscenza del mondo Ordine, Spazio, Tempo, Natura LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO FINALITÀ la promozione del pieno sviluppo della persona Per realizzarla, la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione. persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO INTRODUZIONE Elaborare il senso dell’esperienza Diritti di cittadinanza Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base L’ambiente di apprendimento Aree disciplinari Area linguistico – artistico – espressiva Area storico – geografico – sociale Area matematico – scientifico - tecnologica LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base Scuola primaria Attraverso gli alfabeti delle discipline •Apprendimenti di base •Saperi irrinunciabili •Differenti potenzialità di pensiero LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base Scuola secondaria •Più completa padronanza delle discipline discipline •Sistematica organizzazione delle conoscenze •Elaborazione di un sapere integrato LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Valorizzazione delle discipline sul piano culturale •Evitare la frammentazione dei saperi sul piano didattico •Evitare l’impostazione trasmissiva Esperienze interdisciplinari Sviluppo di competenze per •la partecipazione alla vita sociale •orientamento ai valori della convivenza civile LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO AREE DISCIPLINE COMPETENZE STRUTTURA DELLE AREE AREA LINGUISTICO-ARTISTICOESPRESSIVA Lingua italiana Lingue comunitarie Musica Arte e Immagine Corpo, movimento e sport AREA – Presentazione AREA STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE Storia Geografia (al loro interno si articolano i temi relativi agli studi sociali) -Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -Obiettivi di apprendimento per la terza classe della scuola primaria -Obiettivi di apprendimento al termine della quinta classe della scuola primaria -Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di 1° grado -Obiettivi di apprendimento della terza classe della scuola secondaria di 1° grado AREA MATEMATICO-SCIENTIFICOTECNOLOGICA Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia DISCIPLINA – Presentazione CURRICOLO verticale di ogni disciplina: I nuovi Licei I nuovi Licei La legge 40/2007 (Fioroni) ha previsto dal settembre 2009 l’avvio del sistema dei Licei previsto dalla DL 226/2005 (Moratti). Non sono più contemplati il Liceo economico e il Liceo tecnologico, che passano all’istruzione tecnico professionale. 76 I nuovi Licei Licei di nuova istituzione: Liceo musicale e coreutico (con 2 sezioni a partire dal primo anno: musicale e coreutica); Liceo delle scienze umane Liceo artistico quinquennale (con 3 indirizzi a partire dal terzo anno: Arti figurative; Architettura Design Ambiente; Audiovisivo Multimedia Scenografia); Licei esistenti: Liceo artistico quadriennale Liceo classico Liceo scientifico Liceo linguistico 77 I nuovi Licei I Licei si diversificano in rapporto agli approfondimenti specifici che rientrano all’interno di un’unica cultura liceale. Si distinguono materie obbligatorie irrinunciabili per tutti gli studenti e materie di cui gli studenti possono richiedere l’insegnamento per realizzare la “personalizzazione del curricolo”. Le attività e gli insegnamenti facoltativi vengono realizzati a seconda delle disponibilità di bilancio delle scuole. 78 I nuovi Licei Carico orario per gli studenti Liceo artistico 34 ore nel biennio, 35 ore nel triennio Liceo musicale e coreutico (dalla prima alla quinta classe) 32 ore Licei classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane (dalla prima alla quinta classe) 30 ore 79 I nuovi Licei Lingua inglese In tutti i Licei viene studiata obbligatoriamente la lingua inglese per 5 anni Nel Liceo classico fino ad ora lo studio della lingua straniera era previsto solo nel biennio. Nel Liceo artistico quadriennale non era previsto lo studio della lingua straniera. 80 I nuovi Licei Seconda lingua straniera Nei Licei artistico, musicale e coreutico e delle scienze umane è previsto lo studio obbligatorio di una seconda lingua straniera Nel liceo classico e nel liceo scientifico lo studio della seconda lingua straniera 81 Liceo artistico I nuovi Licei - Liceo Artistico Il liceo artistico Approfondisce la cultura liceale attraverso la componente estetica, fornendo agli studenti gli strumenti per esprimere creatività e progettualità. Nel triennio, il Liceo artistico è articolato in 3 indirizzi: Arti figurative Architettura Design Ambiente Audiovisivo Multimedia Scenografia 83 I nuovi Licei - Liceo Artistico Piano degli studi Arti figurative Nuova Proposta Progetto Michelangelo Decreto Moratti ore: 34 - 35 ore: 40 Ore: 36 - 38 Lingua straniera 2 NO (attivabile) NO Lingua straniera 2 Diritto ed economia NO (a scelta) NO (attivabile) Fisica NO (a scelta) In “Scienze naturali” Chimica In “Scienze naturali” Liceo Artistico ore: 39 + 40 + 43 + 44 (Accademia) ore: 39 + 40 + 41 + 41 ISA: 39 ore x 5 84 I nuovi Licei - Liceo Artistico Piano degli studi Architettura Design Ambiente Nuova Proposta Progetto Michelangelo Decreto Moratti ore: 34 - 35 ore: 40 ore: 36 - 38 Lingua 2 NO Lingua straniera 2 NO (attivabile) Diritto ed economia NO (a scelta) SI Fisica SI In “Scienze naturali” Chimica In “Scienze naturali” straniera Liceo Artistico ore: 39 + 40 + 43 + 44 (Accademia) ore: 39 + 40 + 41 + 41 ISA: 39 ore x 5 85 I nuovi Licei - Liceo Artistico Piano degli studi Audiovisivo Multimedia Scenografia Nuova Proposta Progetto Michelangelo Decreto Moratti ore: 34 - 35 ore: 40 ore 36 - 38 Lingua straniera 2 NO Lingua 2 NO (attivabile) Diritto economia SI Fisica SI In “Scienze naturali” Chimica In “Scienze naturali” ed straniera NO (a scelta) Liceo Artistico ore: 39 + 40 + 43 + 44 (Accademia) ore: 39 + 40 + 41 + 41 ISA: 39 ore x 5 86 Liceo musicale e coreutico I nuovi Licei - Liceo musicale e coreutico Il Liceo musicale e coreutico Nel liceo musicale e coreutico è stata introdotta una sezione musicale che prevede, tra l’altro, esecuzione e interpretazione strumentale e il laboratorio di musica di insieme. Nel coreutico è previsto lo studio ma anche la pratica delle diverse tecniche della danza. 88 I nuovi Licei - Liceo musicale e coreutico Piano degli studi Nuova Proposta ore: 32 settimanali + x attivabili (160 + x) Ordinamen to Non esistente Sper. “Brocca” Non esistente Moratti Due lingue straniere ore: obbligatorie 29 + 29 + 32 + 32 + 32 (154) + obbligatorie a scelta 5 + 5 + 2 + 2 + 2 (16) + facoltative: 1 + 2 + 2 + 2 + 1 (8) Due lingue straniere Italiano 20 20 Sezione musicale 12 + 12 + 11 + 11 + 11 Sezione 10 + 10 + 11 + 11 + 11 Sezione coreutica 12 + 12 + 11 + 11 + 11 Sezione coreutica 10 + 10 + 11 + 11 + 11 89 Liceo delle scienze umane I nuovi Licei - Liceo delle scienze umane Il Liceo delle scienze umane Si sostituisce al corso di Istituto Magistrale (soppresso dall’anno scolastico 1998-99). Approfondisce vista della collegati alla personale e sociali. la cultura liceale dal punto di conoscenza dei fenomeni costruzione dell’identità delle relazioni umane e 91 I nuovi Licei - Liceo delle scienze umane Il liceo delle scienze umane Discipline obbligatorie Si è confermato l’impianto delle discipline obbligatorie per tutti gli alunni previsto dalla Riforma Moratti per complessive 28 ore settimanali. Le 2 ore occorrenti per raggiungere le 30 ore settimanali sono state utilizzate per il rafforzamento delle materie fondamentali (tra queste il latino). 92 I nuovi Licei - Liceo delle scienze umane Piano degli studi Nuova Proposta ore: 30 settimanali + x attivabili (150 + x) Ordinamen to Non esistente Sper. Moratti “Brocca” ore: 34 x 5 = ore: 31 + 31 + 31 + 31 + 29 (153) + ore facoltative: 1 + 170 2+ 2 + 2 + 1 (8) NO (attivabile) Diritto economia Italiano 20 22 20 Latino 17 16 10 Inglese 12 15 10 Lingua 2 12 Non prevista 10 Storia + Geogr. + Scienze umane 38 54 40 Matematica + Fisica 18 21 18 Scienze 10 13 9 ed NO (a scelta) 93 Liceo classico I nuovi Licei - Liceo classico Il Liceo classico Approfondisce la cultura liceale dal punto di vista della civiltà classica. Il nuovo liceo classico propone l’insegnamento della lingua inglese e della storia dell’arte dal primo all’ultimo anno. Potenzia inoltre in misura considerevole l’asse matematico-scientifico. 95 I nuovi Licei - Liceo classico Piano degli studi Nuova Proposta Ordinamento Sper. “Brocca” Moratti ore: 30 settimanali + x attivabili (150 + x) ore: 27 + 27 + 28 + 28 + 29 (139) ore: 34 x 5 = 170 NO (attivabile) NO Diritto economia Italiano 22 22 22 20 Latino 22 22 20 20 Inglese 12 4+4 NO triennio 14 10 Storia + Geogr. + Filosofia 26 26 26 26 Matematica + Fisica 21 16 23 17 Scienze 10 9 13 9 ore: 31 + 31 + 31 + 31 + 29 (153) + ore facoltative: 1 + 2+ 2 + 2 + 1 (8) ed NO (a scelta) 96 I nuovi Licei - Liceo classico Approfondimenti nelle discipline obbligatorie Tra gli insegnamenti attivabili lungo l’intero quinquennio sulla base del Piano dell’Offerta Formativa nei limiti del contingente di organico assegnato alle scuole, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle famiglie, si collocano anche gli “approfondimenti nelle discipline obbligatorie”. 97 Liceo scientifico I nuovi Licei - Liceo scientifico Il Liceo scientifico Approfondisce la cultura liceale nella prospettiva del rapporto fra la tradizione umanistica e i saperi scientifici. È stata rafforzata l’area matematicoscientifica. 99 I nuovi Licei - Liceo scientifico Piano degli studi Nuova Proposta Ordinamento Sper. “Brocca” Moratti ore: 30 settimanali + x attivabili (150 + x) ore: 25 + 27 + 28 + 29 + 30 (139) ore: 34 x 5 = 170 ore: 31 + 31 + 31 + 31 + 29 (153) + ore facoltative: 1 + 2+ 2 + 2 + 1 (8) NO (attivabile) NO NO (a scelta) Italiano 20 19 Diritto economia 22 Latino 17 20 17 10 Inglese 15 17 15 10 Lingua 2 (attivabile) Storia + Geogr. + Filosofia 23 Non prevista Non esistente 10 22 22 20 Matematica Fisica 35 26 43 28 10 22 13 Scienze 15 + ed 20 100 I nuovi Licei - Liceo scientifico Approfondimenti nelle discipline obbligatorie Tra gli insegnamenti attivabili lungo l’intero quinquennio sulla base del Piano dell’Offerta Formativa nei limiti del contingente di organico assegnato alle scuole, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle famiglie, si collocano anche gli “approfondimenti nelle discipline obbligatorie”. 101 Liceo linguistico I nuovi Licei - Liceo linguistico Il liceo linguistico Approfondisce la cultura liceale dal punto di vista della conoscenza coordinata di più sistemi linguistici e culturali. Nel Liceo Linguistico viene rafforzato l’insegnamento delle lingue straniere con particolare riferimento alla terza lingua (che inizia già dal primo anno). 103 I nuovi Licei - Liceo linguistico Piano degli studi Nuova Proposta Ordinamento Sper. “Brocca” Moratti ore: 30 settimanali + x attivabili (150 + x) ore: 28 settimanali x 5 anni + 2 ore facoltative nel triennio (140 + 6) ore: 34 + 34 + 35 + 35 + 35 = 173 ore: 31 + 31 + 31 + 31 + 29 (153) + ore facoltative: 1 + 2+ 2 + 2 + 1 (8) Tre lingue straniere Due lingue straniere + una facoltativa Tre lingue straniere Tre straniere NO (attivabile) NO Diritto ed economia NO (a scelta) Italiano 20 20 22 20 Latino 6 6 16 6 Inglese 20 25 15 16 Lingua 2 20 27 17 20 Lingua 3 23 - 14 16 Storia + Geogr. + Filosofia 20 21 25 20 Matematica+Fisica 15 Matematica + Fisica 15 23 14 Scienze 6 Scienze naturali 6 12 8 lingue 104 I nuovi Licei Quote di flessibilità Le scuole nella loro autonomia, tenendo conto delle richieste delle famiglie e delle esigenze del territorio, sulla base del POF, possono eventualmente attivare insegnamenti aggiuntivi nei limiti delle risorse assegnate e/o disponibili. 105 I nuovi Licei Quote di flessibilità Per i percorsi liceali la quota oraria riservata alle singole istituzioni scolastiche, determinata nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, non può essere superiore al 20% del monte ore complessivo annuale, fermo restando che l’orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore al 30%. 106 I nuovi Istituti Tecnici I nuovi Istituti Tecnici NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO 2 SETTORI, 11 INDIRIZZI SETTORE ECONOMICO SETTORE TECNOLOGICO 1. Amministrazione, Finanza e Marketing; 1. Meccanica, Meccatronica ed Energia 2. Turismo 2. Trasporti e Logistica 3. Elettronica ed Elettrotecnica 4. Informatica e Telecomunicazioni 5. Grafica e Comunicazione 6. Chimica, Materiali e Biotecnologie 7. Tessile, Abbigliamento e Moda 8. Agraria e Agroindustria 9. Costruzioni, Ambiente e Territorio 108 I nuovi Istituti Tecnici IDENTITÀ ISTITUTI TECNICI Rafforzare la cultura scientifica e tecnica attraverso: + MATEMATICA + SCIENZE E TECNOLOGIA + LINGUA INGLESE (con previsione di introdurre insegnamento di 1 disciplina tecnica in lingua inglese) 109 I nuovi Istituti Tecnici NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI DIPARTIMENTI per favorire la progettazione didattica e l’integrazione disciplinare. COMITATO TECNICO SCIENTIFICO con composizione paritetica di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Funzioni consultive e di proposta per organizzazione aree di indirizzo e utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. UFFICIO TECNICO con il compito di organizzare i laboratori in maniera funzionale, per il loro adeguamento alle innovazioni tecnologiche, alle misure necessarie per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. (PER GLI ISTITUTI DEL SETTORE TECNOLOGICO) 110 I nuovi Istituti Tecnici LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE Il percorso è articolato in: 2 bienni e 1 quinto anno (il secondo biennio e l’ultimo anno costituiscono l’articolazione di un complessivo triennio) Gli apprendimenti sono suddivisi in: un’area di insegnamento generale comune e aree di indirizzo specifiche 111 I nuovi Istituti Tecnici PIÙ AUTONOMIA PER LE SCUOLE Quote di flessibilità possibili entro il monte ore annuale: 20% nel primo biennio 30 % nel secondo biennio 35 % nel quinto anno per rispondere alle esigenze degli studenti, del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni. 112 I nuovi Istituti Tecnici PIÙ AUTONOMIA PER LE SCUOLE Nelle quote di flessibilità, è possibile: articolare le aree di indirizzo in opzioni anche con insegnamenti alternativi; scegliere insegnamenti alternativi compresi in un apposito elenco nazionale, definito con regolamento ministeriale, per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni, senza incorrere in una dispendiosa proliferazione e frammentazione di indirizzi. 113 I nuovi Istituti Tecnici ORE D’INSEGNAMENTO Aumento previsto: Orario attuale Previsto dalla Riforma (nella maggior parte delle scuole) 36 ore settimanali di 32 ore settimanali di 50 minuti 60 minuti (990 ore annue effettive) (1.056 ore annuali di lezione) 114 I nuovi Istituti Tecnici LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE AREA GENERALE COMUNE AREA INDIRIZZO SPECIFICA Primo biennio 660 ore 396 ore Secondo biennio e quinto anno 495 ore 561 ore 115 I nuovi Istituti Tecnici CARATTERISTICHE INNOVATIVE Forte integrazione tra saperi teorici e saperi operativi; Risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze secondo il Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF), per favorire la mobilità delle persone nell’Unione europea (da definire con apposito regolamento); Centralità dei laboratori; Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti operativi; Possibile collaborazione con esperti esterni per arricchire l’offerta formativa e sviluppare competenze specialistiche 116 I nuovi Istituti Tecnici VALUTAZIONE E ESAMI DI STATO Per la valutazione periodica e finale degli studenti e per gli esami di Stato: sono previste prove finalizzate anche all’accertamento delle competenze in contesti applicativi; le Commissioni degli esami di Stato possono avvalersi anche di qualificati esperti del mondo economico e produttivo. 117 I nuovi Istituti Tecnici CRITERI DI CONFLUENZA NEL NUOVO ORDINAMENTO Il sistema è RIORDINATO e INNOVATO per valorizzare le vocazioni degli istituti tecnici; Tutti i corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli attuali istituti tecnici confluiscono nel nuovo ordinamento. 118 I nuovi Istituti Tecnici LE FASI DI ATTUAZIONE Con successivi provvedimenti sono definiti i seguenti aspetti: descrizione dei risultati di apprendimento (competenze, abilità e conoscenze); definizione degli ambiti, criteri e modalità per l’articolazione delle aree di indirizzo e la predisposizione dell’elenco nazionale degli insegnamenti alternativi a quelli indicati nei quadri orari allegati allo schema di regolamento; definizione degli organici e delle classi di concorso del personale docente, compreso quello da destinare all’Ufficio tecnico; criteri generali per l’assegnazione degli insegnanti tecnicopratici ai laboratori; misure di accompagnamento per gli studenti non promossi alla classe successiva; definizione degli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione di sistema degli istituti tecnici con riferimento al Quadro europeo per la qualità dei sistemi di istruzione e formazione (EQF). 119 I nuovi Istituti Tecnici MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO DESTINATARI MISURE Personale scolastico Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma; Giovani e famiglie Campagna di informazione in relazione alle scelte per le classi prime attivate dall’anno scolastico 2010/2011; Interventi da attuare in collaborazione con l’ANSAS Studenti non promossi Misure di accompagnamento per gli studenti non promossi alla classe successiva in relazione alla progressiva entrata in vigore del nuovo ordinamento 120 I nuovi Istituti Tecnici MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DI SISTEMA Costituzione del COMITATO NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE, articolato in Commissioni di settore, composto da: esperti del mondo del lavoro e delle professioni, dell’università e della ricerca; dirigenti scolastici e docenti; esperti designati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e dall’UPI, dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di proposta e consulenza per l’aggiornamento periodico dei percorsi degli istituti tecnici e per la definizione degli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione del servizio degli istituti. 121 I nuovi Istituti Tecnici AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING - PROFILO Il Perito in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze specifiche nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo) degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa. È in grado di: - partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e contributo personale; - operare con flessibilità in vari contesti affrontando il cambiamento; operare per obiettivi e per progetti; documentare opportunamente il proprio lavoro; individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione; elaborare, interpretare e rappresentare dati con il ricorso a strumenti informatici; operare con una visione trasversale e sistemica; comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi; comunicare in due lingue straniere anche su argomenti tecnici. In particolare, è in grado di assumere ruoli e funzioni relative a: - rilevazione dei fenomeni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili; - trattamenti contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi); - trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - lettura, redazione e interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali; - controllo della gestione; - reporting di analisi e di sintesi; 122 - utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione amministrativo/finanziaria. I nuovi Istituti Tecnici TURISMO - PROFILO Il Perito nel Turismo ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, oltre a competenze specifiche nel comparto delle aziende del settore turistico. Opera nel sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico. Integra le competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa. Opera con competenza ed autonomia nelle diverse tipologie di imprese turistiche. È in grado di: - esprimere le proprie competenze nella gestione organizzativa dei servizi secondo parametri di efficienza, efficacia e qualità; - esprimere le proprie competenze nel lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e propositivo contributo personale; - operare con flessibilità in vari contesti affrontando adeguatamente il cambiamento; - operare per obiettivi e per progetti; - documentare opportunamente il proprio lavoro; - individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione; - elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati con il ricorso a strumenti informatici; e software gestionali; - operare con visione trasversale e sistemica; - comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi; - comunicare in tre lingue straniere. 123 I nuovi Istituti Tecnici MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA - PROFILO - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici; - nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi; opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi. È in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali; - integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente; - è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; - è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso; - Conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 124 I nuovi Istituti Tecnici TRASPORTI E LOGISTICA - PROFILO - ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi e l’organizzazione di servizi logistici; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni di settore scelte dai singoli istituti, riguardano le diversificate articolazioni del trasporto; - possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui si specializza e di quelli collaterali; integra le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto; - è in grado di operare autonomamente nel controllo, nelle regolazioni, e riparazioni dei sistemi di bordo; - esprime le proprie competenze nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi; - applica le tecnologie per l’ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico e organizzativo dell’impresa; - nell’ambito dell’area Logistica, è in grado di operare nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del raffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici; - relativamente alle tipologie di intervento, agisce nell’applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, dei servizi e del lavoro nonché del trasporto di merci pericolose; - è in grado di esprimere le proprie competenze nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell’ambiente e nell’utilizzazione razionale dell’energia; - descrive e documenta il lavoro svolto, conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 125 I nuovi Istituti Tecnici - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - PROFILO trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; - nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici; - è in grado di programmare controllori e microprocessori; opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonte alternativa, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; - è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende; - è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati; descrive e documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 126 I nuovi Istituti Tecnici - ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti-ePROFILO degli apparati di INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione dei segnali; - ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; - esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”); - è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; - esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; - nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team; - possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; 127 utilizza e redige manuali d’uso.. I nuovi Istituti Tecnici GRAFICA E COMUNICAZIONE - PROFILO Il Perito in Grafica e Comunicazione ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa , con particolare riferimento all’uso di tecnologie per produrla; integra conoscenze di informatica di base e di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; ha competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi: - alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e all’organizzazione delle operazioni di stampa e post-stampa; - alla realizzazione di ipertesti e presentazioni multimediali; - alla realizzazione fotografica e audiovisiva; - alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete; Sa gestire progetti, inserirsi in attività di azienda, operare nell’ambito delle norme di sicurezza; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 128 I nuovi Istituti Tecnici - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE - PROFILO nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimico-biologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio dell’ambiente.; - nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi. Ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; - ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; - ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 129 I nuovi Istituti Tecnici TESSILE, ABBIGLIAMENTO E MODA - PROFILO - ha competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo-creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento e moda; - nei diversi contesti d’impiego, con riferimento alle specifiche esigenze, è in grado di assumere ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti; - relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, interviene nella gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei prodotti; - applica le normative sulla tutela dell’ambiente, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e degli impianti; - integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area sistema-moda; - relativamente alle strategie aziendali, opera in termini di individuazione di strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing; contribuisce all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda; - esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 130 I nuovi Istituti Tecnici AGRARIA E AGROINDUSTRIA - PROFILO - ha competenze specifiche nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive nei settori vegetale e animale, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle articolazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono al miglioramento dei prodotti e delle tecniche di trasformazione, alla valorizzazione dei caratteri, con attenzione alla trasparenza e alla tracciabilità, o alla gestione dell’ambiente e del territorio secondo le normative concernenti l’agricoltura; - nell’ambito delle articolazioni previste, esprime le proprie competenze nelle attività di miglioramento genetico dei prodotti, sia vegetali che animali, sulla scorta di competenze nel settore delle biotecnologie agrarie in modo da contribuire a garantire gli aspetti più significativi delle caratteristiche igieniche ed organolettiche o individua esigenze locali verso il miglioramento delle situazioni ambientali mediante controlli con opportuni indicatori, valorizzazione di produzioni mediante attività agrituristiche, protezione dei suolo e delle strutture paesaggistiche, sostegno agli insediamenti e alla vita rurale; - opera nel settore della trasformazione dei prodotti, attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati, gestendo altresì una corretta utilizzazione dei reflui e dei residui; - controlla con metodi contabili ed economici le predette attività redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi economici, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; - esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - procede ad operazioni di rilievo, di conservazione del catasto, ad interpretazione di carte tematiche, esprimendo le proprie competenze in attività di gestione del territorio. Rileva condizioni di disagio ambientale e progetta interventi a protezione delle zone di rischio; - opera nelle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 131 I nuovi Istituti Tecnici COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO - PROFILO - ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti di rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale risorse ambientali; - possiede capacità grafiche e progettuali in campo edilizio e nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti, nel rilievo topografico, nella stima di terreni e fabbricati e delle altre componenti del territorio, nei diritti reali che li riguardano, nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni catastali; - nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi mentre opera in autonomia nel caso di organismi di modesta entità; - opera autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nella organizzazione di cantieri mobili. Relativamente ai fabbricati interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito dell’edilizia eco compatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente; - la sua formazione sistemica gli consente di spaziare tra le sue conoscenze fino ad arrivare alla pianificazione ed alla organizzazione di tutte le misure opportune in materia di salvaguardia della salute nei luoghi di vita e di lavoro; - esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. 132 Bibliografia www.istruzione.it www.edscuola.it http://www.indire.it/eurydice Grazie e arrivederci! Luigi De Perini [email protected] 3389370599 solo SMS