BATTAGLIA DI LEPANTO
7 OTTOBRE 1571
ALI MEHEMET PASCIA
• Ammiraglio della flotta
turca.
• Fama di invicibilità,
assegnatoli appunto perché
aveva un dente destro di
Maometto (il quale lo
portava sempre con sé in
battaglia).
• Alì scelse per la sua
spedizione i più validi
capitani dell’intera marina
ottomana (Uluch
Alì,Mehemet Soraq e Khara
Kodja)
ULUCH ALI
• Forse un ex campagnolo calabrese, il quale si
era convertito all’Islam.
• Era tra i più spietati comandanti turchi (
soprattutto nei confronti dei cristiani ).
• Nominato Bey di Algeri ( specie di governatore
indipendente ).
DON GIOVANNI D’AUSTRIA
• Figlio di Carlo V e Barbara di
Baviera.
• Comandante della flotta cristiana.
• Destinato alla carriera militare
• Prima dei 25 anni, aveva
raggiunto i gradi più alti della
gerarchia militare.
• Considerato uno dei più grandi
ammiragli dell’intera religione
cristiana.
• Comunque vinse nelle acque di
Lepanto grazie al prezioso aiuto di
Sebastiano Venier (comandante
della repubblica di Venezia) e
Marcantonio Colonna
(comandante pontificio).
I TURCHI
Lo scontro navale del 7 ottobre 1571 segna una svolta nella storia del Mar
Mediterraneo e di tutti quei paesi che erano andati contro i Turchi.
Infatti fino alla battaglia di Lepanto, tutti i tentativi di contrastare i Turchi erano stati
inutili.
La vittoria dei Turchi in quegli anni è dovuta alla loro buona preparazione, ai loro
mezzi e soprattutto per la loro enorme quantità di soldati.
LA REPUBBLICA DI VENEZIA
• Nel Mediterraneo l’unica potenza che aveva i
mezzi per contrastare i Turchi era la repubblica
di Venezia.
• Venezia da sola non era abbastanza forte.
• Infatti nel 1499 persero Lepanto.
• Unica speranza per poter contrastare i Turchi
era l’unione di tutte le flotte cristiane dell’area
mediterranea.
L’ISOLA DI CIPRO
• L’isola di Cipro era l’unico posto del mediterraneo
orientale rimasto ai Cristiani.
• 7 mila difensori veneziani, guidati da Marcantonio
Bragadin (in difesa attorno alla fortezza di
Famagosta) vs 20 mila turchi, guidati da Mustafa
Pascià.
• I veneziani resistono 72 giorni, ma poi Bragadin
decise di trattare con Pascià.
• I turchi non rispettano i patti, infatti i civili
veneziani vengono venduti come schiavi a
Costantinopoli e Bragadin venne scuoiato vivo.
L’EUROPA CRISTIANA
• Divisa per i vari conflitti come ad es: conflitti di
natura spirituale (cattolici contro luterani).
• La pace di Cateau-Cambresis (1559) e il
Concilio di Trento (1545-1563) permisero una
situazione stabile in modo che il Papa Pio V
creo l’alleanza della Lega Santa (Spagna,
Venezia e Stato Pontificio).
LE NAVI-LE GALEE
• 40 m di lunghezza e 7 m di
larghezza con peso circa 400
tonnellate.
• La propulsione era garantita da
3 alberi a vela triangolare
quando c’era vento mentre in
assenza di vento remavano i
marinai presenti nella galea
(circa 250).
• La galea era dedicata
soprattutto alla battaglia
infatti le condizioni
dell’equipaggio erano pessime
(es. scarsa igiene e quindi si
potevano diffondere epidemie
e malattie).
LE FORZE IN CAMPO
• 210 imbarcazioni cristiane (80 mila uomini, 30 mila
combattenti e 50 mila marinai + rematori)
• Le imbarcazioni erano di varie nazionalità
(spagnole,genovesi,pontificie,sabaude e veneziane)
• 265 imbarcazioni turche.
• La propulsione delle navi turche era composta
esclusivamente da schiavi cristiani, i quali venivano
torturati e maltrattati prime delle battaglie invece don
Giovanni D’Austria aveva promesso la libertà ai suoi
rematori in caso di vittoria contro i Turchi.
• Durante le fasi di battaglia gli schiavi dei turchi (liberati
dalle catene) attaccarono appunto i Turchi.
LO SCHIERAMENTO CRISTIANO
• Le flotte avversarie si schierarono in direzione nordsud.
• L’ala sinistra (la più vicina alla costa) era composta da
64 galee venete guidate da Agostino Barbarigo.
• Quella destra (quella verso il mare aperto) composta
da 54 galee genovesi guidate da Giannandrea Doria.
• Quella centrale composta da 64 galee guidate da Don
Giovanni D’Austria per gli spagnoli, Sebastiano Venier
per i veneziani e Marcantonio Colonna per i pontifici.
• Le galee veneziane dovevano aprire lo scontro, in
modo da disordinare le flotte a turche con la loro
artiglieria.
LO SCHIERAMENTO TURCO
• A destra c’era Mehemet Soraq (detto
«scirocco») con 52 galee e 2 galeotte.
• A sinistra c’era Uluch Alì con 61 galee e 32
galeotte.
• Al centro l’ammiraglio Alì con 87 galee e 2
galeotte.
SCONFITTA SORAQ E LA SUA CATTURA
• L’intenzione dei Turchi era di
attaccare l’ala destra cristiana
(genovesi guidati da Doria) con
la superiorità della loro ala
sinistra (guidata da Uluch Alì),
per aver la meglio sulla Lega
Santa.
• Però si mosse prima l’ala
destra turca (guidata da Soraq)
contro l’ala sinistra cristiana
(guidata da Barbarigo).
• Durante lo scontro Barbarigo
muore, ma l’ala destra turca
viene distrutta e Soraq
catturato.
SCONFITTA DELL’ALA CENTRALE TURCA
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Dopo la caduta dell’ala destra turca,
le galee veneziane aprono il fuoco
contro le navi turche, costrette ad
avvicinarsi ai Veneziani (altrimenti
sarebbero stati distrutti dalla loro
artiglieria).
La nave dell’ammiraglio Alì avanzò
tanto che speronò quella di Don
Giovanni D’Austria, provocando
l’arrivo delle altre imbarcazioni in
soccorso dei propri comandanti.
La nave ammiraglia dei turchi venne
distrutta e la testa di Alì venne issata
sull’antenna che sostiene le vele nelle
imbarcazioni.
In queste fasi d’abbordaggio si copre
di gloria il 75enne veneziano Venier.
IL SACRIFICIO DELLE GALEE SICILIANE
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Durante la battaglia, le galee
genovesi fanno una manovra che
stava per mettere a repentaglio
l’intero esito della battaglia.
Infatti le galee genovesi si allargano
troppo verso il mare aperto,
lasciando un varco dove Uluch Alì
poteva affrontare solo le galee
maltesi e poi colpire dalle spalle
l’intera flotta cristiana.
L’azione turca viene bloccata dal
sacrificio del valoroso Don Giovanni
di Cadorna e le sue galee siciliane,
che si immolarono per dare il tempo
alle galee di accorrere.
Uluch decide di ritirarsi perché
altrimenti veniva circondato da Doria
e dalle altre galee.
VITTORIA DEI CRISTIANI.
Fine
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