I materiali nella storia dell’Umanità I materiali sono solidi o miscugli di solidi preparati per realizzare oggetti aventi ben precise proprietà. I MATERIALI COMPOSITI SEMPLICI Semiconduttori Biomateriali CERAMICI METALLICI POLIMERICI Combinazione di due tipi di materiali semplici, di cui uno ha la funzione di matrice MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI Hanno come materia prima l’argilla, gli elementi più comuni sono Si, Al, Ca, K. NEOCERAMICI Refrattari, e materiali non ossidici quali nitruri, nitruri, boruri. E VETRI… MATERIALI METALLICI Metalli puri Leghe metalliche Leghe ferrose: acciai e ghise Leghe leggere: a base di Al, Ti, Mg Leghe di rame: bronzi e ottoni Superleghe: a base di Co, Ni, Fe MATERIALI POLIMERICI I materiali compositi Sono il risultato di una combinazione tridimensionale di almeno due materiali tra loro chimicamente differenti con un’interfaccia di separazione, uno dei quali costituisce la matrice. I MC si distinguono dai metalli in quanto si tratta della combinazione di materiali tra loro differenti per composizione o forma. Ciascun costituente mantiene la propria identita’ nel composto finale senza dissolversi o fondersi completamente nell’altro. Esempi: Il cemento armato e’ un eccellente esempio di struttura composita dove cemento e acciaio mantengono la loro identita’. Le barre d’acciaio sopportano i carichi di tensione mentre il cemento sopporta quelli in compressione. In questo caso la matrice è il cemento. Nel campo delle costruzioni aeronautiche il termine “strutture composite” si riferisce a combinazioni di tessuti e resine dove il tessuto e’ imbevuto di resina e tuttavia mantiene la sua identita’. Il risultato e’ un risparmio di peso nelle strutture aeronautiche, ad esempio, a causa di un migliorato rapporto peso-resistenza. La maggior parte dei materiali compositi moderni combinano una matrice in resina termoindurente con rinforzi in fibra oltre a cellule di rinforzo quali schiume dure e strutture a nido d’ape (honeycomb). Rinforzi comunemente usati sono il vetro, il carbonio e altre fibre disponibili in varie forme (continue, frammentate, multi-assiali o intessute). Proprieta’ dei materiali compositi In rapporto a quelli tradizionali, tra le proprieta’ dei materiali compositi si annoverano una combinazione unica di robustezza, leggerezza, resistenza alla corrosione e agli agenti chimici, isolamento termico ed elettrico. Le proprieta’ dei materiali compositi permettono di disegnare il prodotto finale in modo tale da aumentarne le caratteristiche di resistenza e rigidita’ solo nei punti maggiormente sottoposti a sollecitazione, una prerogativa resa possibile dal tipo di rinforzo e dall’orientamento delle fibre. Lo sviluppo tecnologico dei materiali 9000 A.C. fibre vegetali 7000 mattoni di fango essiccato 6000 terracotta 5000 canapa 3000 smalti vetrosi 2500 seta 2000 fusione del vetro 1500 ceramica 500 mattoni smaltati 0 carta 80 D.C. rivestimenti in piombo 600 porcellana cinese 1700 porcellana di Meissen 1800 gomma vulcanizzata acciaio cemento celluloide 1900 seta artificiale gomma sintetica bakelite 1950 materie plastiche fibre sintetiche (nylon) materiali elettronici leghe metalliche cristalli liquidi 2000 ceramici avanzati compositi superconduttori ad alta T età della pietra età del bronzo età del ferro età dei materiali elettronici Il comportamento dei materiali e la loro natura chimica •Configurazione elettronica •Proprietà Periodiche •Formazione di legami tra atomi legame ionico legame covalente legame metallico La tavola periodica degli elementi Periodi: righe orizzontali Gruppi: colonne verticali Configurazioni elettroniche analoghe si riproducono periodicamente: elementi con analoga configurazione elettronica presentano forti analogie dal punto di vista fisico e nel comportamento chimico, cioè nel combinarsi. Gli elementi chimici che presentano analoga configurazione elettronica (che hanno lo stesso numero di elettroni nell’orbitale più esterno) hanno anche analoghe proprietà chimiche e fisiche (aspetto delle sostanze allo stato elementare, reattività, capacità di dare composti con determinati elementi). Esempio: Li 1s2 2s1 Na 1s2 2s2 2p6 3s1 K 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 4s1 Hanno tutti configurazione esterna ns1 (n numero quantico principale) cioè 1 solo elettrone nell’orbitale più esterno. Quando due o più atomo reagiscono fra loro si ha uno scambio di elettroni, il numero degli elettroni e la loro distribuzione negli orbitali determinano il tipo ed il numero di legami che un atomo può dare. La configurazione elettronica degli elementi dell’ottavo gruppo cioè i gas nobili è ns2, np6. Tutti i sottolivelli s e p sono completamente occupati. Gli elettroni dei livelli pieni non prendono parte alle reazioni chimiche quindi questi elementi sono inerti. Le proprietà periodiche: •raggio atomico ra •energia di ionizzazione Ei •affinità elettronica Ae •elettronegatività Il legame ionico: scambio di elettroni Tiene uniti ioni di carica opposta mediante forze elettrostatiche . Si forma tra ioni (o gruppi di atomi) diversi, il primo dei quali ha una forte propensione a cedere elettroni e il secondo ad acquistarli. L’interazione si estende in tutte le direzioni e porta ad una continua alternanza di ioni positivi e negativi sia allo stato solido che allo stato liquido (dove però gli ioni sono liberi di muoversi). E’ un legame forte. Il legame covalente: compartecipazione di elettroni Quando due elementi sono tra loro uguali o simili in energia di ionizzazione e affinità elettronica si combinano non cedendo ma mettendo in compartecipazione gli elettroni del livello più esterno. Questi elettroni vengono detti “elettroni di valenza” quelli cioè che danno all’atomo la potenzialità di reagire. Sovrapposizione degli orbitali atomici: possono essere condivisi soltanto due elettroni a spin opposto. Perché il legame si formi la sovrapposizione degli orbitali atomici deve portare ad una stabilizzazione del sistema. Il legame covalente è direzionale poiché gli orbitali atomici hanno una precisa orientazione nello spazio. Il legame covalente si può formare tra atomi uguali, e anche tra atomi diversi. Si possono formare molecole piccole o grandi (idrogeno e emoglobina), oppure reticoli di atomi collegati tra loro (diamante e quarzo). Il legame metallico Si ha con elementi a bassa energhia di ionizzazione per messa in comune tra tutti gli atomi degli elettroni di valenza con formazione di una serie di ioni positivi tenuti insieme da un “mare” di elettroni. Gli elettroni messi in comune sono liberi di muoversi all’interno di tutto lo spazio occupato dall’insieme di atomi e quindi di condurre la corrente elettrica. Caratteristiche comuni dei solidi – Incompressibilità – Rigidità – Forma definita Quali sono le forze che tengono insieme le particelle che formano un solido? I solidi elementari Poveri di elettroni Ricchi di elettroni Elementi del gruppo s: Metalli alcalini e alcalino terrosi, Na, K, Ca, Mg… Elementi del gruppo p: non metalli P4, S8, N2: formazione di legami covalenti puri Si ottiene un solido metallico Il fosforo elementare è tetraatomico, solido, e molto infiammabile, poiché tende ad ossidarsi facilmente e si può presentare in diverse forme allotropiche. Solidi molecolari S8 N2 N N A temperatura ambiente è un gas S S S S S S S S A basse temperature può trasformarsi in solido molecolare Elementi a 4 elettroni: il Carbonio Si formano legami covalenti puri. Diamante C60 Fullerene Grafite Solidi cristallini e solidi amorfi Solidi cristallini particelle disposte regolarmente nello spazio anisotropia punto di fusione ben definito Solidi amorfi disposizione disordinata delle particelle isotropia punto di fusione non ben definito I solidi amorfi sono in realtà dei liquidi ad elevata viscosità Classificazione dei solidi cristallini I legami chimici nei solidi • • • • Solidi ionici Solidi covalenti Solidi molecolari Solidi metallici Solidi ionici Solidi covalenti Solidi molecolari Solidi metallici Caratteristiche dei solidi ionici Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi ionici si alternano, con regolarità, ioni positivi e negativi • • • • • • Temperatura di fusione relativamente alta Fragilità alla trazione Sfaldamento diagonale rispetto ai piani reticolari Allo stato fuso conducono la corrente elettrica Solubili in acqua In soluzione acquosa conducono la corrente Esempi: Cloruro di sodio,ossidi La struttura di NaCl Conducibilità e temperatura di fusione La conducibilità delle soluzioni acquose e allo stato fuso deriva dalla presenza degli ioni liberi quando il reticolo viene demolito. La temperatura di fusione relativamente alta si spiega con la forza del legame ionico Sfaldabilità e solubilità I solidi ionici si oppongono allo sfaldamento parallelo ai piani reticolari in quanto lo scorrimento genererebbe repulsione fra ioni dello stesso segno. Lo sfaldamento avviene lungo i piani diagonali contenenti tutti atomi con carica dello stesso segno La solubilità in acqua è buona perché il reticolo viene distrutto e gli ioni vengono solvatati dall’acqua. Le proprietà meccaniche Sono funzione delle dimensioni ioniche e delle cariche dei singoli ioni. Per cationi piccoli la coesione del sistema è maggiore e la durezza raggiunge valori elevatissimi (il massimo nella scala di Mohs è 10 per il diamante). BeO MgO CaO SrO BaO D(A-B) 1.65 2.10 2.40 2.57 2.77 durezza 9 6.5 4.5 3.5 3.3 Caratteristiche dei solidi covalenti Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi covalenti sono presenti gli atomi legati con legame covalente • • • • Temperatura di fusione molto alta In generale grande durezza Isolanti o semiconduttori Insolubili in acqua Esempi:silice,diamante Durezza e alto punto di fusione Il legame covalente è molto forte per cui i reticoli covalenti sono difficili da rompere ciò spiega perché questi solidi hanno ,in generale, temperature di fusione molto alte I legami covalenti sono fortemente direzionati; da ciò deriva la durezza (fatte le debite eccezioni) dei solidi covalenti ed anche la loro fragilità. Normalmente un solido covalente è trasparente perché la differenza di energia tra i livelli elettronici occupati e quelli liberi è elevata e maggiore dell’energia della luce visibile. Caratteristiche dei solidi molecolari Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi molecolari sono presenti molecole legate con deboli legami intermolecolari • Temperatura di fusione bassa • Scarsa durezza • Alta tensione di vapore • Scadenti proprietà meccaniche Esempi: ghiaccio, iodio, naftalina I legami intermolecolari La bassa temperatura di fusione è conseguenza delle deboli forze esistenti fra le molecole; i legami sono infatti legami intermolecolari e quindi molto più deboli di quelli interatomici; alle stesse ragioni sono imputabili la scarsa durezza e l’alta tensione di vapore. I solidi molecolari risultano quindi deformabili, non fragili e generalmente non conduttori. Le forze di London sono la causa dell’attrazione tra molecole che non presentano dipoli permanenti e sono legate a fluttuazioni casuali della distribuzione elettronica della molecola . L’interazione tra dipoli dipende fortemente dalla distanza Eattr. = -K /r6 Dove è la polarizzabilità della molecola. Se si aggiunge la componente repulsiva relativa alla compenetrazione delle nuvole elettroniche si ottiene il potenziale di Lennard-Jones E(L-J) = -A /r6 + B/r12 In un cristallo molecolare l’energia complessiva si valuta calcolando tutte le possibili interazioni. Quando la molecola presenta un momento dipolare permanente () l’energia di interazione dipolo-dipolo diventa: Eatt = K /r6 KT Le strutture cristalline dei solidi molecolari dipendono dalla geometria delle molecole. Per molecole sferiche si realizzano condizioni di massimo impacchettamento, per molecole complesse subentrano distorsioni. Questa eccezione vale anche nel caso di alcuni polimeri in cui si hanno forme di ripiegamento delle catene. Il legame a idrogeno fra due molecole di acqua Il legame a idrogeno consiste in una interazione di tipo prevalentemente elettrostatico fra un atomo di idrogeno con parziale carica positiva di una molecola e un doppietto elettronico libero di un atomo sufficientemente elettronegativo di un'altra molecola. È un legame che ha spesso caratteristiche direzionali (i legami a idrogeno più forti si formano quando l'idrogeno è allineato con i due atomi più elettronegativi). Esso è possibile grazie alle piccolissime dimensioni dell'atomo di idrogeno, che rendono particolarmente concentrata su una superficie molto ridotta la sua parziale carica positiva. Le regole di massimo impacchettamento vengono meno anche nel caso di componenti direzionali. Il legame idrogeno determina la struttura di alcuni solidi molecolari e innalza l’energia di coesione del cristallo e la direzionalità dell’interazione. La scarsa densità della struttura del ghiaccio è dimostrata dal fatto che è meno denso del suo liquido. O H O H 104.5° H 109° H Caratteristiche dei solidi metallici Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi metallici sono presenti ioni positivi legati da legame metallico. Il reticolo è avvolto dalla nuvola elettronica • Temperatura di fusione generalmente alta • Elevata densità • Buona conducibilità termica ed elettrica • Lucentezza al taglio La conducibilità termica La conducibilità termica ed elettrica dei metalli è spiegabile con il fatto che gli elettroni di valenza che fanno parte della nuvola elettronica che avvolge il reticolo sono liberi di muoversi. L’elevata densità dei metalli si deve all’impacchettamento compatto; gli atomi si dispongono in modo da lasciare il minor spazio vuoto possibile; in tal modo ogni atomo è circondato da altri sei. A volte possono arrivare a coordinazioni di 8 con strutture bcc o 12 con strutture hcp e ccp. Lavorabilità e temperatura di fusione La malleabilità e duttilità si devono alla struttura del reticolo cristallino dei metalli; tirando o piegando il reticolo infatti le forze che legano i vari ioni e la nuvola che li avvolge rimangono invariate. Le alte temperature di fusione sono una conseguenza della forza del legame metallico che rende il reticolo difficile da rompere. Correlazione tra i legami Se le En di due elementi di un composto sono simili e gli elementi si trovano sulla dx della TP , la sostanza è prevalentemente covalente. Se le EN sono molto simili ma gli atomi sono all’estremità sinistra della TP la sostanza sarà metallica Quando la differenza di En è grande il composto è classificato come ionico. Il diagramma dei legami