FAVOLA,
FILOSOFIA,
SCIENZA
La prosa in età arcaica
Nel basso arcaismo inizia a svilupparsi, parallelamente all’evoluzione del
pensiero razionale, anche la prosa: i suoi ambiti di applicazione sono
costituiti dalla favola, dalla filosofia (ma solo in parte), dalle forme
embrionali della ricerca storica e geografica.
Lo sviluppo della prosa permette di liberarsi
dai vincoli metrici ed espressivi del verso e
di mettere a punto una lingua capace di
descrivere la realtà (opere di argomento
storico-geografico) e di seguire gli sviluppi
del pensiero (filosofia).
Apollo e Artemide
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La favola
Tra i generi in prosa grande interesse letterario presenta la favola
(mythos, logos, àinos), forma narrativa popolare, che deve essere stata
originariamente composta, fruita e tramandata in condizioni di oralità
primaria.
Il primo autore di favole a noi noto è Esopo (VI secolo a.C., secondo
Erodoto), ma già prima di lui nella letteratura greca sono presenti spunti
favolistici:
 l’ainos dell’usignolo e dello sparviero in Esiodo (Opere, 202-212), che
esemplifica i rapporti di forza vigenti tra forti e deboli all’interno della
società;
 la favola dell’aquila e della volpe in Archiloco (frr. 174-181 W.), un
esempio di ingiustizia punita, con evidente riferimento alla vendetta
del poeta su Licambe.
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Esopo
Esopo è una figura leggendaria, il favolista per antonomasia;
originario di Samo, la tradizione biografica lo rappresenta come uno
schiavo albuziente, deforme, ma facondo e
capace di tenere testa al padrone Xanto.
Sotto il suo nome ci è giunto un corpus di 500
favole allestito da compilatori tardi; alcune
propongono modelli di comportamento fondati
su valori positivi (verità, buoni costumi), altre
esaltano la saggezza spicciola del quotidiano.
Francis Barlow, Esopo serve due
sacerdoti (1687)
Favola, filosofia, scienza > Esopo
Caratteristiche della favola esopica
Tipiche delle favole esopiche sono le seguenti caratteristiche:
ambito
tratti caratteristici
struttura
si articola in tre sezioni:
 promitio: una sorta di titolo e di sezione introduttiva
 narrazione: è il corpo centrale, con la storia vera e propria
 epimitio: la morale del racconto
personaggi
 animali parlanti, di cui si sottolinea una caratteristica
peculiare
 esseri umani, anonimi, designati tramite il luogo di origine
o il mestiere
stile
 narrazione lineare, concisa, con presenza di battute e
formule ricorrenti
 chiarezza e immediata comprensibilità
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La filosofia
La parola filosofia, secondo Platone, avrebbe indicato all’origine l’amore
(philia) per la sapienza (sophia), cioè la spinta alla ricerca del sapere e
della verità.
In questo contesto sophia è intesa come conoscenza di natura divina,
possesso privilegiato di sapienti ispirati dalla divinità o in contatto con
essa (profeti, poeti, iniziati, p. es. Orfeo,
Museo).
La filosofia vera e propria però
si propone di superare questa
conoscenza pre-razionale, per dedicarsi
alla ricerca razionale di uno o più
principi (arché) sottesi alla molteplicità
della realtà sensibile, che spieghino
l’origine e il divenire dell’universo.
Favola, filosofia, scienza > La filosofia
Raffaello Sanzio, La scuola di Atene (1509)
Le origini della filosofia
La filosofia nasce nella Ionia d’Asia all’inizio del VI secolo a.C.; in questa
regione infatti si realizzano le condizioni che secondo Aristotele hanno
reso possibile il suo sorgere: benessere materiale e vivacità intellettuale,
stimolata da contatti con popolazioni diverse.
I moderni hanno spiegato in modo vario la nascita
della filosofia:
 alcuni ipotizzano un rapporto di derivazione
diretta tra mito e filosofia;
 altri sottolineano l’influsso dell’Oriente
(cosmologie mitiche, ma anche scienze
matematiche, geometriche e astronomiche);
 altri ancora la ritengono figlia della polis, della
sua organizzazione razionale e della dialettica
tra i diversi gruppisociali e politici che operano
al suo interno.
Favola, filosofia, scienza > Le origini della filosofia
Brocca a becco d’uccello
I filosofi di Mileto
Secondo Aristotele la filosofia, intesa come ricerca di un principio
materiale (archè), sarebbe nata con Talete; Aristotele designa lui e i suoi
seguaci di Mileto come filosofi della natura (physiologoi).
filosofi
principio
invenzioni/scoperte
Talete
(625-545 a.C.)
acqua
scoperta dell’Orsa Minore
spiegazione delle inondazioni del Nilo
Anassimandro
(610-546 a.C.)
apeiron
(=indeterminato)
gnomone
carta geografica
Anassimene
(588-528 a.C.)
aria
Favola, filosofia, scienza > I filosofi di Mileto
Pitagora
Pitagora rappresenta una nuova e importante figura di sapiente-filosofo
che:
 riunisce in sé ricerca scientifica, dottrina sapienziale-iniziatica,
impegno politico;
 trasferisce la filosofia dalla Ionia d’Asia in
Occidente (Crotone e Metaponto);
 fonda una comunità/scuola improntata a
principi di carattere etico-religioso e aperta
anche alle donne.
Pitagora nasce a Samo in Asia Minore intorno
al 570 a.C. Intorno al 530, per sottrarsi alla
tirannide di Policrate di Samo, si trasferisce a
Crotone e vi fonda la sua scuola.
Muore all’inizio del V secolo a.C. a Metaponto.
Favola, filosofia, scienza > Pitagora
Pitagora
Le dottrine pitagoriche
Pitagora non ha lasciato opere scritte e ha imposto ai suoi discepoli
l’obbligo del segreto in merito agli insegnamenti ricevuti.
Ciò rende difficile ricostruire le sue dottrine, distinguendole
da elaborazioni successive.
I punti qualificanti del pitagorismo sono i seguenti:
Gli elementi fondamentali del pitagorismo
metempsicosi
trasmigrazione dell’anima dopo la morte in un’altra forma di
vita (animale o vegetale); implica la concezione del corpo
come tomba dell’anima e il vegetarianesimo
numero
principio ordinatore della realtà
armonia
cosmica
è la concezione secondo la quale l’universo è descrivibile
come una serie di rapporti numerici
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Eraclito
Eraclito di Efeso (540-470 a.C.) è l’ultimo dei filosofi ionici: la tradizione
biografica sottolinea lo sdegnoso isolamento in cui visse e
l’atteggiamento sdegnosamente polemico nei confronti dei concittadini
(i “dormienti”) e di grandi figure della cultura greca (Omero, Esiodo,
Pitagora…).
La sua opera (conservata in forma
frammentaria) doveva presentare tratti di
spiccata originalità:
 non si trattava di un’esposizione
sistematica, ma di una serie di aforismi;
 si caratterizzava per lo stile solenne e
concentrato, di difficile comprensione.
Eraclito
Favola, filosofia, scienza > Eraclito
Il pensiero di Eraclito
Il pensiero di Eraclito è originale e complesso, vicino a quello dei filosofi
ionici, ma orientato al superamento del materialismo nella ricerca
dell’arché e venato di probabili influenze orfiche (l’analisi della realtà per
coppie di elementi contrapposti).
I concetti chiave della filosofia di Eraclito
fuoco
il principio materiale da cui derivano gli elementi e il cosmo
logos
ragione comune a tutti gli esseri umani e legge che regola
l’universo
unità degli
opposti
ogni cosa è strettamente connessa con il suo contrario
panta rhei
il perenne fluire di tutto ciò che esiste, generato dalla tensione tra
gli opposti
Favola, filosofia, scienza > Il pensiero di Eraclito
Parmenide
Parmenide è da molti riconosciuto come il padre della metafisica
occidentale; a lui si deve la prima riflessione organica sul concetto di
“essere”, collegata alla teologia.
Nato a Elea intorno al 540 a.C., è autore di un poema in esametri,
Sulla natura.
Il poema di Parmenide Sulla natura
contenuti
 proemio: il viaggio celeste e l’incontro con Dike
 le due vie: quella della aletheie (verità) e quella delle doxai
(opinioni)
dottrine
 identità di realtà, parola e pensiero
 il non essere non può essere né pensato né detto
 l’essere è ingenerato, incorruttibile, eterno, immobile,
immutabile, uguale in tutte le sue parti, uno e finito, di forma
sferica
 contrapposizione tra mondo fenomenico e mondo intelligibile
Favola, filosofia, scienza > Parmenide
Empedocle
Di illustri natali, Empedocle (V secolo a.C.) partecipa alla vita politica
della sua città, Agrigento, ma rifiuta di divenirne tiranno.
I suoi molteplici interessi, il suo fascino e gli atteggiamenti ieratici
ne fanno una figura leggendaria. Compone un poema Sulla natura e
i Katharmoi.
A lui Aristotele attribuisce l’invenzione della retorica.
Gli elementi fondamentali del pensiero di Empedocle
i quattro elementi
o radici
fuoco, aria, terra, acqua: gli enti si originano dalla loro
mescolanza e separazione
Amore e Odio
le forze che determinano l’unione e la separazione degli
elementi
la cosmologia
ciclica
l’universo passa attraverso quattro fasi ricorrenti
lo Sfero
l’unità in cui si trovano tutte le cose quando prevale
l’Amore
Favola, filosofia, scienza > Empedocle
Anassagora
Con Anassagora, nato a Clazomene intorno al 500 a.C., la filosofia fa il
suo ingresso ad Atene (circa 463); ma proprio nella democratica Atene
assistiamo al primo processo intentato contro un filosofo:
Anassagora viene accusato di empietà.
Ecco gli aspetti più innovativi del suo pensiero, esposti in un trattato in
prosa ionica intitolato Sulla natura:
I concetti chiave del pensiero di Anassagora
semi
infiniti per numero, qualità e divisibili senza limitazione alcuna,
sono i costituenti degli enti
aggregazione/ sono i processi attraverso cui i semi si uniscono e si separano,
disgregazione determinando l’origine (nascita) e la fine (morte) degli enti
nous
forza divina, ma di natura materiale, che controlla i movimenti
dei semi
Favola, filosofia, scienza > Anassagora
Democrito
Democrito (nato ad Abdera in Tracia verso il 460 a.C.) è stato il
“banditore” dell’atomismo, inventato dal suo maestro Leucippo di Mileto:
in questo sistema si incontrano la filosofia naturale ionica (opposizione
pieno-vuoto) e l’ontologia eleatica (opposizione essere-non essere;
eternità e immutabilità dell’essere).
L’atomismo è definito dai seguenti concetti chiave:
La dottrina degli atomi
pieno/vuoto
i due concetti che stanno alla base della realtà
atomi
enti indivisibili (diversi per forma, ordine, posizione), si muovono
vorticosamente nel vuoto e determinano nascita e morte degli
enti attraverso i processi di aggregazione e disgregazione
anima
entità materiale, composta di atomi capaci di penetrare ovunque
sensazioni
modificazioni causate nei nostri organi di senso da effluvi di
atomi emanati dai corpi
Favola, filosofia, scienza > Democrito
La scienza
Parlare di scienza in età arcaica significa muoversi su un terreno ambiguo.
La scienza:
 non è ancora una disciplina autonoma (con l’eccezione della medicina);
 non esiste un termine che la designi (lo scienziato
è indicato come philòsophos, physikòs, sophistès).
La scienza greca delle origini presenta dunque importanti
differenze rispetto al concetto moderno di scienza,
in quanto:
 rientra nell’ambito della filosofia (se ne renderà
autonoma solo inetà ellenistica);
 non ha carattere professionale;
 ignora la verifica sperimentale, per l’inadeguato
livello di sviluppo tecnologico e per la preminenza
accordata alla speculazione teorica.
Favola, filosofia, scienza > La scienza
Atena, protettrice delle
arti e delle scienze
Ecateo: la Periegesi
Nel basso arcaismo si delineano le forme embrionali della ricerca storica e
dell’indagine geografica. È a Ecateo di Mileto (560-490 a.C.) che
dobbiamo l’inizio della riflessione critica sul passato (Genealogie)
e il primo tentativo di descrizione geo-etnografica (Periegesi).
 La Periegesi è un’opera in due libri che:
 commenta la carta dell’ecumene
realizzata da Ecateo;
 seguendo lo schema del periplo presenta
descrizioni geografiche, etnografiche e
thaumata (resoconti di eventi prodigiosi);
 fonde la speculazione naturalistica dei
filosofi ionici (la terra come disco
circondato dall’Oceano) e i dati raccolti
da navigatori e commercianti.
Favola, filosofia, scienza > Ecateo: la Periegesi
Dioniso
Ecateo: le Genealogie
Le Genealogie sono un’opera in quattro libri, che ricostruisce la
discendenza di dèi ed eroi, esponendo i racconti a essi relativi.
Ecateo può essere considerato un precursore della storiografia
non perché rifiuti il mito, ma perché indaga il mito stesso con lo stesso
approccio razionale con cui uno storico passerebbe al vaglio degli
avvenimenti reali.
Lo scopo che si propone è politico:
chiarire tutto ciò che nel patrimonio
mitologico potrebbe mettere in crisi
l’aristocrazia, che giustifica la
propria preminenza sociale
vantando la propria discendenza
da dèi ed eroi.
Scena di battaglia
Favola, filosofia, scienza > Ecateo: le Genealogie
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