Valutazione multidimensionale
degli utenti inseriti nel progetto
“Teatro e salute mentale”
Luigi Palestini
Francesco Romeo
Maria Augusta Nicoli
Introduzione


Il progetto che si sta realizzando con il supporto
dell’Amministrazione Regionale ed il coinvolgimento delle AUSL
del territorio vede l’attività teatrale come uno strumento per la
promozione del benessere individuale e sociale, una risorsa
capace di facilitare la costruzione di ponti per sviluppare
comunità, cultura e occasioni di formazione settoriale al lavoro.
Il teatro si pone come importante risorsa per le sue funzioni di:
 Terapia
 Riabilitazione-abilitazione
 Socializzazione
 Formazione
 Sensibilizzazione estetica
 Creazione di opportunità di professionalizzazione e di
benessere personale e sociale.
Il progetto
“Teatro e salute mentale”



Dicembre 2008: avvio del progetto regionale “Teatro e salute mentale”
(Theatre and mental health), che coinvolge i DSM di diverse Aziende
sanitarie della Regione Emilia-Romagna.
Progetto coordinato dall’Istituzione G.F.Minguzzi (Bologna), con il
supporto dell’AUSL Bologna LHT  gestione del team di lavoro
regionale e realizzazione di attività trasversali definite e pianificate con
tutti i DSM coinvolti nel progetto.
Obiettivi:




portare a sintesi, valorizzare e stabilizzare esperienze.
favorire continuità a processi in cui il coniugare la produzione artistica
e la salute mentale contrasti l’emarginazione sociale.
promuovere una migliore qualità della vita dei pazienti e dei loro
familiari.
favorire lo sviluppo di una nuova cultura dell’integrazione ed
emancipazione.
Valutazione multidimensionale
dell’attività teatrale

Dalla letteratura emerge che il modello più indicato per
la valutazione degli esiti dei trattamenti destinati a
pazienti con patologie psichiatriche gravi debba essere
basato su 3 principi metodologici:
1.
2.
3.
Multidimensionalità  gli esiti degli interventi devono essere
misurati rispetto a numerosi parametri, sia clinici che sociali.
Multiassialità  gli esiti degli interventi devono essere misurati
considerando i diversi punti di vista dei soggetti coinvolti nel
processo di cura (pazienti, staff, famiglia, amici…).
Longitudinalità  Valutazione degli esiti attraverso misurazioni
ripetute e protratte per periodi prolungati.
(Attkisson et al., 1992; Ruggeri & Tansella, 1995; Mechanic, 1996; Dickerson, 1997; Srebnik et al.,
1997; Ruggeri & Dall’Agnola, 2000)
Obiettivi
1.
2.
Determinare l’impatto sugli utenti della
partecipazione alle attività teatrali proposte,
attraverso l’utilizzo di una batteria di strumenti già
validati di valutazione multidimensionale e
multiassiale.
Coinvolgere principalmente gli operatori di
riferimento degli utenti collocando all’interno dei
CSM strumenti che permettano di raccogliere in
maniera sistematica ed universale informazioni in
grado di aumentare il livello di conoscenza dei
propri pazienti e di consentire una progettazione
mirata con questi stessi.
Strumento








Brief Psychiatric Rating Scale 4.0 – BPRS (Overall & Gorham,
1962; Overall & Klett, 1972; Lukoff et al., 1986; Overall, 1988;
Ventura et al., 1993)
Global Assessment of Functioning Scale – GAF (Endicott et al.,
1976; APA, 1994)
Disability Assessment Schedule-II – DAS (WHO, 1985; 1988)
Camberwell Assessment of Need 3.0 – CAN (Phelan et al., 1995)
EuroQol-5D (EuroQol Group’s, 1990)
Qualità percepita dei servizi per la Salute mentale (creata ad
hoc)
SESM (versione italiana della "Consumer constructed scale to
measure empowerment among users of mental health services” ;
Rogers et al., 1997; Straticò & Degli Esposti, 2002)
Dati personali dei pazienti (età, genere, anni di presa in carico,
trattamento farmacologico…)
Suddivisione
strumenti/operatori
Valutatore
Strumento
BPRS 4.0
Psichiatra o psicologo di riferimento dell'utente
GAF
Scheda Terapia
Referente attività teatrale (in contatto con gli utenti nel
DAS-II
corso delle attività: volontario, regista …)
Scheda Paziente
Infermiere/operatore di riferimento dell'utente
DAS-II
CAN-paziente
CAN-staff
EQ-5D
Autosomministrata dall'utente (Operatore del servizio
neutro/volontario in caso di necessità)
Qualità CSM
SESM
Un primo feedback degli
operatori



4 giornate di formazione rivolte agli operatori del Servizio,
gennaio/febbraio 2011 (una per ogni DSM coinvolto nel
progetto
Generale interesse per la valutazione e la valorizzazione delle
attività teatrali.
Aspetti critici:
 Percezione e paura di un sovraccarico di lavoro;
 Mancanza di strumenti di valutazione calati nello specifico
all’interno delle attività teatrali svolte dagli utenti;
 Difficoltà di correlare gli esiti emersi con la partecipazione
alle attività teatrali;
 Mancanza di un gruppo di controllo;
 Mancanza di una vera baseline (la prima rilevazione non
coincide con l’inizio della seconda annualità del ‘Progetto
regionale teatro e salute mentale’.
Partecipanti e procedura




La ricerca ha coinvolto 4 DSM in EmiliaRomagna (Modena, Parma, Imola e Forlì)
70 partecipanti (58.6% maschi, 41.4% femmine)
Range età 33-83 (M=48.3, sd=10.92)
Disegno a misure ripetute:
1.
2.
3.
Prima valutazione multidimensionale dei pazienti.
Partecipazione dei pazienti al progetto “Teatro e
salute mentale”.
Valutazione di follow-up a 6 mesi dalla
precedente.
Risultati preliminari


I risultati della prima valutazione indicano:
 Livello di psicopatologia moderato (BPRS)
 Alterazione del funzionamento globale moderata/grave
(GAF)
 Lieve disabilità nell’adeguatezza dei ruoli sociali (DAS) – gli
operatori sanitari la indicano come più grave rispetto agli
operatori teatrali
 Livello di empowerment medio (SESM)
 Qualità della vita percepita accettabile (EuroQOL)
 Numero medio/basso di bisogni presenti (CAN), per la
maggior parte soddisfatti – sia nella percezione dei pazienti,
sia in quella degli operatori.
Qualità percepita del CSM (effettuata alla seconda
rilevazione): soddisfazione molto elevata sia per le singole
componenti indagate (struttura e organizzazione, operatori,
cure ricevute, comunicazione con il CSM) sia in senso
generale.
Indici clinici e psicosociali
80,00
68,00
70,00
60,00
51,11
50,00
40,00
30,00
20,00
10,00
2,01
1,20
BPRS (1-5)
GAF (0-100) DAS - MH ops. DAS - Theatre
(0-5)
ops. (0-5)
0,75
2,33
0,00
SESM (1-4)
EuroQOL (0100)
Bisogni rilevati
7
5,9
6
5,12
5
4
3
1,94
2
1,59
1
0
pazienti
staff
CAN sodd
CAN insodd
Qualità della vita
EuroQOL mobilità
EuroQOL cura di sé
0,0
EuroQOL attività usuali
3,1
4,6
29,2
23,1
31,3
70,8
Nessun problema
Problema moderato
Problema grave
65,6
72,3
Nessun problema
Problema moderato
Problema grave
Nessun problema
Problema moderato
EuroQOL dolore/disagio
EuroQOL ansia/depressione
12,3
10,7
44,6
43,1
Nessun problema
38,5
50,8
Problema moderato
Problema grave
Nessun problema
Problema moderato
Problema grave
Problema grave
Valutazione qualità CSM
9
8,07
8
7
6
4,99
5,14
5,09
5,2
Struttura e
organizzazione (1-6)
Operatori (1-6)
Cure ricevute (1-6)
Comunicazione con il
CSM (1-6)
5
4
3
2
1
0
Qualità complessiva
(1-10)
Follow-up

Le analisi longitudinali hanno messo in luce risultati
promettenti:




Correlazione positiva e significativa tra tutti i momenti della
rilevazione: attendibilità test-retest accettabile.
Aumento significativo nell’alterazione del funzionamento globale,
che passa da severa a moderata – t(57)= -2.74, p=.008).
Diminuzione significativa della disabilità nell’adeguatezza dei ruoli
sociali, sia nella valutazione degli operatori di salute mentale –
t(56)=2.07, p=.043) sia in quella degli operatori teatrali – t(57)
2.64, p=.011).
Nessun peggioramento nella percezione di qualità della vita, nella
sintomatologia psichiatrica e nel livello di empowerment.
Risultati sul campione
generale
60
55,28
50,46
50
40
30
20
10
1,21
1
0,83
0,61
0
GAF
DAS - MH ops.
Baseline
Follow-up
DAS - Theatre ops.
Genere
60
55,34
50,51
55,18
50,36
50
40
30
20
10
1,19 0,87
1,23 1,19
0,84 0,59
0,81 0,65
0
GAF M
GAF F
DAS op. san. M DAS op. san. F
Baseline
Follow-up
DAS op. teatro DAS op. teatro F
M
Fascia di età
70
61,23
60
53,8
48,67
46,74
50
40
30
20
10
2,02 1,86
1,99 2,49
BPRS <= 50
BPRS > 50
1,08 0,85
1,35 1,17
0,65 0,4
1,02 0,85
0
GAF <= 50
GAF > 50
Baseline
DAS op. san. DAS op. san.
DAS op.
<= 50
> 50
teatro <= 50
Follow-up
DAS op.
teatro > 50
Anni di malattia
1,6
1,37
1,4
1,24
1,2
1,01
1
0,8
0,89
0,78
0,67
0,64
0,6
0,36
0,4
0,2
0
DAS op. san. <= 12
DAS op. san. > 12
Baseline
DAS op. teatro <= 12
Follow-up
DAS op. teatro > 12
Esperienza di attività teatrali
100
90
80
70
57,24
60
50,12
49,39
50
51,96
40
30
20
10
0
GAF prec. 2008
GAF dal 2008
Baseline
Follow-up
Tipo di partecipazione alle
attività
60
56,7
50,0750,93
50,58
50
40
30
20
10
1,07 0,97
1,25
1
0,49 0,39
0,93 0,68
0
GAF Solo lab
GAF Lab +
spett
DAS op. san.
Solo lab
Baseline
DAS op. san. DAS op. teatro DAS op. teatro
Lab + spett
Solo lab
Lab + spett
Follow-up
Presenza di volontari
60
50
54,71
54,96 55,96
46,68
40
30
20
10
1,29
0,91
0,3
0,26
0
GAF Assenti
GAF Presenti
Baseline
DAS op. teatro Assenti
Follow-up
DAS op. teatro
Presenti
Presenza di operatori dei
servizi
70
57,24
60
52
50
47,92
50,04
40
30
20
10
0,83 0,91
1,31 1,02
0,14 0,21
1,01 0,72
0
GAF Assenti
GAF Presenti
DAS op. san.
Assenti
Baseline
DAS op. san. DAS op. teatro DAS op. teatro
Presenti
Assenti
Presenti
Follow-up
Presenza di professionisti
teatrali
60
55,83
52,27
53
50,02
50
40
30
20
10
0,49
0,57
0,91
0,62
0
GAF Assenti
GAF Presenti
Baseline
DAS op. teatro Assenti
Follow-up
DAS op. teatro Presenti
Conclusioni


I partecipanti alle attività teatrali coinvolti nel progetto
sono utenti dei servizi in condizioni di moderata
disabilità.
Confronto tra la valutazione di disabilità sociale
riportata dagli operatori dei servizi sanitari e quella
degli operatori dei laboratori teatrali:



Il grado di inadeguatezza nei ruoli sociali è percepito come
più severo da parte degli operatori dei servizi sanitari  gli
operatori dei DSM tendono maggiormente a inquadrare i
partecipanti alle attività teatrali come “pazienti”
Sottostima delle potenzialità degli utenti dei servizi?
Dicotomia tra cura del paziente e reinserimento nella
società.
Conclusioni (2)






La partecipazione alle attività teatrali sembra avere un impatto
positivo sui pazienti coinvolti.
Miglioramento del funzionamento globale dell’individuo e della
disabilità sociale.
Laboratorio teatrale come “laboratorio sociale” – un ambiente
sociale limitato e protetto in cui la riabilitazione agisce
sull’individuo in sé e sull’individuo come parte di un gruppo.
Effetto di moderazione dovuto a variabili socio-demografiche e ad
aspetti strutturali dell’attività di riabilitazione.
Emerge un profilo di utenza che risponde in modo più positivo alla
riabilitazione teatrale:
 Sesso maschile
 Relativamente giovani
 Condizione psichiatrica meno cronicizzata
L’attività teatrale non può essere pensata come uno strumento
dall’impatto inequivocabilmente positivo.
Conclusioni (3)

Effetto positivo di moderazione di alcune caratteristiche strutturali dei
percorsi di riabilitazione:








Durata del coinvolgimento nelle attività teatrali
Grado di coinvolgimento nelle attività teatrali
Presenza di operatori sanitari
Presenza di professionisti teatrali non appartenenti ai servizi
Necessità di concentrarsi sulle politiche di programmazione dei
percorsi di riabilitazione
Inquadrare il laboratorio teatrale come momento “sociale” e non solo
di riabilitazione.
Allontanarsi da una visione strettamente sanitaria (paziente in cura)
per aprirsi a un approccio orientato al reinserimento nella società e al
rafforzamento delle capacità residue.
L’attività teatrale va sostenuta, ma anche (ri)pensata come strumento
parte di un ventaglio più ampio di possibilità – calibrato paziente per
paziente tenendo conto della sua storia personale, del grado di
disabilità e dei suoi bisogni.
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Valutazione multidimensionale degli utenti inseriti nel progetto