SCUOLA SCIENZA E TECNICA 2011/2012 Fisiologia Umana LABORATORIO ERBORISTICO NATURALISTICO Corso Base Acidi Grassi: molecole costituite da una catena di atomi di C con all'estremità un gruppo carbossilico (COOH) Acidi Nucleici: macromolecole contenenti informazione genetica - DNA, RNA Aminoacidi: molecole costituenti le Proteine. Formati da un C che lega un gruppo carbossilico (COOH), un gruppo amminico (NH2), un atomo di H, una catena laterale specifica per ogni aminoacido Anticodone: sequenza di 3 nucleotidi su tRNA Apparato del Golgi: organulo cellulare, completa la maturazione delle proteine sintetizzate nel Reticolo Endoplasmatico Atomo: più piccola parte di un elemento, costituito da un nucleo (protoni e neutroni) e da elettroni orbitanti attorno ad esso ATP: AdenosinTriFosfato, forma di energia utilizzabile dalla cellula Basi Azotate: una delle 5 basi che compongono i nucleotidi Batteri fotosintetici: producono ossigeno, aerobi, utilizzano la luce Batteri metanogeni: primi a comparire, producono gas metano, anaerobi Caloria: calore richiesto per aumentare di 1°C la temperatura di 1g di acqua Carboidrati (Zuccheri): macromolecole costituite da C, H, O a rapporto costante: 1:2:1 (C6H12O6), funzione di immagazzinare energia, prima fonte di energia pe l'uomo, costituiscono la parete cellulare nei vegetali Cariotipo: corredo cromosomico di una determinata specie Catalisi: processo in grado di abbassare l'energia di attivazione (modificazione di legami chimici per romperli più facilmente) Catalizzatori: molecole che diminuiscono l'energia di attivazione richiesta per iniziare una reazione chimica ed accelerano così la velocità della reazione stessa Catena Polipeptidica: sequenza di aminoacidi uniti da legami peptidici Cellule somatiche: cellule del corpo. Centrioli: organulo cellulare costituito da microtubuli. Presenti in coppie, organizzano le fibre del fuso Centromero: punto centrale del comosoma. Tiene uniti i due cromatidi fratelli Ciclo cellulare: processo di riproduzione della cellula. 5 fasi: G1, S, G2, M, C Ciclo dell'Acido Citrico (Ciclo di Krebs): insieme di processi che producono grande quantità di energia (prodotti della glicolisi, per grassi, per proteine) Citoscheletro: "organulo" cellulare, mantiene la forma della cellula, resistenza a tensione e compressione, microtubuli, microfilmanti, filamenti intermedi Citosol: sostanza gelatinosa all'interno della cellula (insieme agli organuli che vi sono immersi forma il citoplasma) Codone: sequenza di 3 nucleotidi su mRNA Coenzimi: molecole non proteiche che aiutano l'attività degli enzimi (NAD e FAD per trasporto di elettroni) Corredo Aploide: corredo genetico contenente 1 copia di ciascun cromosoma Corredo Diploide: corredo genetico contenente 2 copie di ciascun cromosoma Cromatina: struttura formata da DNA, istoni e proteine non istoniche Cromosomi: forma spiralizzata del DNA all'interno della cellula Crossing Over: scambio di materiale genetico tra i cromatidi fratelli di cromosomi omologhi durante la profase I (Meiosi) Diffusione facilitata: trasporto di molecole attraverso la membrana plasmatica grazie ad appositi canali Diffusione secondo gradiente di concentrazione: passaggio di molecole da una zona a concentrazione maggiore ad una zona a concentrazione minore Diffusione: passaggio di molecole DNA: acido desossiribonucleico composto da un gruppo fosfato, uno zucchero a 5C (desossiribosio), una base azotata Elemento: struttura chimica costituita da due o più atomi aventi lo stesso numero atomico Elettroni: particele subatomiche orbitanti attorno al nucleo Endocitosi: passaggio di materiale dall'interno all'esterno della cellula Energia cinetica: energia di movimento, attiva Energia di attivazione: energia necessaria per iniziare una reazione Energia libera: energia utilizzata dalla cellula per compiere un lavoro Energia potenziale: energia immagazzinata, non usata per compiere "attivamente" il lavoro ma ci da la possibilità di compierlo quando ci fa più comodo Energia: capacità di compiere un lavoro Enzimi: proteine che abbassano l'energia di attivazione di una reazione (catalizzatori) Eucarioti: più complessi rispetto ai procarioti, nucleo, compartimentazione interna delimitata da membrane Fagocitosi: passaggio di materiale solido dall'esterno all'interno della cellula Pinocitosi: passaggio di materiale liquido dall'esterno all'interno della cellula Esocitosi: passaggio di materiale dell'interno della cellula all'esterno Fenotipo: insieme delle caratteristiche osservabili di un individuo. "Come appaio" Fibre del fuso: fibre a struttura microtubulare che intervengono nella separazione dei cromosomi (Meiosi e Mitosi) Fosfolipidi: lipidi associati ad un gruppo fosfato (PO4) Gamete: cellula sessuale - maschile (spermatozoo) o femminile (cellula uovo) - che, a seguito della fecondazione, può dare origine ad una nuova cellula (zigote) da cui si sviluppa l'individuo. Ha corredo genetico aploide Gene: segmento di DNA contenente informazioni genetiche Genoma (patrimonio genetico): insieme dei geni di un organismoi Genotipo: insieme dei caratteri ereditari (geni) di un individuo. "Come sono fatto" Giunzioni cellulari: strutture che consentono connessioni fisiche tra le cellule (G. adesive - desmosomi; GAP: canali aperti che uniscono due cellule; G. occludenti) Glicerolo: molecola costituente i trigliceridi costituita da 3 atomi di C ciascuno dei quali lega un gruppo ossidrilico (OH) Glicolipidi: lipidi associati ad uno zucchero Glicolisi: insieme di processi che producono energia a partire dal glucosio Gruppo Aminico: NH2 Gruppo Carbonilico: CO Gruppo Carbossilico: COOH Gruppo Fosfato: PO4 Gruppo Ossidrilico: OH Istoni: proteine su cui si avvolge il DNA Kilocaloria (Kcal): unità di misura del calore, 1 Kcal=1000 cal Legami chimici: insieme delle forze che tengono uniti due o più atomi tra loro Lipidi (Grassi): macromolecole costituite da C, H, O, insolubili in acqua ma solubili in olio. Funzione energetica, protettiva, isolamento contro il freddo, costituiscono membrane cellulari Lisosomi: organuli cellulari, sistema digestivo della cellula Macromolecola: struttura formata da più molecole (carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici) Meiosi: processo di riproduzione delle cellule sessuali Membrana Plasmatica: struttura di rivestimento della cellula eucariotie, composta da un doppio strato fosfolipidico, protezione cellulare e scambio con l'ambiente esterno Metabolismo: insieme delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono in un organismo Mitocondri: organuli cellulari, contengono DNA, intervengono nella sintesi delle proteine e nella produzione di ATP e nella produzione di calore Mitosi: processo di riproduzione delle cellule somatiche. All'interno del Ciclo Celulare. 4 fasi: Profase, Metafase, Anafase e Telofase Molecola: struttura formata da almeno due atomi uniti tra loro (H2O) Neutroni: particelle subatomiche costituenti il nucleo Nucleo: organulo cellulare, solo negli eucarioti, rivestito da membrana nucleare in continuità con il RER, contiene acidi nucleici (DNA e RNA), trascrizione RNA, duplicazione DNA, cromatina Nucleolo: organulo cellulare, all'interno del nucleo interviene nella produzione rRNA Numero atomico: numero di protoni contenuto in un atomo Ossidazione: perdita di un elettrone Perossisomi: organuli cellulari, utilizzo ossigeno, detossificazione sostanze dannose, degradazione acidi grassi Pirimidine: basi azotate a singolo anello aromatico costituenti il DNA e RNA (Citosina e Timina, Uracile) Procarioti: mancanza di nucleo, struttura semplice, no compartimenti interni, no strutture di supporto del citoplasma Proteine: macromolecole costituite da C, H, O, N. Formate dall'unione di aminoacidi. Funzioni: strutturale (collagene, cheratina). metabolica (lisosomi), trasporto (Emoglobina), immagazzinamento (Ferritina) Protoni: particelle subatomiche costituenti il nucleo Purine: basi azotate a doppio anello aromatico costituenti il DNA e RNA (Adenina e Guanina) Replicazione del DNA: copia dei due filamenti complementari della doppia elica in due filamenti di nuova sintesi. Replicazione semiconservativa Respirazione cellulare: ossidazione di molecole di cibo per ottenere energia Reticolo endoplasmatico: organulo cellulare, rete di membrane unita alla membrana nucleare (RER: con ribosomi - glicosilazione; REL: no ribosomi - detossificazione: etanolo, farmaci liposolubili) Riduzione: acquisto di un elettrone RNA messaggero: copia di un segmento di DNA. Porta con sè informazioni genetiche RNA ribosomiale: prepara, nel ribosoma, il sito in cui verrà sintetizzata la proteina RNA transfer: attacca aminoacidi alla catena polipeptidica nascente RNA: acido ribonucleico composto da un gruppo forato, uno zucchero a 5C (ribosio), una base azotata. 3 tipi di RNA Sintesi: produzione Sito: luogo, posto Substrato: molecola cu cui agisce un enzima (modificazione dei legami) Termodinamica, Prima Legge: l'energia non può essere creata o distrutta ma solo trasformata Termodinamica, Seconda Legge: nell'universo il disordine è in costante aumento, conversione dell'energia in forme meno organizzate Termodinamica: studio dell'energia, 2 leggi Traduzione: processo in cui l'informazione presente nel mRNA viene trasformata in una proteina Trascrizione: processo in cui un segmento di DNA viene copiato in mRNA (fecondazione) Trasporto attivo: trasporto di molecole attraverso la membrana plasmatica indipendente dalla concentrazione delle molecole stesse. Richiede dispendio energetico Trigliceridi: lipidi costituiti da glicerolo e acidi grassi Zigote: cellula ottenuta dalla fusione due due gameti ISTOLOGIA Disciplina che studia i tessuti animali e vegetali TESSUTI Brachet: Tessuto un’insieme di cellule (uguali o diverse) che concorrono allo svolgimento di un funzione comune TESSUTI • Un insieme di tessuti forma un organo • Un insieme di organi forma un apparato • Un insieme di apparati forma un sistema TESSUTI Come si studiano i tessuti? Osservare al microscopio un campione di tessuto: Prelievo del campione Fissazione: per impedirne l’alterazione Indurimento: inclusione in paraffina o in resina Taglio: (microtomia) per ottenere “fette” osservabili al microscopio Colorazione: per osservarne forma, struttura e per avere informazioni sulla composizione TESSUTI Nel nostro corpo abbiamo 4 differenti tipi di tessuto mettendo insieme i quali è possibile costruire tutti gli organi del nostro corpo TESSUTI • Tessuto EPITELIALE • Tessuto CONNETTIVO • Tessuto MUSCOLARE • Tessuto NERVOSO TESSUTI Tessuto EPITELIALE Tessuto costituito da cellule unite a stretto contatto senza che tra l’una e l’altra si interponga sostanza intercellulare. Le cellule siano unite tra loro da giunzioni intercellulari specializzate TESSUTI Tessuto CONNETTIVO Cellule separate le une dalle altre tramite l’interposizione di sostanza intercellulare TESSUTI Tessuto MUSCOLARE Formato da elementi allungati capaci di contrarsi attivamente ed esercitare un lavoro TESSUTI Tessuto NERVOSO Cellule dotate di prolungamenti in contatto tra loro o con altri tipi di cellule di tessuti diversi. Permette al corpo di relazionarsi con l’ambiente esterno tramite la ricezione, la trasmissione e la elaborazioni di stimoli provenienti dall’interno o dall’esterno TESSUTO EPITELIALE TESSUTO EPITELIALE TESSUTO EPITELIALE 3 tipi di Tessuto Epiteliale • Tessuto epiteliale di rivestimento. • Tessuto epiteliale ghiandolare. • Tessuto epiteliale sensoriale TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE DI RIVESTIMENTO Insieme di cellule a stretto contatto le une con le altre e aggregate a rivestire la superficie esterna del nostro corpo o le cavità interne TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Privo di vasi sanguigni Oltre a rivestire un tessuto ne stanno a diretto contatto per il nutrimento che arriva dai vasi del tessuto sottostante Costituiti da cellule polarizzate (parte basale o prossimale - verso la lamina basale sottostante - ed una parte apicale o distale verso la superficie libera dell'epitelio) TESSUTO EPITELIALE • Membrana (lamina) basale Struttura presente alla base delle cellule del tessuto epiteliale Si trova dove le cellule sono in contatto con il connettivo (epiteli, endoteli, cellule muscolari, adipose, …) Rappresenta una barriera che regola lo scambio di macromolecole fra i tessuti connettivi e gli altri tessuti. TESSUTO EPITELIALE TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Criteri di classificazione 1. Forma delle cellule che costituiscono l’epitelio 2. Numero di strati cellulari da cui è formato l’epitelio 3. Specializzazione della superficie libera TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Forma delle cellule Epitelio pavimentoso: cellule piatte TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Epitelio cubico: cellule con stesse dimensioni in altezza, larghezza e profondità - quadrate TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Epitelio cilindrico: cellule sviluppate soprattutto in altezza (rettangolari) TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Numero di strati cellulari Semplice (monostratificato): un solo strato di cellule TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Composti (pluristratificati): più strati di cellule. Per classificarli si considera la forma degli strati superficiali TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Specializzazione della superficie libera Ciglia Microvilli Stereociglia TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Pavimentoso Semplice Un’unica fila di cellule piatte Riveste superfici non sottoposte a particolari stress meccanici Si lascia facilmente attraversare da numerose sostanze: filtrazione (capsula di Bowman) o la diffusione (alveoli) Rene, Alveoli, Timpano TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Mesotelio: cellule piatte, grandi che rivestono le cavità interne del corpo (pleura, pericardio, peritoneo) Endotelio:rivestimento interno di vene ed arterie, vasi linfatici e cavità cardiache TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Cubico Semplice Singolo strato di cellule quadrate Tiroide, dotti escretori di molte ghiandole, nel cristallino e nella retina TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Cilindrico Semplice Unico strato di cellule rettangolari Intestino tenue (villi intestinali), mucosa dell'ovidotto, piccoli bronchi, alcune aree dell'utero TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Epitelio Composto (Pluristratificato) Costituito da più strati di cellule La tipologia è definita dalla forma delle cellule dello strato più superficiale La forma delle cellule è diversa nei vari strati dell'epitelio Generalmente le cellule dello strato basale, a contatto con la lamina basale, sono cubiche TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Pavimentoso Composto Le cellule più vicine alla superficie libera, hanno forma appiattita Non cheratinizzato (non corneificato) – cornea, cavità orale, esofago, faringe Cheratinizzato (corneificato) - epidermide TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Struttura Epitelio Pavimentoso Composto Cheratinizzato (epidermide) 5 strati (uomo: 30 m e 1,5-2 mm) : Corneo Lucido Granuloso Spinoso Basale TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO A partire dal sottostante derma si susseguono: A strato basale B strato spinoso C strato granuloso D strato lucido E strato corneo o desquamante TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Riveste la superficie esterna del nostro corpo, la cavità orale e la mucosa masticatoria (gengive e papille interdentali, mucosa della lingua, mucosa del palato duro) • Due prerogative: conferisce alla lamina epiteliale di rivestimento una notevole resistenza meccanica agli insulti che possono provenire dall’ambiente esterno o interno impermeabilizza, come epidermide, la superficie esterna del nostro organismo per impedire il passaggio indiscriminato di sostanze dall’esterno verso l’interno e viceversa TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Strato basale Su di esso poggiano tutti gli altri strati Cellule poco differenziate, produzione di precheratina (proteine del citoscheletro ) Le sue cellule danno origine alle cellule degli strati sovrastanti Le cellule (unite da desmosomi) presentano piccoli prolungamenti verso il connettivo sottostante, che fissano meglio la cellula alla membrana basale e aumentano la superficie assorbente a contatto del connettivo dove si trovano i capillari sanguigni TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Strato Spinoso formato da 2-3 ordini di cellule Due cellule figlie derivano dalla divisione di una cellula dello strato basale Una conserva i caratteri di cellula staminale e rimane nello strato basale L’altra si sposta verso lo strato spinoso acquisendone i caratteri distintivi (forma poliedrica, leggermente appiattita dotata di brevi prolungamenti, o spine) TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Strato Granuloso Costituito da 2-6 ordini di cellule derivate dalla migrazione dallo stato spinoso sottostante Cellule appiattite, allungate Citoplasma contiene granuli di cheratoialina Nucleo: segni di degenerazione TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Strato Lucido Può mancare quando l’epidermide è sottile Sovrapposto allo strato granuloso Appare come un’esile linea omogenea formata da uno o più ordini di cellule estremamente appiattite e allungate Formato da cheratinociti ripieni di cheratina e strettamente adesi tra di loro Cellule prive di nucleo ed organuli TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Strato Corneo Pochi ordini di cellule fino a qualche centinaio, a seconda del suo spessore Le cellule dello strato granuloso e dello strato lucido si sono progressivamente modificate in elementi lamellari estremamente appiattiti, completamente cheratinizzati e contenenti solo una bassissima percentuale di acqua Le cellule (lamelle) non contengono nucleo né organuli cellulari, ma solo filamenti impacchettati di cheratina TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Il processo di citomorfosi cornea richiede circa quindici giorni per compiersi nella sua interezza • In certi casi, quando il processo è alterato, si può avere la disgiunzione non di singole squame ma di lembi di corneo disgiunto che danno origine a quell’inestetismo conosciuto come forfora TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Struttura Epitelio Pavimentoso Composto NON Cheratinizzato Strato basale e spinoso Strato superficiale: la cellula perde progressivamente i desmosomi e si distacca, desquama Pur differenziandosi, la cellula mantiene comunque le caratteristiche proprie di una cellula, ed in particolare il nucleo, fino agli strati più alti TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Mucosa orale non masticatoria (parte interna delle guance, il vestibolo fino al margine gengivale, la parte interna della cavità orale - dalle gengive fino alla parte inferiore della lingua, gran parte del palato molle, gran parte della faringe) TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Cubico Pluristratificato Le cellule più vicine alla superficie libera, hanno forma cubica TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Cilindrico Pluristratificato Le cellule più vicine alla superficie libera, hanno forma a colonna(epididimo) TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Epitelio Pseudostratificato Sembra ci siano più strati cellulari ma: I nuclei appaiono ad altezze diverse, in realtà c'è un unico strato cellulare, perché tutte le cellule sono a contatto con la lamina basale ma solo alcune raggiungono la superficie libera La forma delle cellule è varia (allungata) Vescica, cavità paranasali, terminazioni vie respiratorie (bronchioli), tromba di Eustachio, vie genitali maschili (epididimo, uretra, dotto deferente) TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO TESUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Specializzazioni Ciglia Stereociglia Microvilli TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Ciglia Strutture mobili, relativamente lunghe Distinguibili dai microvilli per la presenza, alla loro base, dei corpuscoli basali (blefaroplasti - linea intensamente colorata) Superficie dell'epitelio respiratorio e di quello dell'apparato riproduttivo femminil. TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Ep. Cilindrico semplice ciliato TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Stereociglia Microvilli molto lunghi Non mobili Epitelio dell'epididimo e dell'orecchio interno TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Ep. Cilindrico pseudostratificato di epididimo TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO • Microvilli Estroflessioni digitiformi sottili e corte della membrana plasmatica Non mobili Particolarmente fitti e ordinati al microscopio ottico si osserva un orletto; l'orletto striato è caratteristico dei villi intestinali, mentre l'orletto a spazzola è caratteristico delle cellule epiteliali dei tubuli renali. TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Rene TESSUTO EPITELIALE di RIVESTIMENTO Orletto striato villi intestinali. OS: orletto a spazzola; N: nuclei; E: enterocita; lc: lacunoma; c: condrioma TESSUTO GHIANDOLARE EPITELIO GHIANDOLARE Cellule unite le une alle altre senza interposizione di sostanza intercellulare Cellule che si specializzano per produrre determinate sostanze che vengono poi liberate all’esterno e che, grazie a vari meccanismi, raggiungono la sede dove svolgono la loro funzione che può essere in prossimità della sede di produzione o a grande distanza da essa TESSUTO GHIANDOLARE • Epitelio Ghiandolare Esocrino • Epitelio Ghiandolare endocrino Funzione delle ghiandole:rilascio di sostanze sintetizzate dalle cellule stesse (secreti) che svolgono una varietà di funzioni biologiche nell’organismo (secrezione) TESSUTO GHIANDOLARE TESSUTO GHIANDOLARE TESSUTO GHIANDOLARE EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO • Secrezioni riversate all’interno di un organo cavo comunicante con l’esterno (tramite un condotto chiamato dotto escretore) • Secrezioni riversate direttamente all’esterno dell’organismo TESSUTO GHIANDOLARE • Ghiandole che agiscono localmente TESSUTO GHIANDOLARE EPITELIO GHIANDOLARE ENDOCRINO La sostanza prodotta (ormone) può essere riversata nel sangue o nel liquido interstiziale Nel primo caso l’ ormone agisce su cellule situate anche a grande distanza (secrezione endocrina) Nel secondo caso l’ormone agirà sulle cellule vicine (secrezione paracrina) o sugli stessi elementi che l’hanno prodotta (secrezione autocrina) TESSUTO GHIANDOLARE Per cui la differenza fra tessuto ghiandolare esocrino ed endocrino è determinata da: Presenza di dotti escretori nel primo caso e dall’assenza di questi nel secondo Destinazione del secreto che è la superficie libera di un tessuto epiteliale di rivestimento nel primo caso ed il sangue o il fluido interstiziale nel secondo EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO 3 tipi: 1. Ghiandole esocrine unicellulari (cellule caliciformi) 2. Superfici secernenti 3. Ghiandole esocrine propriamente dette EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO • Ghiandole Esocrine Unicellulari Una sola cellula tra le cellule di epitelio di rivestimento e direttamente affacciata sulla superficie libera di tale epitelio. La sua morfologia vale il nome di cellula caliciforme EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Localizzazione: Epitelio cilindrico semplice della parete intestinale Epitelio cilindrico semplice ciliato della tuba uterina Epitelio pseudostratificato o cilindrico composto che riveste le vie respiratorie EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Funzioni: Produzione di mucinogeno: sostanza composta soprattutto di glicoproteine. A livello della porzione terminale della ghiandola (stoma) il mucinogeno lega grandi quantità di acqua trasformandosi in muco Intestino: il muco è fluido e favorisce il processo di peristalsi Vie respiratorie è vischioso per catturare le particelle sospese nell’aria inspirata in modo da consentire la loro espulsione tramite il movimento delle ciglia vibratili Tuba uterina il muco ha funzione trofica: viene utilizzato dalla cellula uovo durante il suo tragitto lungo le tube uterine per nutrirsi EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO • Superfici Secernenti Misto tra un epitelio ghiandolare ed un epitelio di rivestimento perché costituite da una lamina di cellule ghiandolari EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Localizzazione: Epitelio che riveste la cavità dello stomaco. L’epitelio della mucosa gastrica potrebbe essere classificato come un epitelio cilindrico semplice ma le cellule di questo epitelio presentano una teca piena di mucinogeno : è quindi come se tante ghiandole unicellulari si riunissero a formare una lamina epiteliale in cui ogni cellula riversa alla superficie libera una certa quantità di mucinogeno che idratandosi diviene muco EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Funzioni: Barriera virtualmente non superabile dai succhi gastrici i quali cosi limitano la loro azione digestiva al contenuto dello stomaco. Si può avere un assottigliamento o addirittura la scomparsa di questa superficie di muco: gli enzimi digestivi e l’acido gastrico possono digerire le cellule dello stomaco e formare una cavità nella parete dello stomaco (ulcera) EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO • Ghiandole Esocrine Propriamente Dette Costituite da un insieme di cellule che formano una struttura ben visibile microscopicamente e talvolta macroscopicamente Diversi criteri di classificazione: EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO 1. Localizzazione: Ghiandole intramurali (piccole): all’interno della parete di un organo o vicino all’epitelio di origine Ghiandole extramurali (grandi): distanti dall’epitelio di origine (lontano dalla parete dell’organo) – ghiandole salivari maggiori, pancreas... EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO 2. Forma dell’unità di secrezione della ghiandola (Adenomero): Acinose: adenomero forma sferica, lume occupato da cellule ghiandolari EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Tubulari: adenomero forma cilindrica chiuso ad un’estremità, le cellule ghiandolari delimitano un lume ben visibile che si unisce al dotto escretore EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Alveolari: adenomero sferico (più grande di quello delle gh. acinose), lume ben evidente nel quale le cellule ghiandolari riversano il loro secreto, lume in continuità con il dotto escretore EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Utricolari: uguali alle alveolari ma la parete del lume è anfrattuosa perché cellule ghiandolari si portano al suo interno EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO 3. Struttura dei dotti escretori Semplici: ogni adenomero ha il proprio dotto (gh. salivari, sudoripare) EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Ramificate: più adenomeri sfruttano un unico dotto (gh. salivari minori, prostata) EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Composte: a livello della superficie sbocca un singolo grande dotto che si ramifica in tanti dotti più piccoli che andranno a connettersi i singoli adenomeri EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO 4. Natura del secreto prodotto Proteico (sieroso): colore simile al siero del latte per presenza di proteine (parotide) Glicoproteico (muco): cellule caliciformi ed epitelio secernente Misto: proteico + glicoproteico (sottomandibolari e sottolinguali) Idrosalino: acqua e ioni disciolti (sudore: acqua + sodio e cloro; succo gastrico: acqua + idrogeno e cloro) Lipidico: sebacee (trigliceridi) EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO • Modalità con cui le cellule producono il secreto Ghiandole Olocrine Ghiandole Apocrine Ghiandole Merocrine EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Ghiandole Olocrine: (holos = tutto) l’intera cellula dopo aver accumulato il secreto è eliminata, costituendo essa stessa il secreto (ghiandole sebacee della cute). EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Ghiandole Apocrine: il citoplasma apicale degli elementi secernenti viene eliminato assieme al prodotto di secrezione che contiene (ghiandola mammaria) EPITELIO GHIANDOLARE ESOCRINO Ghiandole Merocrine: solo il prodotto viene riversato all’esterno e la cellula secernente rimane integra EPITELIO GHIANDOLARE ENDOCRINO Le ghiandole endocrine non possedere dotti escretori in quanto riversano il loro prodotto (ormoni), direttamente nel circolo ematico. Gli ormoni in questo modo raggiungano il loro organo bersaglio ed hanno la capacità di regolarne il metabolismo. Queste molecole possono appartenere alle seguenti categorie: oligopeptidi, polipeptidi, proteine, glicoproteine, steroidi, amine biogene o catecolamine