Marco Onado
Gruppi bancari e asset management:
governance, controlli interni, conflitti d’interesse
Università di Verona 23 giugno 2008
Agenda
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L’industria del risparmio gestito: problemi
strutturali e specificità italiane
La struttura proprietaria dei fondi comuni italiani:
il dibattito in corso e il confronto con la
situazione europea
Conflitti di interesse e soluzioni di corporate
governance
Possibili sviluppi
1
I due problemi di fondo dell’industria del
risparmio gestito
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Quale strategia in uno scenario di bassi tassi di
interesse e di premi al rischio sui titoli azionari
presumibilmente più bassi rispetto agli anni
Novanta?
Vi sono adeguate capacità di valutare la
rischiosità effettiva di titoli molto complessi?
2
La crescita rallenta a livello mondiale?
3
La vittoria della gestione passiva?
4
C’è chi cresce
nonostante tutto
Aumento medio
annuo dal 2001
al 2006
5
Le top 20
I grandi player
internazionali
hanno dimensioni
incomparabilmente
più grandi delle
nostre
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Il vecchio problema dell’alfa
7
Il perfido “The Economist”
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Imagine a business in which other people hand
you their money to look after and pay you
handsomely for doing so.
Even better, your fees go up every year, even if
you are hopeless at the job.
It sounds perfect.
That business exists. It is called fund
management.
8
La fuga dai fondi italiani
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- 40 miliardi nel 2006
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- 50 miliardi nel 2007
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Patrimonio gestito al 31.12.07 323 miliardi
9
Le attività finanziarie delle famiglie italiane
crescono a ritmi elevati (doppio del pil rispetto
1995)
10
Italia terra del non gestito
11
Il mercato finanziario fa bene alla crescita
12
Draghi
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2007 “la riduzione del conflitto di interessi insito nell’intreccio
azionario con banche e assicurazioni, la concentrazione degli
asset managers sono vitali per la crescita del settore. [...]
Architettura aperta, netta separazione societaria, finanche nella
proprietà, sono di beneficio per gli azionisti delle banche, per i
clienti dei fondi”.
“l’autonomia delle società di gestione dalle banche favorisce
l’adozione di strategie di sviluppo, sorrette dai necessari
investimenti; mette i centri di produzione in condizione di
crescere, anche con operazioni di aggregazione, e di proporsi con
successo al di fuori delle reti di gruppo […]. La presenza di una
maggioranza di consiglieri indipendenti negli organi decisionali
può rappresentare l’inizio di questo percorso”.
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Due problemi fondamentali
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Siamo così diversi dal resto d’Europa?
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Il problema è la struttura proprietaria)
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La struttura distributiva in Europa (Oxera
2006)
15
La retrocessione di commissioni secondo
Oxera (in percentuale commissione di
gestione)
16
La retrocessione di commissioni secondo
Oxera (in percentuale AUM)
17
Conferma ZEW/OEE
18
Il TER cresce dal 2001 al 2005
19
La matrice Messori
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Occorre tenere distinta la struttura proprietaria
delle Sgr dal grado di integrazione fra produzione
dei servizi del risparmio gestito e loro
distribuzione.
Pur essendo spesso legati, i due aspetti possono
infatti combinarsi in modi diversi.
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Non tutte le SGR a controllo assoluto sono
uguali
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Il controllo proprietario delle Sgr da parte di
gruppi bancari (o assicurativi) non sfocia
necessariamente in una piena integrazione fra
produzione e distribuzione;
Alcune Sgr ‘bancarie’ fruiscono in via esclusiva o
quasi esclusiva del canale distributivo del loro
controllante,
Altre Sgr con un analogo assetto proprietario
collocano i loro prodotti presso i risparmiatori
mediante piattaforme distributive relativamente
aperte.
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La prova contraria: SGR indipendenti con
piattaforme chiuse
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D’altro canto, Sgr con strutture proprietarie
indipendenti dal controllo bancario o strutture a
proprietà diffusa non utilizzano necessariamente
piattaforme distributive aperte.
Per esempio, una delle pochissime Sgr italiane
(indirettamente) quotate e non controllate da
gruppi bancari utilizza un proprio canale
esclusivo e poggia, quindi, su una piena
integrazione fra produzione e distribuzione;
Un’altra Sgr di questo esiguo sottoinsieme ha un
modello simile ancorché con piattaforme
distributive che hanno incominciato ad aprirsi.
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Le combinazioni possibili
Struttura proprietaria
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Controllata da un unico
gruppo
Controllata da più
soggetti (banche o
assicurazioni)
Public company
Forma distributiva
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Piattaforma chiusa
Piattaforma chiusa ma
senza forme di
esclusiva
Piattaforma aperta
23
Lo scenario previsto da Assogestioni
cinquecategorie di cui due quotate
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Poche Sgr di grandi dimensioni e con un’ampia
gamma di prodotti, quotate in mercati
regolamentati e controllate – con elevata
probabilità - da uno o più gruppi bancari oppure
da una o più compagnie di assicurazione ma con
piattaforme distributive semi-aperte;
Un insieme di Sgr quotate e di dimensione mediogrande e media, definite da un diverso ma
significativo grado di specializzazione e da
strutture proprietarie indipendenti ma compatibili
con piattaforme distributive sia chiuse che
aperte;
24
Lo scenario Assogestioni: il mondo delle
SGR non quotate
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Sgr non quotate e di dimensione medio-piccola e piccola, definite
da un forte grado di specializzazione e da strutture proprietarie
indipendenti compatibili con piattaforme distributive sia chiuse
che aperte;
Sgr non quotate, a proprietà ancora pienamente bancaria o
assicurativa, operanti con piattaforme semi-aperte e con efficaci
disegni regolamentari di incentivo per il controllo degli effetti di
rischio morale e di selezione avversa
Sgr non quotate, a proprietà ancora pienamente bancaria o
assicurativa, operanti con piattaforme chiuse ma esposte alla
concorrenza di altre piattaforme (così da controllare gli effetti di
selezione avversa) e con rigidi presidi di governance per il
controllo dei conflitti di interesse nei confronti dei risparmiatori
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Lo studio Oxera per la Commissione
europea
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Identifica sei modelli di business
Asset manager parte di grandi gruppi
Banche private
Asset manager indipendnti
Boutiques indipendenti
Fornitori universali di servizi di back office
Indipendent financial advisers (IFA e multi-tied
financial adviser (MTFA)
26
Il ruolo della corporate governance delle
SGR
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Indipendenti nelle “SGR” americane fin dal 1935
La Sec ha combattuto (e perso) battaglia per avere
75 per cento indipendenti e presidente
indipendenti. Compromesso su maggioranza
Ma la struttura americana è diversa: gli
indipendenti sono tecnicamente trustees e
agiscono nell’interesse esclusivo degli investitori
(possono far gestire il fondo da un altro per
abbassare la commissione di gestione)
Europa ha scelto la strada della società con le
conseguenze relative sui doveri degli
amministratori
27
Il ruolo dei consiglieri indipendenti nelle
SGR europee
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Risolvere al meglio i conflitti di interesse
 Controparti di negoziazione
 Banca depositaria
 Titoli in portafoglio
Qualità dei controlli interni
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Perché scarso riconoscimento generale (a
cominciare da Draghi)?
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Il problema si è posto in Italia con ritardo rispetto
ad altri paesi
Il protocollo Assogestioni era già il frutto di
qualche compromesso
Il protocollo è stato applicato da pochi con
decisione
Qualcuno lo ha applicato inizialmente e poi lo ha
scordato per strada
Come per gli indipendenti nelle società quotate:
più scetticismo che altrove, ma è una soluzione
necessaria. Nessuno ha mai pensato fosse
29
sufficiente
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