Progetto Powerpoint 2008
“CAMPIONO
O NON CAMPIONO…
ERGO: DISTRUGGO”
Utilità e compatibilità
delle osservazioni
e dei campionamenti da fare
in grotta e in sorgente:
che dati estrarre dal sistema?
a cura di Paolo Forti
Da Aldrovandi, Musaeum Metallicum (1648)
GROTTE E RICERCA
Le grotte possiedono
peculiari caratteristiche:
- ambiente molto stabile, che si conserva
per un periodo di tempo molto lungo;
- con bassa o bassissima energia
(fisica, chimica e biologica).
Pertanto conservano tutto quello
che vi si raccoglie dentro.
Per questi motivi negli ultimi 20-30 anni
le grotte si sono dimostrate essere
lo strumento più potente
Il pendolo gravitazionale della Grotta Gigante,
Carso Triestino, Italia (foto Arch. CGEB)
per effettuare ricerche in molte discipline.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
DISCIPLINE
CAMPI DI INTERESSE
Archeologia
Reperti, pitture rupestri, graffiti
Biologia
Strategie di adattamento, microbiologia, ambienti chemioautotrofici
Fisica
Meteorologia, climatologia
Ingegneria
Grandi vuoti, giacimenti petroliferi, grotte turistiche
Medicina
Speleoterapia, psicologia, psichiatria
Geologia
Geomorfologia
Carsismo, speleogenesi, ricostruzioni paleoambientali
Geochimica
Isotopi stabili, datazioni assolute
Geofisica
Maree terrestri, paleosismicità
Idrogeologia
Acquiferi carsici
Mineralogia
Minerali di grotta, processi di bassa entalpia, paleoambienti
Paleontologia
Tane, trappole di accumulo
Sedimentologia
Sedimenti fisici, speleotemi
Stratigrafia
Sequenze stratigrafiche
Geologia strutturale
Elementi strutturali, neotettonica
Vulcanologia
Morfologie delle colate laviche, strutture profonde
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
TIPO DI DATI
In funzione del tipo di ricerca,
varia il tipo di dati
da estrarre dalla grotta,
anche se alcune cose in comune
le hanno tutti.
In generale i dati estratti
possono essere suddivisi
in 4 grandi categorie:
- osservazioni soggettive;
- osservazioni oggettive;
- analisi non distruttive;
- campionamenti distruttivi.
Nel 1535 Berthold Buchner pubblicava in Germania il primo libro
completamente dedicato a una grotta (Breitenwinner)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
OSSERVAZIONI
SOGGETTIVE
Da Vito Procaccini Ricci, 1809, Memoria su la Grotta di Frasassi
Si tratta in generale di relazioni
e osservazioni non supportate da dati
oggettivamente riscontrabili.
Grotta di Frasassi, Marche, Italia (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
OSSERVAZIONI SOGGETTIVE
Ma possono essere anche disegni, rilievi non quotati etc…
Da Lazzari, 1953, Osservazioni geo-morfologiche sulla valle del Sorrencello
e sulla grotta degli Sportiglioni presso Avella (Avellino).
Boll. Società dei Naturalisti in Napoli 62, pp. 76-82
Da Tournefort, 1717, Relation d'un voyage au Levant,
Paris, 2 vols.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
OSSERVAZIONI
SOGGETTIVE
Raramente questo materiale
può essere di una qualche utilità …
è comunque sempre meglio che nulla!
Nello stendere un rendiconto,
una descrizione, un disegno,
anche in assenza di dati oggettivi
(misure fatte), bisognerebbe essere
il più chiari possibile distinguendo
esattamente tra osservazioni e deduzioni
(le prime utili, le seconde
potenzialmente dannose),
fornendo possibilmente almeno un’idea
del grado di attendibilità
di quanto si produce.
Da Aldovrandi, Musaeum Metallicum, (1648)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
OSSERVAZIONI OGGETTIVE
Rilievo della cavità
Fotografie
Tra queste due cose una è sempre
indispensabile: il rilievo della grotta
Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta)
Antro del Corchia, Toscana, Italia
(foto P. Grimandi, Arch. GSB/USB)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
IL RILIEVO TOPOGRAFICO
Grotta Tanaccia, Emilia Romagna, Italia
(foto L. Donini, Arch. GSB/USB)
Deve avere ben
precise caratteristiche,
di cui la fondamentale
è il suo limite
di attendibilità.
Grotta della Spipola, Emilia Romagna, Italia (foto Arch. GSB/USB)
Deve riportare sempre esplicitamente l’indicazione degli strumenti
con cui è stato effettuato, nonché i capisaldi.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
ULTERIORI DATI NEL RILIEVO
Dovrebbe anche riportare altri dati utili
in funzione dell’uso che se ne intende fare:
caratteristiche
morfologiche,
idrologiche,
litologiche,
sedimentologiche,
biologiche etc…
Da Cucchi et al., 1989,
Evoluzione speleogenetica con particolare
riguardo alla Grotta di Santa Ninfa.
Mem. Ist. Ital. Spel. 3, pp. 161-167
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
LA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Una foto
rappresenta sicuramente
il massimo dell’oggettività.
Anche se c’è
il problema della scala:
non sempre
è immediato capire
le reali dimensioni
di un oggetto.
Grotta di Santa Barbara, Sardegna, Italia (foto P. Testi, Arch. GSB/USB)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
ESTETICA E RIGORE SCIENTIFICO
SONO ANTAGONISTI?
Non sempre,
ma molto
spesso sì…
Grotta Nera, Albania (foto P. Forti)
Grotta dei Cervi di Pietrasecca, Abruzzo, Italia
(foto P. Forti)
Grotta dei Cervi di Pietrasecca, Abruzzo, Italia (foto L. Piccini)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
FOTOGRAFIE
SCIENTIFICHE
E SCALA
Ma esistono facili regole
per dare la scala
in maniera non invasiva,
naturale…
Geode di Pulpì, Spagna (foto P. Forti)
Una goccia d’acqua,
lo speleologo
…
Grotta di Santa Ninfa, Sicilia, Italia (foto P. Forti)
Grotta di Cabrespine, Francia
(foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
FOTOGRAFIE E POSIZIONAMENTO
Le foto sono la documentazione oggettiva più utile
Bisognerebbe sempre:
posizionarle nello spazio
(per esempio su un rilievo quotato)
5
Grotta sepolcro, Rapa Nui, Cile (foto P. Forti)
e riportarne i dati (data, altre condizioni al contorno) in un report.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
ANALISI NON DISTRUTTIVE
Sono tutte quelle misure che possono essere fatte
senza alterare l’ambiente
Analizzando le acque di Poiano, Reggio Emilia, Italia (foto M. Chiesi)
Essenzialmente la raccolta
di dati meteorologici, idrologici,
idrochimici, ma non solo…
Misure climatologiche nella Cueva de los Cristales, Naica, Messico
(foto Arch. La Venta)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
ANALISI NON DISTRUTTIVE
È sempre utile fare analisi non distruttive?
Teoricamente sì,
invece praticamente…
Spesso risulta inutile
(se non si sa come
utilizzare i dati).
E addirittura
può diventare
dannoso
(frustrazione
da disillusione).
Monitoraggio delle acque nel Lake Chandalar, Lechuguilla Cave, USA (foto K. Levy)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
ANALISI NON DISTRUTTIVE
È sempre vero che le analisi sono non distruttive?
Molto spesso
l’installazione
di strumentazione
può alterare
anche notevolmente
una grotta …
… ragione in più
per essere
molto prudenti
nel programmare
tali tipi di analisi.
Stramazzo all’interno della Grotta Perolas-Santana, Brasile (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI
Si compiono
campionamenti
distruttivi
ogni volta
che si
“porta fuori”
dalla grotta
del materiale
che
originariamente
stava all’interno
Grotta di Pietrasecca, Abruzzo, Italia
(foto P. Forti)
Carotando nella Grotta di Frasassi, Marche, Italia
(foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI
Naturalmente
vi sono campionamenti
e campionamenti…
Alcuni sono a bassissimo
tasso di impatto:
La Cocaliere, Francia (foto M. Renda)
acqua,
sedimenti fisici,
Grotta di Santa Ninfa, Sicilia, Italia (foto P. Forti)
guano…
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI
Grotta di Santa Barbara 2, Sardegna, Italia (foto P. Forti)
Alcuni (soprattutto quelli di porzioni
di speleotemi) possono causare
solo deturpamento estetico
Grotta de l’Asperge, Francia (foto P. Forti)
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CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI
Niphargus julius (foto F. Stoch)
Altri sono potenzialmente gravi,
e possono dare luogo a problemi etici
(uccisione di animali)
Grotta di Perolas, Brasile (foto P. Forti)
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CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI
Grotta in sale, Atacama, Cile (foto P. Forti)
Altri ancora sono gravissimi, e possono
causare problemi legali molto seri
(asportazione di materiale
archeologico-paleontologico)
Grotta di Lamalunga, Puglia, Italia (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
COME COMPORTARSI ALLORA???
È una questione innanzitutto
di sensibilità personale.
I mineralogi non campionano
uno speleotema se è unico.
In ogni caso non si dovrebbe
mai campionare se non:
- si ha un progetto ben definito;
Grotta di Cala Fetente, Campania, Italia (foto P. Forti)
- si sa come e dove effettuare gli studi;
- si sa chi li effettuerà e con che tempi.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
QUANTO CAMPIONARE???
Sempre e in ogni caso il minimo indispensabile.
Crovassa Azzurra, Miniera di San Giovanni, Sardegna, Italia (foto P. Forti)
Il maggior problema attuale, e ancor di più
futuro, per la salvaguardia delle grotte
è sicuramente rappresentato dall’oversampling.
Grotta di Pietrasecca, Abruzzo, Italia
(foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
COME SI PROGRAMMA
UNO STUDIO
IN UN’AREA CARSICA?
È necessario seguire uno schema logico
che può essere riassunto
nei seguenti 4 punti:
- definizione degli obiettivi;
- ricerca bibliografica;
- scelta delle metodologie
sperimentali;
- stesura del piano di lavoro.
Deserto di Cuatrociènegas, Messico (foto Arch. La Venta)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
È il passo fondamentale,
da cui dipenderanno tutti gli altri.
Gli obiettivi dovranno essere
chiari e compatibili con:
- il tempo disponibile;
- le risorse umane;
- il budget.
Contando soldi… (autoscatto P. Forti)
Un progetto che prescinda da questi punti è destinato al fallimento.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
IL FATTORE TEMPO
È fondamentale che la durata della ricerca
sia tale da permettere alle grandezze
da analizzare di variare compiutamente
e in modo che tale variazione
sia ben apprezzabile dalla strumentazione.
Uno studio idrogeologico dovrà durare,
come minimo, 2 anni solari.
Lo studio sull’accrescimento di concrezioni
sarà comunque molto più lungo
(almeno 10 anni).
Disegno di Corrado Venturini
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
MICRO EROSION METER
L’evoluzione di speleotemi carbonatici
in grotte gessose da analisi
con il Micro Erosion Meter
STAZIONE: Novella 11
precipitazioni mensili - accrescimento relativo
mm H2O
300,0
Piovosità mensile
Accrescimento relativo
250,0
micron
0,18
0,16
0,14
0,12
200,0
0,1
150,0
0,08
0,06
100,0
0,04
0,02
50,0
0
0,0
-0,02
3
4
5
6
7
8
9
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
1
n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-0 lug- 0 e n-0 lug- 0 e n-0
ge
g
g
g
g
g
g
g
g
g
Grotta Novella, Emilia Romagna, Italia (foto P. Forti)
Da Dalmonte C. et al. (2004), The evolution of carbonate speleothems in gypsum caves
as indicator of microclimatic variations: new data from the Parco dei Gessi caves
(Bologna, Italy). Mem. Ist. It. Spel. 14, pp. 65-82
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
LA RICERCA BIBLIOGRAFICA
È fondamentale;
da essa dipende gran parte
del successo della ricerca.
Deve riguardare:
- l’area;
- le metodologie.
Solo in questo modo
si eviterà di inventare l’ombrello
o l’acqua calda.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
SCELTA DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI
L’errore da evitare è quello di ritenere che le metodologie più raffinate,
sempre e comunque molto più costose, siano anche sempre le migliori.
L’utilizzo di uno strumento
troppo sensibile non solo
può risultare inutile,
ma addirittura dannoso.
Come scegliere caso per caso
la strumentazione corretta?
-100; Miniera di Monteponi, Sardegna, Italia (foto G. Perna)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
L’INTERVALLO DI OPERATIVITÀ
È il fattore fondamentale, ma non è di facile definizione.
Più ampio è l’intervallo, meno accurate sono le misure.
Un qualunque parametro (temperatura, portata, correnti d’aria,
accrescimento di una colata, pH …) è caratterizzato da una variazione
“naturale” nel tempo e quindi gli strumenti per misurarne i valori
devono essere scelti in funzione di quest’ultima.
Ma noi non la conosciamo; e allora?
La sensibilità degli strumenti deve essere sempre rapportata
al grado di conoscenza pregresso.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
STRUMENTI MANUALI O AUTOMATICI?
I pregi degli acquisitori automatici sono molti:
- assenza di interferenze;
- programmabilità;
- risparmio di gestione;
- facilità d’utilizzo.
I difetti sono minori,
ma gravi:
- costo;
- eventuale malfunzionamento;
Sistema di monitoraggio nella Cueva del Agua, Sorbas, Spagna
(foto J. De Waele)
- poca affidabilità in alcuni casi.
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QUANDO E COME UTILIZZARE
STRUMENTI MANUALI?
Contrariamente a quanto molti possono pensare,
gli strumenti manuali sono ancora indispensabili per:
- taratura periodica;
- misure di parametri specifici:
pH
umidità relativa
…
- misure preliminari.
Grotta di Fiume Coperto, Latina, Lazio, Italia (foto S. Galdenzi)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
QUANTI DATI RACCOGLIERE?
Più sono i dati, maggiore è la validità statistica …
Verissimo, ma …
questo ci aiuta sempre nella comprensione
di fenomeni complessi quali quelli naturali?
Ovviamente
NO!
La frequenza di prelievo
dei dati è normalmente
in funzione della ricerca
Il sistema di misura nella Cueva de los Cristales, Naica, Messico
(foto Arch. La Venta)
che si intende fare.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
RISCALDAMENTO INDOTTO DAL TURISMO
Se si vogliono studiare gli effetti
nel breve periodo bisognerà
effettuare misure ogni pochi minuti,
o addirittura secondi,
con termometri a risoluzione
medio-bassa (2-1/10 ° C),
ma a risposta rapida o rapidissima.
1982
1960
Da Cigna e Forti, 1988, I principali agenti di degrado nelle grotte turistiche:
loro effetti e possibili rimedi. Fed. Spel. Pugliese (Ed.),
Problemi di Inquinamento e salvaguardia delle aree carsiche.
Nuova Editrice Apulia, Martina Franca, pp. 47-60
Se si studiano gli effetti globali,
allora la frequenza di misura
corretta sarà di 1 misura l’anno,
o anche molto meno,
con termometri a risoluzione
molto alta (1/100°C)
e risposta lenta o molto lenta.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
ANCORA SULLA STRUMENTAZIONE
Come tutti ben sanno, l’ambiente di grotta
è uno dei più ostili per il materiale elettronico.
Nella scelta della strumentazione non fidarsi mai ciecamente
delle caratteristiche fornite dalle case costruttrici.
Il pericolo reale è di ottenere
un duplice risultato negativo:
aver speso un sacco di soldi
e non ottenere i dati che ci servono!
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
DEFINIZIONE
DEL PIANO DI LAVORO
Adesso siamo in grado di stendere
un piano di lavoro realistico
che ovviamente dipenderà dal tipo
di ricerca che dobbiamo fare.
Nel caso
di uno studio idrogeologico
di un acquifero carsico
l’ambito dei monitoraggi
si concentrerà comunque
sui recapiti (sorgenti-pozzi).
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
CASO A: STUDIO COMPLETAMENTE NUOVO
Durata minima: 2 anni
Monitoraggi indispensabili:
- precipitazioni (stazione meteo);
- idrodinamica (misuratori di livello);
- idrochimica (conducibilità, T°).
Frequenza: giornaliera o maggiore
Tracciamenti: prove qualitative
su tutta l’area di ricarica.
Alta Val di Secchia, Emilia Romagna, Italia
(foto S. Cilloni)
I dati del monitoraggio andranno controllati mensilmente,
per evitare problemi di malfunzionamento e poter decidere,
se necessario, modifiche in corso d’opera.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
CASO B: STUDIO DI APPROFONDIMENTO
Durata: variabile (da pochi giorni a vari anni)
Monitoraggi:
- precipitazioni (stazione meteo);
- idrodinamica (misuratori di livello);
- idrochimica (singoli ioni, isotopi);
- altri parametri (flussi d’aria, stillicidio…).
Frequenza: molto ravvicinata
Costruzione dello stramazzo a Poiano, Emilia Romagna,
Italia (foto S. Cilloni)
Tracciamenti: prove quantitative su aree puntuali.
I dati del monitoraggio andranno controllati frequentemente,
a cadenza variabile, in funzione del fenomeno
che si tiene sotto controllo.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
LE GROTTE
TURISTICHE
Cueva de las Maravillas, Spagna
(foto P. Forti)
Grotta di Frasassi, Marche, Italia
(foto P. Forti)
Vi sono
molti aspetti
potenzialmente
Grotta turistica, Korea del Sud (foto P. Forti)
da monitorare.
Guilin, Cina (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
MONITORARE UNA GROTTA TURISTICA
È uno dei monitoraggi
più complessi.
Va suddiviso in 3 differenti fasi:
- prima della trasformazione;
- durante la trasformazione;
- durante lo sfruttamento.
Nei tre periodi
i monitoraggi saranno
essenzialmente differenti.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
FASE A: PRIMA DELLA TRASFORMAZIONE
Durata minima:
un anno
Monitoraggi:
temperatura e flussi d’aria, altri parametri (radon …)
Frequenza:
da giornaliera a mensile
Scopo:
determinazione oscillazioni naturali e fattori critici
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
FASE B: DURANTE LA TRASFORMAZIONE
L’attività di monitoraggio
in questo periodo
perde molto del suo senso,
ma è comunque indispensabile
anche se in forma ridotta.
Durata: tutto il periodo
Monitoraggi: solo parametri critici
Frequenza: in funzione del cantiere
Scopo: impedire scempi irreparabili
Lavori in una grotta turistica, Grecia (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
FASE C: DOPO LA TRASFORMAZIONE
L’attività di monitoraggio è una delle componenti essenziali
durante tutto il periodo di sfruttamento turistico.
Durata: illimitata
Monitoraggi: mirati
Frequenza: alta
Scopo: controllo fattori critici e altri comunque importanti
Fine ultimo: migliorare la gestione diminuendo l’impatto
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
VARIAZIONI IN CORSO D’OPERA
È fondamentale che il programma
di lavoro sia flessibile in maniera
da poter essere facilmente
modificato in funzione
dei primi risultati ottenuti.
Il controllo cadenzato dei dati
rende agevole intervenire
sul programma
di monitoraggio
in caso di necessità.
Grotta Novella, Emilia Romagna, Italia (foto Arch. GSB/USB)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI
Se una ricerca o uno studio
non porta a una qualche diffusione
delle conoscenze acquisite è inutile.
Pubblicare dunque, ma dove?
La scelta di dove pubblicare
è importante quasi quanto
la ricerca stessa.
Bisogna scegliere tenendo presente
chi vogliamo raggiungere.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
CO2*100
pioggia mm
presenze in grotta
T esterna
T grotta A
16/03/2001
07/03/2001
26/02/2001
17/02/2001
08/02/2001
30/01/2001
21/01/2001
12/01/2001
03/01/2001
25/12/2000
16/12/2000
06/12/2000
27/11/2000
18/11/2000
09/11/2000
31/10/2000
22/10/2000
13/10/2000
04/10/2000
25/09/2000
16/09/2000
07/09/2000
29/08/2000
19/08/2000
10/08/2000
01/08/2000
23/07/2000
14/07/2000
05/07/2000
26/06/2000
17/06/2000
08/06/2000
30/05/2000
21/05/2000
12/05/2000
02/05/2000
23/04/2000
14/04/2000
05/04/2000
27/03/2000
18/03/2000
T grotta °C
CO2 ppm (x100), T esterna °C, mm pioggia, presenze in grotta
DATI SPERIMENTALI
Dovunque si sia deciso di pubblicare,
è necessario rendere sempre disponibili
i dati sperimentali.
50
18
40
17,5
30
17
Grotta dell’Ovito di Pietrasecca, Abruzzo,
20
16,5
10
16
0
15,5
Italia (Paolo Forti)
I dati sperimentali
sono sempre
oggettivi.
T grotta B
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
Le conclusioni non lo sono quasi mai.
CO2*100
pioggia mm
presenze in grotta
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
T esterna
T grotta A
16/03/2001
07/03/2001
26/02/2001
17/02/2001
08/02/2001
30/01/2001
21/01/2001
12/01/2001
03/01/2001
25/12/2000
16/12/2000
06/12/2000
27/11/2000
18/11/2000
09/11/2000
31/10/2000
22/10/2000
13/10/2000
04/10/2000
25/09/2000
16/09/2000
07/09/2000
29/08/2000
19/08/2000
10/08/2000
01/08/2000
23/07/2000
14/07/2000
05/07/2000
26/06/2000
17/06/2000
08/06/2000
30/05/2000
21/05/2000
12/05/2000
02/05/2000
23/04/2000
14/04/2000
05/04/2000
27/03/2000
18/03/2000
T grotta °C
CO2 ppm (x100), T esterna °C, mm pioggia, presenze in grotta
DAL DATO
ALLE CONCLUSIONI
50
18
40
17,5
30
17
20
16,5
10
16
0
15,5
T grotta B
Qualunque
elaborazione
è molto meno
oggettiva.
«…Conseguentemente
il tempo
di stazionamento
deve essere limitato
a meno di 20 minuti…»
RICERCATORI E SPELEOLOGI
Sono due categorie di individui
che difficilmente si capiscono
e collaborano tra di loro.
Aereoporto di Città del Messico (foto A. Naseddu)
Nessuna ricerca seria
è possibile in speleologia
senza speleologi.
Grotta nel deserto dell’Arabia Saudita (foto J. Pint)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
IL RUOLO DEGLI SPELEOLOGI
Il ruolo degli speleologi è fondamentale prima e durante la ricerca
Grotta di Porto Badisco, Puglia, Italia (foto P. Forti)
Devono fornire:
1. PRIMA:
rilievi accurati, foto, rapporti scritti;
2. DURANTE:
supporto tecnico, aiuto per la raccolta
di dati e campioni.
Grotta di Frasassi, Marche, Italia (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
FRAGILITÀ DEL SISTEMA CARSICO
La peculiarità del loro ambiente necessita, molto spesso,
di un approccio metodologico e strumentale particolare.
humidex vs T at Ur=100 %
140
120
humidex
100
80
H-max Naica
60
Cueva de los cristales
40
20
0
20
25
morte
30
sofferenza
35
40
45
temperature [°C]
Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
50
55
60
RICERCA SCIENTIFICA E TUTELA AMBIENTALE
La loro fragilità ambientale impone norme comportamentali
molto rigorose per la loro conservazione tra cui è fondamentale
il controllo e la limitazione del campionamento distruttivo in grotta.
Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
QUESTO È TUTTO
Grotta Novella, Emilia Romagna, Italia (foto P. Forti)
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
PER SAPERNE DI PIÙ
FORTI P. (2007), Sampling or not?
What kind of data can be extracted
from a cave? Proceedings
Congresso FEALC, Portorico.
Il campionamento
Introduzione alla
geologico
Speleologia
in grotta
– Società
– Società
Speleologica
Speleologica
Italiana
Italiana
20072009
CREDITI
Questa lezione è stata preparata da Paolo Forti.
Per la parte fotografica si ringraziano i fotografi Mauro Chiesi, Susanna Cilloni,
Jo De Waele, Luigi Donini, Paolo Forti, Sandro Galdenzi, Paolo Grimandi,
Kristen Levy, Angelo Naseddu, Giuliano Perna, Leonardo Piccini, John Pint,
Michel Renda, Fabio Stoch e Pierfederico Testi,
nonché gli archivi dell’Associazione Geografica La Venta,
della Commissione Grotte Eugenio Boegan di Trieste
e del Gruppo Speleologico Bolognese/Unione Speleologica Bolognese.
I disegni, se non indicato diversamente, sono stati preparati da Paolo Forti.
Un ringraziamento particolare va a Corrado Venturini
per il suo disegno nella slide 27.
Si ringraziano per la loro collaborazione e disponibilità i seguenti enti
ed istituzioni: Associazione Geografica La Venta
e il Gruppo Speleologico Bolognese/Unione Speleologica Bolognese.
©
Società Speleologica Italiana
Ogni parte di questa presentazione può essere riprodotta sotto la propria responsabilità,
purché non se ne stravolgano i contenuti. Si prega di citare la fonte.
Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009
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Università degli Studi di Bologna Facoltà di Scienze Matematiche