Ministero della salute Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Ufficio VI – U.O. Tutela animali La tutela degli animali d’affezione e i pericoli del randagismo Dr.ssa Rosalba Matassa dirigente veterinario Quartu S. Elena (CA) 06 dicembre 2012 Le nuove proposte di modifica alla legge vigente ed i pericoli del randagismo Problemi legati al Randagismo Igienico-sanitari Etici/Benessere animale Incolumità pubblica Ambiente/biodiversità Costi Le nuove proposte di modifica alla legge vigente ed i pericoli del randagismo Ecosistemi e specie minacciate (es. lupo) Pest (topi, ratti) Zoonosi Fonti alimentari (rifiuti/ discariche) Incidenti stradali Randagismo Danni al bestiame Esche avvelenate Malattie infettive specie-specifiche Rischio aggressioni Le nuove proposte di modifica alla legge vigente ed i pericoli del randagismo Società civile: tutela degli animali Esseri senzienti Problemi Etici Norme tutela benessere animale Valenza sociale Relazione uomo animale Le nuove proposte di modifica alla legge vigente ed i pericoli del randagismo A fronte ingenti costi sostenuti dalla collettività Non è assicurato il benessere degli animali e Il randagismo è ancora un problema irrisolto in molte aree del Paese I Numeri del randagismo cani n. Cani iscritti in Anagrafe Animali Affezione n. Cani presenti nei canili e nei rifugi n. Ingressi canili sanitari Numero presunto cani randagi 5.707.989 142.689 102.365 700.000 (dato AAA aggiornato al 12 maggio 2012) (dato fornito dalle Regioni e Province autonome aggiornato all’anno 2011) (dati riferiti all’anno 2010 trasmessi ai fini della ripartizione del fondo L. 281/91 (dato calcolato sulla base dei dati forniti da 8 Regioni e Province autonome nell’anno 2011) Precedente stima del 2006 circa 600.000 Ripartizione 2011) I Numeri del randagismo gatti n. Colonie feline censite Gatti sterilizzati Gatti liberi dato presunto Gatti di proprietà dato presunto 21.315 69.464 2.604.379 5.976.684 (dati forniti da 10 Regioni e Province autonome anno 2011) (dati riferiti all’anno 2010 trasmessi ai fini della ripartizione del fondo Legge 281/91 Ripartizione 2011) (stima fornita nell’anno 2006 dalle regioni e province autonome) (stima fornita nell’anno 2006 dalle Regioni e Province autonome) Task Force VALLE D’AOSTA P.A. TRENTO 9 1 P.A. BOLZANO 4 LOMBARDIA FRIULI 108 VENEZIA-GIULIA VENETO PIEMONTE 16 32 83 EMILIA-ROMAGNA LIGURIA 88 26 TOSCANA MARCHE 49 51 UMBRIA ABRUZZO 25 31 LAZIO Censimento dei canili sanitari e dei rifugi in Italia MOLISE 61 8 CAMPANIA 73 BASILICATA SARDEGNA 14 30 CALABRIA 27 (pubblici e convenzionati) Totale strutture 1.214 PUGLIA SICILIA 34 134 I Numeri del randagismo Fondo L. 281/91 Anno 2005 Euro 4.271.578,00 2006 2007 3.998.000,00 4.986.000,00 2008 2009 2010 3.086.085,11 3.801.681,00 3.237.290,28 2011 327.000,00 Perché il randagismo • Scarsa applicazione delle leggi • Inefficace azione di controllo e vigilanza sul territorio • Incompleta iscrizione cani in anagrafe canina (tracciabilità) • Mancato controllo delle nascite (sterilizzazioni) • Cani vaganti di proprietà (veri randagi % bassa) • Abbandoni • Commercio non controllato • Acquisti inconsapevoli e possesso non responsabile OBBLIGO ETICO - LEGISLATIVO DI TUTELARE LA SALUTE E IL BENESSERE DEGLI ANIMALI Norme nazionali comunitarie internazionali Legislazione internazionale e comunitaria Dichiarazione Universale Diritti Animali (UNESCO 1978 – Parigi) Convenzione Europea per la protezione degli animali da Compagnia (Strasburgo, 13 novembre 1987) Trattato di Lisbona (13 dicembre 2007) Dichiarazione Universale Diritti Animali (15 ottobre 1978 UNESCO – Parigi) Primo provvedimento internazionale che educa al rispetto di ogni forma di vita ed al quale ha fatto seguito l’emanazione di una serie di atti normativi di tutela dei diritti degli animali Proclama principi fondamentali: tutti gli animali sono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza diritto alla vita, al rispetto, alla protezione da parte dell’uomo, a non essere maltrattati, diritto ad avere una durata della vita conforme alla naturale longevità l’abbandono è un atto crudele e degradante È un impegno di responsabilità dell’uomo verso gli animali Convenzione Europea per la protezione degli animali da Compagnia (Strasburgo, 13-XI-1987) Sancisce principi fondamentali per il benessere animale: ●Nessuno deve causare inutili sofferenze o dolori ad un animale da compagnia; ●È proibito abbandonare un animale da compagnia; ●Nessun animale deve essere addestrato con metodi che possono compromettere la salute e il benessere; ●Interventi chirurgici vietati (Articolo 10) Convenzione Europea per la protezione degli animali da Compagnia (Strasburgo, 13-XI-1987) Affronta il problema del randagismo: ■ identificazione degli animali abbinato alla registrazione; ■ controllo nascite - sterilizzazione ( Art. 12 misure complementari riduzione numero randagi) Trattato di Lisbona (13 dicembre 2007) Art. 13 - animali esseri senzienti (sente, percepisce dotato di sensi e sensibilità) Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale Impegna gli Stati Membri a garantire maggiore protezione e rispetto del benessere degli animali in quanto esseri senzienti Il rispetto va oltre le loro esigenze fisiologiche ed etologiche, comprendendo una dimensione morale, destinatari quindi di doveri da parte dell’uomo per garantire loro le migliori condizioni di vita possibile. Trattato di Lisbona (13 dicembre 2007) E’ il risultato di un lungo percorso culturale e legislativo avviato in Europa negli anni ‘70 Normativa vigente in Italia L. 14 agosto 1991, n. 281: Legge quadro in materia di tutela degli animali d’affezione e lotta al randagismo Legge 281/91 Principio fondamentale “lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente” Legge 281/91 Controllo della popolazione dei cani e gatti - limitazione delle nascite tenendo conto del progresso scientifico effettuato presso i Servizi veterinari delle Unità sanitarie locali. I cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati presso canili rifugio o canili sanitari: • non possono essere soppressi; • non possono essere destinati alla sperimentazione; • se regolarmente dotati di microchip sono restituiti al proprietario o al detentore; • se non dotati di microchip (dal 1° gennaio 2005 – prima tatuaggio) devono essere identificati e registrati (Comune) Legge 281/91 se non reclamati entro il termine di 60 giorni possono essere ceduti a privati che diano garanzie di buon trattamento o ad associazioni protezioniste, previo trattamento profilattico contro la rabbia, l’echinococcosiidatidosi e altre malattie trasmissibili •possono essere soppressi, in modo esclusivamente eutanasico, ad opera di medici veterinari, soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità (OM tutela incolumità pubblica) I gatti che vivono in libertà • sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo. • possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili. Normativa vigente in Italia Accordo 6 febbraio 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e pet -therapy Convenzione e Accordo Responsabilità e doveri del detentore chiunque conviva con un animale da compagnia o abbia accettato di occuparsene è responsabile della sua salute e del suo benessere e deve provvedere alla sua sistemazione e fornirgli adeguate cure ed attenzione, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici secondo l'età, il sesso, la specie e la razza ed in particolare: a) rifornirlo di cibo e di acqua in quantità sufficiente e con tempistica adeguata; b) assicurargli le necessarie cure sanitarie ed un adeguato livello di benessere fisico e etologico; c) consentirgli un'adeguata possibilità di esercizio fisico; d) prendere ogni possibile precauzione per impedirne la fuga; e) garantire la tutela di terzi da aggressioni; f) assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora degli animali Normativa vigente in Italia Legge 20 luglio 2004, n. 189 “disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini e competizioni non autorizzate” Legge 4 novembre 2010, n. 201 recante “ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia” Normativa vigente in Italia Ordinanza contingibile ed urgente del 6 agosto 2008 e successive proroghe “misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina” - in itinere Accordo Stato, Regioni e Province autonome Ordinanza contingibile ed urgente del 18 dicembre 2008 e successive modifiche, “norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” – Rinnovata con Ordinanza 10 febbraio 2012 Normativa vigente in Italia Ordinanza contingibile ed urgente del 3 marzo 2009, prorogata con Ordinanza del 22 marzo 2011 concernente “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” Sentenza TAR Lazio: confermata vigenza sentenza 30 maggio 2012 Normativa vigente in Italia D.P.R. 8 Febbraio 1954, n. 320 “Regolamento di Polizia Veterinaria” Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 – Nuovo codice della strada, come modificato dall’art. 32 della legge 29 luglio 2010, n. 120 (art. 177 uso dispositivi acustici e luminosi animali in stato di necessità – art. 189 obbligo di soccorso) Normativa vigente in Italia Obiettivo della tutela degli animali e la corretta convivenza uomo – animale garantendo: la salute e l’incolumità pubblica e il rispetto dell’ambiente Inquadramento giuridico Diritto civile: tutela gli animali come beni patrimoniali Animale “res” Anche se giuridicamente la tutela degli animali viene oggi rinforzata e sostenuta in quanto esseri senzienti Solo l’inserimento del diritto animale nella costituzione lo modifica (lo eleva) da cosa a soggetto di diritto Essere senziente Convivenza con gli animali Cambiamento della società: animali esseri senzienti nuove norme “animali nei condomini” Compiti dello Stato Ripartizione fondo L. 281/91 Anagrafe canina Nazionale Programmi informazione ed educazione Atti di indirizzo e linee guida Compiti delle Regioni Leggi di attuazione Anagrafe canina regionale Criteri costruzione e risanamento dei canili/rifugi Programmi di prevenzione del randagismo (Includono formazione/informazione) Promozione della pet therapy Compiti dei Comuni • Programmi di controllo nascite (collaborazione con ASL): sterilizzazione dei randagi e promozione della sterilizzazione animali di proprietà • Risanamento dei canili comunali e dei rifugi e loro gestione anche attraverso convenzioni • Percorsi formativi per proprietari di cani • Responsabilità animali randagi (iscrizione in anagrafe canina e tutela delle colonie feline) • Dotazione alla Polizia Locale di lettore microchip (controllo territorio) • Prevenzione e bonifica in caso di avvelenamenti Compiti ASL • Vigilanza e controllo sui canili e rifugi • Identificazione e contestuale iscrizione dei cani in anagrafe canina e verifica microchip • Sterilizzazione dei randagi e Soccorso animali • Percorsi formativi per proprietari di cani • Gestione delle aggressioni e percorso mirato per valutazione dei cani • Invio animali deceduti per avvelenamento e eventuali campioni all’IZS Doveri e responsabilità dei proprietari Divieto di abbandono e di maltrattamenti Responsabilità civile e penale (danni o lesioni a persone, animali o cose) Prendere ogni possibile precauzione per evitare fuga e garantire la tutela di terzi da aggressioni Utilizzare sempre guinzaglio e portare la museruola durante la conduzione nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico (OM 9 marzo e ss.mm. Ii. - Reg. Pol. Vet.) Doveri e responsabilità dei proprietari Obbligo di: Far identificare con microchip e iscrivere in anagrafe regionale il cane entro 2 mesi vita Non acquistare/acquisire cani non microchippati e non iscritti in anagrafe Segnalare decesso animali per sospetto avvelenamento Fornire cibo, acqua, cure, adeguato benessere fisico ed etologico Assicurare esercizio fisico e pulizia degli spazi di dimora Doveri e responsabilità dei proprietari Affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente Acquisire informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche e sulle norme in vigore (percorsi informativi) Assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle esigenze di convivenza con le persone e gli altri animali (contesto ambientale) Utilizzare paletta e sacchetti igienici (civile convivenza) Doveri e responsabilità dei proprietari “possesso consapevole degli animali d’affezione” proprietario = responsabilità NO riproduzione incontrollata SI corretta relazione/convivenza riduzione degli abbandoni ADOZIONI MIRATE: riduzione rischio rientri in canile Doveri e responsabilità dei proprietari La conoscenza e l’informazione dei proprietari determinano minori rischi e miglioramento: - delle condizioni di benessere degli animali - della relazione uomo-animale Strategia di lotta al randagismo Azioni Prioritarie Anagrafe canina Controllo delle nascite Controlli e vigilanza sul territorio (sanzioni deterrente) Formazione/informazione (tutti gli attori del sistema) Programmi didattici nelle scuole Regolamentazione e vigilanza sulle attività commerciali e sulle movimentazioni Strategia di lotta al randagismo Azioni Prioritarie Canili/rifugi – luoghi piacevoli di aggregazione: promozione delle adozioni - convenzioni requisito prioritario (Progetto Microcanili) Favorire l’accesso nei luoghi di vacanza, nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto Migliore gestione delle risorse (economiche, umane e strutturali) Possesso responsabile Nuove Strategie di intervento Lo Stato assume ruolo diretto per garantire rispetto leggi di tutela animali Non più entità astratta ma risposte dirette a cittadini, associazioni, istituzioni Perché Nuove Strategie di intervento Mancata o incompleta applicazione della normativa vigente in materia di tutela e benessere degli animali sul territorio nazionale Fenomeno del randagismo particolarmente grave in alcune aree del Paese Maltrattamenti e avvelenamenti degli animali Contrasto ai “canili lager” Interventi Interventi diretti sul territorio Istituzione Task Force Randagismo inserito tra i Piani di rientro sanitario di alcune Regioni Nuove strategie Comuni Servizi Veterinari ASL Forze dell’Ordine Parola magica: collaborazione Veterinari Libero Professionisti Magistratura Cittadini Associazioni Nuove strategie Parola d’ordine: Prevenzione Risultati: Miglioramento condizioni di benessere degli animali • Riduzione dei Rischi • Minori costi per la collettività • Nuova immagine dell’Italia Task Force Numerose segnalazioni – principali criticità: 1) canili privati che ospitano un numero elevatissimo di cani (> 1000) – costruiti in zone a rischio frane o inondazioni 2) inadeguatezza e mancato funzionamento dell’anagrafe canina 3) cani vaganti, mancate catture, mancate sterilizzazioni (anche cani nei canili) 4) avvelenamenti SEGNALATI FREQUENTEMENTE OSTACOLI ALLE ADOZIONI – NO APERTURA AI VOLONTARI Task Force Tutela degli animali d’affezione, lotta al randagismo e ai canili lager Tutti: Privati cittadini Associazioni Istituzioni possono richiedere l’intervento della Task Force inviando le segnalazioni all’indirizzo e-mail: [email protected] o contattando il numero: 06 59944035 Grazie per l’attenzione