Autorità di bacino del fiume Po
Progetto di Piano direttore per la
manutenzione del territorio collinare e
montano
Prime linee guida per la redazione dei Piani di
Manutenzione (PdM)
Francesco Puma, Autorità di bacino del Fiume Po
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Torino, 03 luglio 2006
Autorità di bacino del fiume Po
Il territorio è un’opera d’arte: forse la più
alta, la più corale che l’umanità abbia
espresso. A differenza della molte opere
artistiche o tecniche che sono prodotte
dall’uomo plasmando materia inanimata, il
territorio è prodotto attraverso un dialogo,
una relazione fra entità viventi, l’uomo
stesso e la natura, nel tempo lungo della
storia.
A, Magnaghi, Il progetto locale, 2000
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Autorità di bacino del fiume Po
Sottoscrizione del
Protocollo d’intesa con
UNCEM e 5 Comunità
Montane (12 maggio 2005)
Il Progetto per la manutenzione dei
territori montani
Compiti AdbPo (ART. 3) provvedere e finanzia le attività di
studio propedeutiche alla predisposizione del Piano direttore
di manutenzione del territorio
Compiti CM (ART. 3) collabora alla redazione del Piano
direttore di manutenzione del territorio e si impegna ad
attuarlo e partecipare al Gruppo di lavoro di coordinamento
Individuazione di
criteri e metodi per la
redazione dei piani di
manutenzione e prima
raccolta dei quadri
conoscitivi
Applicazione del
metodo individuato
nella FASE 1
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ARPA Piemonte –
Redazione metodologia
CNR – Irpi Torino - Ricognizione mirata dello stato
dell’arte in termine di raccolta e sistematizzazione
delle conoscenze
Comunità montane:
Del Baldo (VR)
Comunità montana
Val Chiavenna (SO)
Appennino
Est (PR)
Valli del Nure e dell'Arda
(PC)
Valle Ossola (VB)
Valli Stura e Orba (GE)
Parma
Autorità di bacino del fiume Po
Metodologia – SCHEMA DI LAVORO
Riferimenti metodologici:
•Progetto ENPLAN (Interreg IIIB – Medocc) – Dir.Com. 2001/42/CE
•Progetto LOTO - Landscape Opportunities - La gestione paesistica delle
trasformazioni territoriali: linee guida e casi pilota
0- Avvio del Processo
di Piano: dichiarazione
di intenti identificazione
dei soggetti da
coinvolgere
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1- Profilo
strutturale:
contesto territoriale
di riferimento,
dinamiche
evolutive, criticità
3 - Profili attuativo:
strumenti di attuazione,
verifica e aggiornamento
dei PdM
2 - Profilo
strategico: esame
delle alternative di
intervento
Avvio del Processo di Piano
Autorità di bacino del fiume Po
Scopo
- individuare i soggetti da coinvolgere/informare durante il
processo di costruzione del Piano, e riconoscendo le necessità
espresse aventi ruoli di supporto tecnico, orientamento alle scelte,
fornitura di informazioni, verifica, ………;
- avviare il processo di pianificazione, assumendo formalmente i
macro-obiettivi di seguito dichiarati quali obiettivi fondanti della
costruzione del Piano
Macro-obiettivi non negoziabili
 garantire un livello di protezione
al rischio idrogeologico
Gruppo di lavoro multidisciplinare:
•ingegneria ambientale
•scienze geologiche, geomorfologia
•agronomia, gestione forestale
•biologia, scienze
naturali
adeguato
sul territorio
rispetto
•pianificazione territoriale
•gestione di processi partecipati
•certificazione
qualità
risorsa-suolo,di ai
fini ambientale
della
(eventuale)
 garantire la protezione della
prevenzione del rischio geomorfologico
 garantire la conservazione della biodiversità
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 garantire l’uso sostenibile delle risorse naturali
 favorire lo sviluppo sostenibile dell’economia montana
Autorità di bacino del fiume Po
Il Profilo strutturale
Scopo
•
delineare le caratteristiche primarie, secondarie, le linee di
tendenza evolutiva dei territori coinvolti
La costruzione di un Profilo strutturale condiviso permette di:
•
evidenziare i problemi ambientali più rilevanti ai fini della
elaborazione del Piano di Manutenzione;
•
riconoscere le caratteristiche delle diverse componenti
ambientali che possono offrire, nell'economia del Piano di
Manutenzione, potenzialità di migliore utilizzo e/o di valorizzazione;
•
verificare l'esistenza e la disponibilità delle informazioni
necessarie ad affrontare i problemi più rilevanti, mettendo in luce le
eventuali carenze informative;
•
integrare gli aspetti economici e sociali più importanti nel
processo di pianificazione;
•
evidenziare le necessità di manutenzione del territorio che
caratterizzano diversi ambiti di intervento.
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Autorità di bacino del fiume Po
Il Profilo strutturale - individuazione e
riconoscimento Ambiti Territoriali di
riferimento
Gli spazi agro-silvo-pastorali di
versante, il reticolo idrografico
secondario e i settori di
fondovalle laterali (AT03)
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I versanti terrazzati (AT02)
Il Profilo strategico
Autorità di bacino del fiume Po
Scopo
condividere una fase di riflessione su obiettivi e criteri del Piano di
Manutenzione
per costruire uno strumento operativo
calibrato sulle prospettive di gestione del territorio oltre
sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico
maggiormente efficace ed efficiente
Sostenibilità sociale:
Richiesta di protezione della popolazione
Richiesta di manutenzione della
popolazione
Possibilità di azione della popolazione
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Campo dei
vincoli della
sostenibilità
Sostenibilità ambientale:
Protezione della natura e
dell’ambiente
Sostenibilità economica:
Proporzione tra ecologia e economia (rapporto
costi-benefici delle attività di manutenzione)
Autorità di bacino del fiume Po
Il Profilo strategico – Il
concetto di manutenzione
Definizione
dell’Ente
nazionale
italiano
di
unificazione (UNI) per manutenzione si intende “la
combinazione di tutte le azioni tecniche ed
amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a
mantenere o a riportare un’entità in uno stato in cui possa
eseguire le funzioni richieste” (UNI 9910, UNI 10147).
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L’attività di manutenzione comporta:
il ripristino: recupero da parte dell’entità della propria attitudine
ad eseguire una funzione richiesta (UNI 9910);
la riparazione: intervento, rinnovo o sostituzione di uno o più
componenti danneggiati, mirato a riportare un’entità alle
condizioni stabilite (UNI 10147);
il miglioramento: insieme di azioni di miglioramento o di piccola
modifica che non incrementano il valore patrimoniale dell’entità
(UNI 10147).
Il Profilo strategico
Autorità di bacino del fiume Po
Entità
idro-ecosistemi - corpi idrici naturali ed artificiali e relative aree di pertinenza, opere di
sistemazione idraulica e idraulico-forestale, opere in alveo di ritenuta e derivazione, zone
umide, sorgenti)
ecosistemi agrosilvopastorali - ecosistemi di versante e di fondovalle esterni all’idro-
ecosistema, con connotato di destinazione d’uso del suolo produttivo o potenzialmente
produttivo, protettivo, ricreativo etc.; sistemazioni forestali e idraulico-agrarie, terrazzamenti)
geo-ecosistemi - ecosistemi di versante, con dominanza della componente abiotica e limitata
estensione areale della pedosfera; opere di sistemazione idrogeologica)
ecosistemi periurbani - interfaccia degli ecosistemi naturali con le aree insediate a
vocazione residenziale, industriale, commerciale e servizi, reti viarie, impianti tecnologici;
opere di regimazione idraulica)
Funzioni
Entità 2
AT02
protettive/di tutela/conservazione (biodiversità,
geodiversità, protezione idrogeologica)
Entità 1
AT03
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produttive (selvicoltura, pastorizia, produzione di
energia/calore, filiere legate alle risorse agroforestali,
raccolta di prodotti del sottobosco etc.)
AT01
fruizione non produttiva (insediativa, ricreativa,
educativa, paesaggistica: selviturismo, ecoturismo, del
patrimonio storico-culturale, etc.)
Autorità di bacino del fiume Po
Il Profilo strategico
Articolazione
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•
Fase 1: definizione dell’ambito di influenza del Piano = collocazione del
Piano di Manutenzione nel contesto pianificatorio e programmatico vigente,
identificazione dell’ambito spazio-temporale del Piano
•
Fase 2: costruzione dello scenario di riferimento = valutazione delle
tendenze inerziali del territorio nell’opzione “0” (in assenza del Piano di
Manutenzione)
•
Fase 3: definizione degli obiettivi generali del Piano ed analisi di coerenza
esterna = verifica di consistenza tra gli obiettivi generali del Piano e quelli del
quadro programmatico nel quale il Piano stesso si inserisce
•
Fase 4: definizione degli obiettivi specifici e dei relativi criteri attuativi,
relativi alle singole entità territoriali dei Piani di Manutenzione nei vari ambiti
della Comunità Montana; macro-analisi costi/benefici riferite a scenari opzionali
di intervento
•
Fase 5: analisi di coerenza interna
Identificazione del set di indicatori descrittivi e prestazionali per la valutazione
ex-ante/ex-post e il riorientamento del Piano
Autorità di bacino del fiume Po
Il Profilo strategico – Scenario
di riferimento
Profili di analisi dello scenario di riferimento:
•
i Fattori di condizionamento socio-economico riferimento all’analisi CENSIS 2002
per UNCEM, utile per riconoscere il contesto socio-economico e le conseguenti
tendenze evolutive
•
le Politiche di sostegno della presenza umana e delle attività economiche:
 Trasferimenti erariali alle Comunità Montane dal Ministero per l’Interno
 Fondo Nazionale per la Montagna
 Piano di Sviluppo Rurale
 …….
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•
le Politiche di finanziamento della Difesa del suolo (distinguendo il regime
ordinario dallo straordinario)
•
i Fattori di condizionamento ambientale - prospettive di gestione e protezione
delle aree di elevato interesse naturalistico
•
il Quadro organizzativo-istituzionale (ambito di azione della C.M. e dei diversi
soggetti coinvolti nella gestione del territorio)
Definizione degli obiettivi generali
Autorità di bacino del fiume Po
Macro-obiettivi
non negoziabili
Quadro dell’assetto e delle
tendenze
AT02
Entità
1
Profilo strutturale
+
Scenario di riferimento
Quali obiettivi generali relativi la
manutenzione persegue il Piano?
• controllare la propagazione dei
deflussi liquidi in corrispondenza
delle aree urbanizzate
• controllare della propagazione del
trasporto solido
• controllare della generazione e
propagazione del carico flottante
• sostenere le attività turisticoricreative di fruizione degli alpeggi
• contribuire alla funzionamento della
filiera bosco-energia
• …….
• ……
• ……
• ……
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Entità 2
Scelgo gli
obiettivi generali
del Piano
AT03
AT01
Entità = 1 o più
Ecosistemi
Quale Funzione
assolve?
Quale Funzione voglio
che assolva?
obiettivo specifico
Verifico la coerenza
esterna degli obiettivi
generali del Piano
In quale Stato si trova
rispetto alla funzione
assegnata
Il Profilo attuativo
Autorità di bacino del fiume Po
Articolazione
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•
Fase 1: definizione delle azioni di Piano e della “rete della manutenzione” =
tipologie di intervento manutentivo funzionali al conseguimento degli obiettivi
specifici dichiarati nel Profilo Strategico; georeferenziazione su base catastale e
CTR, per ambiti territoriali ed entità specifiche, dell’ “impronta territoriale delle
azioni di Piano”; riferimento alle “schede delle pratiche manutentive”,
contenenti il manuale d’uso, di manutenzione, l’analisi dei prezzi
unitari
•
Fase 2: valutazione
manutenzione territoriale
•
Fase 3: analisi costi/benefici dell’ipotesi di Piano, considerando le ricadute
positive sul sistema economico ed ambientale, monetizzabili e non
•
Fase 4: definizione del Programma di Manutenzione: sottoprogramma dei
controlli/monitoraggi e degli interventi manutentivi (periodici, straordinari)
•
Fase 5: definizione del modello organizzativo-istituzionale, distinguendo
le funzioni di redazione/comunicazione del Piano, gestione tecnicoamministrativa, realizzazione degli interventi e dei monitoraggi
economico-parametrica
del
fabbisogno
di
Autorità di bacino del fiume Po
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Il Profilo attuativo - Fase 4: definizione del
Programma di Manutenzione
Autorità di bacino del fiume Po
Progetto di Piano direttore per la manutenzione
del territorio collinare e montano
Prime linee guida per la redazione dei Piani di
Manutenzione (PdM)
Per informazioni:
Federica Filippi – Autorità di bacino del fiume Po
Tel: 0521-276206
Area WEB riservata per il Progetto:
http://www.adbpo.it/manutenzioneterritorio/manutenzione.htm
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E-mail riservata per il Progetto:
[email protected]
Torino, 03 luglio 2006
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Il progetto di Piano Direttore della