L’AZIONE EDUCATIVA DEGLI INSEGNANTI E IL SISTEMA DISCIPLINARE DEGLI ALUNNI Isp. Luciano Rondanini L’AZIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA Ipotesi di sistema ISTITUZIONE Funzioni strumentali SCOLASTICA DIRIGENTE RAPPORTI CON LE FAMIGLIE SISTEMA STUDENTI Coordinatori dei CdC RAPPORTI CON IL TERRITORIO PUNTI DI ATTENZIONE 1) Cambiamenti in ambito sociale e educativo 2) Docenti e nuovi adolescenti 3) Azioni educative e sistema disciplinare 4) Scuole ed esperienze 1. Cambiamenti in ambito sociale ed educativo DALLA SOCIETA ‘ SOLIDA omogeneità dei richiami valoriali (esemplarità della punizione) ALLA SOCIETA’ LIQUIDA pluralità e contraddittorietà dei modelli culturali (affievolimento delle regole) Da un modello educativo GERARCHICO a un modello educativo NEGOZIALE LA NATURA NEGOZIALE DEL RAPPORTO EDUCATIVO fonti normative -art. 30 della Costituzione -art. 29 della legge 151/1975 -artt. 155 e 317 del c.c. -art. 5 bis DPR 249/1998 Patto educativo di corresponsabilità PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ logiche a confronto DPR 235/2007 art.5 bis. Contratto Alleanza Diritti, doveri,vincoli, regole in un’ottica di servizio standardizzato aspettative, attese, in un’ottica di incontro DIMENSIONE DIMENSIONE ISTITUZIONALE PERSONALE UNA NON FACILE COESISTENZA tra LA FAMIGLIA DEGLI “AFFETTI” e LA SCUOLA DELLE “REGOLE” dalla SCUOLA come ISTITUZIONE SIMBOLICA alla SCUOLA come LUOGO D’INCONTRO 2. Docenti e nuovi adolescenti dallo STUDENTE destinatario e unico responsabile della sua riuscita scolastica allo STUDENTE coinvolto in un percorso personale di crescita Dal Regolamento sugli alunni ,… R.D. 4 maggio 1925, n.653 Art. 19 Agli alunni che manchino ai doveri scolastici , od offendano la disciplina , il decoro, la morale anche fuori della scuola sono inflitte, secondo la gravità della mancanza, le seguenti punizioni disciplinari: a) Ammonizione privata o in classe; b) Allontanamento dalla lezione c) Sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni; d) Sospensione fino a quindici giorni e) Esclusione dalla promozione senza esame o dalla sessione di primo esame; f) Sospensione fino al termine delle lezioni g) Esclusione dallo scrutinio finale o da entrambe le sessioni di esame; h) Espulsione dall’istituto i) Espulsione da tutti gli istituti del regno STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI ( DPR 249/1998, modificato dal DPR 235/2007) Art. 4 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3 , al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni i singola scuola , le relative sanzioni , gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento , secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica , nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. UN DIFFICILE INCONTRO tra il RUOLO AFFETTIVO DELL’ADOLESCENTE RUOLO SOCIALE DELLO STUDENTE IL DUPLICE PIANO DEL GRUPPO – CLASSE • LA CLASSE UFFICIALE • LA CLASSE SEGRETA DAL “VECCHIO” AL “NUOVO” UNILATERALITA’ NEGOZIAZIONE DOVERI DIRITTI AUTORITA’ PERMISSIVITA’ PASSIVITA’ COINVOLGIMENTO ESEMPLARITA’ AFFIEVOLIMENTO SANZIONE SANZIONE come come SCELTA A BASSO SCELTA AD ALTO LIVELLO DECISIONALE LIVELLO DECISIONALE - Diritto di difesa dello studente - Organo di garanzia della scuola - Organo di garanzia regionale - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ RILIEVO GIURIDICO DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ -artt. 2047 e 2048 c.c. -culpa in vigilando ( docenti) -culpa in educando ( genitori) 3. Azioni educative e sistema disciplinare TRE LIVELLI DI AZIONE EXTRASCUOLA SCUOLA CLASSE LA CLASSE, … SPAZIO DI INCLUSIONE O DI ESCLUSIONE LA DIMENSIONE EDUCATIVA LA DIMENSIONE DIDATTICA Il dialogo tra docenti e alunni Il rapporto tra gli studenti e le discipline di studio relazione educativa relazione culturale LE COERENZE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA fattori di qualità la leadership educativa del dirigente la condivisione del progetto di scuola da parte dei docenti il coinvolgimento degli studenti in attività di tutoring tra pari il sistematico coinvolgimento dei genitori la condivisione del Patto Educativo di Corresponsabilità da parte di tutte le componenti scolastiche LE FINALITA’ DELLE SANZIONI -finalità educativa del provvedimento disciplinare -natura personale “ “ “ -separazione della condotta dalla valutazione del profitto -principio di riparazione del danno -facoltà dello studente di esporre le proprie ragioni -costruttività della sanzione -obbligo di mantenere un rapporto con la scuola ---------------------- LA SANZIONE DISCIPLINARE REGOLA il valore del limite esperienza di libertà INFRAZIONE il rischio dell’eccesso esperienza di schiavitù 4. Scuole ed esperienze Free Student Box (sistema delle scuole di secondo grado di RE) PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEGLI STUDENTI -PRESENZA SISTEMATICA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO E /O DEL COLLABORATORE -PRESENZA DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO ( 1 giorno la settimana) -TUTORAGGIO DIFFUSO DEI DOCENTI (ogni studente ha un docente tutor) - CONVOLGIMENTO DEGLI STUDENTI (formazione dello studente “peer” a livello di volontariato) -COINVOLGIMENTO DEI GENITORI : il Patto Educativo di Corresponsabilità come strumento di informazione e di partecipazione GLI STUDENTI PEER, “ RAGAZZI PARI” Chi sono Studenti delle superiori che accettano di fare volontariato per i loro coetanei , in collaborazione con i docenti referenti del progetto Che cosa fanno -attività di tutoring nei primi mesi di scuola. I peer “senior” si occupano degli alunni del primo anno Quando operano Prevalentemente al mattino e in certe circostanze al pomeriggio per seguire gruppi di alunni Dove operano -nei luoghi della scuola - nelle classi per la presentazione del progetto - in spazi appositamente dedicati AMBITI DI ATTIVITA’ DEL REFERENTEDELL’ISTITUTO Progetti del POF (sportelli,..) Rapporto con psicologo scolastico Rapporti ASL, EE.LL. Attivazione incontri di formazione Docente/i referente/i Ascolto delle famiglie Partecipazione degli studenti Rapporti con il d.s. Coord. docenti delle classi iniziali Istituto “B. Pascal” – Reggio Emilia GESTIONE DELLE SANZIONI -MOLTO DETTAGLIATA LA PARTE DEL REGOLAMENTO RELATIVA AL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI - ELEVATA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA PRESENTAZIONE DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ LE SANZIONI : -la sospensione è con obbligo di frequenza in attività scolastiche - più raramente: allontanamento dalla scuola senza obbligo di rientro ISTITUTO PROF.LE “GOBETTI” – SCANDIANO (RE ) 1. IMPORTANZA DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI DEL DISAGIO: hanno la gestione della convenzione con alcuni Comuni per i lavori socialmente utili per sospensioni superiori a 3 giorni ( cooperative sociali, centri diurni,…) 2. PROGETTO PONTE : gli EE. LL forniscono un educatore per il 1° anno delle superiori rivolto a studenti a rischio 3. SCUOLA E COMUNITA’ SOCIALE : sono oggetto di attenzione anche eventuali atti commessi da studenti fuori dalla scuola TIPOLOGIA DELLE SANZIONI A- SANZIONI DIVERSE DALL’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLA COMUNITA SCOLASTICA (note, rapporti ,… singolo docente- dirigente scolastico B- SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA SCLASTICA PER UN PERIODO NON SUPERIORE A 15 GIORNI (atti di bullismo, gravi infrazioni, adottate dal Consiglio di classe C- SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA SCOLSTICA PER UN PERIODO SUPERIORIE A 15 GIORNI (violenze, percosse, adottate dal C. I. D- ….. FINO AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO E- ESCLUSIONE DELLO STUDENTE DALLO SCRUTINIO FINALE O LA NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO PROMUOVERE COMPORTAMENTI CORRETTI Le parole del patto educativo 1. Valorizzazione degli studenti - mostrare che ognuno è una persona apprezzata in classe - ………………………… 2. Fiducia e responsabilità - offrire l’opportunità di prendere decisioni - ………………………………. 3. Comunicazione -parlare con rispetto ed evitare il sarcasmo - …………………………… Adatt. C.M. Charles,La gestione della classe, LAS, Roma 4. Istruzione - offrire il massimo aiuto possibile nel momento giusto - …………………… 5. Personalità dell’insegnante -essere un modello di fermezza e cordialità -…………………………………………… -6. Gestione della classe - coinvolgere gli studenti in specifici progetti ed esperienze di apprendimento - …………………………………….. Indicatori per il voto di comportamento GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO LIVELLO DI COMPORTAMENTO VOTO Assenze irrilevanti, interesse costante e curioso e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza ESEMPLARE 10 Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza OTTIMO 9 Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, non sempre regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, buona socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione della diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica DISTINTO 8 Episodi di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale, ecc.), disinteresse e non entusiasta partecipazione alle attività scolastiche, frequente disturbo delle lezioni, comportamento non sempre corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico, inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno della classe BUONO 7 Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno come per il 7/10, disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe SUFFICIENTE 6 Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno come per il 7/10 che indicano la volontà di non modificare l’atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico, bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe. INSUFFICIENTE <6 Bibliografia -Weick K.E. (1995), Senso e significato nell’organizzazione, Raffaello Cortina, Milano -Sergiovanni T. (2000), Costruire comunità nelle scuole, LAS , Roma -Pietropolli Charmet G. (2007), Adolescenza, Fabbri, Milano -Rondanini L. (2007), Disagio scolastico, in Voci della Scuola, vol.VI -Angelini L.- Bertani E.( a cura di)( 2009), Free Student Box, Edizioni Psiconline Francavilla al Mare (CH) -Paolucci L. Capaldo L. (2012) , Il diritto per il dirigente scolastico, Spaggiari, Parma