Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione (Direttore: Prof. A. Fiaschi) Università degli Studi di Verona Patterns anomali di attivazione muscolare nella spasticità post-ictus Nicola Smania Servizio di Rieducazione Funzionale Policlinico G.B. Rossi - Verona Capacità di deambulare autonomamente dopo stroke *Prima settimana 23-37% *A 3 settimane 50-80% *A 6 mesi 85% (Olney et al, 1996) Goals principali della deambulazione • Spostarsi nell’ambiente • Muoversi con sicurezza • Muoversi in maniera efficiente Cammino normale Fase di appoggio (stance) Fase di oscillazione (swing) 1. 2. 3. 4. 1. 2. Contatto tallone (heel strike) Pieno appoggio (mid stance) Distacco tallone (heel off) Distacco dita (toe off) Passo posteriore Passo anteriore Cammino normale Fase d’appoggio: 60-65% del ciclo Proporzione tra fasi (12% Tall., 60% Pianta, 28% Punta) Fase di doppio appoggio: 20-30% del ciclo Fase di swing: 20-30% del ciclo Caratteristiche generali Velocità: > 1 m/sec Lunghezza passo (stride): 90% altezza Simmetria tra passo di destra e di sinistra Cammino nel pz. emiparetico Anca Flessione al contatto iniziale Estensione al “toe off” Flessione al “mid swing” Ginocchio Flessione al contatto iniziale Estensione al “toe off” Estensione al “mid swing” Caviglia Flessione plantare al contatto iniziale Flessione dorsale al “toe off” Flessione plantare al “mid swing” Cammino nel pz. emiparetico Proporzione tra fasi Caratteristiche generali *Allungamento fase di stance dal lato sano *Allungamento fase di “double contact” *Velocità media tra 0,23 e 0,73 m/sec *Diminuzione della lunghezza del passo *Asimmetria passo dx e sn Cause delle alterazioni del cammino nel pz. emiparetico Principali Associate *Diminuzione della forza (ipostenia) *Attività muscolare reclutata secondo tempi e/o gradi di forza inappropriati (dissinergia e spasticità) *Alterazioni visco-elastiche dei muscoli (retrazioni) *Dolore *Alterata “clearance” *Movimenti compensatori *Esagerato spostamento CoG *Deficit equilibrio *Aumentato dispendio energetico Possibili scelte terapeutiche *Ipostenia *Alterazioni visco-elastiche *Cause associate *Dissinergia *Spasticità Riabilitazione, ortesi, chirurgia Tossina botulinica e/o blocchi fenolici Esame dei muscoli coinvolti •Il paziente è in grado di operare un controllo selettivo del muscolo? •Qual è il grado di ipostenia? •Il muscolo viene attivato in maniera dissinergica (come un antagonista)? •Qual è il grado di resistenza allo stiramento passivo (spasticità o retrazione)? esame clinico poliEMG Individuazione patterns anomali di attivazione muscolare Alterazioni motorie che interferiscono con il cammino del Pz. emiparetico *Equinovarismo *Piede valgo *Alluce iperesteso *Ginocchio rigido *Ginocchio flesso *Coscia addotta *Anca flessa (Esquenazi A. et al., Advances in Neurology, 2001) Equinovarismo Muscoli responsabili Problemi associati • • • • • • Contatto iniziale sull’avampiede • Appoggio sul bordo laterale piede • Deformità in flessione dita • Callosità dolorosa bordo laterale (V° metatarso) • Instabilità caviglia • Iperestensione ginocchio • Insufficiente spinta • Alterata clearance Tibiale posteriore Tibiale anteriore Flessore lungo dita Soleo e Gastrocnemio Estensore lungo alluce Proposta terapeutica: tossina botulinica tibiale post., gastroc., soleo, flessore lungo dita. Equinovarismo Appoggio Oscillazione Piede valgo Muscoli responsabili •Peroneo lungo e breve •Soleo e Gastrocnemio •Flessore lungo dita Proposta terapeutica: tossina botulinica peroneo lungo e/o breve. Problemi associati *Appoggio sul bordo mediale del piede *Callosità dolorosa a livello navicolare *Ev. limitazione dorsiflessione piede *Ev. “griffe” dita *Ev. lesione cute Alluce iperesteso Muscoli responsabili •Estensore lungo alluce •Soleo e Gastrocnemio Ev. debolezza tibiale anteriore Proposta terapeutica: tossina botulinica o fenolizzazione estensore lungo dell’alluce. Problemi associati *Ev. equinovarismo *Ev. ipoflessione dita *Anomalie carico in fase di stance *Accorciamento fase di stance *Fase di “push off” inefficiente *Diminuzione dorsiflessione in fase di swing Alluce iperesteso Appoggio Oscillazione Ginocchio rigido Muscoli responsabili •Quadricipite femorale •Grande gluteo Proposta terapeutica: tossina botulinica singoli capi del quadricipite o grande gluteo, fenolizzazione branche motorie n. femorale Problemi associati *Estensione ginocchio in swing *Riduzione flessione anca in swing *Strisciamento dita, cadute *Movimenti compensatori (circumduzione, elevazione bacino) *Ev. equinismo Ginocchio flesso Muscoli responsabili •Ischiocrurali (++ mediali) •Soleo e gastrocnemio Proposta terapeutica: tossina botulinica o fenolizzazione ischiocrurali, ev. gastrocnemio Problemi associati *Mancata estensione ginocchio in fase di stance e di swing terminale *Accorciamento del passo *Movimenti compensatori (iperflessione di anca dal lato affetto in stance e di anca e ginocchio dal lato sano in swing) *Instabilità del CoG Anca addotta Muscoli responsabili •Adduttori anca •Pettineo •Ischiocrurali mediali Ev. debolezza ileopsoas e sartorio (valutare se deformità obbligatoria o compensatoria) Proposta terapeutica: fenolizzazione otturatore Problemi associati *Restringimento base di supporto in fase di stance ( instabilità) *Alterata clearance (collisione con arto controlaterale) *Alterato avanzamento arto affetto Anca flessa Muscoli responsabili •Ileopsoas •Pettineo •Retto femorale Ev. debolezza lombari paraspinali e grande gluteo Proposta terapeutica: tossina botulinica ileopsoas e retto femorale, fenolizzazione branche motorie retto femorale Problemi associati *Riduzione della lunghezza del passo dal lato sano *Ev. ginocchio flesso *Instabilità del COG in fase di appoggio monopodalico Conclusioni • L’uso di strumenti di analisi cinematica ha individuato patterns di attivazione muscolare patologica caratteristici dell’emiparesi • Questo ha consentito di migliorare l’uso di tecniche di inibizione farmacologica selettiva dei muscoli che interferiscono con l’attività deambulatoria • Tali tecniche vanno invariabilmente associate alla riabilitazione motoria per ottenere una effettiva riduzione delle anomalie del cammino nell’emiparesi